Come Impermeabilizzare Terrazzi e Lastrici Solari
In presenza di un’infiltrazione, le soluzioni per risolvere il problema dipendono dall'importanza dello spazio sottostante
Se il vostro terrazzo copre un vano sottostante – che sia un abitato, un garage o una cantina – è assolutamente necessario pensare ad un adeguato trattamento preventivo o risolutivo di impermeabilizzazione.
È bene ricordare che fra le coperture che necessitano attenzione in fatto di impermeabilizzazione rientra quella del lastrico solare, ovvero il terrazzo di copertura pavimentato, che può essere privato o condominiale.
Se invece il vostro terrazzo (o balcone) sporge dall’edificio senza grandi responsabilità – tranne quelle di proteggere il terrazzo sottostante – non è indispensabile realizzare grossi interventi di impermeabilizzazione: sarà sufficiente una buona “acquatura” (termine utilizzato per individuare una minima pendenza sufficiente comunque a far scorrere l’acqua) e una pavimentazione da esterni ben posata e sigillata nei giunti (interstizi tra le piastrelle), per consentire il deflusso dell’acqua ed evitare ristagni pericolosi.
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È bene ricordare che fra le coperture che necessitano attenzione in fatto di impermeabilizzazione rientra quella del lastrico solare, ovvero il terrazzo di copertura pavimentato, che può essere privato o condominiale.
Se invece il vostro terrazzo (o balcone) sporge dall’edificio senza grandi responsabilità – tranne quelle di proteggere il terrazzo sottostante – non è indispensabile realizzare grossi interventi di impermeabilizzazione: sarà sufficiente una buona “acquatura” (termine utilizzato per individuare una minima pendenza sufficiente comunque a far scorrere l’acqua) e una pavimentazione da esterni ben posata e sigillata nei giunti (interstizi tra le piastrelle), per consentire il deflusso dell’acqua ed evitare ristagni pericolosi.
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Una volta verificata la presenza di un’infiltrazione, le soluzioni di massima per impermeabilizzare un terrazzo sono di due tipi, e dipendono dall’importanza dell’intervento.
Soluzione 1: rifare tutto
Se lo spazio da proteggere è importante, è calpestato superficialmente con frequenza e necessita di essere valorizzato esteticamente e/o economicamente (investire in un lavoro ben fatto potrebbe aumentare il valore di mercato dell’intera abitazione), allora l’intervento dovrebbe essere risolutivo e duraturo.
Quindi, appurate tutte le condizioni, la soluzione migliore sarebbe quella di asportare la pavimentazione esistente, realizzare, aggiungere o ricostituire il manto impermeabilizzante e, con le dovute accortezze, individuare rimedi efficaci per rendere indipendente il nuovo pavimento dal sottofondo impermeabile, affinché durante le inevitabili dilatazioni delle guaine, la pavimentazione “scivoli” sul supporto, senza subire scollamenti o fratture. Si realizza così il “famoso” pavimento galleggiante (anche detto “sopraelevato”).
Soluzione 1: rifare tutto
Se lo spazio da proteggere è importante, è calpestato superficialmente con frequenza e necessita di essere valorizzato esteticamente e/o economicamente (investire in un lavoro ben fatto potrebbe aumentare il valore di mercato dell’intera abitazione), allora l’intervento dovrebbe essere risolutivo e duraturo.
Quindi, appurate tutte le condizioni, la soluzione migliore sarebbe quella di asportare la pavimentazione esistente, realizzare, aggiungere o ricostituire il manto impermeabilizzante e, con le dovute accortezze, individuare rimedi efficaci per rendere indipendente il nuovo pavimento dal sottofondo impermeabile, affinché durante le inevitabili dilatazioni delle guaine, la pavimentazione “scivoli” sul supporto, senza subire scollamenti o fratture. Si realizza così il “famoso” pavimento galleggiante (anche detto “sopraelevato”).
Oltre alla tipologia sopra descritta esiste anche una varietà di pavimento galleggiante più tecnologico: un sistema composto da piedini regolabili che supportano piastrelle autoportanti, montate a scatto e che consentono, tramite il loro asporto, di accedere nell’intercapedine creatasi inferiormente.
Un altro accorgimento potrebbe essere di sigillare bene le fughe delle piastrelle e creare dei giunti di dilatazione che vanno realizzati, secondo il materiale utilizzato e le superfici da rivestire, come la ditta produttrice consiglia.
I giunti necessari in presenza di grandi dimensioni (introduzione di profili in materiale elastico e flessibile che consentano dilatazioni o contrazioni senza distacchi superficiali), sono spesso antiestetici, pertanto se la pavimentazione li richiede, andrebbero camuffati e comunque posati in maniera da realizzare una “maglia decorativa”.
I giunti necessari in presenza di grandi dimensioni (introduzione di profili in materiale elastico e flessibile che consentano dilatazioni o contrazioni senza distacchi superficiali), sono spesso antiestetici, pertanto se la pavimentazione li richiede, andrebbero camuffati e comunque posati in maniera da realizzare una “maglia decorativa”.
Se però il pavimento è del tipo galleggiante ed è fatto veramente bene (ovvero gli è consentito slittare sul sottofondo protetto da guaine bituminose-elastomeriche), e l’impermeabilizzazione sottostante è realizzata con guaine rigide specifiche, si potrebbero evitare i giunti d’interruzione e dilatazione.
Esistono infatti delle membrane in polietilene ad alta densità che consentono eventuali movimenti superficiali del materiale di copertura, senza creare fratture.
Questa tipologia di prodotti risolve in maniera egregia l’impermeabilizzazione e, non avendo grandi dilatazioni, evita giunzioni e altri interventi poco apprezzabili. Hanno, però, il difetto di essere costosi e la loro applicazione deve essere fatta da personale esperto.
Esistono infatti delle membrane in polietilene ad alta densità che consentono eventuali movimenti superficiali del materiale di copertura, senza creare fratture.
Questa tipologia di prodotti risolve in maniera egregia l’impermeabilizzazione e, non avendo grandi dilatazioni, evita giunzioni e altri interventi poco apprezzabili. Hanno, però, il difetto di essere costosi e la loro applicazione deve essere fatta da personale esperto.
Soluzione 2: sanare l’esistente
Siamo in presenza di ampie superfici condominiali, oppure di terrazzi privati di coperture di box auto o cantine interrate, o simili, ove non è richiesta una garanzia assoluta e duratura, ma solo una protezione aggiunta per una maggiore tranquillità. In questo caso, con risparmio di spesa, si può intervenire direttamente sulla pavimentazione esistente, senza demolizione alcuna, ricorrendo a strati sottili impermeabili di tipo polimerico, applicati su superfici, adeguatamente preparate e trattate con primer (sottofondo), poi rifinite con trattamenti pigmentati (colorati) e antiscivolo.
Siamo in presenza di ampie superfici condominiali, oppure di terrazzi privati di coperture di box auto o cantine interrate, o simili, ove non è richiesta una garanzia assoluta e duratura, ma solo una protezione aggiunta per una maggiore tranquillità. In questo caso, con risparmio di spesa, si può intervenire direttamente sulla pavimentazione esistente, senza demolizione alcuna, ricorrendo a strati sottili impermeabili di tipo polimerico, applicati su superfici, adeguatamente preparate e trattate con primer (sottofondo), poi rifinite con trattamenti pigmentati (colorati) e antiscivolo.
Infine, in casi di media gravità, dovendo proteggere balconi, terrazzi e scale esterne da evidenti infiltrazioni d’acqua, con un risparmio ancora maggiore sia nei tempi che in denaro, si possono utilizzare prodotti polimerici a base siliconica, in grado di sigillare anche le micro-fessurazioni e le porosità delle superfici, senza imbibire o alterare le finiture superficiali esistenti.
Sono prodotti non pellicolari che si stendono generalmente o a spruzzo o mediante spazzoloni appositi, previa pulizia, asciugatura e stuccatura delle fughe tra le mattonelle e tra le piastrelle ed il battiscopa. Hanno garanzie ultra-decennali e rendono praticabile la pavimentazione già dopo poche ore seguenti il trattamento.
Altro
Foto di Terrazzi e Balconi
I Consigli dei Pro: Guida alla Terrazza Perfetta
Sono prodotti non pellicolari che si stendono generalmente o a spruzzo o mediante spazzoloni appositi, previa pulizia, asciugatura e stuccatura delle fughe tra le mattonelle e tra le piastrelle ed il battiscopa. Hanno garanzie ultra-decennali e rendono praticabile la pavimentazione già dopo poche ore seguenti il trattamento.
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Solitamente, se alcuni di questi elementi sono compromessi, la presenza di un’infiltrazione si manifesta con accumulo di sporcizia, muffe o tracce di muschio.