Orto Biologico: Quali Insetticidi Ecologici Scegliere?
Guida ai rimedi naturali per sbarazzarsi di afidi, chiocciole e altri insetti dannosi, senza avvelenare il giardino
Di sicuro anche voi sognate di avere un bel giardino traboccante di fiori dal profumo delicato, allietati dal canto degli uccellini, dove poter contemplare lo spettacolo delle farfalle che volteggiano in aria, leggiadre e graziose. Senz’altro desiderate poter gustare i frutti e gli ortaggi che avete piantato con tanta cura e cresciuto col sudore della fronte. Di certo ambite a vivere in sintonia con la natura, le sue piante, i suoi animali senza che dei piccoli parassiti minaccino questo equilibrio così caro al vostro animo da giardiniere. Se le cose stanno proprio così, allora aprite bene gli occhi! Una buona capacità d’osservazione è il primo requisito per combattere in modo efficace e con metodi naturali le infestazioni di insetti sulle piante.
2. Chiocciole e lumache
La chiocciola di per sé, più che la lumaca, non ha davvero nulla di antipatico. Anzi, è addirittura bello vederne qualcuna qua e là in giardino. Eppure, questi molluschi sono in grado di divorare una quantità impressionante di piante ornamentali e da orto, come l’insalata, di cui sono ghiotte. Cominciano a mostrarsi, facendo spuntare le antenne, quando la temperatura è superiore ai 5 gradi e il clima è umido. In primavera, durante il periodo vegetativo, chiocciole e lumache sono molto attive: per loro questo è il banchetto più prelibato dell’anno!
Per contrastare questo fenomeno, esistono diverse soluzioni:
La chiocciola di per sé, più che la lumaca, non ha davvero nulla di antipatico. Anzi, è addirittura bello vederne qualcuna qua e là in giardino. Eppure, questi molluschi sono in grado di divorare una quantità impressionante di piante ornamentali e da orto, come l’insalata, di cui sono ghiotte. Cominciano a mostrarsi, facendo spuntare le antenne, quando la temperatura è superiore ai 5 gradi e il clima è umido. In primavera, durante il periodo vegetativo, chiocciole e lumache sono molto attive: per loro questo è il banchetto più prelibato dell’anno!
Per contrastare questo fenomeno, esistono diverse soluzioni:
- create, tutt’intorno alle loro piante predilette, alcuni substrati, servendovi di materiali ruvidi: così facendo le lumache non potranno avanzare e si terranno alla larga. A questo scopo, è possibile usare: cenere di legna, segatura, sabbia fine, fondi di caffè, aghi di pino, ecc.
- un altro consiglio valido è quello di piantare il finocchio vicino alle insalate perché questo ortaggio emana un odore che tiene lontane lumache e chiocciole.
3. I bruchi
Il bruco è la larva dei lepidotteri che, una volta giunta all’ultimo stadio, diventa crisalide per trasformarsi poi, a sua volta, in una farfalla. Quali preziosi doni della natura le farfalle dai mille colori e dalle svariate forme: poterle osservare nel nostro giardino è una vera gioia. Sublime spettacolo per i nostri occhi, le farfalle annunciano l’arrivo dell’estate, con le sue serate calde e le giornate piene di sole. Sfortunatamente, però, non c’è farfalla senza bruco…
Esistono numerose specie, come le nottue di colore grigio, che escono dal loro nascondiglio solo di notte e attaccano le piante come il cavolo. Hanno la pessima abitudine di bucare le foglie, avendo cura di depositarvi i loro escrementi.
Ci sono anche alcune larve, dette “tortrici”, che si appiccicano alle foglie o alle gemme, causando numerosi disastri. Questi bruchi attaccano principalmente le viti, gli alberi da frutto della famiglia delle pomacee, gli arbusti ornamentali come le rose, il pino, il carciofo, la melanzana, il mais…
Infine, non è raro imbattersi nelle larve minatrici. Questo bruco scava delle gallerie, dette “mine”, nelle foglie di molte piante, come gli alberi da frutto, i lillà, l’azalea, la patata o ancora il porro.
Il bruco è la larva dei lepidotteri che, una volta giunta all’ultimo stadio, diventa crisalide per trasformarsi poi, a sua volta, in una farfalla. Quali preziosi doni della natura le farfalle dai mille colori e dalle svariate forme: poterle osservare nel nostro giardino è una vera gioia. Sublime spettacolo per i nostri occhi, le farfalle annunciano l’arrivo dell’estate, con le sue serate calde e le giornate piene di sole. Sfortunatamente, però, non c’è farfalla senza bruco…
Esistono numerose specie, come le nottue di colore grigio, che escono dal loro nascondiglio solo di notte e attaccano le piante come il cavolo. Hanno la pessima abitudine di bucare le foglie, avendo cura di depositarvi i loro escrementi.
Ci sono anche alcune larve, dette “tortrici”, che si appiccicano alle foglie o alle gemme, causando numerosi disastri. Questi bruchi attaccano principalmente le viti, gli alberi da frutto della famiglia delle pomacee, gli arbusti ornamentali come le rose, il pino, il carciofo, la melanzana, il mais…
Infine, non è raro imbattersi nelle larve minatrici. Questo bruco scava delle gallerie, dette “mine”, nelle foglie di molte piante, come gli alberi da frutto, i lillà, l’azalea, la patata o ancora il porro.
- Per prevenire eventuali danni, si consiglia vivamente di variare le colture e praticare l’avvicendamento. Per individuare la presenza di questi insetti dannosi, controllate per bene le vostre piante, effettuando una raccolta manuale e zappettate regolarmente il terreno. Occorre intervenire sin dalla loro più tenera età!
- Potrete anche debellarli favorendo l’insediamento di uccelli e coltivando in prossimità delle piante interessate il tanaceto, l’assenzio o ancora praticando delle nebulizzazioni con il macerato di pomodoro.
- Molti rimedi della nonna sono altrettanto efficaci nella lotta contro le infestazioni da bruchi. Fate degli infusi di rabarbaro, di foglie di sambuco o a base di aglio. Ricorrete all’acqua saponata, con le stesse modalità usate per gli afidi. Nebulizzate l’aceto o la birra direttamente sulle foglie e le larve. Altrimenti, disponete i fondi di caffè tutt’intorno alle piante: questo rimedio allontanerà in fretta i piccoli insetti dannosi, che se la daranno a (parecchie) gambe!
4. Le cocciniglie
Proprio come gli afidi, le cocciniglie sono piccoli insetti che si nutrono della linfa delle piante, provocandone il deperimento dei rami, l’ingiallimento del fogliame e un indebolimento generale. Possono anche portare alla comparsa di un fungo nero denominato “fumaggine”. Quest’ultimo assomiglia a una crosta nera, come una specie di fuliggine che l’insetto deposita sulla superficie delle foglie. Questi parassiti attaccano principalmente arbusti ornamentali e alberi da frutto. La cocciniglia ricoperta da un carapace a scaglie si fa vedere a fine primavera, in estate oppure all’inizio dell’autunno, prediligendo un clima caldo umido. Più coriacea dell’afide, la cocciniglia può condannare a morte una pianta o compromettere seriamente il vostro raccolto.
Esistono diverse specie di cocciniglia: quelle definite “farinose”, le cui uova sono avvolte da una cera bianca dall’aspetto cotonoso (per esempio la cocciniglia delle serre, facilmente riconoscibile); quelle chiamate “fioccose”: le uova di questa specie sono ricoperte da filamenti cerati (per esempio, la cocciniglia dell’ortensia); o ancora la cosiddette “cocciniglie a scudetto”: le femmine dal corpo molle nascondono le uova sotto uno scudo cerato (per esempio, la cocciniglia dell’olivo).
In commercio potrete trovare, inoltre, alcuni prodotti biologici altrettanto efficaci a base di paraffina oppure olio di colza.
Proprio come gli afidi, le cocciniglie sono piccoli insetti che si nutrono della linfa delle piante, provocandone il deperimento dei rami, l’ingiallimento del fogliame e un indebolimento generale. Possono anche portare alla comparsa di un fungo nero denominato “fumaggine”. Quest’ultimo assomiglia a una crosta nera, come una specie di fuliggine che l’insetto deposita sulla superficie delle foglie. Questi parassiti attaccano principalmente arbusti ornamentali e alberi da frutto. La cocciniglia ricoperta da un carapace a scaglie si fa vedere a fine primavera, in estate oppure all’inizio dell’autunno, prediligendo un clima caldo umido. Più coriacea dell’afide, la cocciniglia può condannare a morte una pianta o compromettere seriamente il vostro raccolto.
Esistono diverse specie di cocciniglia: quelle definite “farinose”, le cui uova sono avvolte da una cera bianca dall’aspetto cotonoso (per esempio la cocciniglia delle serre, facilmente riconoscibile); quelle chiamate “fioccose”: le uova di questa specie sono ricoperte da filamenti cerati (per esempio, la cocciniglia dell’ortensia); o ancora la cosiddette “cocciniglie a scudetto”: le femmine dal corpo molle nascondono le uova sotto uno scudo cerato (per esempio, la cocciniglia dell’olivo).
- Per combattere questi insetti devastatori, adottate un rimedio casalingo economico, pratico ed efficace: diluite in un litro d’acqua un cucchiaino di sapone nero, un cucchiaio di alcol a 90 gradi e un cucchiaio di olio vegetale o di argilla verde. Nebulizzate il preparato una volta al dì, preferibilmente la sera, per tre o quattro giorni di seguito.
- Esistono poi altri metodi alternativi, come il trattamento a base di macerato di ortiche, oppure il lavaggio fogliare eseguito con getto d’acqua o con uno straccio imbevuto di alcol a 90 gradi, seguito da un risciacquo.
In commercio potrete trovare, inoltre, alcuni prodotti biologici altrettanto efficaci a base di paraffina oppure olio di colza.
5. I tripidi
Diversamente dalla cocciniglia, questo minuscolo insetto (grande da 1 a 2 mm) non porta la morte della pianta, ma ne rovina l’aspetto estetico, intaccandone i tessuti, di cui si nutre. In pratica, il fogliame si copre di macchie gialle puntinate d’argento e la crescita si blocca. Questi insetti colpiscono principalmente gli alberi e gli arbusti ornamentali, le piante da fiore, gli alberi da frutto o ancora alcuni ortaggi come fagioli, porri, cipolle, insalate, piselli, pomodori, cetrioli, melanzane, ecc. In linea di massima, ogni specie di tripide predilige una pianta precisa.
Diversamente dalla cocciniglia, questo minuscolo insetto (grande da 1 a 2 mm) non porta la morte della pianta, ma ne rovina l’aspetto estetico, intaccandone i tessuti, di cui si nutre. In pratica, il fogliame si copre di macchie gialle puntinate d’argento e la crescita si blocca. Questi insetti colpiscono principalmente gli alberi e gli arbusti ornamentali, le piante da fiore, gli alberi da frutto o ancora alcuni ortaggi come fagioli, porri, cipolle, insalate, piselli, pomodori, cetrioli, melanzane, ecc. In linea di massima, ogni specie di tripide predilige una pianta precisa.
- Siccome i tripidi sono difficili sia da eliminare sia da trovare, occorre attuare una difesa preventiva. Questi insetti si sviluppano nella stagione calda e secca: pertanto è consigliabile aspergere con acqua le foglie delle piante all’inizio della primavera, perché questi parassiti odiano l’umidità.
- Se invece i tripidi sono già all’opera, servitevi di predatori naturali come, per esempio, alcune specie di acaro o di cimice oppure utilizzate le trappole cromotropiche (bande ricoperte di colla, di colore azzurro, giallo o bianco).
- Se l’infestazione è massiccia, ricorrete a un infuso a base di aglio e a un trattamento al sapone nero. Come ultima risorsa, comprate alcuni prodotti biologici a base di piretro o di rotenone.
6. La mosca bianca
Proprio come l’afide, anche la mosca bianca è un minuscolo insetto pungitore che si ciba della linfa delle piante, causandone il deperimento. A differenza dei tripidi, un’infestazione di mosche bianche può minacciare seriamente l’esistenza di una pianta. In seguito al loro attacco, il fogliame diventa appiccicoso e alcuni funghi chiamati “fumaggini” iniziano a svilupparsi sotto forma di macchie nere. La mosca bianca fa la sua comparsa con l’arrivo della stagione calda e si sviluppa soprattutto nelle serre.
Cosa ne pensi? Quali rimedi naturali usi per proteggere le piante dagli insetti dannosi? Raccontacelo nei Commenti.
Proprio come l’afide, anche la mosca bianca è un minuscolo insetto pungitore che si ciba della linfa delle piante, causandone il deperimento. A differenza dei tripidi, un’infestazione di mosche bianche può minacciare seriamente l’esistenza di una pianta. In seguito al loro attacco, il fogliame diventa appiccicoso e alcuni funghi chiamati “fumaggini” iniziano a svilupparsi sotto forma di macchie nere. La mosca bianca fa la sua comparsa con l’arrivo della stagione calda e si sviluppa soprattutto nelle serre.
- Così come per molte altre specie di insetto, il sapone nero rappresenta un rimedio naturale ed efficace nella lotta contro questi parassiti.
- Le trappole cromotropiche (bande ricoperte di colla) di colore giallo funzionano altrettanto bene.
- Infine, per eliminare la mosca bianca, alcuni insetti predatori possono rivelarsi molto utili, tra questi, per esempio, c’è la cimice verde o una piccola vespa che si chiama Encarcia formosa.
Cosa ne pensi? Quali rimedi naturali usi per proteggere le piante dagli insetti dannosi? Raccontacelo nei Commenti.
Gli afidi sono molto prolifici. Ne esistono diverse specie che si nutrono della linfa delle piante, depositando una saliva tossica sui tessuti. Infestano soprattutto le rose e gli alberi da frutto del giardino, facendo la loro comparsa durante il periodo vegetativo primaverile e di inizio estate. Se notate che le foglie diventano nere e si accartocciano su se stesse, è il momento di agire!
Per porre rimedio in fretta al manifestarsi di questi insetti dannosi ed evitare lo sviluppo di intere colonie, avete la possibilità di scegliere tra numerose soluzioni sicure:
Non abbiate paura di alternare i trattamenti: sarà un modo per renderli ancora più efficaci.
Esistono anche altre soluzioni come la nebulizzazione di talco o di cenere di legna, l’asportazione manuale o l’eliminazione con la lancia per irrigazione, oppure la messa a dimora di specie repellenti come la lavanda, il garofano indiano e la cappuccina.
Se non avete né il tempo né la pazienza necessari, acquistate i prodotti biologici a base di piretro, disponibili in commercio, un rimedio infallibile contro le infestazioni da afidi.