In 20 Mq: 3 Soggiorni Rinnovati Giocando Col Colore
Come trasformare 20 mq senza spendere troppo? Variopinte e fresche, queste zone living sono pensate nel segno del colore
Il soggiorno, qualunque sia la dimensione della casa, è uno degli ambienti più importanti e vissuti. Arredarlo e progettarlo nel migliore dei modi è un tema spinoso, non sempre facilissimo da risolvere. Ma un’ottima soluzione può arrivare dal colore, sviluppato fra arredi e superfici, e perfetto alleato per caratterizzare lo spazio rendendolo unico e personale. Per capire come impiegarlo al meglio, proprio nelle zone living, abbiamo parlato con tre progettisti che ci hanno concretamente raccontato come hanno felicemente risolto tre soggiorni proprio nel segno del colore.
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Pavimento vinilico: Leroy Merlin. Carta da parati: Wall & Decò. Tappeto e poltrona: Ikea. Divano, credenza e tavolini: Maisons du Monde. Lampada da terra: Twiggy di Foscarini
Consiglio del progettista: «Questo tipo di soluzione è di per sé poco costosa, si basa unicamente sul corretto posizionamento delle campiture colorate e sul bilanciamento delle tinte e dei materiali utilizzati. Arredi e complementi contribuiscono al risultato in termini cromatici e materici, non in termini di design.
Il focus è concentrarsi su una attenta progettazione che individui bene e fin da subito lo studio cromatico e dello spazio e i percorsi visivi che si desiderano realizzare».
Pro e contro di questa soluzione. Il più grande vantaggio è la capacità del colore di plasmare lo spazio dandogli significati diversi, con un impatto realizzativo minimo (i committenti hanno provveduto personalmente all’esecuzione delle opere) e la reversibilità totale dell’intervento.
I contro sono soprattutto nella forte caratterizzazione che può alla lunga stancare.
Negli arredi si è cercato un bilanciamento tra colore e legno.
Le pitture sono state realizzate su misura usando i codici NCS S3010-G (verde salvia), S 1040- G (verde acqua), S 1000-N (fondo grigio perla) e S 4000-N (grigio più scuro).
Consiglio del progettista: «Questo tipo di soluzione è di per sé poco costosa, si basa unicamente sul corretto posizionamento delle campiture colorate e sul bilanciamento delle tinte e dei materiali utilizzati. Arredi e complementi contribuiscono al risultato in termini cromatici e materici, non in termini di design.
Il focus è concentrarsi su una attenta progettazione che individui bene e fin da subito lo studio cromatico e dello spazio e i percorsi visivi che si desiderano realizzare».
Pro e contro di questa soluzione. Il più grande vantaggio è la capacità del colore di plasmare lo spazio dandogli significati diversi, con un impatto realizzativo minimo (i committenti hanno provveduto personalmente all’esecuzione delle opere) e la reversibilità totale dell’intervento.
I contro sono soprattutto nella forte caratterizzazione che può alla lunga stancare.
Negli arredi si è cercato un bilanciamento tra colore e legno.
Le pitture sono state realizzate su misura usando i codici NCS S3010-G (verde salvia), S 1040- G (verde acqua), S 1000-N (fondo grigio perla) e S 4000-N (grigio più scuro).
2. Un progetto di relooking nel segno del colore
Progetto: Architetto Andrea Bonetti di Architrek
Dimensioni del soggiorno: 20 m²
Chi ci vive: la casa è stata pensata per affitti a breve termine
Dove: a Milano in piazza XXV Aprile
Richiesta del proprietario: la richiesta principale era rendere l’appartamento idoneo e adeguato alla nuova funzione di casa per affitti a breve termine.
Piano d’attacco. L’immobile è stato completamente ripensato, fino ad allora era affittato a studenti. «ll primo passo è stato sviluppare una moodboard che identificasse le linee generali da seguire, spiega l’architetto Bonetti. La moodboard è fondamentale perché contiene i riferimenti in merito alle scelte cromatiche, allo stile degli arredi e dei complementi e a tutti gli elementi che saranno poi sviluppati nel progetto vero e proprio». Tutto, dagli arredi fino alle stoviglie, in questo progetto è stato selezionato sulla base delle nuove esigenze legate al target a cui l’immobile è proposto.
Punti di forza. «Un appartamento destinato ad affitto breve è importante che conservi un’identità ben definita creata inizialmente sulla base di scelte progettuali chiare che guardino al pubblico a cui si rivolge, ma anche alla zona in cui questo è situato. La nostra idea era di creare qualcosa di particolare, lontano dallo stereotipo freddo solitamente presente nelle case pensate per affitto breve. Il colore è stato un ottimo ingrediente per allontanarci il più possibile da quest’appiattimento e ci ha permesso di creare spazi che fossero accoglienti e di carattere», racconta l’architetto.
Progetto: Architetto Andrea Bonetti di Architrek
Dimensioni del soggiorno: 20 m²
Chi ci vive: la casa è stata pensata per affitti a breve termine
Dove: a Milano in piazza XXV Aprile
Richiesta del proprietario: la richiesta principale era rendere l’appartamento idoneo e adeguato alla nuova funzione di casa per affitti a breve termine.
Piano d’attacco. L’immobile è stato completamente ripensato, fino ad allora era affittato a studenti. «ll primo passo è stato sviluppare una moodboard che identificasse le linee generali da seguire, spiega l’architetto Bonetti. La moodboard è fondamentale perché contiene i riferimenti in merito alle scelte cromatiche, allo stile degli arredi e dei complementi e a tutti gli elementi che saranno poi sviluppati nel progetto vero e proprio». Tutto, dagli arredi fino alle stoviglie, in questo progetto è stato selezionato sulla base delle nuove esigenze legate al target a cui l’immobile è proposto.
Punti di forza. «Un appartamento destinato ad affitto breve è importante che conservi un’identità ben definita creata inizialmente sulla base di scelte progettuali chiare che guardino al pubblico a cui si rivolge, ma anche alla zona in cui questo è situato. La nostra idea era di creare qualcosa di particolare, lontano dallo stereotipo freddo solitamente presente nelle case pensate per affitto breve. Il colore è stato un ottimo ingrediente per allontanarci il più possibile da quest’appiattimento e ci ha permesso di creare spazi che fossero accoglienti e di carattere», racconta l’architetto.
Arredi: Maisons Du Monde, Ikea e Zara Home
Consiglio del progettista: «Un intervento di questo genere è per sua stessa definizione legato al rinnovamento dell’immagine di una stanza o di un intero immobile», spiega l’architetto Bonetti. «A differenza di una ristrutturazione vera e propria, raramente tocca l’apparato impiantistico se non per piccole modifiche localizzate.
In quest’ottica è fondamentale investire su pochi elementi molto caratterizzanti, evitando di saturare gli ambienti con mille e più elementi di decoro che possono creare confusione senza arricchire realmente lo spazio».
Pro e contro di questa soluzione. Gli interventi di relooking hanno il vantaggio di risultare molto più economici rispetto a una ristrutturazione e sono un’ottima soluzione quando non si hanno volontà o possibilità di affrontare un intervento più profondo e invasivo. «In questo, chiarisce il progettista, elaborare dei colori decisi, come è stato fatto in questo soggiorno, capendo bene come sfruttarli all’interno dell’ambiente, ha contribuito a un rinnovamento dello spazio e della sua percezione in maniera sostanziale».
Consiglio del progettista: «Un intervento di questo genere è per sua stessa definizione legato al rinnovamento dell’immagine di una stanza o di un intero immobile», spiega l’architetto Bonetti. «A differenza di una ristrutturazione vera e propria, raramente tocca l’apparato impiantistico se non per piccole modifiche localizzate.
In quest’ottica è fondamentale investire su pochi elementi molto caratterizzanti, evitando di saturare gli ambienti con mille e più elementi di decoro che possono creare confusione senza arricchire realmente lo spazio».
Pro e contro di questa soluzione. Gli interventi di relooking hanno il vantaggio di risultare molto più economici rispetto a una ristrutturazione e sono un’ottima soluzione quando non si hanno volontà o possibilità di affrontare un intervento più profondo e invasivo. «In questo, chiarisce il progettista, elaborare dei colori decisi, come è stato fatto in questo soggiorno, capendo bene come sfruttarli all’interno dell’ambiente, ha contribuito a un rinnovamento dello spazio e della sua percezione in maniera sostanziale».
3. Giochi cromatici per dare carattere al bianco
Colpo d’occhio
Progetto: Architetto Nicola Maglione di Desearq Studio
Dimensioni del soggiorno: 21 m²
Chi ci vive: una professionista
Dove: a Milano
Richiesta del proprietario di casa: la richiesta è stata precisa, «Avere una casa che fosse luminosa e con molto bianco, ma non banale. Una soluzione che avesse dei tocchi personali e che contemplasse il blu e le sue sfumature, colore molto amato dalla proprietaria», racconta l’architetto Maglione.
Piano d’attacco. «L’idea è stata di realizzare una pavimentazione neutra e molto chiara così come la pittura dei muri, caratterizzando il soggiorno attraverso un gioco di tagli geometrici e cromatici che rendessero protagonista anche il soffitto», spiega ancora l’architetto. «In questo modo è nato un sistema di triangoli colorati sulle tonalità del blu che spezzano il bianco dell’appartamento e che allo stesso tempo danno un tocco originale alla zona living».
Colpo d’occhio
Progetto: Architetto Nicola Maglione di Desearq Studio
Dimensioni del soggiorno: 21 m²
Chi ci vive: una professionista
Dove: a Milano
Richiesta del proprietario di casa: la richiesta è stata precisa, «Avere una casa che fosse luminosa e con molto bianco, ma non banale. Una soluzione che avesse dei tocchi personali e che contemplasse il blu e le sue sfumature, colore molto amato dalla proprietaria», racconta l’architetto Maglione.
Piano d’attacco. «L’idea è stata di realizzare una pavimentazione neutra e molto chiara così come la pittura dei muri, caratterizzando il soggiorno attraverso un gioco di tagli geometrici e cromatici che rendessero protagonista anche il soffitto», spiega ancora l’architetto. «In questo modo è nato un sistema di triangoli colorati sulle tonalità del blu che spezzano il bianco dell’appartamento e che allo stesso tempo danno un tocco originale alla zona living».
Consolle: Block xl-rustic di Superstudio; libreria: Sunberrye di Maisons Du Monde; divano: Alga di Chateau d’Ax; pavimento: Materia Project 01 (20x120 cm) di Casamood, brand di Florim Ceramiche
Punti di forza. «L’insieme è di forte impatto – sottolinea il progettista –, nonostante lo spazio non sia molto grande, il colore non appesantisce l’ambiente proprio grazie all’uso e al tipo di inserimento che è stato fatto. Utilizzato in questo modo, il colore mantiene la luminosità del bianco dando carattere a una parte della casa che di solito non viene mai considerata, il soffitto». Gli elementi chiave che definiscono il risultato finale sono la pavimentazione chiara e l’utilizzo del bianco sulle pareti, senza le quali il tocco di colore non avrebbe avuto lo stesso effetto.
Consiglio del progettista: «Investire su uno studio legato al colore e su finiture che siano di qualità sono due ottimi punti di partenza e garantiscono una certa garanzia di riuscita».
Pro e contro di questa soluzione: «Non esistono veri pro e contro, come in tutti i progetti dipende molto da quello che desidera il cliente e dalla conformazione spaziale».
Questa storia è stata pubblicata il 25 aprile 2019 e poi aggiornata
Hai trovato indicazioni utili in questi progetti? Salva le immagini che preferisci in un Ideabook
Punti di forza. «L’insieme è di forte impatto – sottolinea il progettista –, nonostante lo spazio non sia molto grande, il colore non appesantisce l’ambiente proprio grazie all’uso e al tipo di inserimento che è stato fatto. Utilizzato in questo modo, il colore mantiene la luminosità del bianco dando carattere a una parte della casa che di solito non viene mai considerata, il soffitto». Gli elementi chiave che definiscono il risultato finale sono la pavimentazione chiara e l’utilizzo del bianco sulle pareti, senza le quali il tocco di colore non avrebbe avuto lo stesso effetto.
Consiglio del progettista: «Investire su uno studio legato al colore e su finiture che siano di qualità sono due ottimi punti di partenza e garantiscono una certa garanzia di riuscita».
Pro e contro di questa soluzione: «Non esistono veri pro e contro, come in tutti i progetti dipende molto da quello che desidera il cliente e dalla conformazione spaziale».
Questa storia è stata pubblicata il 25 aprile 2019 e poi aggiornata
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Progetto: Liadesign Interior Design
Dimensioni del soggiorno: 18 m² (oltre ai 5 m² dell’ingresso)
Chi ci vive: una giovane coppia con un cane e un gatto, la casa è in affitto
Dove: a Luino, in provincia di Varese, sulle sponde del lago Maggiore
Richiesta del proprietario:
la richiesta di giocare con il colore nasce dagli affittuari che desideravano «Creare un ambiente che avesse un forte impatto visivo, ma con un intervento minimo dal punto di vista realizzativo», spiega Lia Lovisolo di Liadesign. Trattandosi di una soluzione in affitto era importante garantire la reversibilità dell’intervento.
Piano d’attacco. «L’idea di base è stata di usare il colore per creare dei percorsi visivi che catturassero l’attenzione collegando tra loro gli spazi comunicanti (ingresso e soggiorno) e che al contempo definissero le funzioni all’interno di un ambiente di modeste dimensioni, unico e indiviso», racconta la progettista.
Il colore verde salvia, steso a grandi campiture su pareti e soffitti, è stato fondamentale per collegare l’ingresso al soggiorno e per definire visivamente la zona di transito. Pur rimanendo tale, infatti, l’ingresso si fonde con il soggiorno e invita a muoversi all’interno dell’ambiente. Alla resa finale hanno contribuito anche l’illuminazione, realizzata sfruttando i punti luce esistenti, senza modificare nulla dal punto di vista impiantistico e la pavimentazione, costituita da doghe viniliche di basso spessore sovrapposte al pavimento esistente.
Punti di forza. «Funziona perché sorprende», continua la progettista. Il colore utilizzato come ponte tra una stanza e l’altra è un elemento inaspettato che guida lo sguardo verso il soggiorno creando un punto focale dove è stato posizionato un quadro astratto.
«Per riuscire ad avere un risultato davvero efficace occorre che il colore sia di forte impatto visivo. Non bisogna avere il timore si osare, tonalità troppo spente o neutre vanificherebbero il risultato, quindi vanno escluse se si desidera un effetto di questo genere», conferma Lia Lovisolo.