Architettura e design
Ispirazioni: Brutalismo, Istinto e Cemento in una Casa Essenziale
Il cemento a vista è davvero così “cool”? Tutta la poesia che si nasconde dietro alla corrente architettonica più “dura e pura” di tutte
Vi hanno parlato di stile industriale, pareti di cemento e brutalismo e voi avete annuito sorridendo, lo sguardo fisso, mentre cercavate qualche indizio. Houzz vi aiuta con una breve guida sui punti essenziali di questo stile architettonico che sembra non passare mai di moda. Perché, attenzione, il brutalismo è dappertutto.
Splendidi esempi sono lo Jüdisches Museum di Libeskind a Berlino, il Royal National Theatre di Denys Lasdun a Londra o la tomba Brion di Carlo Scarpa a Treviso. Qualcuna più conosciuta, qualcun’altra meno: guardando realizzazioni architettoniche di questo tipo qualcuno rimarrà a bocca aperta, qualcun altro si chiederà cosa c’è di strano, ma una cosa è certa: l’architettura brutalista rompe gli schemi. Disorienta, portandoci in una dimensione parallela alla nostra, che il registra Fritz Lang forse aveva già immaginato nel suo film Metropolis.
Come fare per riconoscere le opere che si rifanno a questa corrente? Un elemento le accomuna tutte: l’utilizzo massiccio del cemento.
Già all’inizio del secolo scorso, il calcestruzzo, unito alle forme del classicismo francese e dell’arte greca, hanno fatto di Auguste Perret uno dei maggiori esponenti di questa linea architettonica. Un passaggio chiave che ha segnato la sua carriera è stata la commissione, nel 1945, della ricostruzione del centro di Le Havre devastato dalla seconda Guerra Mondiale, tutelato poi nel 2005 come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Il cemento a vista, o come viene spesso associato a lui l’espressione “béton brut”, rappresenta un periodo architettonico, quello del secondo dopo guerra, nel quale verrà utilizzato moltissimo per ricostruire parti di città distrutte come è accaduto anche a Berlino o Roma.
Vi piace l’estetica dura e pura del brutalismo? Niente paura, non è solo per grandi architetti o ricostruzioni d’autore. Ecco alcune idee per portarlo a casa vostra, con discrezione.
Splendidi esempi sono lo Jüdisches Museum di Libeskind a Berlino, il Royal National Theatre di Denys Lasdun a Londra o la tomba Brion di Carlo Scarpa a Treviso. Qualcuna più conosciuta, qualcun’altra meno: guardando realizzazioni architettoniche di questo tipo qualcuno rimarrà a bocca aperta, qualcun altro si chiederà cosa c’è di strano, ma una cosa è certa: l’architettura brutalista rompe gli schemi. Disorienta, portandoci in una dimensione parallela alla nostra, che il registra Fritz Lang forse aveva già immaginato nel suo film Metropolis.
Come fare per riconoscere le opere che si rifanno a questa corrente? Un elemento le accomuna tutte: l’utilizzo massiccio del cemento.
Già all’inizio del secolo scorso, il calcestruzzo, unito alle forme del classicismo francese e dell’arte greca, hanno fatto di Auguste Perret uno dei maggiori esponenti di questa linea architettonica. Un passaggio chiave che ha segnato la sua carriera è stata la commissione, nel 1945, della ricostruzione del centro di Le Havre devastato dalla seconda Guerra Mondiale, tutelato poi nel 2005 come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Il cemento a vista, o come viene spesso associato a lui l’espressione “béton brut”, rappresenta un periodo architettonico, quello del secondo dopo guerra, nel quale verrà utilizzato moltissimo per ricostruire parti di città distrutte come è accaduto anche a Berlino o Roma.
Vi piace l’estetica dura e pura del brutalismo? Niente paura, non è solo per grandi architetti o ricostruzioni d’autore. Ecco alcune idee per portarlo a casa vostra, con discrezione.
Luce sul cemento
Il cemento a vista può diventare la cornice perfetta di un ambiente rendendo qualsiasi stanza esclusiva perché unici non sono eventuali colori o decorazioni che la caratterizzano, ma i singoli elementi di arredo che ne fanno parte.
Brutalismo, però, non significa un ambiente chiuso e privo di luce. Come si può vedere in foto, ci si può permettere anche di sfruttare alte pareti per creare grandi aperture verso l’esterno (chiamarle “finestre” in questo caso sarebbe riduttivo).
Il cemento a vista può diventare la cornice perfetta di un ambiente rendendo qualsiasi stanza esclusiva perché unici non sono eventuali colori o decorazioni che la caratterizzano, ma i singoli elementi di arredo che ne fanno parte.
Brutalismo, però, non significa un ambiente chiuso e privo di luce. Come si può vedere in foto, ci si può permettere anche di sfruttare alte pareti per creare grandi aperture verso l’esterno (chiamarle “finestre” in questo caso sarebbe riduttivo).
Natura e cemento
L’aggiunta di elementi naturali onnipresenti nella storia dell’uomo (come il fuoco, l’aria, l’acqua…), mette a contatto l’ambiente brutalista con chi ci abita e gli conferisce un aspetto selvaggio.
Come si può vedere in foto, la natura riesce benissimo ad armonizzarsi con questo
stile architettonico trasformando il cemento in una tabula rasa su cui insidiarsi.
L’aggiunta di elementi naturali onnipresenti nella storia dell’uomo (come il fuoco, l’aria, l’acqua…), mette a contatto l’ambiente brutalista con chi ci abita e gli conferisce un aspetto selvaggio.
Come si può vedere in foto, la natura riesce benissimo ad armonizzarsi con questo
stile architettonico trasformando il cemento in una tabula rasa su cui insidiarsi.
In pochi osano portare il cemento nella zona bagno, eppure chi ha il coraggio di farlo spesso ne è soddisfatto e orgoglioso. L’acqua in questo caso sarà l’elemento naturale che darà armonia e un tocco delicato di natura a questo spazio altrimenti rigoroso e minimale.
La parola “bruto” indica qualcosa non governato dalla ragione, ma dall’istinto. Quale miglior stile permette quindi di esprimere al meglio la propria creatività interiore se non quello brutalista?
Come si può vedere in questa foto, l’utilizzo di materiali grezzi è quasi un richiamo alle origini: le pareti di questa cucina, che la dividono dal salotto, sembrano fatte di pietra, uno dei materiali che ha segnato la storia dell’uomo.
Come si può vedere in questa foto, l’utilizzo di materiali grezzi è quasi un richiamo alle origini: le pareti di questa cucina, che la dividono dal salotto, sembrano fatte di pietra, uno dei materiali che ha segnato la storia dell’uomo.
E adesso potete dire la vostra.
Raccontaci: cosa ne pensi di questo stile? Il cemento grezzo ti incuriosisce? O, al contrario, ti intimorisce?
Raccontaci: cosa ne pensi di questo stile? Il cemento grezzo ti incuriosisce? O, al contrario, ti intimorisce?
La maggior parte delle persone penserà: perché mai avere un’abitazione in stile brutalista rinunciando, ad esempio, alla personalizzazione e a pareti colorate? È questo il punto: il Brutalismo non ha come obiettivo l’estetica, ma la funzionalità. E in fondo non è quello che vogliamo tutti? Una parete che esprima forza e solidità e non sia soggetta al passaggio del tempo?