Ristrutturare
Prima e Dopo: La Straordinaria Metamorfosi di un Appartamento in Rovina
Per diventare un gioiello dal design contemporaneo e immacolato, questa casa ha subìto una ristrutturazione colossale. Davvero incredibile!
I proprietari di questo appartamento scalcinato prima vivevano in Giappone e nella loro nuova casa desideravano ritrovare l’architettura di quel paese. Perciò hanno esplicitamente richiesto all’architetto di ideare il progetto secondo l’arte nipponica di arredare i piccoli spazi. «Nelle megalopoli, al problema del sovrappopolamento si risponde con soluzioni d’arredo astute, che permettano di sfruttare al massimo la luce e amplificare la sensazione di spazio anche in ambienti ristretti». All’inizio l’appartamento era a dir poco fatiscente: si presentava frammentato, buio e pieno zeppo di robaccia. Oltre a una profonda ristrutturazione che prevedeva, tra le altre cose, il rifacimento completo dell’impianto elettrico e idraulico, per consentire alla luce naturale di diffondersi in ogni stanza, l’architetto ha deciso di abbattere le interpareti e ha riorganizzato gli spazi, usufruendo al meglio della doppia esposizione dell’appartamento.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una giovane coppia senza figli
Dove: al primo piano di un edificio in mattoni e metallo del 1913, che sorge in una posizione ideale, nel V Arrondissement di Parigi
Superficie: 53 m²
Architetto: Julien Broussart
Prezzo: 70.000 €
Il particolare interessante: i lavori di ristrutturazione, che hanno comportato interventi molto pesanti, sono durati circa un anno
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una giovane coppia senza figli
Dove: al primo piano di un edificio in mattoni e metallo del 1913, che sorge in una posizione ideale, nel V Arrondissement di Parigi
Superficie: 53 m²
Architetto: Julien Broussart
Prezzo: 70.000 €
Il particolare interessante: i lavori di ristrutturazione, che hanno comportato interventi molto pesanti, sono durati circa un anno
PRIMA. Per prima cosa è stato necessario svuotare l’appartamento, che era strapieno e assomigliava più a una discarica che a una casa.
La coppia doveva assolutamente poter approfittare della doppia esposizione dell’appartamento. L’architetto Julien Broussart ha perciò deciso di aprire un vano nel muro portante che divideva in due la casa, in modo da garantire una migliore luminosità. «Poiché si trattava di un elemento portante, ho chiesto aiuto a un ingegnere, che ha calcolato la dimensione massima dell’apertura», dice l’architetto.
Da una parte del muro, c’è un ampio open space che riunisce soggiorno, sala da pranzo e studio. Dall’altra, si trovano l’ingresso, la cucina, la camera da letto, il guardaroba e il bagno. «Abbiamo mantenuto apposta il nero dell’elemento strutturale, per far saltare di più all’occhio la suddivisione tra i diversi ambienti».
Da una parte del muro, c’è un ampio open space che riunisce soggiorno, sala da pranzo e studio. Dall’altra, si trovano l’ingresso, la cucina, la camera da letto, il guardaroba e il bagno. «Abbiamo mantenuto apposta il nero dell’elemento strutturale, per far saltare di più all’occhio la suddivisione tra i diversi ambienti».
All’appartamento si accede passando per la cucina: anche se piccola e aperta, l’architetto ha fatto in modo che trovasse un suo spazio. Una volta entrati dalla porta, i proprietari possono riporre i cappotti in un armadio realizzato su misura e posizionato subito alla loro sinistra. «La trave nera è tutta in acciaio ed è alta 25 cm. Ci siamo limitati a dipingerla con una vernice ignifuga e nient’altro. Volevamo conservare il suo aspetto grezzo; l’idea di fondo era mettere in risalto questo elemento portante dell’appartamento e dell’edificio. Abbiamo anche fatto in modo che le viti sporgessero, così da poterle usare come ganci».
La coppia potrà quindi sfruttare liberamente questa trave per appenderci, ad esempio, le piante.
La coppia potrà quindi sfruttare liberamente questa trave per appenderci, ad esempio, le piante.
PRIMA. Inizialmente, c’erano tre camini nell’appartamento, tutti in stanze diverse. «I padroni di casa non li avrebbero mai usati e per di più portavano via troppo spazio; per questo abbiamo deciso di tenere solo questo qui». Non ha un design molto elaborato, ma arreda il soggiorno, regalando un tocco di stile ed evocando, al tempo stesso, la storia di questo luogo.
Dato che la coppia desiderava avere un locale principale molto ampio, l’architetto ha ideato questo spazio in modo che accogliesse soggiorno, sala da pranzo e studio. «Volevano che usassi materiali di colore chiaro e che ci fosse una prevalenza di bianco, in modo da rendere l’appartamento il più luminoso possibile». Perciò, per il pavimento si è scelto di posare un parquet in rovere sbiancato, trattato con vernice ad acqua e olio trasparente.
Per rendere l’ambiente più dinamico e sfruttare al meglio l’enorme spazio a disposizione, è stato progettato un grosso mobile, che serve al contempo da libreria e da armadio a muro. «Ci si può mettere la televisione, uno schermo per proiettore e c’è persino un posto per la cuccia del cane!».
Per rendere l’ambiente più dinamico e sfruttare al meglio l’enorme spazio a disposizione, è stato progettato un grosso mobile, che serve al contempo da libreria e da armadio a muro. «Ci si può mettere la televisione, uno schermo per proiettore e c’è persino un posto per la cuccia del cane!».
Un pavimento in cemento spatolato color grigio chiaro delimita a terra lo spazio riservato alla cucina, dove regna in assoluto il bianco candido delle pareti, dei mobili e del soffitto. «Le ante dei pensili sono laccate e semilucide. Inoltre, abbiamo voluto dare risalto al piano di lavoro in Corian e alla cappa sospesa Elica. Ho voluto un elemento discreto, che somigliasse più a un lampadario che a una cappa», dice l’architetto.
Sulla parete in fondo alla cucina, non c’è un vetro, ma un grande pannello in policarbonato, spesso circa 4,5 cm, che la separa dal bagno. «È un materiale con ottime qualità: è poco costoso e ha permesso di godere appieno della doppia esposizione dell’appartamento, facendo filtrare il massimo della luce naturale in cucina».
PRIMA. Nella foto, la vecchia cucina, dove oggi si trova il bagno.
La coppia desiderava una doccia grande, con una pratica nicchia dove riporre i prodotti da bagno. L’architetto ha rivestito l’intera stanza – pavimento e pareti – con un mosaico. Quest’ultimo, firmato Sicis, si compone di una miriade di piccole tessere bianche in pasta di vetro, grandi 1 cm x 1 cm. Infine, dal design classico e rettangolare, troviamo il mobile bagno e il lavabo in ceramica.
Grazie al pannello in policarbonato, la parete destra del bagno comunica indirettamente con la cucina. Mentre dalla parte opposta, una finestra si affaccia sul cortile.
Nella nostra rubrica Prima e Dopo proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto della ristrutturazione sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Devi ristrutturare casa? Consulta un architetto della tua zona
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