Architettura e design
Finestre Architettoniche: Crittal Window, Ribbon Window e Curtain Wall
Diamo uno sguardo all’architettura attraverso tre tipologie di finestre “storiche” ancora oggi protagoniste in tanti progetti
In questo Ideabook parleremo di tre particolari tipi di finestre che per varie ragioni al momento della loro invenzione hanno rappresentato un grande cambiamento nell’ambito dell’architettura. La finestra è spesso considerata solo un’apertura in una parete perimetrale di un edificio che ha la funzione di illuminare e dare aria a un ambiente chiuso, ma quante tipologie di finestre diverse vediamo oggi nelle facciate degli edifici? Innumerevoli, non possiamo davvero dire che: “le finestre sono tutte uguali”. Se ci soffermiamo a guardarle bene ci rendiamo conto che in un progetto di architettura è un elemento di straordinaria importanza, che caratterizza un prospetto determinandone l’aspetto estetico e lo stile, così da renderlo unico per chi lo progetta e specialmente per chi lo vive.
Vediamo tre diversi tipi di finestre che possiamo definire “storiche”, ma che ritroviamo spesso in molti progetti di architettura contemporanea e scopriamo le loro origini, cercando di rilevare le differenti caratteristiche in modo da poterle riconoscere: crittal window, ribbon window o “finestra a nastro”, e il curtain wall.
La scelta di queste tipologie è dettata da tre fattori:
La scelta di queste tipologie è dettata da tre fattori:
- l’importanza storica delle crittal window
- l’importanza architettonica della ribbon window
- l’importanza tecnica del curtain wall
Crittal window
Denominazione:
Definite con questo nome dalla fabbrica Crittal che le produceva a Essex in Inghilterra.
Storia:
Nascono nel 1880 circa quando una ferramenta inglese viene trasformata in fabbrica, prima della loro nascita tutti i serramenti erano realizzati in legno, dai primi del ‘900 inizia una lunga produzione di finestre di acciaio che continua ancora oggi.
Caratteristiche:
Sono finestre a serramento metallico, molto facili da riconoscere in quando hanno profili sottili di colore nero, hanno un aspetto quasi grafico che “disegna” una grigia. Inizialmente avevano problemi di ruggine e condensa, ma con la tecnologia moderna sono state riprogettate, adesso sono in acciaio laminato a caldo e vetri a tenuta termica.
Denominazione:
Definite con questo nome dalla fabbrica Crittal che le produceva a Essex in Inghilterra.
Storia:
Nascono nel 1880 circa quando una ferramenta inglese viene trasformata in fabbrica, prima della loro nascita tutti i serramenti erano realizzati in legno, dai primi del ‘900 inizia una lunga produzione di finestre di acciaio che continua ancora oggi.
Caratteristiche:
Sono finestre a serramento metallico, molto facili da riconoscere in quando hanno profili sottili di colore nero, hanno un aspetto quasi grafico che “disegna” una grigia. Inizialmente avevano problemi di ruggine e condensa, ma con la tecnologia moderna sono state riprogettate, adesso sono in acciaio laminato a caldo e vetri a tenuta termica.
Stile e diffusione:
Questa tipologia di finestre ha avuto una grande diffusione in Europa dagli anni ‘30 in particolare in Inghilterra, sono state utilizzate per il Parlamento e la Torre di Londra, l’esempio più famoso è la sede del Bauhaus a Dessau. Anche negli Stati Uniti hanno avuto ampio successo, come espressione americana dello stile modernista e Art Déco.
Non hanno avuto invece lo stesso utilizzo nei paesi dell’area mediterranea, solo ora stanno tornando in uso in diversi progetti, in particolare nelle soluzioni d’interni come porte-finestre.
Le finestre in stile crittal window rimangono molto apprezzate per il loro tocco contemporaneo di tipo industriale.
Questa tipologia di finestre ha avuto una grande diffusione in Europa dagli anni ‘30 in particolare in Inghilterra, sono state utilizzate per il Parlamento e la Torre di Londra, l’esempio più famoso è la sede del Bauhaus a Dessau. Anche negli Stati Uniti hanno avuto ampio successo, come espressione americana dello stile modernista e Art Déco.
Non hanno avuto invece lo stesso utilizzo nei paesi dell’area mediterranea, solo ora stanno tornando in uso in diversi progetti, in particolare nelle soluzioni d’interni come porte-finestre.
Le finestre in stile crittal window rimangono molto apprezzate per il loro tocco contemporaneo di tipo industriale.
Ribbon window o finestra a nastro
Denominazione:
Definite nel 1926 dall’architetto Le Corbusier “fenêtre en longueur”.
Storia:
Questa tipologia di finestra è stata citata per la prima volta da Le Corbusier nel decalogo dei cinque punti dell’architettura moderna. È stata poi realizzata per la prima volta nella famosa Villa Savoye a Poissy tra il 1928 e il 1931. Un edificio icona che rappresenta come un manifesto tutti gli elementi architettonici che contraddistinguono una residenza moderna.
Denominazione:
Definite nel 1926 dall’architetto Le Corbusier “fenêtre en longueur”.
Storia:
Questa tipologia di finestra è stata citata per la prima volta da Le Corbusier nel decalogo dei cinque punti dell’architettura moderna. È stata poi realizzata per la prima volta nella famosa Villa Savoye a Poissy tra il 1928 e il 1931. Un edificio icona che rappresenta come un manifesto tutti gli elementi architettonici che contraddistinguono una residenza moderna.
Caratteristiche:
Rispetto a una finestra tradizionale, quello che cambia è la dimensione allungata, un rettangolo che attraversa il setto murario in senso longitudinale come un nastro. Questa nuova tipologia diventa possibile grazie all’innovazione costruttiva del calcestruzzo armato, all’interno della superficie muraria si possono fare dei tagli anche di ampie dimensioni, permettendo una maggiore illuminazione degli interni e un nuovo rapporto visivo con l’esterno.
Rispetto a una finestra tradizionale, quello che cambia è la dimensione allungata, un rettangolo che attraversa il setto murario in senso longitudinale come un nastro. Questa nuova tipologia diventa possibile grazie all’innovazione costruttiva del calcestruzzo armato, all’interno della superficie muraria si possono fare dei tagli anche di ampie dimensioni, permettendo una maggiore illuminazione degli interni e un nuovo rapporto visivo con l’esterno.
Stile e diffusione:
Questo modello è forse una delle soluzioni più diffuse e comuni che si possono ritrovare oggi nei progetti di architettura contemporanea, in particolare in quelli di tipo residenziale. È talmente amata che ne sono state realizzate molte varianti: a nastro ultrasottile, a tutta altezza, ad angolo, a L, ecc.
Ma se vogliamo definire una finestra a nastro nello stile autentico, “lecorbusieriano”, dobbiamo ripensarla nella sua forma originale, come parte di una facciata piatta, magari intonacata di bianco con una semplice apertura rettangolare stretta e lunga.
Questo modello è forse una delle soluzioni più diffuse e comuni che si possono ritrovare oggi nei progetti di architettura contemporanea, in particolare in quelli di tipo residenziale. È talmente amata che ne sono state realizzate molte varianti: a nastro ultrasottile, a tutta altezza, ad angolo, a L, ecc.
Ma se vogliamo definire una finestra a nastro nello stile autentico, “lecorbusieriano”, dobbiamo ripensarla nella sua forma originale, come parte di una facciata piatta, magari intonacata di bianco con una semplice apertura rettangolare stretta e lunga.
Vediamo in questa immagine un interno illuminato da un’ampia finestra a nastro, la trasparenza e la luce rendono l’ambiente molto confortevole e suggestivo.
Curtain wall
Denominazione:
La “facciata continua” o letteralmente “muro di tenda” è un termine inglese nato negli Stati Uniti per denominare pannelli in vetro di chiusura, fissati a una “struttura a scheletro”.
Storia:
Incominciano ad essere utilizzati nel periodo tra le due guerre mondiali negli Stati Uniti e si diffondono dagli anni ‘60, si tratta di pannelli modulari a varia altezza attaccati su infissi metallici, inizialmente a un solo piano, poi a scala multipiano di varie altezze.
Denominazione:
La “facciata continua” o letteralmente “muro di tenda” è un termine inglese nato negli Stati Uniti per denominare pannelli in vetro di chiusura, fissati a una “struttura a scheletro”.
Storia:
Incominciano ad essere utilizzati nel periodo tra le due guerre mondiali negli Stati Uniti e si diffondono dagli anni ‘60, si tratta di pannelli modulari a varia altezza attaccati su infissi metallici, inizialmente a un solo piano, poi a scala multipiano di varie altezze.
Caratteristiche:
È una particolare tipologia di involucro edilizio leggero e continuo, ha la funzione di finestra che diventa muro, il carico che supporta è solo il proprio, gli altri pesi sono trasferiti alla struttura metallica portante attraverso i collegamenti ai solai o ai pilastri dell’edificio con montanti e traversi. Generalmente questo tipo di facciata ha una griglia, ma l’effetto ricercato è di un vetro continuo, come un acquario.
È una particolare tipologia di involucro edilizio leggero e continuo, ha la funzione di finestra che diventa muro, il carico che supporta è solo il proprio, gli altri pesi sono trasferiti alla struttura metallica portante attraverso i collegamenti ai solai o ai pilastri dell’edificio con montanti e traversi. Generalmente questo tipo di facciata ha una griglia, ma l’effetto ricercato è di un vetro continuo, come un acquario.
Stile e diffusione:
Il curtain wall, come le altre tipologie di finestre che abbiamo visto, nasce e si sviluppa nel ‘900 ma è forse solo adesso che è arrivata al suo massimo impiego. Tra i primi progetti ci sono l’Hallidie Building a San Francisco, il Bauhaus, la Lever House progettata da Skidmore, Owings e Merrill, e il Seagram Building di Mies van der Rohe Rohe e Philip Johnson a New York.
Il curtain wall, come le altre tipologie di finestre che abbiamo visto, nasce e si sviluppa nel ‘900 ma è forse solo adesso che è arrivata al suo massimo impiego. Tra i primi progetti ci sono l’Hallidie Building a San Francisco, il Bauhaus, la Lever House progettata da Skidmore, Owings e Merrill, e il Seagram Building di Mies van der Rohe Rohe e Philip Johnson a New York.
Questo sistema costruttivo è spesso utilizzato per progettare edifici alti come uffici o nuovi condomini. Si può dire che è uno dei mezzi espressivi più attuali dell’architettura contemporanea. Nelle strutture ideate con il sistema del curtain wall, si crea un rapporto molto forte e intenso tra l’interno ed esterno, c’è solo il vetro, un sottile filtro che separa l’uomo dall’ambiente circostante.
Per approfondire il tema dei serramenti, potrebbe interessarti leggere anche Parla l’Esperto: Come Scegliere la Finestra Giusta
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Da queste innovazioni si è iniziato a produrre tutta una serie di nuove tipologie di finestre, che da i primi del ‘900 a oggi si continuano a utilizzare. L’importanza di queste tecniche è stata tale che ancora adesso sono impiegate in molti progetti, quello che è cambiato sostanzialmente è il rapporto tra la funzione dell’infisso e il telaio strutturale, sono state progettate delle aperture molto più ampie, così che da singolo elemento autonomo la finestra è diventata parete stessa della facciata.