La Casa Nata per Chi Ama Cucinare e Ha Sempre Ospiti
Una cucina progettata in un blocco di vetro, un armadio che diventa parete divisoria e diversi spazi contenitivi
Marta e suo marito hanno acquistato la loro prima casa a Milano, consapevoli che avrebbero avuto la necessità di redistribuire gli spazi in funzione dei loro bisogni e desideri, facilitati dal fatto che non vi erano vincoli strutturali. Non avevano conoscenze nel settore arredamento, non conoscevano nessuno in città, se non amici con esperienze negative. Scelsero così di affidarsi alla rete, scoprendo Houzz.
Una volta chiesto aiuto alla piattaforma, parlarono con un consulente che accolse gusti e richieste. Da lì a pochi giorni, ricevettero un’email che consigliava loro cinque studi di architettura. «Ciascuno di loro era in linea con il nostro stile, è stato difficile scegliere. Abbiamo definito dei criteri e abbiamo escluso il più lontano, per paura che non fossimo seguiti, uno studio importante e grande con uffici anche a Londra e un altro con il quale era difficile parlare. Ne rimasero un paio, uno dei quali realizzava dei bellissimi progetti senza pareti divisorie in casa e con spazi molto fluidi. Con questo, però, non scattò l’alchimia. La scelta cadde su Slam Architects, di Sonia Lombardi e Andrea Pietro Mori: lui analitico nel definire gli aspetti progettuali, lei creativa e originale nel rispondere alle nostre richieste e nell’aiutarci a definire con stile anche i più piccoli dettagli» spiega Marta.
Una volta scelti gli architetti, a loro sono state poste delle precise richieste: il desiderio di progettare un ambiente giorno confortevole, una cucina ampia con diversi piani d’appoggio dove poter ospitare, anche quotidianamente, gli amici e cucinare agevolmente e la volontà di trovare un equilibrio fra l’amore per i colori di Marta e i gusti invece più delicati di Andrea.
Il risultato è un appartamento semplice e pulito nelle scelte dell’arredo, dove la cucina è caratterizzata da un blocco in vetro, luminoso e spazioso, che consente a Marta di fare anche la pasta a mano e, insieme, di dialogare con gli ospiti seduti sul divano. Non vi sono muri che separano la zona giorno dalla notte e ogni centimetro è stato sfruttato: c’è anche uno spazio definito aereo. «È una casa di cui siamo innamorati che rispecchia chi siamo e che risponde perfettamente ai nostri desideri», conclude Marta.
Una volta chiesto aiuto alla piattaforma, parlarono con un consulente che accolse gusti e richieste. Da lì a pochi giorni, ricevettero un’email che consigliava loro cinque studi di architettura. «Ciascuno di loro era in linea con il nostro stile, è stato difficile scegliere. Abbiamo definito dei criteri e abbiamo escluso il più lontano, per paura che non fossimo seguiti, uno studio importante e grande con uffici anche a Londra e un altro con il quale era difficile parlare. Ne rimasero un paio, uno dei quali realizzava dei bellissimi progetti senza pareti divisorie in casa e con spazi molto fluidi. Con questo, però, non scattò l’alchimia. La scelta cadde su Slam Architects, di Sonia Lombardi e Andrea Pietro Mori: lui analitico nel definire gli aspetti progettuali, lei creativa e originale nel rispondere alle nostre richieste e nell’aiutarci a definire con stile anche i più piccoli dettagli» spiega Marta.
Una volta scelti gli architetti, a loro sono state poste delle precise richieste: il desiderio di progettare un ambiente giorno confortevole, una cucina ampia con diversi piani d’appoggio dove poter ospitare, anche quotidianamente, gli amici e cucinare agevolmente e la volontà di trovare un equilibrio fra l’amore per i colori di Marta e i gusti invece più delicati di Andrea.
Il risultato è un appartamento semplice e pulito nelle scelte dell’arredo, dove la cucina è caratterizzata da un blocco in vetro, luminoso e spazioso, che consente a Marta di fare anche la pasta a mano e, insieme, di dialogare con gli ospiti seduti sul divano. Non vi sono muri che separano la zona giorno dalla notte e ogni centimetro è stato sfruttato: c’è anche uno spazio definito aereo. «È una casa di cui siamo innamorati che rispecchia chi siamo e che risponde perfettamente ai nostri desideri», conclude Marta.
Faretti Aria lighting
«Abbiamo studiato una particolare soluzione che permette di avere un unico ambiente giorno, dove la cucina dialoga con il soggiorno, ma è anche indipendente» spiega l’architetta Sonia Lombardi e continua «Da un primo disegno, volevamo posizionare la cucina davanti alla porta finestra, ma avremmo sacrificato il tavolo. Questa idea ha invece concesso di posizionare una soluzione allungabile (fino a 240 cm) che può ospitare più di 10 persone».
Le fa eco la padrona di casa: «Avevamo pensato di far progettare una cucina che occupasse metà dell’ambiente giorno, ma non era una soluzione fattibile: dove accolgo gli ospiti? Siamo molto felici del risultato: la cucina è luminosa e spaziosa, mi consente di restare ai fornelli e di parlare con loro, seduti sul divano. Siamo riusciti a pranzare in quattordici: il tavolo era stato posizionato vicino alla porta d’ingresso, per cui abbiamo temporaneamente sacrificato l’entrata, ma eravamo seduti comodi e riuscivamo a muoverci bene in tutto ambiente giorno».
«Abbiamo studiato mobili su misura e spazi contenitivi anche in soggiorno. Desideravamo un progetto che, nell’insieme, fosse funzionale, ma soprattutto scenografico», prosegue l’architetta.
L’illuminazione è stata definita insieme a un partner dello studio: «Era necessaria una soluzione flessibile che rispondesse alle diverse esigenze, in funzione di quante persone vengono ospitate. Una luce puntuale non sarebbe stata indicata, abbiamo preferito un binario che è anche più pulito e risponde alla semplicità degli ambienti».
«Abbiamo studiato una particolare soluzione che permette di avere un unico ambiente giorno, dove la cucina dialoga con il soggiorno, ma è anche indipendente» spiega l’architetta Sonia Lombardi e continua «Da un primo disegno, volevamo posizionare la cucina davanti alla porta finestra, ma avremmo sacrificato il tavolo. Questa idea ha invece concesso di posizionare una soluzione allungabile (fino a 240 cm) che può ospitare più di 10 persone».
Le fa eco la padrona di casa: «Avevamo pensato di far progettare una cucina che occupasse metà dell’ambiente giorno, ma non era una soluzione fattibile: dove accolgo gli ospiti? Siamo molto felici del risultato: la cucina è luminosa e spaziosa, mi consente di restare ai fornelli e di parlare con loro, seduti sul divano. Siamo riusciti a pranzare in quattordici: il tavolo era stato posizionato vicino alla porta d’ingresso, per cui abbiamo temporaneamente sacrificato l’entrata, ma eravamo seduti comodi e riuscivamo a muoverci bene in tutto ambiente giorno».
«Abbiamo studiato mobili su misura e spazi contenitivi anche in soggiorno. Desideravamo un progetto che, nell’insieme, fosse funzionale, ma soprattutto scenografico», prosegue l’architetta.
L’illuminazione è stata definita insieme a un partner dello studio: «Era necessaria una soluzione flessibile che rispondesse alle diverse esigenze, in funzione di quante persone vengono ospitate. Una luce puntuale non sarebbe stata indicata, abbiamo preferito un binario che è anche più pulito e risponde alla semplicità degli ambienti».

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Cucina realizzata su misura da Falegnameria Scarfia
La cucina è in legno laccato ed è stata realizzata da un falegname. «Il blocco in vetro (250x200) è caratterizzato da una porta davanti al tavolo da pranzo, e da un’apertura a fianco dei fuochi per passare le vivande agli ospiti in soggiorno».
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
La cucina è in legno laccato ed è stata realizzata da un falegname. «Il blocco in vetro (250x200) è caratterizzato da una porta davanti al tavolo da pranzo, e da un’apertura a fianco dei fuochi per passare le vivande agli ospiti in soggiorno».
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Il mobile soggiorno è stato realizzato su misura dalla Falegnameria Scarfia
Divano Pianca
«Per la pavimentazione è stata scelta una resina cementizia: il pavimento originario era in marmo, il fondo aveva una buona struttura, ma sostituirlo avrebbe comportato dei costi ulteriori. Pertanto abbiamo scelto di posare una resina di 3 mm e avere così un risultato continuo», spiegano i progettisti.
Il soggiorno è caratterizzato da un unico mobile realizzato su misura dal falegname. A destra è stata inserita la porta scorrevole che conduce alle camere; al centro sono stati ricavati degli spazi contenitivi con apertura push-pull tra cui un frigo bar (è uno spazio di 4,5 cm). Questa soluzione si sdoppia: dietro è stata progettata una soluzione simile che contiene l’armadio e la scarpiera (è in un disimpegno che porta alle stanza e ai bagni). Tutto è stato realizzato su misura e personalizzato. L’armadio internamente è diverso: Marta ha un’appenderia più capiente, mentre il marito ha preferito avere più ripiani.
«Non volevamo pareti divisorie e gli architetti hanno trovato un’interessante soluzione. Dietro, sono riusciti a creare un ribassamento e ricavare così anche uno spazio che noi chiamiamo aereo dove è stata nascosta l’aria condizionata (è possibile vedere dall’immagine lo split dell’aria condizionata) e riponiamo le valigie».
Divano Pianca
«Per la pavimentazione è stata scelta una resina cementizia: il pavimento originario era in marmo, il fondo aveva una buona struttura, ma sostituirlo avrebbe comportato dei costi ulteriori. Pertanto abbiamo scelto di posare una resina di 3 mm e avere così un risultato continuo», spiegano i progettisti.
Il soggiorno è caratterizzato da un unico mobile realizzato su misura dal falegname. A destra è stata inserita la porta scorrevole che conduce alle camere; al centro sono stati ricavati degli spazi contenitivi con apertura push-pull tra cui un frigo bar (è uno spazio di 4,5 cm). Questa soluzione si sdoppia: dietro è stata progettata una soluzione simile che contiene l’armadio e la scarpiera (è in un disimpegno che porta alle stanza e ai bagni). Tutto è stato realizzato su misura e personalizzato. L’armadio internamente è diverso: Marta ha un’appenderia più capiente, mentre il marito ha preferito avere più ripiani.
«Non volevamo pareti divisorie e gli architetti hanno trovato un’interessante soluzione. Dietro, sono riusciti a creare un ribassamento e ricavare così anche uno spazio che noi chiamiamo aereo dove è stata nascosta l’aria condizionata (è possibile vedere dall’immagine lo split dell’aria condizionata) e riponiamo le valigie».
Letto e comodini: Pianca
La resina continua in tutte le stanze dell’appartamento, contribuisce a trasmettere continuità e la percezione che gli ambienti siano più grandi.
In camera da letto, e così anche negli ambienti giorno, prevalgono i colori neutri. «Io avrei preferito tinte più accese, ma gli architetti sono stati bravi a spiegarmi che sarebbe stato più opportuno progettare una scatola chiara per permettermi, senza stancarmi, di giocare con i particolari», continua Marta.
Trova un architetto vicino a te per la ristrutturazione del tuo appartamento
La resina continua in tutte le stanze dell’appartamento, contribuisce a trasmettere continuità e la percezione che gli ambienti siano più grandi.
In camera da letto, e così anche negli ambienti giorno, prevalgono i colori neutri. «Io avrei preferito tinte più accese, ma gli architetti sono stati bravi a spiegarmi che sarebbe stato più opportuno progettare una scatola chiara per permettermi, senza stancarmi, di giocare con i particolari», continua Marta.
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Sanitari: Ceramica Catalano; rubinetteria: Cea Design; rivestimento: Caesar Ceramiche; parete vetrata: PDP manufacturing; mobile con lavabo integrato: Casabath
L’immagine mostra il bagno principale con porta scorrevole in vetro. Si accede dalla camera da letto ed è nato come la stanza del marito.
«Amo i colori! E abbiamo deciso che ognuno avesse il proprio bagno, la propria stanza personale che rispondesse ai singoli gusti», afferma Marta.
L’immagine mostra il bagno principale con porta scorrevole in vetro. Si accede dalla camera da letto ed è nato come la stanza del marito.
«Amo i colori! E abbiamo deciso che ognuno avesse il proprio bagno, la propria stanza personale che rispondesse ai singoli gusti», afferma Marta.
Un dettaglio del bagno. In resina sono stati realizzati anche i rivestimenti e la doccia è walk in.
Rivestimento: Pittorica di Ceramiche Bardelli; sanitari: Ceramica Catalano; lavabo d’appoggio: Ceramica Globo
La foto mostra il bagno di Marta che, in origine, era stato pensato anche come una lavanderia.
«Gli architetti sono stati molto bravi nell’affiancarci anche nella scelta dei dettagli, per esempio le placche degli interruttori, la rubinetteria o i termosifoni, puliti e non invadenti. La casa è curata in ogni particolare, ma è molto semplice e noi siamo soddisfatti.
Sono stati bravi, competenti, sono riusciti a trasmetterci un grande senso di affidabilità», concludono i proprietari.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
La foto mostra il bagno di Marta che, in origine, era stato pensato anche come una lavanderia.
«Gli architetti sono stati molto bravi nell’affiancarci anche nella scelta dei dettagli, per esempio le placche degli interruttori, la rubinetteria o i termosifoni, puliti e non invadenti. La casa è curata in ogni particolare, ma è molto semplice e noi siamo soddisfatti.
Sono stati bravi, competenti, sono riusciti a trasmetterci un grande senso di affidabilità», concludono i proprietari.
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Colomba: Milano
Superficie: 75 m² (soggiorno e cucina 27 m², camera 15 m², cameretta 10,5 m²; bagno 3,5 m²; secondo bagno padronale 4 m²; disimpegno e ripostiglio 2 m²).
Anno di ristrutturazione: 2022
Progettista: SLAM architects
Costo dell’intervento: circa 150mila euro.
Siamo a Milano, al secondo piano di un palazzo degli anni ‘50/’70. I proprietari, una giovane coppia, hanno acquistato la loro prima casa e hanno avuto il dubbio che gli spazi a disposizione fossero piccoli. «Volevano tre locali e, in particolare, due camere e due bagni. Inoltre, sono persone che amano molto cucinare e, per questo, hanno spesso ospiti a cena. Era necessario studiare una cucina spaziosa e comoda. Il loro desiderio era che fosse anche indipendente», raccontano i progettisti.
«Siamo una coppia accogliente, amiamo che il nostro appartamento possa far sentire a casa anche i nostri ospiti. Ogni giorno abbiamo qualcuno che viene da noi e io cucino sempre tanto. Amo preparare i piatti, per cui era fondamentale avere abbastanza spazio per posizionare ogni tipo di elettrodomestico e, insieme, avere più piani dove appoggiarmi», spiega Marta, la proprietaria.