Mini Tour fra gli Orti della Nostra Community
Da Brescia a Palermo, ecco gli orti che la Community di Houzz Italia ha condiviso con la redazione
Quasi un italiano su due coltiva l’orto: è quanto emerso dal rapporto Coldiretti/Censis presentato la scorsa primavera. Il boom è soprattutto fra i giovani, complice sì la crisi, ma in misura ancora maggiore il desiderio di nutrirsi con prodotti sani, e saporiti. Non da ultimo, coltivare l’orto dà grandi soddisfazioni.
Houzz ha coinvolto la Community affinché mostrasse e descrivesse la loro produzione di ortaggi: ne è scaturito un Ideabook internazionale dal titolo Design dal Mondo: 10 Orticoltori Mostrano i loro Raccolti Estivi.
In questo Ideabook invece presentiamo 7 bellissimi “giardini commestibili” tutti italiani, assieme all’appassionata testimonianza di chi li accudisce. Pronti per questo mini-tour? Poi diteci cosa ne pensate nella sezione Commenti in fondo.
Houzz ha coinvolto la Community affinché mostrasse e descrivesse la loro produzione di ortaggi: ne è scaturito un Ideabook internazionale dal titolo Design dal Mondo: 10 Orticoltori Mostrano i loro Raccolti Estivi.
In questo Ideabook invece presentiamo 7 bellissimi “giardini commestibili” tutti italiani, assieme all’appassionata testimonianza di chi li accudisce. Pronti per questo mini-tour? Poi diteci cosa ne pensate nella sezione Commenti in fondo.
Amanda, quali piante coltivi sul tuo terrazzo?
«Nei vasi dell’orto ci sono carote mezze lunghe, cavolo nero e cavolo cappuccio, cavolfiori, coste, cipolle, erba cipollina e porri, cetrioli (pazzesco quanto producono!), peperoncini tondi, melanzane, pomodori, alchechengi, fragole, zucchine (queste ultime con pessimi risultati) e un melone.
Tra le aromatiche: rosmarino in diverse varietà, basilico, la dolcissima stevia rebaudiana, timo, salvia, piante di alloro, un piccolo mirto e una piantina di cappero.
Tra gli alberelli ci sono un susino, un pesco, un percocco e un ciliegio, 4 meli di diverse varietà (che stiamo cercando di educare “a spalliera”), un limone, un calamondino e un kumquat oltre ad un piccolissimo fico, quasi bonsai, ma molto produttivo».
«Il fico alto 2 metri, invece – continua Amanda – per ora non produce un fico secco!
Poi ci sono 4 alberelli di uve diverse che vivono nello stesso grande vaso e due cespugli di lamponi, precoci e tardivi.
Tra le piante più strane ci sono le arachidi, la pianta del tè (Camelia sinensis) e un vaso di ortiche».
«Nei vasi dell’orto ci sono carote mezze lunghe, cavolo nero e cavolo cappuccio, cavolfiori, coste, cipolle, erba cipollina e porri, cetrioli (pazzesco quanto producono!), peperoncini tondi, melanzane, pomodori, alchechengi, fragole, zucchine (queste ultime con pessimi risultati) e un melone.
Tra le aromatiche: rosmarino in diverse varietà, basilico, la dolcissima stevia rebaudiana, timo, salvia, piante di alloro, un piccolo mirto e una piantina di cappero.
Tra gli alberelli ci sono un susino, un pesco, un percocco e un ciliegio, 4 meli di diverse varietà (che stiamo cercando di educare “a spalliera”), un limone, un calamondino e un kumquat oltre ad un piccolissimo fico, quasi bonsai, ma molto produttivo».
«Il fico alto 2 metri, invece – continua Amanda – per ora non produce un fico secco!
Poi ci sono 4 alberelli di uve diverse che vivono nello stesso grande vaso e due cespugli di lamponi, precoci e tardivi.
Tra le piante più strane ci sono le arachidi, la pianta del tè (Camelia sinensis) e un vaso di ortiche».
Che cosa ti piacerebbe coltivare?
«I mirtilli in autunno, la valeriana, i fagiolini, detti anche cornetti. Vorrei anche coltivare la portulaca, ma quella commestibile non ho ancora capito qual è!».
Da quando coltivi piante e orti?
«Ho la passione per le piante fin da piccola: da ragazzina, infatti, collezionavo Lithops (le cosiddette “piante sasso”) dato che avevo poco spazio.
Coltivare è terapeutico e ci riporta ai normali cicli di vita. Ho contagiato il mio fidanzato Antonio: ora quando vogliamo staccare facciamo un giro al vivaio e quando vogliamo premiarci compriamo un alberello da frutto.
È divertente vedere lo stupore dei nostri ospiti. Anche il manager più inquadrato torna bambino quando vede il nostro orticello!»
Hai qualche suggerimento?
«L’unico vero consiglio che mi sento di dare è di investire sulla terra e sui vasi, terra biologica e concime biologico sempre pensando che ciò che si mette nella terra poi si mangia» conclude Amanda.
«I mirtilli in autunno, la valeriana, i fagiolini, detti anche cornetti. Vorrei anche coltivare la portulaca, ma quella commestibile non ho ancora capito qual è!».
Da quando coltivi piante e orti?
«Ho la passione per le piante fin da piccola: da ragazzina, infatti, collezionavo Lithops (le cosiddette “piante sasso”) dato che avevo poco spazio.
Coltivare è terapeutico e ci riporta ai normali cicli di vita. Ho contagiato il mio fidanzato Antonio: ora quando vogliamo staccare facciamo un giro al vivaio e quando vogliamo premiarci compriamo un alberello da frutto.
È divertente vedere lo stupore dei nostri ospiti. Anche il manager più inquadrato torna bambino quando vede il nostro orticello!»
Hai qualche suggerimento?
«L’unico vero consiglio che mi sento di dare è di investire sulla terra e sui vasi, terra biologica e concime biologico sempre pensando che ciò che si mette nella terra poi si mangia» conclude Amanda.
Orto professionale, a Torino
Chi se ne prende cura: Nicolò Scacchi e Veronica Buratto di Suingiardino
Dove: San Carlo Canavese (TO)
Caratteristiche: immerso nella campagna, tra il parco della Vauda e il fiume, questo orto di circa 80 m² è organizzato con bordi in legno che separano le aree coltivate dai passaggi: alcune sono coltivate a orto altre presine invece sono per i fiori da taglio.
Che piante coltivate nel vostro orto?
«Cipolle, aglio, carote, pomodori, insalate, patate, zucche, aromi vari, rafano, topinambur, senape, camomilla.»
E che cosa vi piacerebbe invece coltivare?
«Zenzero, curcuma e lemongrass: in realtà sono piante che già teniamo in vaso, ma senza ottenere grandi risultati; vorremmo coltivare più cereali e riuscire ad avere delle primizie con la serra, ma la stiamo ancora costruendo.»
Chi se ne prende cura: Nicolò Scacchi e Veronica Buratto di Suingiardino
Dove: San Carlo Canavese (TO)
Caratteristiche: immerso nella campagna, tra il parco della Vauda e il fiume, questo orto di circa 80 m² è organizzato con bordi in legno che separano le aree coltivate dai passaggi: alcune sono coltivate a orto altre presine invece sono per i fiori da taglio.
Che piante coltivate nel vostro orto?
«Cipolle, aglio, carote, pomodori, insalate, patate, zucche, aromi vari, rafano, topinambur, senape, camomilla.»
E che cosa vi piacerebbe invece coltivare?
«Zenzero, curcuma e lemongrass: in realtà sono piante che già teniamo in vaso, ma senza ottenere grandi risultati; vorremmo coltivare più cereali e riuscire ad avere delle primizie con la serra, ma la stiamo ancora costruendo.»
Come nasce questa passione?
«Coltiviamo l’orto insieme da circa 8 anni – spiega Veronica. Ci piace per due semplici motivi: l’orto è bello e dà un sacco di soddisfazione, inoltre è il modo migliore per mangiare davvero prodotti sani. Noi non usiamo trattamenti chimici, se capita che alcune piante siano attaccate da un parassita… va bene lo stesso: le togliamo e le bruciamo, così da non contaminare le altre; anche per questo motivo piantiamo sempre un po’ di più, oltre al fatto che ci piace molto regalare e invitare gente a cena cucinando solo prodotti provenienti dal nostro orto.
Quando abbiamo comprato questa casa, i vecchi proprietari e i vicini ci dicevano che qui è impossibile fare attecchire orti e frutteti, poiché la terra è troppo argillosa; allora abbiamo utilizzato le assi di legno per delimitare le aree in cui volevamo coltivare e abbiamo fatto un bel mix di stallatico di cavallo, compost, sabbia e terra. Ora coltiviamo addirittura le carote!
Per noi è una passione, quindi leggiamo libri e manuali. Adesso siamo alle prese con la rotazione delle piante, necessaria per apportare diversi nutrienti al terreno per renderlo fertile e pronto alle diverse culture.»
Quale stagione prediligete?
«L’orto che preferiamo è quello autunnale: cavoli, barbabietole, finocchi e carote… è il più produttivo con meno fatica!
Noi comunque non riempiamo il nostro cestino solo nell’orto, ma un po’ in tutto il giardino dove abbiamo piantato aromatiche, cipolle e cavoli come bordure, oppure nel bosco, fonte inesauribile di spontanee commestibili.»
«Coltiviamo l’orto insieme da circa 8 anni – spiega Veronica. Ci piace per due semplici motivi: l’orto è bello e dà un sacco di soddisfazione, inoltre è il modo migliore per mangiare davvero prodotti sani. Noi non usiamo trattamenti chimici, se capita che alcune piante siano attaccate da un parassita… va bene lo stesso: le togliamo e le bruciamo, così da non contaminare le altre; anche per questo motivo piantiamo sempre un po’ di più, oltre al fatto che ci piace molto regalare e invitare gente a cena cucinando solo prodotti provenienti dal nostro orto.
Quando abbiamo comprato questa casa, i vecchi proprietari e i vicini ci dicevano che qui è impossibile fare attecchire orti e frutteti, poiché la terra è troppo argillosa; allora abbiamo utilizzato le assi di legno per delimitare le aree in cui volevamo coltivare e abbiamo fatto un bel mix di stallatico di cavallo, compost, sabbia e terra. Ora coltiviamo addirittura le carote!
Per noi è una passione, quindi leggiamo libri e manuali. Adesso siamo alle prese con la rotazione delle piante, necessaria per apportare diversi nutrienti al terreno per renderlo fertile e pronto alle diverse culture.»
Quale stagione prediligete?
«L’orto che preferiamo è quello autunnale: cavoli, barbabietole, finocchi e carote… è il più produttivo con meno fatica!
Noi comunque non riempiamo il nostro cestino solo nell’orto, ma un po’ in tutto il giardino dove abbiamo piantato aromatiche, cipolle e cavoli come bordure, oppure nel bosco, fonte inesauribile di spontanee commestibili.»
Orto in scatola, a Palermo
Chi se ne prende cura: Angelica Agnello ed Orto Capovolto (cooperativa che ha progettato e realizzato l’orto)
Dove: Mondello (PA)
Caratteristiche: orto in giardino – 6 m² in pieno suolo per coltivare ortaggi e 10 cassette da frutta per aromi e lattughe da taglio.
Angelica, quali piante coltivi nel tuo piccolo giardino?
«In pieno suolo pomodoro ciliegino, pomodoro datterino, melanzane, cipolle, zucchina genovesi, zucchina serpente di Sicilia. In cassetta invece ho messo basilico, menta, prezzemolo, origano salvia, rosmarino, peperoncino, lattuga e rucola.»
Che cosa ti piacerebbe coltivare?
«La zucca rossa e il basilico nero.»
Chi se ne prende cura: Angelica Agnello ed Orto Capovolto (cooperativa che ha progettato e realizzato l’orto)
Dove: Mondello (PA)
Caratteristiche: orto in giardino – 6 m² in pieno suolo per coltivare ortaggi e 10 cassette da frutta per aromi e lattughe da taglio.
Angelica, quali piante coltivi nel tuo piccolo giardino?
«In pieno suolo pomodoro ciliegino, pomodoro datterino, melanzane, cipolle, zucchina genovesi, zucchina serpente di Sicilia. In cassetta invece ho messo basilico, menta, prezzemolo, origano salvia, rosmarino, peperoncino, lattuga e rucola.»
Che cosa ti piacerebbe coltivare?
«La zucca rossa e il basilico nero.»
Come è iniziata la passione per gli orti?
«Ho questa passione da pochi anni, ma da quando ho impiantato l’orto e raccolto e consumato i primi prodotti è diventata una vera mania e spero un progetto un di vita.
‘Orto a Catinelle’, infatti, è stato il primo esperimento con alcuni amici in campo di agricoltura urbana ed è proprio da questo che è ha preso vita la nostra cooperativa Orto Capovolto, che si occupa della progettazione e realizzazione di orti urbani.»
Hai un trucco da consigliare?
«Quando ero ancora agli inizi, dopo l’attacco dell’oidio alle zucchine del mio orto abbiamo impiantato intorno alle cassette delle piante officinali che svolgono azioni benefiche e protettive: tagete, borragine, malva, calendula, camomilla. È stato molto utile.»
«Ho questa passione da pochi anni, ma da quando ho impiantato l’orto e raccolto e consumato i primi prodotti è diventata una vera mania e spero un progetto un di vita.
‘Orto a Catinelle’, infatti, è stato il primo esperimento con alcuni amici in campo di agricoltura urbana ed è proprio da questo che è ha preso vita la nostra cooperativa Orto Capovolto, che si occupa della progettazione e realizzazione di orti urbani.»
Hai un trucco da consigliare?
«Quando ero ancora agli inizi, dopo l’attacco dell’oidio alle zucchine del mio orto abbiamo impiantato intorno alle cassette delle piante officinali che svolgono azioni benefiche e protettive: tagete, borragine, malva, calendula, camomilla. È stato molto utile.»
Aromatiche con vista sull’EUR, a Roma
Chi se ne prende cura: Magdalena Picardi
Dove: Roma, quartiere EUR
Caratteristiche: terrazzo
Che piante coltivi in terrazzo?
«Peperoni rossi e verdi, melanzane lunghe, melanzane tipo tonde violette, pomodori, peperoncini, menta, basilico a foglia larga e basilico siciliano, prezzemolo, timo, rosmarino.»
Che cosa ti piacerebbe coltivare invece?
«Insalate e zucchine: non ho ancora provato, ma lo farò presto. I meloncini, ma dubito di avere lo spazio sufficiente…»
Perché hai deciso di coltivare un orto sul terrazzo?
«Ho sempre avuto le aromatiche, mentre quest’anno ho iniziato con l’orto: mi dà soddisfazione vedere i “progressi” che fanno le mie piante producendo i loro frutti. Vedere un pomodoro che da verde diventa rosso e poi coglierlo e mangiarlo, mi fa sentire come un bambino davanti al giocattolo più bello. Mentre mangio, gusto e sono soddisfatta del risultato, il sapore non è di certo come quello degli ortaggi acquistati al supermercato!
Insalate, verdure grigliate o peperonate e parmigiane, hanno decisamente un altro gusto.
Non avrei scommesso molto sul mio orto, è stata una sfida. L’ho allestito nel punto più ventoso del mio terrazzo, ma ho messo delle protezioni. In quel punto non sono mai riuscita a far crescere piante, invece….
Non ho utilizzato niente di particolare come concimi o terreno specifico, volevo che fosse tutto molto – diciamo –spontaneo.»
Chi se ne prende cura: Magdalena Picardi
Dove: Roma, quartiere EUR
Caratteristiche: terrazzo
Che piante coltivi in terrazzo?
«Peperoni rossi e verdi, melanzane lunghe, melanzane tipo tonde violette, pomodori, peperoncini, menta, basilico a foglia larga e basilico siciliano, prezzemolo, timo, rosmarino.»
Che cosa ti piacerebbe coltivare invece?
«Insalate e zucchine: non ho ancora provato, ma lo farò presto. I meloncini, ma dubito di avere lo spazio sufficiente…»
Perché hai deciso di coltivare un orto sul terrazzo?
«Ho sempre avuto le aromatiche, mentre quest’anno ho iniziato con l’orto: mi dà soddisfazione vedere i “progressi” che fanno le mie piante producendo i loro frutti. Vedere un pomodoro che da verde diventa rosso e poi coglierlo e mangiarlo, mi fa sentire come un bambino davanti al giocattolo più bello. Mentre mangio, gusto e sono soddisfatta del risultato, il sapore non è di certo come quello degli ortaggi acquistati al supermercato!
Insalate, verdure grigliate o peperonate e parmigiane, hanno decisamente un altro gusto.
Non avrei scommesso molto sul mio orto, è stata una sfida. L’ho allestito nel punto più ventoso del mio terrazzo, ma ho messo delle protezioni. In quel punto non sono mai riuscita a far crescere piante, invece….
Non ho utilizzato niente di particolare come concimi o terreno specifico, volevo che fosse tutto molto – diciamo –spontaneo.»
Come l’hanno presa a casa?
«All’inizio i miei familiari, soprattutto le figlie, mi prendevano in giro; mio marito era scettico, poi sono rimasti a bocca aperta e adesso controllano loro stessi se pomodori, peperoni, ecc. sono maturi, quanti ce ne sono, insomma: tutti contagiati dalla passione per l’orto!»
Ci dici una ricetta veloce con i prodotti del tuo orto?
«Quando fate i peperoni arrosto, dopo aver tolto la buccia, tagliateli a striscioline e conditeli con olio, sale, aglio e tanta menta. Tutto un altro sapore!»
«All’inizio i miei familiari, soprattutto le figlie, mi prendevano in giro; mio marito era scettico, poi sono rimasti a bocca aperta e adesso controllano loro stessi se pomodori, peperoni, ecc. sono maturi, quanti ce ne sono, insomma: tutti contagiati dalla passione per l’orto!»
Ci dici una ricetta veloce con i prodotti del tuo orto?
«Quando fate i peperoni arrosto, dopo aver tolto la buccia, tagliateli a striscioline e conditeli con olio, sale, aglio e tanta menta. Tutto un altro sapore!»
Balconcino rilassante, a Bologna
Chi se ne prende cura: Cecilia Marcantonio
Dove: Casalecchio di Reno (BO)
Caratteristiche: piccolo balcone, inferiore ai 2 m²
Che piante hai in balcone?
«Gerani, plumbago, edera, verbena, surfinee, ciclamini, violette, basilico, prezzemolo, rosmarino, menta, lavanda, coda di volpe, tronchetto della felicità, pianta mangiafumo.»
A quali invece vorresti dedicarti?
«Pomodori, acero, peonie: sono piante che non ho per ragioni di spazio, ma che mi piacerebbe tanto provare a coltivare.»
Breve commento personale:
«Dedicarmi alle piante mi rilassa la mente, tanto quanto una lezione di Bikram yoga, attività che pratico regolarmente. Coltivo piante sia per abbellire il mio piccolo balcone, sia per isolare lo spazio dall’esterno. Mi sento molto fiera quando qualcuno passa nella mia via e, alzando lo sguardo, vede il mio piccolo capolavoro.»
Come è iniziata la passione per piante e fiori?
«Ho questa passione da due anni circa, e spesso mi capita di realizzare dei balconi fioriti per i miei amici. Mi informo e cerco di capire sempre quali segreti usare per allungare il più possibile la vita delle piante.»
Quindi che segreto vuoi condividere con noi?
«Ne ho tanti di consigli da dare, a seconda della tipologia di esposizione nonché per il clima di appartenenza. Ve ne lascio uno che ho imparato sulla base della mia esperienza: alle piante fa bene spostarsi al sud! Quindi se una pianta nasce al nord, se viene spostata in una location al sud sicuramente vivrà più a lungo e fiorirà di più! Non ci credete? Provate!»
Chi se ne prende cura: Cecilia Marcantonio
Dove: Casalecchio di Reno (BO)
Caratteristiche: piccolo balcone, inferiore ai 2 m²
Che piante hai in balcone?
«Gerani, plumbago, edera, verbena, surfinee, ciclamini, violette, basilico, prezzemolo, rosmarino, menta, lavanda, coda di volpe, tronchetto della felicità, pianta mangiafumo.»
A quali invece vorresti dedicarti?
«Pomodori, acero, peonie: sono piante che non ho per ragioni di spazio, ma che mi piacerebbe tanto provare a coltivare.»
Breve commento personale:
«Dedicarmi alle piante mi rilassa la mente, tanto quanto una lezione di Bikram yoga, attività che pratico regolarmente. Coltivo piante sia per abbellire il mio piccolo balcone, sia per isolare lo spazio dall’esterno. Mi sento molto fiera quando qualcuno passa nella mia via e, alzando lo sguardo, vede il mio piccolo capolavoro.»
Come è iniziata la passione per piante e fiori?
«Ho questa passione da due anni circa, e spesso mi capita di realizzare dei balconi fioriti per i miei amici. Mi informo e cerco di capire sempre quali segreti usare per allungare il più possibile la vita delle piante.»
Quindi che segreto vuoi condividere con noi?
«Ne ho tanti di consigli da dare, a seconda della tipologia di esposizione nonché per il clima di appartenenza. Ve ne lascio uno che ho imparato sulla base della mia esperienza: alle piante fa bene spostarsi al sud! Quindi se una pianta nasce al nord, se viene spostata in una location al sud sicuramente vivrà più a lungo e fiorirà di più! Non ci credete? Provate!»
Insalata fai da te, a Palermo
Chi se ne prende cura: Benedetto Biondo + Orto Capovolto (cooperativa che ha progettato e realizzato l’orto)
Dove: Balestrate (PA)
Caratteristiche: orto in giardino (30 m²) + orto fuori suolo in terrazzo (due moduli per un totale di 4 m²)
Che piante crescono nel tuo orto?
«In terra: peperoni, pomodori, pomodorini, basilico (genovese e nero), lattughe, prezzemolo, melanzane, zucchine genovesi e zucchine serpente di Sicilia, dalle cui cime commestibili (tenerumi) prende nome il nome la casa. Nei moduli rialzati (h 80 cm) vicino alla cucina trovano posto le altre piante aromatiche: menta, salvia, origano, timo ecc.»
Chi se ne prende cura: Benedetto Biondo + Orto Capovolto (cooperativa che ha progettato e realizzato l’orto)
Dove: Balestrate (PA)
Caratteristiche: orto in giardino (30 m²) + orto fuori suolo in terrazzo (due moduli per un totale di 4 m²)
Che piante crescono nel tuo orto?
«In terra: peperoni, pomodori, pomodorini, basilico (genovese e nero), lattughe, prezzemolo, melanzane, zucchine genovesi e zucchine serpente di Sicilia, dalle cui cime commestibili (tenerumi) prende nome il nome la casa. Nei moduli rialzati (h 80 cm) vicino alla cucina trovano posto le altre piante aromatiche: menta, salvia, origano, timo ecc.»
Che cosa ti piacerebbe coltivare?
«Cipolle, patate, rucola, meloni e angurie… Sto conservando anche qualche seme di avocado.»
Quando ti sei scoperto orticoltore?
«Coltivare non era mai stata la mia passione ma, da quando Orto Capovolto ha progettato e realizzato questo orticello domestico, me ne prendo cura con molta passione. Quest’anno ho fatto un po’ di errori di gestione, come ad esempio la costruzione delle strutture per le piante rampicanti che non hanno retto il peso delle piante, o ancora sulla quantità d’acqua data ad ogni filare secondo il clima che variava di settimana in settimana. L’estate è appena finita e nell’orto rimane poco, ma abbiamo mangiato tantissimi prodotti freschi quest’anno e con il basilico, ancora oggi rigoglioso, prepareremo presto il pesto da mangiare il prossimo inverno.
«Cipolle, patate, rucola, meloni e angurie… Sto conservando anche qualche seme di avocado.»
Quando ti sei scoperto orticoltore?
«Coltivare non era mai stata la mia passione ma, da quando Orto Capovolto ha progettato e realizzato questo orticello domestico, me ne prendo cura con molta passione. Quest’anno ho fatto un po’ di errori di gestione, come ad esempio la costruzione delle strutture per le piante rampicanti che non hanno retto il peso delle piante, o ancora sulla quantità d’acqua data ad ogni filare secondo il clima che variava di settimana in settimana. L’estate è appena finita e nell’orto rimane poco, ma abbiamo mangiato tantissimi prodotti freschi quest’anno e con il basilico, ancora oggi rigoglioso, prepareremo presto il pesto da mangiare il prossimo inverno.
Orto per tutta la famiglia, a Brescia
Chi se ne prende cura: Sabina Bettoni
Dove: Chiari (BS)
Caratteristiche: orto in campagna più di 100 m² ( circa 5m x 20m)
Sabina, raccontaci, che piante coltivi nel tuo orto?
«In estate pianto un po’ di tutto.
Fra gli ortaggi: aglio, cipolle, prezzemolo, basilico, piselli, cornetti, zucchine, pomodori, melanzane, peperoni, insalata, fragole, asparagi selvatici, radicchio, carote, sedano, coste da far bollire.
In alcune zone ho piantato anche dei fiori tra cui calle, zinnie, girasoli e crisantemi.
Ho degli alberi che delimitano l’orto, che stagionalmente producono mele, prugne, noci, nocciole, ciliegie, pesche e uva bianca. Ho anche una pianta di cachi e una nuova pianta di melograno che per la prima volta quest’anno ha prodotto ben 6 frutti!
Da qualche anno ho iniziato a sperimentare con i frutti di bosco: ho un filare di lamponi, ribes e more senza spine.
Una buona parte dell’orto è dedicata ai pomodori: in parte li mangiamo freschi, in parte li uso per fare la conserva che mi dura poi tutto l’anno.
Dopo il raccolto estivo, c’è la preparazione per gli ortaggi dell’inverno: in questi giorni ho infatti piantato il radicchio gli spinaci, i broccoli, i cavoletti di Bruxelles e delle piantine di porro.»
Che cosa ti piacerebbe coltivare?
«Al momento sono soddisfatta del mio orto, ho un po’ di tutto… tutto quello che mi serve!»
Da quando è iniziata questa passione?
«Da sempre! Abbiamo sempre avuto l’orto e mi dà una grande soddisfazione raccogliere ogni giorno le verdure che mi servono per cucinare e sapere che le ho coltivate io. Oltre al lato economico, mi piace poter andare nell’orto e raccogliere quello che mi serve senza dover andare al supermercato, avendo sempre a disposizione ortaggi freschi e saporiti.
Li uso per il mio fabbisogno giornaliero e della mia famiglia, oltre che quelle dei miei figli. Con la frutta in eccesso faccio marmellate, con i pomodori faccio la conserva mentre con sedano, carote e altri ortaggi faccio dei misti di verdure che congelo e usi per i minestroni in inverno.»
Cosa serve per avere un orto con i fiocchi?
«Tempo, e soprattutto tanta passione. Se un anno il raccolto è fantastico, non bisogna credere di aver imparato ad avere un orto: il clima lo influenza così tanto che ogni anno è sempre diverso. Il raccolto… è sempre una sorpresa!»
Chi se ne prende cura: Sabina Bettoni
Dove: Chiari (BS)
Caratteristiche: orto in campagna più di 100 m² ( circa 5m x 20m)
Sabina, raccontaci, che piante coltivi nel tuo orto?
«In estate pianto un po’ di tutto.
Fra gli ortaggi: aglio, cipolle, prezzemolo, basilico, piselli, cornetti, zucchine, pomodori, melanzane, peperoni, insalata, fragole, asparagi selvatici, radicchio, carote, sedano, coste da far bollire.
In alcune zone ho piantato anche dei fiori tra cui calle, zinnie, girasoli e crisantemi.
Ho degli alberi che delimitano l’orto, che stagionalmente producono mele, prugne, noci, nocciole, ciliegie, pesche e uva bianca. Ho anche una pianta di cachi e una nuova pianta di melograno che per la prima volta quest’anno ha prodotto ben 6 frutti!
Da qualche anno ho iniziato a sperimentare con i frutti di bosco: ho un filare di lamponi, ribes e more senza spine.
Una buona parte dell’orto è dedicata ai pomodori: in parte li mangiamo freschi, in parte li uso per fare la conserva che mi dura poi tutto l’anno.
Dopo il raccolto estivo, c’è la preparazione per gli ortaggi dell’inverno: in questi giorni ho infatti piantato il radicchio gli spinaci, i broccoli, i cavoletti di Bruxelles e delle piantine di porro.»
Che cosa ti piacerebbe coltivare?
«Al momento sono soddisfatta del mio orto, ho un po’ di tutto… tutto quello che mi serve!»
Da quando è iniziata questa passione?
«Da sempre! Abbiamo sempre avuto l’orto e mi dà una grande soddisfazione raccogliere ogni giorno le verdure che mi servono per cucinare e sapere che le ho coltivate io. Oltre al lato economico, mi piace poter andare nell’orto e raccogliere quello che mi serve senza dover andare al supermercato, avendo sempre a disposizione ortaggi freschi e saporiti.
Li uso per il mio fabbisogno giornaliero e della mia famiglia, oltre che quelle dei miei figli. Con la frutta in eccesso faccio marmellate, con i pomodori faccio la conserva mentre con sedano, carote e altri ortaggi faccio dei misti di verdure che congelo e usi per i minestroni in inverno.»
Cosa serve per avere un orto con i fiocchi?
«Tempo, e soprattutto tanta passione. Se un anno il raccolto è fantastico, non bisogna credere di aver imparato ad avere un orto: il clima lo influenza così tanto che ogni anno è sempre diverso. Il raccolto… è sempre una sorpresa!»
Chi se ne prende cura: Amanda Nicoli (la mente) e Antonio Addamiano (il braccio).
Dove: Milano, zona Porta Vittoria, una palazzina interna che non affaccia su strada.
Caratteristiche: il terrazzo di circa 200 m² gira a ferro di cavallo intorno alla casa; di questi, 80 m² sono utilizzati per ospitare i vasi dell’orto (i Bacsac in geotessuto). Le piante da frutto, invece, sono sparse qua e là in grossi vasi.