Prima e Dopo: un Giovane Falegname Trasforma un Vecchio Appartamento
Con i suoi stessi progetti, un designer di mobili ha ristrutturato il suo appartamento sfatando il cliché sugli spazi al maschile
Gli ambienti al maschile sono pesantemente gravati da pregiudizi e spesso vengono considerati poco affascinanti e caotici, funzionali piuttosto che belli. Il designer di mobili Manuel König ha però dimostrato il contrario, trasformando un appartamento fatiscente in un elegante regno maschile, elegante e tutt’altro che spartano.
«Tutti mi hanno dato del pazzo perché volevo ristrutturarlo. Io ho invece intravisto la possibilità di partire dal pessimo stato iniziale e di creare uno spazio abitativo secondo i miei concetti estetici», racconta Manuel König. «Questo progetto privato è stato per me un incredibile processo di apprendimento da autodidatta, da cui ho tratto un enorme vantaggio in campo professionale». Il sudore versato ne è valso davvero la pena: il suo “regno” riesce a fare colpo grazie all’ampio spazio, alle audaci macchie di colore, ai mobili ricchi di storia e ai disegni del giovane.
«Tutti mi hanno dato del pazzo perché volevo ristrutturarlo. Io ho invece intravisto la possibilità di partire dal pessimo stato iniziale e di creare uno spazio abitativo secondo i miei concetti estetici», racconta Manuel König. «Questo progetto privato è stato per me un incredibile processo di apprendimento da autodidatta, da cui ho tratto un enorme vantaggio in campo professionale». Il sudore versato ne è valso davvero la pena: il suo “regno” riesce a fare colpo grazie all’ampio spazio, alle audaci macchie di colore, ai mobili ricchi di storia e ai disegni del giovane.
La parte posteriore del salotto è diventato l’angolo della musica. La poltrona, trovata per strada, ricorda con la sua piccola collezione di chitarre le sale prove dove le maggiori rockstar hanno cominciato la loro folgorante carriera. Manuel König ha invece preferito avviare la propria attività nel campo dell’arredamento come dimostra la piantana bianca ‘Rocket’ con cavi in tessuto rosso.
Un pezzo forte del salotto è il camino bifacciale, pensato da König come fonte aggiuntiva di calore. Per un modello Flam che avesse l’esatto spessore della parete è andato fino in Belgio e ha predisposto l’apertura nel muro necessaria alla sua installazione nell’attuale ufficio. «Quando disegno alla scrivania, le mie idee si illuminano alla sola vista del fuoco».
Camino bifacciale: MD 72-56, Flam
Camino bifacciale: MD 72-56, Flam
König ha trovato nel colore nero un filo conduttore per gli arredi. Come nel caso di questa composizione con un quadro di street art (una base in legno verniciata in maniera sorprendente), un vaso in porcellana biscuit (un altro oggetto trovato), piante del giardino e un porta-tablet/smartphone che lui stesso ha progettato (e vende).
PRIMA: dove prima sulla parete era raffigurato Spongebob era impensabile vivere e lavorare con un certo buon gusto.
DOPO: «Ora lo studio è diventato il cuore del mio appartamento, ci passo la maggior parte del tempo», spiega König. È sulla sua scrivania – il lavoro realizzato per la fine dell’apprendistato – che il 29enne progetta i suoi mobili. Grazie al contrasto tra le pareti blu notte e quelle bianchissime, al camino e alla sedia girevole in stile industriale, recuperata dai rifiuti ingombranti di un cliente, l’ufficio trasmette spontaneità e meditazione.
Pittura: AC6-G, Thermoshield
Pittura: AC6-G, Thermoshield
«Sulla scrivania deve restare solo quello che mi serve tutti i giorni». Il resto viene riposto in sportelli e cassetti quasi invisibili, in cui è integrato anche un vano segreto. La chiave per aprirlo? Il cubetto di legno, che grazie a un magnete apre la chiusura dello scomparto segreto. Geniale!
La lampada da tavolo è in realtà un faretto della ditta Yamaha. «L’ho comprato in un brocki (come gli svizzeri chiamano i negozi di seconda mano) di Zurigo».
La lampada da tavolo è in realtà un faretto della ditta Yamaha. «L’ho comprato in un brocki (come gli svizzeri chiamano i negozi di seconda mano) di Zurigo».
Sul lato opposto dello studio il designer ha installato una struttura che racchiude dei cubi per sedersi e un sistema di scaffalatura. Quella che viene usata come moderna mediateca ha un’origine energetica: «Il controsoffitto integrato deve diffondere il calore del camino e l’insolazione che prima si accumulavano in alto».
Una grande porta a battenti conduce in camera da letto, dove in parte trova conferma un cliché sugli spazi al maschile: un semplice letto matrimoniale, un ceppo usato come comodino e un’asta appendiabiti mezza vuota sono sufficienti al creativo minimalista.
L’asta appendiabiti e il lampadario a sospensione, entrambi in acero, sono altri esempi delle realizzazioni del falegname, che rispecchiano il suo stile creativo. I lavori del giovane sono caratterizzati da forme chiare ridotte alla loro funzione essenziale e da una preponderanza di costruzioni lineari, nonché da un perfezionismo artigianale. «Al posto dei tasselli, della colla e delle viti, preferisco ricorrere a soluzioni intelligenti per unire i vari pezzi». Questo livello di artigianalità molto esigente è il filo conduttore di tutte le sue opere, così come i cavi tessili rossi lo sono delle lampade presenti nel suo appartamento.
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PRIMA: dove ora si trova il bagno con piastrelle nere, in origine c’era l’accesso alla soffitta, oggi appena riconoscibile.
DOPO: il nuovo bagno, collegato direttamente alla camera da letto, è stato piastrellato dallo stesso König sotto la direzione del nonno. «Nella scelta delle piastrelle volevo creare un forte contrasto con i mobili bianchi del bagno, il pavimento e le superfici d’appoggio in frassino», racconta. Questo legno a fibra lunga è peraltro il materiale preferito dal designer: «Ha una struttura e uno spettro di colori molto vario. È robusto, ma allo stesso tempo molto elegante».
E che significato ha il piccone nella nicchia illuminata? «Un ricordo mattutino del duro lavoro durante il quale l’attrezzo si è rotto – e nel contempo del suo successo».
Lavabo da appoggio: Vero 045412, Duravit; Rubinetteria: Allure Brilliant, Grohe
E che significato ha il piccone nella nicchia illuminata? «Un ricordo mattutino del duro lavoro durante il quale l’attrezzo si è rotto – e nel contempo del suo successo».
Lavabo da appoggio: Vero 045412, Duravit; Rubinetteria: Allure Brilliant, Grohe
PRIMA: i colori stridenti delle pareti e un orribile rivestimento in PVC nascondevano la bellezza naturale del pavimento in legno e del muro in mattoni della sala da pranzo.
DOPO: König ha liberato un lato della parete e il pavimento. Il carattere rustico del muro di mattoni sottolinea ora il fascino grezzo tutto maschile della sala da pranzo. Ha anche uno scopo energetico: quando la luce del sole batte su questa parete, trasmette il calore alla cucina dietro.
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Sulle altre pareti König ha applicato un intonato in argilla, due delle quali in una tonalità ocra leggermente dorata e luccicante. Il colore accompagna la percezione autentica dello spazio che si viene a creare grazie alla stufa di maiolica verde, all’accogliente tavolo e a un vecchio banco di lavoro messo di taglio. «Il banco da lavoro in quercia si è completamente annerito nel corso degli anni a causa dell’acido tannico», spiega König con entusiasmo. «Lo voglio usare come ripiano del lavabo in un secondo bagno, dove sono ancora in corso gli ultimi lavori di ristrutturazione, come pure in cucina».
Sulla stufa di maiolica troneggia un busto realizzato da König durante gli studi; non si tratta del capo di una persona qualunque, ma di un caro compagno di studi e rilegatore di libri. Le strutture dalla grande intensità espressiva di barba e capelli corrispondono – come anche la direzione dello sguardo – al lampadario a sospensione, un souvenir che la sorella gli ha portato dall’Italia.
Sulla stufa di maiolica troneggia un busto realizzato da König durante gli studi; non si tratta del capo di una persona qualunque, ma di un caro compagno di studi e rilegatore di libri. Le strutture dalla grande intensità espressiva di barba e capelli corrispondono – come anche la direzione dello sguardo – al lampadario a sospensione, un souvenir che la sorella gli ha portato dall’Italia.
PRIMA: anche l’ingresso era in pessime condizioni, rovinato e pieno di sporcizia.
DOPO: l’ingresso accoglie ora gli ospiti con molta luce e spazio. Seguendo le massime “arrivare pian piano” e “portare l’esterno all’interno”, König ha optato per un ingresso minimalista e lo stile rustico che lo contraddistingue.
Appena dietro l’angolo si trova un attaccapanni molto particolare. Quello che sembra un pannello malridotto è un pancone di Treppe ins Nichts, opera realizzata da Gustav Lange per la mostra Dokumenta IX (1992) e smantellata nel 2000 con un’azione lampo. König (che tra l’altro ha studiato alla Werkakademie für Gestaltung Hessen a Kassel) ha ricevuto in regalo un pancone e lo ha trasformato in un attaccapanni.
All’ingresso c’è però un altro pezzo forte: «La mia più grande fortuna è potermi sedere sull’altalena Schwing che ho progettato, godermi la vista sul bosco e lasciar dondolare i miei pensieri nel vero senso della parola». Certo, assaporare questi ariosi 136 metri quadrati, ricchi di tesori e mobili unici, è anche meglio.
Guarda tutte le fotografie del fantastico appartamento di Manuel König nel profilo della fotografa Franziska Land
Guarda tutte le fotografie del fantastico appartamento di Manuel König nel profilo della fotografa Franziska Land
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Manuel König, esperto falegname, designer di mobili e mente creativa dietro a Makingdesign
Superficie: 136 m² in un’antica villa cittadina di fine secolo
Dove: Kulmbach, in Alta Franconia, Germania
Non era difficile immaginarlo, considerato che Manuel König fa il falegname, ma i mobili che preferisce questo giovane imprenditore, sono proprio quelli di legno. I mobili in legno sono la sua passione, il suo pane quotidiano. E anche il motivo del suo trasferimento in Alta Franconia e nel suo appartamento da single: «Il proprietario di una falegnameria a Kulmbach ha scoperto il lavoro che avevo fatto per la fine dell’apprendistato quando era esposto nel museo di arti applicate di Francoforte sul Meno. Mi ha offerto di occuparmi della sua falegnameria per un anno. Non potevo certo rifiutare questa opportunità», racconta allegramente Manuel seduto sul divano rosso.
La casa rispecchia la natura rilassata e piena di gioia di vivere del ragazzo: accanto alle sue creazioni ci sono mobili che ha trovato in giro – anche in salotto dove troneggia il divano letto rosso in stile di metà secolo del produttore finlandese OTKn Puu Osakayhtiö. Davanti al frizzante pezzo venduto all’asta si trova il tavolino ‘Modular’ di König. Realizzato in ciliegio e acero, appare minimalista, ma mantiene quello che promette il nome: i piani sono intercambiabili, a seconda delle necessità di spazio e delle preferenze decorative. Il portariviste vicino al divano è stato recuperato da un progetto intitolato Regalquadrat; la lampada a sfera blu è una creazione di König nata dall’unione di una luce industriale e una vecchia boccia per i pesci rossi appartenuta a sua nonna.
Vaso con rametti di betulla: Alvar Aalto Collection, Iittala