Prima e Dopo: Bagno Anni 60 di 3mq Trasformato con 8mila Euro
Riprogettazione degli spazi, nuova pavimentazione e faretti a incasso rendono un vecchio bagno più moderno e accogliente
Siamo a Roma, nel quartiere Garbatella, al secondo piano di una palazzina degli anni Sessanta. I proprietari dell’appartamento sono una coppia di genitori già avanti con gli anni che, spronati dalla figlia ormai adulta, hanno deciso di affittarlo e metterlo a reddito. Per farlo, però, era necessario un intervento architettonico, a partire dai bagni.
Tutti i lavori, per le stanze da bagno e anche della casa, sono stati curati dallo studio romano Minima, che aveva un ostacolo importante da superare: il budget.
In questo Ideabook vi presentiamo la ristrutturazione di uno dei due bagni. La rimodulazione degli spazi, la sostituzione della pavimentazione e l’attenzione riservata all’illuminazione hanno permesso di trasformare radicalmente l’ambiente. Il risultato è una stanza più fresca, più moderna, più accogliente. E la sfida economica è stata vinta!
Tutti i lavori, per le stanze da bagno e anche della casa, sono stati curati dallo studio romano Minima, che aveva un ostacolo importante da superare: il budget.
In questo Ideabook vi presentiamo la ristrutturazione di uno dei due bagni. La rimodulazione degli spazi, la sostituzione della pavimentazione e l’attenzione riservata all’illuminazione hanno permesso di trasformare radicalmente l’ambiente. Il risultato è una stanza più fresca, più moderna, più accogliente. E la sfida economica è stata vinta!
«Sono intervenuto prima sugli spazi. Ho demolito la parete che confinava con l’altro bagno (che è la parete che ospita la porta d’ingresso) per poi ricostruirla, sono intervenuto sui massetti e ho rifatto gli impianti».
La porta a battente è stata sostituita con una filo muro con telaio murato e pannello d’apertura a scomparsa.
La nicchia che già c’era (a sinistra del pilastro in muratura) è stata sfruttata diversamente: qui è stato ‘incastrato’ un mobile bagno di fascia economica dalle misure standard (80x47cm). «Ho sagomato il pilastro a fianco del mobile, l’ho ingrossato in profondità di quasi 30 cm cosicché i cassetti fossero allineanti con il muro».
Il pilastro in muratura è rimasto bianco perchè contribuisse a rendere più luminosa la stanza.
È stato scelto un mobile sospeso e anche i sanitari, acquistati on line, sono stati sostituiti con modelli rialzati per trasmettere più pulizia e più leggerezza.
Il soffitto è stato abbassato (da 3 a 2,40 m) per rimodulare l’ambiente che altrimenti sarebbe risultato troppo stretto e alto. «Abbiamo ricavato così un controsoffitto utile per far passare gli impianti».
Nel soffitto sono stati incassati i faretti: «Ho scelto modelli rotabili in gesso senza cornice cosicché sparissero nel controsoffitto e si vedesse esclusivamente la luce bianca. Volevo che fosse tutto il più minimale possibile».
Sanitari Bloom acquistati su Deghi Shop; mobile bagno: Bricoman; sospensioni: Leroy Merlin
La porta a battente è stata sostituita con una filo muro con telaio murato e pannello d’apertura a scomparsa.
La nicchia che già c’era (a sinistra del pilastro in muratura) è stata sfruttata diversamente: qui è stato ‘incastrato’ un mobile bagno di fascia economica dalle misure standard (80x47cm). «Ho sagomato il pilastro a fianco del mobile, l’ho ingrossato in profondità di quasi 30 cm cosicché i cassetti fossero allineanti con il muro».
Il pilastro in muratura è rimasto bianco perchè contribuisse a rendere più luminosa la stanza.
È stato scelto un mobile sospeso e anche i sanitari, acquistati on line, sono stati sostituiti con modelli rialzati per trasmettere più pulizia e più leggerezza.
Il soffitto è stato abbassato (da 3 a 2,40 m) per rimodulare l’ambiente che altrimenti sarebbe risultato troppo stretto e alto. «Abbiamo ricavato così un controsoffitto utile per far passare gli impianti».
Nel soffitto sono stati incassati i faretti: «Ho scelto modelli rotabili in gesso senza cornice cosicché sparissero nel controsoffitto e si vedesse esclusivamente la luce bianca. Volevo che fosse tutto il più minimale possibile».
Sanitari Bloom acquistati su Deghi Shop; mobile bagno: Bricoman; sospensioni: Leroy Merlin
La pavimentazione è cambiata. Le mattonelle azzurre 20x20 viste nelle foto del prima sono state sostituite con gres effetto legno. «Abbiamo scelto lastre abbastanza lunghe da permetterci di evitare fughe e realizzare così una superficie omogenea. Le abbiamo tagliate (misurano 120 cm) e posizionate in modo che fossero parallele al lato corto della stanza».
Le pareti sono state rivestite con piastrelle in ceramica color tortora di grande formato (60x120 cm). Il rivestimento arriva a un’altezza di 2,40 m. «Per evitare di posizionare i profili angolari e avere così una superficie più omogenea possibile, come quella realizzata a pavimento, ho fatto tagliare le piastrelle di rivestimento a 45°».
Lo scaldasalviette cromato riprende la rubinetteria e lo scarico.
Pavimento: gres effetto legno, Marazzi, collezione Travekchic;
rivestimento: Marazzi, collezione Block White.
Le pareti sono state rivestite con piastrelle in ceramica color tortora di grande formato (60x120 cm). Il rivestimento arriva a un’altezza di 2,40 m. «Per evitare di posizionare i profili angolari e avere così una superficie più omogenea possibile, come quella realizzata a pavimento, ho fatto tagliare le piastrelle di rivestimento a 45°».
Lo scaldasalviette cromato riprende la rubinetteria e lo scarico.
Pavimento: gres effetto legno, Marazzi, collezione Travekchic;
rivestimento: Marazzi, collezione Block White.
Vediamo in questa immagine un dettaglio del mobile bagno. L’interno della nicchia che ospita il mobiletto, e quindi la parte di muro che va dal lavabo al soffitto, è stata rivestita con le lastre scelte per la pavimentazione.
Un ulteriore dettaglio: la forma arrotondata dello specchio riprende la forma dei sanitari e della rubinetteria.
Un ulteriore dettaglio: la forma arrotondata dello specchio riprende la forma dei sanitari e della rubinetteria.
Questa particolare foto scattata da sotto il lavandino permette di vedere la nicchia ricavata nel controsoffitto proprio sopra il lavabo. Qui viene nascosto l’aspiratore.
La vasca è stata sostituita con la doccia. «Per posizionare la doccia, ho sagomato la nicchia che già esisteva sotto la finestra. L’ho però resa più spessa (60 cm di altezza e 25 di profondità), l’ho rivestita con mattonelle in ceramica che riprendono le tonalità chiare delle pareti (70x120 cm) e ho inserito il piatto doccia (da 110 cm)».
Rimodellare la nicchia ha permesso di ricavare anche un vano che diventa un pratico piano d’appoggio.
E tu? Cosa pensi di questa ristrutturazione? Raccontacelo!
Nella nostra rubrica Prima e Dopo proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto della ristrutturazione sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Rimodellare la nicchia ha permesso di ricavare anche un vano che diventa un pratico piano d’appoggio.
E tu? Cosa pensi di questa ristrutturazione? Raccontacelo!
Nella nostra rubrica Prima e Dopo proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto della ristrutturazione sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Superficie: 3 m²
Architetto: Daniele Menè dello Studio Minima
Costo: 4mila euro di manodopera, 3mila euro circa per arredi, sanitari, accessori e 500 euro circa per i rivestimenti.
«L’appartamento aveva già due bagni, uno adiacente all’altro. Sono intervenuto sugli spazi per ridurre il più grande e ampliare il più piccolo così da renderli più accoglienti. Il bagno di cui stiamo parlando è il più grande: prima misurava 4,6 metri quadrati e l’altro 1,8; ora, invece, misurano rispettivamente 3 m² e 2,73 m². Ho ampliato anche l’antibagno, che ora misura quasi 2 metri quadrati».