I Consigli dei Pro: Vuoi una Piscina? Ecco Come Fare
Progettazione, cura e manutenzione della piscina, tutti i consigli degli esperti per sfatare ogni dubbio
Uno specchio d’acqua ad uso esclusivo è il sogno di molti, ma davanti ai dubbi tecnici è facile scoraggiarsi: come fare a concretizzare l’idea di una piscina tutta per sé? Come fare a progettarla, curarla e mantenerla al meglio? I professionisti di Houzz svelano gli aspetti strategici da considerare per fare della propria piscina un elemento di vero benessere. Dal progetto su carta ai dettagli della manutenzione, ecco tutti gli elementi fondamentali per fare della piscina il punto di incontro tra atmosfera, natura, bellezza e relax.
Da dove partire per progettare la piscina dei sogni? Hanno risposto alle nostre domande tre professionisti, che ci hanno aiutato a delineare gli aspetti più importanti:
- Elena Cattani, architetto di Bluezone Piscine, Emilia Romagna
- Anadela Gamurrini, architetto, pool designer ed esperta in arredamento outdoor per Oroblu Piscine, Toscana
- Elisa Maccatrozzo e la divisione tecnica di iPool - Italian Pool Master, Veneto
Dove collocare la piscina
Primo e fondamentale passo, la scelta della collocazione: scegliere preferibilmente un punto esposto a Sud, in pieno sole, in assenza di piante ad alto fusto e foglie caduche nelle immediate vicinanze. Se la zona è ventosa, considerare l’orientamento dei venti dominanti, per adeguare mandata e aspirazione dell’impianto, così da non interferire con la corretta circolazione dell’acqua. «Verificare l’eventuale presenza di sottoservizi, ossia condotte o vasche che si potrebbero trovare sotto il terreno; accertarsi dell’assenza di acqua di falda sottostante e, se presente, mettere in programma una bonifica, sono tutti step indispensabili da seguire», spiega Elisa Maccatrozzo.
Primo e fondamentale passo, la scelta della collocazione: scegliere preferibilmente un punto esposto a Sud, in pieno sole, in assenza di piante ad alto fusto e foglie caduche nelle immediate vicinanze. Se la zona è ventosa, considerare l’orientamento dei venti dominanti, per adeguare mandata e aspirazione dell’impianto, così da non interferire con la corretta circolazione dell’acqua. «Verificare l’eventuale presenza di sottoservizi, ossia condotte o vasche che si potrebbero trovare sotto il terreno; accertarsi dell’assenza di acqua di falda sottostante e, se presente, mettere in programma una bonifica, sono tutti step indispensabili da seguire», spiega Elisa Maccatrozzo.
Altra valutazione di natura tecnica, che i tre professionisti consigliano di far fare ad un architetto in collaborazione con un geologo, è lo studio della composizione del terreno nella zona candidata per il posizionamento della piscina. Sottolinea Anadela Gamurrini: «Soprattutto se si opera in aree in pendenza ma anche in zone pianeggianti, lo scavo e la successiva realizzazione della piscina può portare a imprevisti aumenti di costo, dovuti ad esempio a zone rocciose difficili da scavare o a terreni con differenti coefficienti di resistenza meccanica».
«La localizzazione ottimale della piscina è il risultato di una scelta ponderata tra considerazioni tecniche ed estetiche – continua Gamurrini – una piscina a sfioro ad esempio esalterà le sue caratteristiche se realizzata su un terreno in declivio e con un buon panorama che faccia da sfondo scenografico».
Elena Cattani aggiunge: «La scelta definitiva compete al committente, non esiste una posizione predefinita. Compito del progettista è esaminare il contesto architettonico e paesaggistico e consigliare per il meglio; importante anche considerare le proporzioni, quindi evitare di realizzare vasche molto grandi in spazi ristretti e accertarsi che le pavimentazioni esterne siano di dimensioni contenute e ben proporzionate».
Non meno importanti sono le scelte legate all’utilizzo: «Una piscina privata di norma deve avere uno stretto rapporto con l’abitazione e con gli spazi limitrofi, per cui si preferisce individuare una posizione in stretto rapporto visivo e funzionale con l’abitazione. Se invece si deve realizzare una piscina in un contesto condominiale, uno degli aspetti che possono influire in maniera determinante sulla scelta della posizione è il bisogno di riservatezza e privacy tra gli utenti e gli altri condomini, in tal caso saranno da preferire posizioni più defilate», spiega Gamurrini.
Vivere lo spazio piscina
Un rischio ricorrente nel progettare la zona piscina è quello di concentrarsi sulla vasca, rimandando lo studio e la realizzazione dello spazio circostante a un secondo tempo. Basilare è invece concepire entrambe le aree come un progetto unico, dal momento che a volte è proprio lo spazio attorno all’acqua che assume un ruolo decisivo nella riuscita dello “spazio piscina”, come lo definisce Gamurrini. «Il tempo che trascorriamo immersi nell’acqua, statisticamente, non è che un ventesimo di quello che passiamo a bordo vasca: è necessario quindi prevedere un solarium che possa godere della vista della piscina e dell’ambiente circostante, pergolati e aree d’ombra per ritirarsi dal sole secondo necessità, strutture attrezzate con tavoli, sedute e aree relax per momenti conviviali vicino all’acqua, senza dimenticare le zone spogliatoio e i servizi igienici».
Un rischio ricorrente nel progettare la zona piscina è quello di concentrarsi sulla vasca, rimandando lo studio e la realizzazione dello spazio circostante a un secondo tempo. Basilare è invece concepire entrambe le aree come un progetto unico, dal momento che a volte è proprio lo spazio attorno all’acqua che assume un ruolo decisivo nella riuscita dello “spazio piscina”, come lo definisce Gamurrini. «Il tempo che trascorriamo immersi nell’acqua, statisticamente, non è che un ventesimo di quello che passiamo a bordo vasca: è necessario quindi prevedere un solarium che possa godere della vista della piscina e dell’ambiente circostante, pergolati e aree d’ombra per ritirarsi dal sole secondo necessità, strutture attrezzate con tavoli, sedute e aree relax per momenti conviviali vicino all’acqua, senza dimenticare le zone spogliatoio e i servizi igienici».
È l’integrazione con lo spazio circostante a fornire l’insieme delle emozioni che proverà l’utilizzatore della piscina, anche nelle diverse ore del giorno. Bisogna perciò prestare attenzione al verde e alle strutture di completamento che intervengono a garantire l’intimità e la riservatezza; curare l’illuminazione e la filodiffusione, la zona barbecue e la cucina all’aperto. In altre parole considerare tutto ciò che può rendere completa l’esperienza outdoor, nel modo più congeniale al committente.
Soluzioni architettoniche intelligenti possono venirci incontro in situazioni particolari, come ad esempio in contesti privi di zone a verde, come in una terrazza. Gradini e dislivelli permettono di delineare gli spazi e anche di ampliarli.
«Zone con differenti utilizzi possono essere delimitate sfruttando caratteristiche strutturali, come ad esempio una conformazione a terrazze in un giardino. Lo specchio d’acqua si deve trovare in armonia visiva con gli elementi verticali, con le aperture e con i colori dell’immobile, che deve essere valorizzato dalla presenza della piscina», spiega Maccatrozzo.
«Zone con differenti utilizzi possono essere delimitate sfruttando caratteristiche strutturali, come ad esempio una conformazione a terrazze in un giardino. Lo specchio d’acqua si deve trovare in armonia visiva con gli elementi verticali, con le aperture e con i colori dell’immobile, che deve essere valorizzato dalla presenza della piscina», spiega Maccatrozzo.
Manutenzione senza pensieri
Ancora una volta sono le scelte progettuali e impiantistiche a risultare fondamentali, anche nel garantire una manutenzione corretta e semplice. «Un sistema di trattamento dell’acqua ben dimensionato consente una gestione economica ed intelligente; spendere qualcosa in più all’inizio significa avere meno problemi e ridotti costi di esercizio», consiglia Gamurrini.
Ancora una volta sono le scelte progettuali e impiantistiche a risultare fondamentali, anche nel garantire una manutenzione corretta e semplice. «Un sistema di trattamento dell’acqua ben dimensionato consente una gestione economica ed intelligente; spendere qualcosa in più all’inizio significa avere meno problemi e ridotti costi di esercizio», consiglia Gamurrini.
Cattani aggiunge: «È bene assicurarsi che i sistemi di gestione dell’acqua, oltre ad essere collocati in vani tecnici comodi e fruibili, siano facili da usare ed interattivi, che non comportino studi di manuali od operazioni troppo complicate».
L’impianto di filtrazione è infatti il “cuore” della vasca; come ricorda Maccatrozzo «il ricircolo di tutto il volume d’acqua deve avvenire in un periodo di tempo entro le 3 ore, con almeno 3 cicli completi nell’arco della giornata»; l’adeguatezza dell’impianto elettronico, unita alla scelta di forme semplici a fondo costante per la vasca e prodotti chimici di alta qualità garantirà la salubrità costante dell’acqua in vasca, senza la necessità di ricorrere a prodotti correttivi quali antialghe o correttivi per ph e cloro.
Un progetto complessivo, ben studiato in relazione all’ambiente circostante da professionisti qualificati in grado di prevedere e affrontare tutte le criticità, è garanzia di durevolezza, un investimento che darà grande valore aggiunto alla piscina, in termini di benessere, di durata nel tempo e non da ultimo, di maggior pregio per la proprietà immobiliare.
Scopri tutti i consigli per la tua piscina
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