Viva l’Italia! Lo Stile Toscano
Lo stile toscano non finisce mai di incantare tra dimore di campagna, paesaggi mozzafiato, tradizione e un gusto che piace in tutto il mondo
Dolci colline modellate dalla mano dell’uomo, uliveti e vigneti intervallati da filari di cipressi, vecchie case disseminate sui poggi. La Toscana non è solo un territorio che tutto il mondo invidia all’Italia, ma è anche e soprattutto un ideale di bellezza che resiste ad ogni moda. E che trova nell’architettura di interni uno stile tutto suo, fatto di archetipi che si tramandano di generazione in generazione e di qualche scarto nella contemporaneità che contribuisce a rendere ancore più attuale il suo fascino. Scopriamo quali sono.
Il pavimento in cotto
Ma quali sono le caratteristiche che rendono pienamente identificabile uno “stile toscano” nell’architettura di interni? Indubbiamente, le ricorrenze possono essere molte e non necessariamente uniformi in ogni residenza. Detto ciò, è inutile negare l’esistenza di veri e propri stilemi, tra cui quello che vediamo in questa foto: il pavimento in cotto, un vero e proprio segno distintivo che accomuna tutte le vecchie case coloniche.
Come riconoscere, però, il cotto toscano rispetto ai cotti prodotti in altre regioni d’Italia? Quello toscano – proveniente di solito dal distretto dell’Impruneta, piccola cittadina alle porte di Firenze – ha un colorito rosso intenso ed è maggiormente diffuso nei formati quadrato e rettangolare.
Ma quali sono le caratteristiche che rendono pienamente identificabile uno “stile toscano” nell’architettura di interni? Indubbiamente, le ricorrenze possono essere molte e non necessariamente uniformi in ogni residenza. Detto ciò, è inutile negare l’esistenza di veri e propri stilemi, tra cui quello che vediamo in questa foto: il pavimento in cotto, un vero e proprio segno distintivo che accomuna tutte le vecchie case coloniche.
Come riconoscere, però, il cotto toscano rispetto ai cotti prodotti in altre regioni d’Italia? Quello toscano – proveniente di solito dal distretto dell’Impruneta, piccola cittadina alle porte di Firenze – ha un colorito rosso intenso ed è maggiormente diffuso nei formati quadrato e rettangolare.
Le travi in legno
A proposito di cotto, ritroviamo le pianelle di terracotta a vista in moltissimi solai e tetti a falde, accompagnate da quello che è un altro piccolo grande must delle case toscane: travi e travicelli in legno, spesso di quercia, olmo e castagno.
Trova un professionista su Houzz
A proposito di cotto, ritroviamo le pianelle di terracotta a vista in moltissimi solai e tetti a falde, accompagnate da quello che è un altro piccolo grande must delle case toscane: travi e travicelli in legno, spesso di quercia, olmo e castagno.
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Nella maggior parte dei casi, le travi a vista sono trattate al naturale, per operare in continuità con quella che sembra essere una consuetudine non scritta che accomuna le case toscane: l’esaltazione dei materiali nobili usati per la costruzione. Tuttavia, non sono pochi coloro che, nei progetti di ristrutturazione più recenti, preferiscono optare per travi sbiancate, a detta di molti più ariose e “leggere”.
La parete in pietra
Sempre in tema di classici, non può mancare una testimonianza che illustra la storia costruttiva e il legame che lega la casa al territorio: una parete in pietra naturale, meglio se originale e marcata da tutti i segni del tempo.
Sempre in tema di classici, non può mancare una testimonianza che illustra la storia costruttiva e il legame che lega la casa al territorio: una parete in pietra naturale, meglio se originale e marcata da tutti i segni del tempo.
In alcuni casi, la pietra viene lasciata a vista su tutti i lati della stanza: consuetudine sì affascinante, ma che spesso finisce per assumere un tratto leggermente claustrofobico. Meglio, allora, concentrarsi su un unico lato, che verrà valorizzato anche dal contrasto con l’intonaco bianco delle altre pareti, oppure color chiara d’uovo, altra tonalità tipicamente toscana.
Non c’è stanza che possa essere esonerata dalla valorizzazione dei vecchi muri in pietra. In questo scatto, una grande residenza di campagna su due volumi in provincia di Siena ha lasciato a vista la parete che circonda la grande portafinestra ad arco di entrata, mentre sulle altre superfici dialogano il rosso dei coppi e il bianco splendente delle pareti.
10 Modi per Usare la Pietra a Vista (Senza Eccedere nel Rustico)
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Il caminetto in pietra serena
Note di grigio, perché la casa toscana non è necessariamente la più solare tra quelle che costellano la penisola italiana. La pietra serena, che segna in maniera copiosa moltissimi centri storici di tutta la regione, è spesso presente anche come motivo decorativo nelle vecchie case. Oltre alle scale, un grande classico è il caminetto, che può presentare una cornice in pietra serena o anche solo un’architrave o una mensola.
Note di grigio, perché la casa toscana non è necessariamente la più solare tra quelle che costellano la penisola italiana. La pietra serena, che segna in maniera copiosa moltissimi centri storici di tutta la regione, è spesso presente anche come motivo decorativo nelle vecchie case. Oltre alle scale, un grande classico è il caminetto, che può presentare una cornice in pietra serena o anche solo un’architrave o una mensola.
A tavola, in tanti, magari su un pezzo limited edition
La buona tavola, si sa, fa parte da sempre del DNA della Toscana. Per questo, non è affatto raro che nella stanza adibita a cucina/focolare, oppure nel nuovo salotto ripensato come living, una grande tavolata occupi un posto di rilievo.
Certo, un bel banchetto non si allestisce soltanto intorno ad un vecchio tavolo di arte povera, ossia lo stile per eccellenza dei vecchi mobili contadini. Come nell’immagine che vediamo, anche un pezzo contemporaneo in edizione limitata – qui uno Scrapwood Table di Piet Hein Eek – si dimostra perfettamente compatibile con un contesto rustico.
La buona tavola, si sa, fa parte da sempre del DNA della Toscana. Per questo, non è affatto raro che nella stanza adibita a cucina/focolare, oppure nel nuovo salotto ripensato come living, una grande tavolata occupi un posto di rilievo.
Certo, un bel banchetto non si allestisce soltanto intorno ad un vecchio tavolo di arte povera, ossia lo stile per eccellenza dei vecchi mobili contadini. Come nell’immagine che vediamo, anche un pezzo contemporaneo in edizione limitata – qui uno Scrapwood Table di Piet Hein Eek – si dimostra perfettamente compatibile con un contesto rustico.
La cucina in muratura
Non è insolito, in Toscana, imbattersi in cucine in muratura classiche e sobrie come quella che vediamo nella foto.
Sopra il lavello – o l’acquaio, come viene chiamato in dialetto – non può mancare un vaso con dei gigli, fiore tipico della regione.
Non è insolito, in Toscana, imbattersi in cucine in muratura classiche e sobrie come quella che vediamo nella foto.
Sopra il lavello – o l’acquaio, come viene chiamato in dialetto – non può mancare un vaso con dei gigli, fiore tipico della regione.
La piattaia e l’Antico Doccia
E quando si tratta di apparecchiare, cosa si fa in Toscana? Tra le opzioni possibili, si può ricorrere ad un pezzo di storia materiale. È il caso del servizio in porcellana Antico Doccia – o dei suoi numerosi emulatori – che vediamo in questo scatto. Prezioso e al tempo stesso essenziale, adatto per tutte le occasioni, dalle feste a pranzi e cene di tutti i giorni, il servizio è da tempo immemore nel catalogo della Richard Ginori, azienda di porcellane di Sesto Fiorentino fondata nel 1775.
Da disporre in bella vista su una piattaia: un complemento d’arredo estremamente funzionale, oltre che ricco di fascino.
E quando si tratta di apparecchiare, cosa si fa in Toscana? Tra le opzioni possibili, si può ricorrere ad un pezzo di storia materiale. È il caso del servizio in porcellana Antico Doccia – o dei suoi numerosi emulatori – che vediamo in questo scatto. Prezioso e al tempo stesso essenziale, adatto per tutte le occasioni, dalle feste a pranzi e cene di tutti i giorni, il servizio è da tempo immemore nel catalogo della Richard Ginori, azienda di porcellane di Sesto Fiorentino fondata nel 1775.
Da disporre in bella vista su una piattaia: un complemento d’arredo estremamente funzionale, oltre che ricco di fascino.
Il letto in ferro battuto
Di vecchi letti della nonna, con testata in ferro battuto nero, sono piene moltissime case di campagna. Eppure, la suggestione di un letto in ferro può essere reinterpretata anche da forme vistosamente più essenziali e al tempo stesso statuarie. È il caso di questo baldacchino quasi completamente cubico, che sottolinea l’ampio volume della stanza e fa da trait d’union tra i colori della testata, del copriletto e del tappeto.
Di vecchi letti della nonna, con testata in ferro battuto nero, sono piene moltissime case di campagna. Eppure, la suggestione di un letto in ferro può essere reinterpretata anche da forme vistosamente più essenziali e al tempo stesso statuarie. È il caso di questo baldacchino quasi completamente cubico, che sottolinea l’ampio volume della stanza e fa da trait d’union tra i colori della testata, del copriletto e del tappeto.
Una citazione…
E le tracce del passato? La Toscana, culla del Rinascimento, è senz’altro un forziere quando parliamo dello sterminato patrimonio di chiese e affreschi, castelli e fortezze, piazze e dedali di piccole casette raccolte intorno ad un borgo. Qualche citazione qua e là, capace di evocare questo straordinario portato storico, non si fa attendere neanche dentro casa: e poco male se, almeno per una volta, non si tratta di un originale ma di una copia “infedele”.
E le tracce del passato? La Toscana, culla del Rinascimento, è senz’altro un forziere quando parliamo dello sterminato patrimonio di chiese e affreschi, castelli e fortezze, piazze e dedali di piccole casette raccolte intorno ad un borgo. Qualche citazione qua e là, capace di evocare questo straordinario portato storico, non si fa attendere neanche dentro casa: e poco male se, almeno per una volta, non si tratta di un originale ma di una copia “infedele”.
…e un tocco di storia
Per gli amanti dell’antico, non può mancare un vecchio pezzo di antiquariato da valorizzare con una posizione importante, di grande visibilità. Meglio, poi, non offuscarlo con troppi complementi d’arredo, così da rispettare lo spirito senza fronzoli di un popolo avvezzo da secoli allo stile essenziale della classicità.
Questa storia è stata pubblicata il 25 aprile 2016 e poi aggiornata
Cosa ne pensi? Quali aspetti preferisci delle abitazioni toscane? Hai arredato casa con questo stile?
Per gli amanti dell’antico, non può mancare un vecchio pezzo di antiquariato da valorizzare con una posizione importante, di grande visibilità. Meglio, poi, non offuscarlo con troppi complementi d’arredo, così da rispettare lo spirito senza fronzoli di un popolo avvezzo da secoli allo stile essenziale della classicità.
Questa storia è stata pubblicata il 25 aprile 2016 e poi aggiornata
Cosa ne pensi? Quali aspetti preferisci delle abitazioni toscane? Hai arredato casa con questo stile?
Ma quali sono i luoghi e gli ambienti dove gli interni toscani si definiscono e prendono vita? Tra appartamenti nei centri storici di città come Firenze, Siena e Lucca e vecchie case coloniche ristrutturate a nuova vita esiste evidentemente un legame e una continuità. Eppure, è forse nella dimensione rurale che il gusto toscano trova la sua espressione più autentica e genuina, là dove la bellezza dei luoghi si fonde ad uno stile di vita che più di altri sembra rispettare l’equilibrio tra uomo, storia e natura. Una realtà speciale che si è arricchita nei secoli non solo di bellezze paesaggistiche e monumenti minori, ma anche di una cultura immateriale – fatta di accoglienza, tradizioni e perché no, di un spirito nobile e al tempo stesso popolare – che ha reso questa regione una vera e propria icona nel mondo.