La Casa che Vorresti Comprare ha Difformità Edilizie? No Panic!
Come risolvere 5 problemi comuni di difformità tra casa, pratiche in comune e planimetrie catastali
Dopo la firma del compromesso per l’acquisto di una nuova casa capita di frequente di scoprire irregolarità edilizie che procurano litigi e contrasti tra le parti e che occorre risolvere prima di procedere al rogito, pena la sua annullabilità. In questi casi, sia che siate i venditori che gli acquirenti, non fatevi prendere dal panico perché molte difformità si possono regolarizzare prima dell’atto notarile con soddisfazione di tutti. Vediamo insieme 5 casi di difformità ricorrenti e come risolverle.
2. Manca il Certificato di Abitabilità
Problematica più insidiosa è la mancanza dell’abitabilità, ossia del certificato che attesta che la casa è salubre e igienicamente adeguata per abitarvi. In questo caso il professionista potrà stilare la certificazione rapidamente, ma solo in presenza delle certificazioni degli impianti, del collaudo strutturale, delle planimetrie catastali, della fine lavori.
Problematica più insidiosa è la mancanza dell’abitabilità, ossia del certificato che attesta che la casa è salubre e igienicamente adeguata per abitarvi. In questo caso il professionista potrà stilare la certificazione rapidamente, ma solo in presenza delle certificazioni degli impianti, del collaudo strutturale, delle planimetrie catastali, della fine lavori.
Un particolare spesso non pubblicizzato dalle agenzie immobiliari poco serie è che anche le abitazioni costruite prima del 1 settembre 1967 devono avere la Certificazione di Abitabilità, anche se non c’è obbligo di citarne gli estremi nell’atto che in mancanza resta annullabile, con tutte le conseguenze del caso a carico della parte venditrice.
3. Le planimetrie catastali non sono aggiornate
Se le planimetrie catastali non sono aggiornate all’ultima pratica edilizia in Comune, e tali modifiche comportano una diversa rendita (ad esempio mancano delle pareti interne sulle piante che danno origine a nuovi vani), basta incaricare un tecnico della variazione catastale. Questa potrà essere effettuata in tempi brevi a condizione che l’abitazione abbia già le regolarità in Comune.
Se le planimetrie catastali non sono aggiornate all’ultima pratica edilizia in Comune, e tali modifiche comportano una diversa rendita (ad esempio mancano delle pareti interne sulle piante che danno origine a nuovi vani), basta incaricare un tecnico della variazione catastale. Questa potrà essere effettuata in tempi brevi a condizione che l’abitazione abbia già le regolarità in Comune.
4. La casa ha piccole opere interne non regolarizzate
Anche le piccole opere interne (come la demolizione di pareti o la realizzazione di un secondo bagno) concorrono alla conformità urbanistica. Per cui, se la casa ha piccole difformità, conformi ai regolamenti attuali e a quelli in vigore all’epoca di realizzazione, è possibile ottenere facilmente la Conformità Edilizia in Sanatoria dal Comune.
Anche le piccole opere interne (come la demolizione di pareti o la realizzazione di un secondo bagno) concorrono alla conformità urbanistica. Per cui, se la casa ha piccole difformità, conformi ai regolamenti attuali e a quelli in vigore all’epoca di realizzazione, è possibile ottenere facilmente la Conformità Edilizia in Sanatoria dal Comune.
Per il rilascio di questa certificazione occorrono alcuni mesi ed è necessario il pagamento di sanzioni pecuniarie in relazione alla tipologia delle difformità e alla presenza di eventuali vincoli.
Attenzione: un bagno in soffitta può essere regolarizzato solo se l’altezza media è quella prevista dai regolamenti.
Attenzione: un bagno in soffitta può essere regolarizzato solo se l’altezza media è quella prevista dai regolamenti.
5. Per la casa non è stato concluso il Condono
Uno dei casi più ricorrenti è trovare che l’unità immobiliare risulta abusiva perchè è stata al tempo presentata la pratica di Condono Edilizio ai sensi della Legge 47/1985, sono state pagate le ablazioni ma il Comune non ha ancora rilasciato la Concessione Edilizia in Sanatoria per mancanza di integrazioni. Un tecnico potrà aiutarvi a chiudere il condono chiarendovi i tempi e l’importo degli oneri di urbanizzazione ancora da corrispondere.
Uno dei casi più ricorrenti è trovare che l’unità immobiliare risulta abusiva perchè è stata al tempo presentata la pratica di Condono Edilizio ai sensi della Legge 47/1985, sono state pagate le ablazioni ma il Comune non ha ancora rilasciato la Concessione Edilizia in Sanatoria per mancanza di integrazioni. Un tecnico potrà aiutarvi a chiudere il condono chiarendovi i tempi e l’importo degli oneri di urbanizzazione ancora da corrispondere.
Un consiglio per chi vende…
Se vuoi vendere casa, anche se sei sicuro che è tutto in regola (come la maggioranza di chi vende), rivolgiti a un tecnico per la verifica di conformità urbanistica prima di andare all’agenzia immobiliare perché rischi di perdere il doppio della caparra anche se sei in buona fede.
Se vuoi vendere casa, anche se sei sicuro che è tutto in regola (come la maggioranza di chi vende), rivolgiti a un tecnico per la verifica di conformità urbanistica prima di andare all’agenzia immobiliare perché rischi di perdere il doppio della caparra anche se sei in buona fede.
…e uno per chi acquista
Se vuoi acquistare casa, anche se credi che non possa capitare proprio a te una disavventura all’acquisto (come la maggioranza di chi compra) pretendi l’esibizione della documentazione di conformità prima della firma del compromesso, perché rischi di avere grattacapi per la nuova casa che non vedi l’ora di divertirti ad arredare.
E tu? Raccontaci la tua avventura nell’acquisto (o vendita) della casa!
Se vuoi acquistare casa, anche se credi che non possa capitare proprio a te una disavventura all’acquisto (come la maggioranza di chi compra) pretendi l’esibizione della documentazione di conformità prima della firma del compromesso, perché rischi di avere grattacapi per la nuova casa che non vedi l’ora di divertirti ad arredare.
E tu? Raccontaci la tua avventura nell’acquisto (o vendita) della casa!
Il caso più diffuso è sicuramente la mancanza dell’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.), obbligatorio per la validità dell’atto, che può essere redatto da un professionista in pochi giorni purché la caldaia, se presente, sia in regola con l’ultima revisione. L’attesto, a carico del venditore, contiene utili indicazioni per l’efficientamento dell’abitazione e i dati sui consumi energetici della casa che debbono essere visibili anche sugli annunci immobiliari.