Tenere le Piante in Bagno Fa Bene? Sì (a Te e Anche alle Piante)
Dedicato agli amanti delle piante in casa, che le vogliono vicine anche quando fanno la doccia!
Una pianta in bagno, sulla mensola della specchiera o sul mobiletto dei detergenti, è una sorpresa per l’ospite e un’amica per i proprietari. Ogni giorno tiene compagnia con piccoli mutamenti che non passeranno inosservati a chi l’accudisce quotidianamente. Non c’è niente di più rilassante che tenerne alcune in bagno.
In molti sono dissuasi dalla poca luce, ma non sempre le stanze da bagno e i relativi disimpegni sono angusti e malamente esposti: se il vostro bagno è grande e abbastanza luminoso, perché non inserirci delle piante? In questo Ideabook vi diamo alcuni consigli preziosi e specifici per coltivarle al meglio in questa stanza.
In molti sono dissuasi dalla poca luce, ma non sempre le stanze da bagno e i relativi disimpegni sono angusti e malamente esposti: se il vostro bagno è grande e abbastanza luminoso, perché non inserirci delle piante? In questo Ideabook vi diamo alcuni consigli preziosi e specifici per coltivarle al meglio in questa stanza.
Le piante cambiano il look della stanza
Il loro aspetto esotico rivoluziona la casa, anche in piccoli spazi. In ambienti piccoli o su mensole poco profonde scegliete piante a foglia sottile, piumosa, e un fogliame denso, con crescita lenta. Ottima è la Beaucarnea (o Nolina), il bellissimo Adiantum capillus-veneris o l’affidabile Phlebodium aureum. Le felci sono magnifiche negli interni, specie quelle più inconsuete.
L’Areca, quando è piccola e fitta, è davvero elegante e sopporta molto bene gli strapazzi, ma vuole luce diretta. La Fittonia si accontenta di meno luce e poca acqua. Anche la Peperomia non ama essere bagnata troppo. Il piccolo Ficus pumila a portamento decombente è più bello se posto in alto così come il Chlorophytum, del tutto rustico. Particolare e molto amata è la Rhipsalis, anche questa decombente e adatta a cesti appesi.
Se volete fiori optate per una piccola Kalanchoe o per la classica Saintpaulia. Altre piante da fiore sono lo Streptocarpus, la Schlumbergera, la Primula obconica e la P. malacoides.
Il loro aspetto esotico rivoluziona la casa, anche in piccoli spazi. In ambienti piccoli o su mensole poco profonde scegliete piante a foglia sottile, piumosa, e un fogliame denso, con crescita lenta. Ottima è la Beaucarnea (o Nolina), il bellissimo Adiantum capillus-veneris o l’affidabile Phlebodium aureum. Le felci sono magnifiche negli interni, specie quelle più inconsuete.
L’Areca, quando è piccola e fitta, è davvero elegante e sopporta molto bene gli strapazzi, ma vuole luce diretta. La Fittonia si accontenta di meno luce e poca acqua. Anche la Peperomia non ama essere bagnata troppo. Il piccolo Ficus pumila a portamento decombente è più bello se posto in alto così come il Chlorophytum, del tutto rustico. Particolare e molto amata è la Rhipsalis, anche questa decombente e adatta a cesti appesi.
Se volete fiori optate per una piccola Kalanchoe o per la classica Saintpaulia. Altre piante da fiore sono lo Streptocarpus, la Schlumbergera, la Primula obconica e la P. malacoides.
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Spazio e luce in abbondanza fanno le piante felici
Quando spazio e illuminazione non sono un problema, e il vostro pollice è davvero verde, perché non lanciarvi in sperimentazioni? Il bagno può accogliere specie molto delicate, sia da fiore che da foglia. Nel primo caso sarà indispensabile una illuminazione supplementare adatta alle piante (le comuni lampadine domestiche non vanno bene), nel secondo sarà sufficiente la luce del sole, purché abbondante.
Nel caso la coltivazione delle piante diventi un elemento predominante nel bagno sarebbe fondamentale munirsi di termometro in modo da mantenere la temperatura alta (ideali 18-20 gradi). Arieggiate quando fa caldo e disponete le piante con meno fabbisogno di luce in angoli dove non possano essere scottate. Un lucernaio come in foto è assolutamente perfetto.
Trova un esperto di interni nella tua zona
Quando spazio e illuminazione non sono un problema, e il vostro pollice è davvero verde, perché non lanciarvi in sperimentazioni? Il bagno può accogliere specie molto delicate, sia da fiore che da foglia. Nel primo caso sarà indispensabile una illuminazione supplementare adatta alle piante (le comuni lampadine domestiche non vanno bene), nel secondo sarà sufficiente la luce del sole, purché abbondante.
Nel caso la coltivazione delle piante diventi un elemento predominante nel bagno sarebbe fondamentale munirsi di termometro in modo da mantenere la temperatura alta (ideali 18-20 gradi). Arieggiate quando fa caldo e disponete le piante con meno fabbisogno di luce in angoli dove non possano essere scottate. Un lucernaio come in foto è assolutamente perfetto.
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Un trucco di design
Se lo spazio è poco e il vostro stile è rigoroso e semplice, una sola pianta sarà sufficiente, purché sia ben cresciuta e abbia un aspetto maturo. La Sansevieria è insuperabile in questo senso.
A seconda dello stile del vostro bagno scegliete piante più o meno scultoree. L’importante è una felice combinazione con il cachepot.
Se lo spazio è poco e il vostro stile è rigoroso e semplice, una sola pianta sarà sufficiente, purché sia ben cresciuta e abbia un aspetto maturo. La Sansevieria è insuperabile in questo senso.
A seconda dello stile del vostro bagno scegliete piante più o meno scultoree. L’importante è una felice combinazione con il cachepot.
Spazio in verticale
Molti bagni moderni hanno il difetto di avere il soffitto basso. Scegliere le piante in funzione alla rapidità d’accrescimento e alla dimensione è fondamentale. Quando diventeranno troppo grandi dovrete trovare un’altra collocazione. Questo non significa che sia meglio acquistare piantine piccolissime: prendetele sempre di una certa dimensione, in modo che le taglie e i portamenti si accordino fra di loro e si inseriscano bene con il vostro arredamento.
Se il vostro soffitto è alto ecco alcune specie consigliate: Licuala grandis (molto delicata, in foto, con le foglie a ventaglio), Dracaena, Zamioculcas, Pachira, Ficus benjamin e F. lyrata, Rhapis excelsa, Chamaedorea sefritzii,
Areca spp., Dypsis lutescens, Livinstona,Saribus rotundifolius (spesso confuso con la Livinstona), Cocos plumosa (solitamente venduta come Cocos nucifera, il vero “cocco”).
Molti bagni moderni hanno il difetto di avere il soffitto basso. Scegliere le piante in funzione alla rapidità d’accrescimento e alla dimensione è fondamentale. Quando diventeranno troppo grandi dovrete trovare un’altra collocazione. Questo non significa che sia meglio acquistare piantine piccolissime: prendetele sempre di una certa dimensione, in modo che le taglie e i portamenti si accordino fra di loro e si inseriscano bene con il vostro arredamento.
Se il vostro soffitto è alto ecco alcune specie consigliate: Licuala grandis (molto delicata, in foto, con le foglie a ventaglio), Dracaena, Zamioculcas, Pachira, Ficus benjamin e F. lyrata, Rhapis excelsa, Chamaedorea sefritzii,
Areca spp., Dypsis lutescens, Livinstona,Saribus rotundifolius (spesso confuso con la Livinstona), Cocos plumosa (solitamente venduta come Cocos nucifera, il vero “cocco”).
Il bagno del “maniaco del verde”
C’è chi mette una pianta ovunque, anche sullo sciacquone, e usa la tavoletta come piano d’appoggio per le operazioni di rinvaso. Tranquilli, è una malattia piuttosto diffusa e comporta aumento di bellezza in casa.
Potete anche lasciare le piante nel loro vasetto d’acquisto, purché ben inserite in un cachepot non dozzinale e con il rialzo interno per evitare il ristagno di umidità. Se il cachepot non ha piedini interni o rialzo, prendetene uno più grande e disponete pomice per almeno un centimetro. Infilate il vasetto e coprite con altra pomice.
Nella foto, assieme a un’orchidea, ci sono Asparagus densiflorus e Ficus lyrata. Questo in particolare è uno degli alberi più comunemente usati in interno. Le foglie ampie con venature vistose sono molto decorative ma richiedono di essere pulite almeno una volta a settimana a con una spugna umida. Anche il F. elastica è molto diffuso.
C’è chi mette una pianta ovunque, anche sullo sciacquone, e usa la tavoletta come piano d’appoggio per le operazioni di rinvaso. Tranquilli, è una malattia piuttosto diffusa e comporta aumento di bellezza in casa.
Potete anche lasciare le piante nel loro vasetto d’acquisto, purché ben inserite in un cachepot non dozzinale e con il rialzo interno per evitare il ristagno di umidità. Se il cachepot non ha piedini interni o rialzo, prendetene uno più grande e disponete pomice per almeno un centimetro. Infilate il vasetto e coprite con altra pomice.
Nella foto, assieme a un’orchidea, ci sono Asparagus densiflorus e Ficus lyrata. Questo in particolare è uno degli alberi più comunemente usati in interno. Le foglie ampie con venature vistose sono molto decorative ma richiedono di essere pulite almeno una volta a settimana a con una spugna umida. Anche il F. elastica è molto diffuso.
Eleganza e ricercatezza
Per chi ha davvero poco spazio o predilige linee pulite e un certo rigore geometrico, le orchidee sono una scelta ideale. Le forme ricercate, l’aura di pianta “difficile”, da collezione, i colori che possono essere puri, squillanti, tigrati o teneri e pallidi, rendono le orchidee un punto focale, un elemento che non passa inosservato, senza al contempo rubare la scena a accessori di design.
È anche vero che la Phalaenopsis (in foto) è divenuta un po’ ubiqua, in miniatura o gigantesca. La differenza in questi casi la fanno la cura orticola, la salute della pianta, la sua età. Tra le orchidee di coltivazione più semplice ci sono l’Oncidium, l’Odontoglossum, il Dendrobium, la famosa Cattleya di proustiana memoria. Ve ne sono molte altre, un po’ più difficili da curare ma davvero splendide, come la Vanda.
Per chi ha davvero poco spazio o predilige linee pulite e un certo rigore geometrico, le orchidee sono una scelta ideale. Le forme ricercate, l’aura di pianta “difficile”, da collezione, i colori che possono essere puri, squillanti, tigrati o teneri e pallidi, rendono le orchidee un punto focale, un elemento che non passa inosservato, senza al contempo rubare la scena a accessori di design.
È anche vero che la Phalaenopsis (in foto) è divenuta un po’ ubiqua, in miniatura o gigantesca. La differenza in questi casi la fanno la cura orticola, la salute della pianta, la sua età. Tra le orchidee di coltivazione più semplice ci sono l’Oncidium, l’Odontoglossum, il Dendrobium, la famosa Cattleya di proustiana memoria. Ve ne sono molte altre, un po’ più difficili da curare ma davvero splendide, come la Vanda.
Bromeliacee per una doccia aperta in stile thai
Il binomio bagno/piante si inverte: non è un bagno con piante, ma una serra con dentro una doccia! Uno spazio così richiede meno manutenzione di quanto immaginiate, in particolare su concimazioni e rinvasi, ma delle premesse strutturali solide: oltre allo scarico a terra e alla piastrellatura decorativa e impermeabile, la temperatura deve essere alta e costante.
Questa storia è stata pubblicata il 21 dicembre 2016 e poi aggiornata
Raccontaci: hai delle piante in bagno? Quali specie hai scelto per farti compagnia mentre ti prepari al mattino?
Il binomio bagno/piante si inverte: non è un bagno con piante, ma una serra con dentro una doccia! Uno spazio così richiede meno manutenzione di quanto immaginiate, in particolare su concimazioni e rinvasi, ma delle premesse strutturali solide: oltre allo scarico a terra e alla piastrellatura decorativa e impermeabile, la temperatura deve essere alta e costante.
Questa storia è stata pubblicata il 21 dicembre 2016 e poi aggiornata
Raccontaci: hai delle piante in bagno? Quali specie hai scelto per farti compagnia mentre ti prepari al mattino?
L’atmosfera umida e calda dei bagni favorisce una naturale condensa, che se è la dannazione degli specchi e della cabina doccia, fa invece bene a molte piante che amano catturare l’umidità dall’aria. ll vapore disperso nell’aria fa bene alle foglie, purché oltre alla luce ci siano buone condizioni di temperatura, che non deve oscillare troppo. Le piante da interno sono solitamente tropicali, quindi gradiscono ambienti tiepidi, ombrosi e carichi di vapore acqueo.
I pericoli in bagno sono i caloriferi e il getto dell’asciugacapelli, oltre che i detergenti e gli spray per l’igiene. Impedite ai bambini di giocarci troppo e di annaffiarle con l’acqua calda e soprattutto evitate bruschi sbalzi di temperatura, sia verso l’alto che verso il basso. Forse lo sapete ma ripeterlo è meglio: mai mettere i vasi vicino al calorifero!
Un altro fattore negativo è un bagno buio, umido, freddo e poco ventilato. In quel caso optate per piante in piccoli vasi, che possano essere spostati facilmente in punti più caldi e arieggiati.
Se le piante vi si trovano bene possono diventare veramente grandi, e per quelle rampicanti come il Pothos (Scindapsus aureus o Epipremnum aureum), Hoya, Cissus e Rhoicissus, sarà necessario un supporto.