Comfort ambientale
Guida ai 6 Impianti di Riscaldamento che Non Consumano Gas
Come riscaldare la casa senza utilizzare il gas: sei esempi di impianti
La crisi energetica attuale e il conseguente calo dei rifornimenti di gas stanno portando a un aumento della richiesta di modalità di riscaldamento gas free. È il momento giusto per ripensare in chiave sostenibile la ristrutturazione della casa e assicurarsi un inverno al caldo.
Ecco una guida pratica agli impianti di riscaldamento che non consumano gas.
Ecco una guida pratica agli impianti di riscaldamento che non consumano gas.
2. Impianto a pompa di calore aria-acqua
Un altro sistema di riscaldamento che non necessita di allaccio al gas è costituto da un impianto con pompa di calore pura che viene alimentata ad elettricità. L’ideale è abbinarvi un impianto domestico fotovoltaico per non eccedere nel prelievo elettrico nei periodi di picco dei consumi.
In questo caso la pompa di calore, esterna all’edificio, produce calore sfruttando la differenza di temperatura tra aria esterna e aria interna alla casa. Il calore viene utilizzato per riscaldare acqua, poi immessa in un sistema di distribuzione, come in un normale impianto con caldaietta a gas. La differenza è che la pompa di calore aria-acqua è molto più efficiente di un tradizionale impianto di riscaldamento a gas perché l’acqua del circuito è a temperatura più bassa.
Un altro sistema di riscaldamento che non necessita di allaccio al gas è costituto da un impianto con pompa di calore pura che viene alimentata ad elettricità. L’ideale è abbinarvi un impianto domestico fotovoltaico per non eccedere nel prelievo elettrico nei periodi di picco dei consumi.
In questo caso la pompa di calore, esterna all’edificio, produce calore sfruttando la differenza di temperatura tra aria esterna e aria interna alla casa. Il calore viene utilizzato per riscaldare acqua, poi immessa in un sistema di distribuzione, come in un normale impianto con caldaietta a gas. La differenza è che la pompa di calore aria-acqua è molto più efficiente di un tradizionale impianto di riscaldamento a gas perché l’acqua del circuito è a temperatura più bassa.
La distribuzione ottimale, a livello di risparmio energetico e comfort abitativo, è tramite pavimento radiante; buona anche la soluzione con ventilconvettori. È anche possibile l’abbinamento con radiatori tradizionali, purché il loro dimensionamento sia aumentato per ridurre la temperatura di mandata dell’acqua rispetto all’impianto a gas. Importante evidenziare, dopo un’estate di super caldo come quella appena trascorsa, che l’impianto a pompa di calore può funzionare anche per il raffrescamento estivo.
Pro: no consumo di gas, efficienza energetica, produzione acqua calda.
Contro: dipendenza dalla rete elettrica da gestire con impianto FV.
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Pro: no consumo di gas, efficienza energetica, produzione acqua calda.
Contro: dipendenza dalla rete elettrica da gestire con impianto FV.
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3. Impianto a pompa di calore aria-aria (impianto canalizzato)
La tecnologia della pompa di calore si presta bene anche per un impianto di distribuzione ad aria anziché acqua. In questo caso non vi è nel circuito acqua ma solo aria, che viene distribuita in tutti gli ambienti della casa mediante canalizzazione, solitamente a soffitto. L’impianto non è però in grado di produrre acqua calda sanitaria e occorrerà abbinarvi uno scalda-acqua in pompa di calore.
Come per l’impianto in pompa di calore aria-acqua, resta la raccomandazione di abbinare un impianto FV per i periodi di picco.
Pro: no consumo di gas, efficienza energetica.
Contro: no produzione acqua calda, dipendenza dalla rete elettrica da gestire con impianto FV, comfort ambientale inferiore rispetto a sistemi aria-acqua.
La tecnologia della pompa di calore si presta bene anche per un impianto di distribuzione ad aria anziché acqua. In questo caso non vi è nel circuito acqua ma solo aria, che viene distribuita in tutti gli ambienti della casa mediante canalizzazione, solitamente a soffitto. L’impianto non è però in grado di produrre acqua calda sanitaria e occorrerà abbinarvi uno scalda-acqua in pompa di calore.
Come per l’impianto in pompa di calore aria-acqua, resta la raccomandazione di abbinare un impianto FV per i periodi di picco.
Pro: no consumo di gas, efficienza energetica.
Contro: no produzione acqua calda, dipendenza dalla rete elettrica da gestire con impianto FV, comfort ambientale inferiore rispetto a sistemi aria-acqua.
4. Pompa di calore geotermica
La pompa di calore geotermica sfrutta la costanza della temperatura del sottosuolo per riscaldare, o raffrescare, l’acqua che andrà ad immettersi nell’impianto di distribuzione della casa. Per sfruttare il cosiddetto effetto cantina del suolo, occorre collegare delle sonde geotermiche di notevole sviluppo lineare nel terreno. L’ideale è utilizzare sonde geotermiche verticali, per captare il calore dal terreno, e un pavimento radiante per distribuire il riscaldamento, o il raffrescamento, all’interno della casa.
L’efficienza di un impianto geotermico è maggiore sia rispetto all’impianto di riscaldamento tradizionale sia rispetto agli impianti con pompe di calore aria-aria o aria-acqua visti sopra.
La pompa di calore geotermica sfrutta la costanza della temperatura del sottosuolo per riscaldare, o raffrescare, l’acqua che andrà ad immettersi nell’impianto di distribuzione della casa. Per sfruttare il cosiddetto effetto cantina del suolo, occorre collegare delle sonde geotermiche di notevole sviluppo lineare nel terreno. L’ideale è utilizzare sonde geotermiche verticali, per captare il calore dal terreno, e un pavimento radiante per distribuire il riscaldamento, o il raffrescamento, all’interno della casa.
L’efficienza di un impianto geotermico è maggiore sia rispetto all’impianto di riscaldamento tradizionale sia rispetto agli impianti con pompe di calore aria-aria o aria-acqua visti sopra.
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Particolare non trascurabile: la dipendenza dalla rete elettrica dell’impianto geotermico è inferiore rispetto alle pompe di calore ad aria, quindi l’impianto è più sostenibile sia dal punto di vista energetico che ambientale. Il mix energetico con un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica è comunque consigliato per ridurre il tempo di ammortizzamento dell’investimento iniziale.
Pro: no consumo di gas, efficienza energetica, produzione acqua calda, sostenibilità ambientale, comfort ambientale ottimale.
Contro: alto investimento economico iniziale.
Pro: no consumo di gas, efficienza energetica, produzione acqua calda, sostenibilità ambientale, comfort ambientale ottimale.
Contro: alto investimento economico iniziale.
5. Pannelli ad infrarossi
I pannelli elettrici radianti di nuova generazione sfruttano il principio degli infrarossi per riscaldare mediante irraggiamento. I pannelli si collocano in ogni stanza e si collegano alla rete elettrica mediante presa, proprio come uno scalda-salviette, e hanno, almeno sulla carta, un’efficienza energetica superiore agli impianti con pompa di calore aria-aria o aria-acqua ed una semplicità di installazione notevole. Per la loro natura di elementi singoli collegati tramite presa, non sono assimilabili a un sistema di riscaldamento vero e proprio, pertanto non è possibile accedere ai bonus fiscali per ristrutturazione o efficientamento energetico, né sono in grado produrre acqua calda.
Pro: no consumo di gas, efficienza energetica, rapidità di installazione.
Contro: non beneficiano di bonus fiscali per efficientamento energetico, no produzione di acqua calda, scarsa diffusione/sperimentazione della tecnologia in Italia.
I pannelli elettrici radianti di nuova generazione sfruttano il principio degli infrarossi per riscaldare mediante irraggiamento. I pannelli si collocano in ogni stanza e si collegano alla rete elettrica mediante presa, proprio come uno scalda-salviette, e hanno, almeno sulla carta, un’efficienza energetica superiore agli impianti con pompa di calore aria-aria o aria-acqua ed una semplicità di installazione notevole. Per la loro natura di elementi singoli collegati tramite presa, non sono assimilabili a un sistema di riscaldamento vero e proprio, pertanto non è possibile accedere ai bonus fiscali per ristrutturazione o efficientamento energetico, né sono in grado produrre acqua calda.
Pro: no consumo di gas, efficienza energetica, rapidità di installazione.
Contro: non beneficiano di bonus fiscali per efficientamento energetico, no produzione di acqua calda, scarsa diffusione/sperimentazione della tecnologia in Italia.
6. Micro eolico
È possibile ricercare l’indipendenza dal gas sfruttando un impianto di produzione dell’elettricità basato sul micro eolico in abbinamento con pompa di calore ad aria-acqua per la climatizzazione invernale ed estiva, oltre che per la produzione di acqua calda sanitaria.
Le coste ventose del centro e del sud dell’Italia si presterebbero benissimo a questo tipo di installazioni.
Pro: no consumo di gas, efficienza energetica, produzione acqua calda, sostenibilità ambientale, bassa indipendenza dalla rete elettrica, comfort ambientale ottimale.
Contro: solo in zone ventose, necessità di accumulo per l’elettricità, scarsa diffusione/sperimentazione della tecnologia in Italia.
Tocca a te! Hai sperimentato uno di questi sistemi di riscaldamento gas free? Raccontaci la tua esperienza nei Commenti!
È possibile ricercare l’indipendenza dal gas sfruttando un impianto di produzione dell’elettricità basato sul micro eolico in abbinamento con pompa di calore ad aria-acqua per la climatizzazione invernale ed estiva, oltre che per la produzione di acqua calda sanitaria.
Le coste ventose del centro e del sud dell’Italia si presterebbero benissimo a questo tipo di installazioni.
Pro: no consumo di gas, efficienza energetica, produzione acqua calda, sostenibilità ambientale, bassa indipendenza dalla rete elettrica, comfort ambientale ottimale.
Contro: solo in zone ventose, necessità di accumulo per l’elettricità, scarsa diffusione/sperimentazione della tecnologia in Italia.
Tocca a te! Hai sperimentato uno di questi sistemi di riscaldamento gas free? Raccontaci la tua esperienza nei Commenti!
Il più antico sistema per riscaldare la casa è quello di bruciare biomasse, ossia legna. Nell’accezione moderna, avere un riscaldamento a biomasse significa disporre di una centrale termica costituita da una stufa che brucia legna o pellet. Per la distribuzione del calore prodotto dalla centrale termica in tutti gli ambienti della casa occorre un sistema di distribuzione che può essere anche una semplice canalizzazione ad aria. In alternativa, si può ricorrere ad una distribuzione ad acqua, che abbia come terminali dei radiatori o un sistema radiante a pavimento.
L’impianto a biomasse è anche in grado di produrre acqua calda sanitaria (siglata ACS).
Pro: no consumo di gas, produzione acqua calda.
Contro: dubbi sulla reale sostenibilità ambientale.