Come Riscaldare la Veranda Quando la Temperatura Scende
5 modi (e un paio di consigli) per scaldare al meglio la veranda e viverla tutto l’anno
In autunno la veranda è un rifugio all’asciutto dove godersi il contatto con l’esterno senza uscire di casa, ideale per hobby in solitario o passare qualche ora rilassante con gli amici. Ma quando le giornate si fanno più fredde è necessario scaldare un poco l’ambiente per continuare a godere di questo luminoso spazio filtro tra casa e giardino. Ecco un paio di consigli e 5 modi per scaldare al meglio la veranda di casa e viverla tutto l’anno.
Secondo consiglio
Per limitare le dispersioni termiche attraverso le vetrate le caratteristiche termiche dei vetri e dell’infisso sono essenziali, pertanto è bene controllare le certificazioni e la scheda tecnica dei prodotti prima di farli installare mentre coperture telescopiche e tendaggi saranno un ausilio in più, sia in estate che in inverno, per regolare la temperatura interna.
Per limitare le dispersioni termiche attraverso le vetrate le caratteristiche termiche dei vetri e dell’infisso sono essenziali, pertanto è bene controllare le certificazioni e la scheda tecnica dei prodotti prima di farli installare mentre coperture telescopiche e tendaggi saranno un ausilio in più, sia in estate che in inverno, per regolare la temperatura interna.
1. Scaldare con il braciere a legna
Il sistema ad irraggiamento più elementare per riscaldare la veranda è il braciere, ossia un semplice contenitore in ghisa dove accendere con la legna un piccolo falò controllato, proprio come faremmo all’aperto. Per utilizzarlo in un ambiente chiuso come la veranda è bene limitarne le dimensioni e prevedere ricambi regolari d’aria se non si vuole posizionare uno sfiato vero e proprio in copertura.
Il sistema ad irraggiamento più elementare per riscaldare la veranda è il braciere, ossia un semplice contenitore in ghisa dove accendere con la legna un piccolo falò controllato, proprio come faremmo all’aperto. Per utilizzarlo in un ambiente chiuso come la veranda è bene limitarne le dimensioni e prevedere ricambi regolari d’aria se non si vuole posizionare uno sfiato vero e proprio in copertura.
2. Scaldare con bracieri e camini a bioetanolo
Più moderni e dal design accattivante, anche piccoli camini e bracieri a bioetanolo producono un fuoco vero, che scalda per irraggiamento. Il bruciatore deve essere attentamente dimensionato rispetto al volume della veranda e ai ricambi d’aria perché non essendo prevista la canna fumaria si rischia di rendere pericolosamente tossica l’aria. In una veranda standard la limitata dimensione del bruciatore utilizzabile assicurerà un effetto scenico piuttosto che un caldo intenso.
Più moderni e dal design accattivante, anche piccoli camini e bracieri a bioetanolo producono un fuoco vero, che scalda per irraggiamento. Il bruciatore deve essere attentamente dimensionato rispetto al volume della veranda e ai ricambi d’aria perché non essendo prevista la canna fumaria si rischia di rendere pericolosamente tossica l’aria. In una veranda standard la limitata dimensione del bruciatore utilizzabile assicurerà un effetto scenico piuttosto che un caldo intenso.
3. Scaldare con stufe a gpl
Un sistema assai diffuso per riscaldare verande e portici è quello delle stufe a fungo, alimentate da gas gpl in bombole, che sono economiche, facili da spostare e rapidissime ad irraggiare un piacevole tepore a coloro che si trovano nel cono del cappello dell’apparecchio. Le stufe a fungo si trovano in commercio anche nella versione collegabile all’impianto del gas dell’abitazione. In ogni caso attenzione alla pulizia e la manutenzione degli ugelli, operazioni essenziali per la sicurezza d’uso.
Un sistema assai diffuso per riscaldare verande e portici è quello delle stufe a fungo, alimentate da gas gpl in bombole, che sono economiche, facili da spostare e rapidissime ad irraggiare un piacevole tepore a coloro che si trovano nel cono del cappello dell’apparecchio. Le stufe a fungo si trovano in commercio anche nella versione collegabile all’impianto del gas dell’abitazione. In ogni caso attenzione alla pulizia e la manutenzione degli ugelli, operazioni essenziali per la sicurezza d’uso.
4. Scaldare con apparecchi elettrici radianti o pompe di calore
Per chi desidera la massima efficacia senza l’uso di fiamme libere, le stufette elettriche e le lampade ad infrarossi sono la soluzione ideale perché questi apparecchi scaldano rapidamente, funzionano per irraggiamento e si acquistano a poco prezzo. Di contro consumano molta energia, pertanto sono da preferirsi nel caso di uso sporadico altrimenti, per limitare i consumi elettrici eccessivi, è preferibile installare pompe di calore ad alta efficienza rinunciando però al piacere del riscaldamento per irraggiamento.
Per chi desidera la massima efficacia senza l’uso di fiamme libere, le stufette elettriche e le lampade ad infrarossi sono la soluzione ideale perché questi apparecchi scaldano rapidamente, funzionano per irraggiamento e si acquistano a poco prezzo. Di contro consumano molta energia, pertanto sono da preferirsi nel caso di uso sporadico altrimenti, per limitare i consumi elettrici eccessivi, è preferibile installare pompe di calore ad alta efficienza rinunciando però al piacere del riscaldamento per irraggiamento.
5. Scaldare con stufe tradizionali a legna o pellet
Le tradizionali stufe in ghisa o maiolica sono la soluzione perfetta per scaldare la veranda con i primi geli perché il fuoco da legna o pellet è più intenso e duraturo. Occorre più tempo per avviarne la combustione, un po’ di pazienza per pulirle dopo l’uso oltre che l’investimento maggiore per l’installazione della canna fumaria, ma questi sforzi saranno ripagati dal piacere dell’atmosfera scenica e del calore del fuoco che solo la stufa può diffondere.
Le tradizionali stufe in ghisa o maiolica sono la soluzione perfetta per scaldare la veranda con i primi geli perché il fuoco da legna o pellet è più intenso e duraturo. Occorre più tempo per avviarne la combustione, un po’ di pazienza per pulirle dopo l’uso oltre che l’investimento maggiore per l’installazione della canna fumaria, ma questi sforzi saranno ripagati dal piacere dell’atmosfera scenica e del calore del fuoco che solo la stufa può diffondere.
In sintesi
Per scegliere al meglio la tipologia di riscaldamento della veranda il punto di partenza è la funzionalità di uso che vogliamo prediligere e che potremmo così sintetizzare:
Per scegliere al meglio la tipologia di riscaldamento della veranda il punto di partenza è la funzionalità di uso che vogliamo prediligere e che potremmo così sintetizzare:
- Calore blando e grande effetto scenografico >> bracieri con piccoli falò a legna o fuochi a bioetanolo
- Calore intenso, localizzato e rapido >> stufe a fungo
- Calore intenso, localizzato e rapido per usi sporadici >> apparecchi elettrici
- Calore medio ma diffuso, senza consumi elettrici eccessivi >> pompe di calore
- Calore intenso, diffuso, per usi continuati >> stufe tradizionali con canna fumaria
Raccontaci la tua esperienza: hai mai pensato di utilizzare la veranda nei mesi freddi? Come?
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La veranda ha grandi superfici vetrate, spesso anche in copertura, che disperdono il calore molto velocemente per cui non è conveniente né ecologico pretendere di riscaldare tutto il volume d’aria o tentare di mantenere una temperatura simile a quella della casa. Meglio invece utilizzare sistemi ad irraggiamento, come stufe e bracieri, poiché diffondono alle persone e agli oggetti il calore lasciando l’aria circostante più fredda.