Parla l’Esperto: Come Ristrutturare in Modo Sostenibile e Essere Felici
Tutto quello a cui bisogna pensare per ristrutturare la casa in maniera sostenibile per l’ambiente, per la qualità della vita, e per i costi
Avete deciso di fare il grande passo, siete stufi di accontentarvi e volete dare una nuova vita alla vostra abitazione. È per questo che avete deciso di ristrutturare casa, ma siccome il passo è davvero importante, accontentarvi di rinnovare l’abitazione ad qualcuno potrebbe non bastare. Volete forse al contempo migliorare anche le qualità dell’immobile dal punto di vista della sostenibilità e, non da ultimo, la qualità stessa della vostra vita? Riorganizzate le idee e procedete con una ristrutturazione che sia sostenibile, per l’ambiente, per i costi (economici, fisici e mentali) e per la qualità della vita futura. Perché, non è una sorpresa, è tutto collegato.
Fase zero: autoanalisi di una ristrutturazione
Una ristrutturazione veramente sostenibile inizia dall’analisi di sé e della propria casa. Attrezzatevi, dunque, di diario, oppure cominciate a scrivere pagine digitali sul vostro portatile. Gli elementi da annotare sono di vario tipo: oggettivi (quali sono le vostre abitudini, quanto tempo passate dentro casa, cosa fate e dove, …), e soggettivi (cosa vi fa stare bene, cosa vi da fastidio, quali rumori e/o odori sentite, …); riguardano voi e la vostra casa (dimensioni, impianto, esposizione, affacci, …), nel tempo presente e futuro (cosa volte mantenere, cosa non vi piace più, come vorreste cambiare voi e/o la vostra abitazione, …).
Ovviamente, in questa fase di analisi, per meglio capire le vostre ambizioni future è indispensabile frequentare assiduamente le edicole, per comprare riviste di arredamento, e visitare le pagine di Houzz: quando una foto vi piace, annotate le vostre riflessioni (cosa vi piace veramente e perché, quale sentimento scaturisce in voi, cosa non vi convince affatto, …) e procedete con la realizzazione dei vostri Ideabook – vi torneranno utili nel momento in cui sceglierete le pavimentazioni, i rivestimenti delle pareti, gli elementi di arredo, e così via.
Una ristrutturazione veramente sostenibile inizia dall’analisi di sé e della propria casa. Attrezzatevi, dunque, di diario, oppure cominciate a scrivere pagine digitali sul vostro portatile. Gli elementi da annotare sono di vario tipo: oggettivi (quali sono le vostre abitudini, quanto tempo passate dentro casa, cosa fate e dove, …), e soggettivi (cosa vi fa stare bene, cosa vi da fastidio, quali rumori e/o odori sentite, …); riguardano voi e la vostra casa (dimensioni, impianto, esposizione, affacci, …), nel tempo presente e futuro (cosa volte mantenere, cosa non vi piace più, come vorreste cambiare voi e/o la vostra abitazione, …).
Ovviamente, in questa fase di analisi, per meglio capire le vostre ambizioni future è indispensabile frequentare assiduamente le edicole, per comprare riviste di arredamento, e visitare le pagine di Houzz: quando una foto vi piace, annotate le vostre riflessioni (cosa vi piace veramente e perché, quale sentimento scaturisce in voi, cosa non vi convince affatto, …) e procedete con la realizzazione dei vostri Ideabook – vi torneranno utili nel momento in cui sceglierete le pavimentazioni, i rivestimenti delle pareti, gli elementi di arredo, e così via.
Life Cycle Assessment: la garanzia sui materiali
Ripartendo dall’obiettivo base (sostenere il miglioramento della qualità della propria vita e mantenere basso ogni tipo di costo), tutte le vostre scelte non possono che essere orientate verso il buon comfort abitativo. Questo si può ottenere solamente utilizzando materiali naturali. I materiali naturali ed ecologici, infatti, garantiscono la riduzione del rischio di emissioni inquinanti (dei materiali stessi) nell’ambiente interno alla vostra casa, consentendovi di vivere in uno spazio salubre.
Si chiama Life Cycle Assessment (LCA) ed è una metodologia che, in accordo con le norme ISO 14040, esamina l’intero ciclo di vita dei prodotti da costruzione: dall’estrazione allo smaltimento, passando per tutti i processi di lavorazione. Con il metodo LCA si verifica il basso impatto ambientale del materiale; le ridotte emissioni, in acqua e in atmosfera, e i ridotti consumi energetici dei processi produttivi che il materiale ha subito. In Italia non esistono molti enti certificatori, Anab–Icea, è uno dei maggiori.
Per gli intonaci, i pavimenti e le vernici esiste un’ampia gamma di prodotti naturali su cui orientare la scelta, alcuni ripresi da vecchie tradizioni edilizie, altri in tutto e per tutto nuovi, ecologici e riciclati.
Ripartendo dall’obiettivo base (sostenere il miglioramento della qualità della propria vita e mantenere basso ogni tipo di costo), tutte le vostre scelte non possono che essere orientate verso il buon comfort abitativo. Questo si può ottenere solamente utilizzando materiali naturali. I materiali naturali ed ecologici, infatti, garantiscono la riduzione del rischio di emissioni inquinanti (dei materiali stessi) nell’ambiente interno alla vostra casa, consentendovi di vivere in uno spazio salubre.
Si chiama Life Cycle Assessment (LCA) ed è una metodologia che, in accordo con le norme ISO 14040, esamina l’intero ciclo di vita dei prodotti da costruzione: dall’estrazione allo smaltimento, passando per tutti i processi di lavorazione. Con il metodo LCA si verifica il basso impatto ambientale del materiale; le ridotte emissioni, in acqua e in atmosfera, e i ridotti consumi energetici dei processi produttivi che il materiale ha subito. In Italia non esistono molti enti certificatori, Anab–Icea, è uno dei maggiori.
Per gli intonaci, i pavimenti e le vernici esiste un’ampia gamma di prodotti naturali su cui orientare la scelta, alcuni ripresi da vecchie tradizioni edilizie, altri in tutto e per tutto nuovi, ecologici e riciclati.
Intonaci: nella tradizione una buona soluzione
Quando si sceglie un intonaco, bisogna pensare a come evitare fenomeni poco piacevoli e poco salubri, come la condensa o le macchie di muffa, e questo avviene se si lascia “respirare” le pareti di casa.
Gli intonaci a base di calce sono ideali per ambienti interni ed esterni, così come l’intonaco in terra cruda. Ambedue questi materiali sono caratterizzati da un’elevata porosità che garantisce alla parete un’ottima permeabilità all’aria eliminando problemi di condense. La terra cruda poi, ha anche buone prestazioni d’isolamento termico e acustico, oltre ad avere un’ottima resa estetica.
Intonaci naturali, traspiranti e antibatterici, possono essere utilizzati anche in cucina e nel bagno, risalgono a una vecchia tradizione edilizia e venivano già usati dagli antichi romani: il tadelakt e il cocciopesto, sono materiali naturali idrorepellenti, e per questo possono essere utilizzati anche per i ripiani vicino al lavabo e per le pareti, senza dover, quindi, ricorrere all’utilizzo di piastrelle.
Quando si sceglie un intonaco, bisogna pensare a come evitare fenomeni poco piacevoli e poco salubri, come la condensa o le macchie di muffa, e questo avviene se si lascia “respirare” le pareti di casa.
Gli intonaci a base di calce sono ideali per ambienti interni ed esterni, così come l’intonaco in terra cruda. Ambedue questi materiali sono caratterizzati da un’elevata porosità che garantisce alla parete un’ottima permeabilità all’aria eliminando problemi di condense. La terra cruda poi, ha anche buone prestazioni d’isolamento termico e acustico, oltre ad avere un’ottima resa estetica.
Intonaci naturali, traspiranti e antibatterici, possono essere utilizzati anche in cucina e nel bagno, risalgono a una vecchia tradizione edilizia e venivano già usati dagli antichi romani: il tadelakt e il cocciopesto, sono materiali naturali idrorepellenti, e per questo possono essere utilizzati anche per i ripiani vicino al lavabo e per le pareti, senza dover, quindi, ricorrere all’utilizzo di piastrelle.
Pavimentazione: lasciatevi tentare dall’insolito
In tema di pavimentazioni, il materiale naturale a cui si fa spesso riferimento è il legno. Se la vostra scelta si orienta verso un pavimento di questo tipo, state molto attenti a rispettare quattro regole semplici ma fondamentali:
In tema di pavimentazioni, il materiale naturale a cui si fa spesso riferimento è il legno. Se la vostra scelta si orienta verso un pavimento di questo tipo, state molto attenti a rispettare quattro regole semplici ma fondamentali:
- Prediligete il legno massello: è lamabile più volte e quindi dura di più
- Fate attenzione che abbia il marchio FSC: è quello che garantisce la sua provenienza da foreste controllate
- Utilizzate solo finiture naturali come oli a base di lino o estratti di erbe, per garantire la sua traspirabilità
- Procedete con una posa “a secco”, per evitare l’impiego di collanti nocivi
Energia: un’attenta analisi per evitare di esagerare
Ovviamente se si parla di sostenibilità, non si può non pensare anche al risparmio energetico. Questo si ha con un buon isolamento termico prima, e un buon sistema di riscaldamento e/o raffrescamento, dopo.
Eppure, prima di procedere alla chiusura ermetica di tutta la casa, riprendete i vostri appunti e cercate di capire se e dove applicare i materiali con maggiori prestazioni d’isolamento. Sono le pareti e gli infissi rivolti a nord, ad avere bisogno di maggiore isolamento invernale, così come sono quelli rivolti a sud ad avere bisogno di una buona protezione contro il surriscaldamento estivo. Così se vivete in zone molto fredde, sarà necessario utilizzare, negli ambienti esposti a nord e forse solo in quelli, infissi con tripli vetri o sistemi isolanti molto performanti. Se vivete in zone molto calde, sarà opportuno, invece, ricorrere a un buon sistema di ombreggiamento (meglio se esterno per evitare che i raggi del sole arrivino a riscaldare le aperture e la muratura) in tutte quelle zone esposte al sole, lasciando però libere il più possibile le pareti a nord per consentire alla casa un minimo di fresco.
Una volta stabilito quali fronti chiudere, da cosa è bene ripararvi (se dal freddo o dal caldo), e con quale livello performante, date una seconda lettura ai vostri appunti e studiate quanto tempo passate dentro casa. Il vostro modo di vivere all’interno dell’abitazione vi aiuterà a scegliere il sistema di riscaldamento più adatto. Potete optare per i classici sistemi a radiatore, nel caso in cui trascorriate solo poche ore al giorno nella vostra casa; oppure per un impianto a pavimento, se al contrario vi passate molto tempo. Ad ogni modo, confrontatevi con un tecnico per dimensionare l’impianto in maniera adeguata.
Ovviamente se si parla di sostenibilità, non si può non pensare anche al risparmio energetico. Questo si ha con un buon isolamento termico prima, e un buon sistema di riscaldamento e/o raffrescamento, dopo.
Eppure, prima di procedere alla chiusura ermetica di tutta la casa, riprendete i vostri appunti e cercate di capire se e dove applicare i materiali con maggiori prestazioni d’isolamento. Sono le pareti e gli infissi rivolti a nord, ad avere bisogno di maggiore isolamento invernale, così come sono quelli rivolti a sud ad avere bisogno di una buona protezione contro il surriscaldamento estivo. Così se vivete in zone molto fredde, sarà necessario utilizzare, negli ambienti esposti a nord e forse solo in quelli, infissi con tripli vetri o sistemi isolanti molto performanti. Se vivete in zone molto calde, sarà opportuno, invece, ricorrere a un buon sistema di ombreggiamento (meglio se esterno per evitare che i raggi del sole arrivino a riscaldare le aperture e la muratura) in tutte quelle zone esposte al sole, lasciando però libere il più possibile le pareti a nord per consentire alla casa un minimo di fresco.
Una volta stabilito quali fronti chiudere, da cosa è bene ripararvi (se dal freddo o dal caldo), e con quale livello performante, date una seconda lettura ai vostri appunti e studiate quanto tempo passate dentro casa. Il vostro modo di vivere all’interno dell’abitazione vi aiuterà a scegliere il sistema di riscaldamento più adatto. Potete optare per i classici sistemi a radiatore, nel caso in cui trascorriate solo poche ore al giorno nella vostra casa; oppure per un impianto a pavimento, se al contrario vi passate molto tempo. Ad ogni modo, confrontatevi con un tecnico per dimensionare l’impianto in maniera adeguata.
Una buona dose di aria fresca
Se, però, la vostra paura di sentire freddo (o caldo), è troppo forte e correte il rischio di chiudere “a tenuta” l’intera abitazione, pensate ad un sistema di ventilazione naturale adeguato.
Se, infatti, la casa è troppo isolata non può avere dei buoni ricambi d’aria, che sono indispensabili per garantire il benessere degli abitanti al suo interno. Predisponete elementi di presa d’aria esterna sia nelle pareti che negli infissi, oppure installate canalizzazioni e aspiratori. Scegliete, insomma, il sistema migliore di ventilazione in base alle caratteristiche ambientali esterne, alla quantità di ore che passate dentro casa e ai materiali di costruzione che avete scelto. Impegnatevi ad assicurare un adeguato e costante ricambio d’aria tra interno ed esterno.
Anche in questo caso vi può essere d’aiuto rivolgervi ad un tecnico esperto, in modo che possa calcolare la quantità di ricambi d’aria e la frequenza. I sistemi di ventilazione sono vari ed è possibile anche prevedere l’installazione di un impianto con il recupero di calore, per mantenere alto il livello di prestazione energetica della vostra abitazione.
Se, però, la vostra paura di sentire freddo (o caldo), è troppo forte e correte il rischio di chiudere “a tenuta” l’intera abitazione, pensate ad un sistema di ventilazione naturale adeguato.
Se, infatti, la casa è troppo isolata non può avere dei buoni ricambi d’aria, che sono indispensabili per garantire il benessere degli abitanti al suo interno. Predisponete elementi di presa d’aria esterna sia nelle pareti che negli infissi, oppure installate canalizzazioni e aspiratori. Scegliete, insomma, il sistema migliore di ventilazione in base alle caratteristiche ambientali esterne, alla quantità di ore che passate dentro casa e ai materiali di costruzione che avete scelto. Impegnatevi ad assicurare un adeguato e costante ricambio d’aria tra interno ed esterno.
Anche in questo caso vi può essere d’aiuto rivolgervi ad un tecnico esperto, in modo che possa calcolare la quantità di ricambi d’aria e la frequenza. I sistemi di ventilazione sono vari ed è possibile anche prevedere l’installazione di un impianto con il recupero di calore, per mantenere alto il livello di prestazione energetica della vostra abitazione.
Assicuratevi sonni tranquilli
Per vivere in salute, il sonno è importantissimo e deve essere adeguatamente lungo e silenzioso. Nella fase di analisi della vostra casa, ascoltate attentamente quali sono i rumori che percepite, di che intensità, con quale durata e frequenza, e attrezzatevi per isolare la vostra casa da ogni tipo di disturbo.
I rumori, sopratutto quelli continui, producono stress, a lungo andare possono provocare emicrania, insonnia e perdita della concentrazione. È possibile difendersi dai rumori intervenendo sulle pareti, sui pavimenti e sul soffitto, con un’ampia gamma di materiali isolanti naturali come: feltri di iuta o canapa, oppure tappeti di gomma. Per una buona prestazione di questi strati isolanti è, però, necessario prevedere uno strato d’aria tra i pannelli e la superficie sulla quale li applicate. Ovviamente questa accortezza ha uno svantaggio: la perdita di superficie interna. Per questo è importante riservare questo tipo di intervento solo dove vi sembra indispensabile.
Se i disturbi non sono troppo eccessivi, ricordatevi che anche un buon tappeto in iuta o delle ottime tende, possono aiutarvi ad attutire i rumori provenienti dall’esterno o dall’interno. Se, poi, avete la fortuna di possedere un ampio giardino, potete piantare una vera e propria barriera al rumore: le piante hanno ottime capacità fonoassorbenti.
Per vivere in salute, il sonno è importantissimo e deve essere adeguatamente lungo e silenzioso. Nella fase di analisi della vostra casa, ascoltate attentamente quali sono i rumori che percepite, di che intensità, con quale durata e frequenza, e attrezzatevi per isolare la vostra casa da ogni tipo di disturbo.
I rumori, sopratutto quelli continui, producono stress, a lungo andare possono provocare emicrania, insonnia e perdita della concentrazione. È possibile difendersi dai rumori intervenendo sulle pareti, sui pavimenti e sul soffitto, con un’ampia gamma di materiali isolanti naturali come: feltri di iuta o canapa, oppure tappeti di gomma. Per una buona prestazione di questi strati isolanti è, però, necessario prevedere uno strato d’aria tra i pannelli e la superficie sulla quale li applicate. Ovviamente questa accortezza ha uno svantaggio: la perdita di superficie interna. Per questo è importante riservare questo tipo di intervento solo dove vi sembra indispensabile.
Se i disturbi non sono troppo eccessivi, ricordatevi che anche un buon tappeto in iuta o delle ottime tende, possono aiutarvi ad attutire i rumori provenienti dall’esterno o dall’interno. Se, poi, avete la fortuna di possedere un ampio giardino, potete piantare una vera e propria barriera al rumore: le piante hanno ottime capacità fonoassorbenti.
Acqua: organizzatevi per raccoglierla
Altro elemento da tenere ben presente soprattutto nell’acquisto di elettrodomestici e sanitari, è il risparmio idrico. In fase di ristrutturazione, rivolgetevi ad un tecnico esperto che sia in grado di dimensionare le tubazioni in modo adeguato, per evitare che siano troppo grosse e che facciano un percorso molto lungo. Ambedue questi fattori causano la dispersione del calore che significa dover tenere l’acqua aperta per molto tempo prima di farla arrivare a temperatura.
Nella fase di acquisto, invece, pensate a rubinetti dotati di miscelatori termostatici che consentono di mantenere costante la temperatura dell’acqua sanitaria del circuito di distribuzione, e a cassette WC a doppio scarico e consumo ridotto. Oltre alla riduzione dello spreco dell’acqua, pensate anche alla sua raccolta. Se avete un giardino, ingegnatevi su come raccogliere l’acqua piovana, riutilizzandola ad esempio per innaffiare le vostre piante.
Tenete ben a mente una cosa, però: tutte queste misure sono vane se le vostre abitudini sono sbagliate. Quindi, una volta terminata la ristrutturazione, ricordatevi di caricare al meglio lavatrice e lavastoviglie per sprecare meno acqua, e di non lasciare inutilmente il rubinetto dell’acqua aperto!
Altro elemento da tenere ben presente soprattutto nell’acquisto di elettrodomestici e sanitari, è il risparmio idrico. In fase di ristrutturazione, rivolgetevi ad un tecnico esperto che sia in grado di dimensionare le tubazioni in modo adeguato, per evitare che siano troppo grosse e che facciano un percorso molto lungo. Ambedue questi fattori causano la dispersione del calore che significa dover tenere l’acqua aperta per molto tempo prima di farla arrivare a temperatura.
Nella fase di acquisto, invece, pensate a rubinetti dotati di miscelatori termostatici che consentono di mantenere costante la temperatura dell’acqua sanitaria del circuito di distribuzione, e a cassette WC a doppio scarico e consumo ridotto. Oltre alla riduzione dello spreco dell’acqua, pensate anche alla sua raccolta. Se avete un giardino, ingegnatevi su come raccogliere l’acqua piovana, riutilizzandola ad esempio per innaffiare le vostre piante.
Tenete ben a mente una cosa, però: tutte queste misure sono vane se le vostre abitudini sono sbagliate. Quindi, una volta terminata la ristrutturazione, ricordatevi di caricare al meglio lavatrice e lavastoviglie per sprecare meno acqua, e di non lasciare inutilmente il rubinetto dell’acqua aperto!
La buona progettazione illuminotecnica dipende dalla conoscenza delle vostre abitudini
Sapete già quanto la mancanza di luce incide sul vostro umore? Per evitare che la luce, soprattutto quella naturale, sia troppo scarsa, nel momento della ristrutturazione fate attenzione ad alcuni piccoli accorgimenti illuminotecnici.
La quantità di luce naturale dipende dall’esposizione della casa, dall’ampiezza delle finestre, dalla vicinanza con gli altri edifici. Ognuno di voi, dopo aver fatto un’attenta analisi, saprà decidere se e come migliorare la luminosità della propria casa. L’utilizzo di colori chiari e, se la luce è troppo scarsa, la realizzazione di superfici riflettenti, sono due semplici soluzioni che possono aiutarvi ad aumentare notevolmente la quantità e la qualità della luce interna. Se, invece, il problema è un’alta concentrazione di luce, pensate a pannelli, vetri o condotti riflettenti capaci di catturare la luce e diffonderla nell’ambiente.
Per quanto riguarda la luce artificiale, le vostre note, sono essenziali. Saranno le vostre abitudini ed esigenze a determinare la giusta dislocazione all’interno dell’appartamento di punti luce, così come della loro tipologia e quantità. Più sarà giusta la progettazione illuminotecnica, maggiore sarà il risparmio economico che avrete, non fosse altro perché non dovrete ricorrere all’acquisto ulteriore di plafoniere o lampade per ovviare ad eventuali carenze.
Sapete già quanto la mancanza di luce incide sul vostro umore? Per evitare che la luce, soprattutto quella naturale, sia troppo scarsa, nel momento della ristrutturazione fate attenzione ad alcuni piccoli accorgimenti illuminotecnici.
La quantità di luce naturale dipende dall’esposizione della casa, dall’ampiezza delle finestre, dalla vicinanza con gli altri edifici. Ognuno di voi, dopo aver fatto un’attenta analisi, saprà decidere se e come migliorare la luminosità della propria casa. L’utilizzo di colori chiari e, se la luce è troppo scarsa, la realizzazione di superfici riflettenti, sono due semplici soluzioni che possono aiutarvi ad aumentare notevolmente la quantità e la qualità della luce interna. Se, invece, il problema è un’alta concentrazione di luce, pensate a pannelli, vetri o condotti riflettenti capaci di catturare la luce e diffonderla nell’ambiente.
Per quanto riguarda la luce artificiale, le vostre note, sono essenziali. Saranno le vostre abitudini ed esigenze a determinare la giusta dislocazione all’interno dell’appartamento di punti luce, così come della loro tipologia e quantità. Più sarà giusta la progettazione illuminotecnica, maggiore sarà il risparmio economico che avrete, non fosse altro perché non dovrete ricorrere all’acquisto ulteriore di plafoniere o lampade per ovviare ad eventuali carenze.
Anche i tessuti devono essere bio
Bene, ormai la vostra casa è stata ristrutturata, manca qualche finitura ma il grosso è stato fatto, adesso tocca agli elementi di arredo. Purtroppo, sia gli elementi tessili sia i mobili, vengono spesso realizzati utilizzando sostanze o eseguendo lavorazioni estremamente tossiche per le persone, per cui è importante anche in questo caso saper orientare le proprie scelte verso la giusta qualità del prodotto.
Per quanto riguarda i tessuti, cercate di prediligere quelli naturali: lana di pecora, seta, cotone, lino, canapa, cocco, juta, e così via. Ovviamente state attenti al tipo di lavorazione che hanno subito: non devono essere stati colorati con coloranti azoici, agenti di fissaggio, sistemi antimacchia chimici, ecc.
Potete optare anche per l’utilizzo di tessuti artificiali se, però, questi derivano da polimeri organici di origine naturale (rayon, acetato, gomma o caucciù, viscosa, vicara, …), da polimeri di sintesi (acrilico, poliestere, teflon, …), da minerali o sostanze inorganiche (fibra di carbonio, basalto, …); fermo restando sempre che le lavorazioni subite non devono essere in alcun modo nocive.
Bene, ormai la vostra casa è stata ristrutturata, manca qualche finitura ma il grosso è stato fatto, adesso tocca agli elementi di arredo. Purtroppo, sia gli elementi tessili sia i mobili, vengono spesso realizzati utilizzando sostanze o eseguendo lavorazioni estremamente tossiche per le persone, per cui è importante anche in questo caso saper orientare le proprie scelte verso la giusta qualità del prodotto.
Per quanto riguarda i tessuti, cercate di prediligere quelli naturali: lana di pecora, seta, cotone, lino, canapa, cocco, juta, e così via. Ovviamente state attenti al tipo di lavorazione che hanno subito: non devono essere stati colorati con coloranti azoici, agenti di fissaggio, sistemi antimacchia chimici, ecc.
Potete optare anche per l’utilizzo di tessuti artificiali se, però, questi derivano da polimeri organici di origine naturale (rayon, acetato, gomma o caucciù, viscosa, vicara, …), da polimeri di sintesi (acrilico, poliestere, teflon, …), da minerali o sostanze inorganiche (fibra di carbonio, basalto, …); fermo restando sempre che le lavorazioni subite non devono essere in alcun modo nocive.
Riciclare gli elementi di arredo
Anche per quanto riguarda i mobili, le lavorazioni influiscono molto. Materiali spesso utilizzati nella produzione dei mobili sono le resine derivate dalla formaldeide, altamente tossica per l’uomo. In base alla concentrazione di questa sostanza, si possono avere diversi danni alla salute – evitare quindi l’acquisto di mobili su cui è stata utilizzata è indispensabile.
Altra soluzione, può essere quella di recuperare vecchi mobili: la formaldeide, infatti, nel tempo non rilascia più molecole e quindi non è più nociva. Recuperate quindi la vecchia “vetrinetta” della nonna e le vecchie sedie di casa, ne guadagnerete da un punto di vista estetico, dando un tocco originale alla vostra abitazione; economico, riducendo l’acquisto di mobili; ambientale, riutilizzando arredi che altrimenti verrebbero buttati via; e, naturalmente, dal punto di vista della salute.
Anche per quanto riguarda i mobili, le lavorazioni influiscono molto. Materiali spesso utilizzati nella produzione dei mobili sono le resine derivate dalla formaldeide, altamente tossica per l’uomo. In base alla concentrazione di questa sostanza, si possono avere diversi danni alla salute – evitare quindi l’acquisto di mobili su cui è stata utilizzata è indispensabile.
Altra soluzione, può essere quella di recuperare vecchi mobili: la formaldeide, infatti, nel tempo non rilascia più molecole e quindi non è più nociva. Recuperate quindi la vecchia “vetrinetta” della nonna e le vecchie sedie di casa, ne guadagnerete da un punto di vista estetico, dando un tocco originale alla vostra abitazione; economico, riducendo l’acquisto di mobili; ambientale, riutilizzando arredi che altrimenti verrebbero buttati via; e, naturalmente, dal punto di vista della salute.
Un’ultima riflessione: il cantiere
Meglio è organizzato il cantiere, più risparmio economico avrete. Ogni singolo passaggio deve essere ben pensato per evitare sprechi di materiali, di lavorazioni, di energia, di acqua e di tempo. Quando scegliete la ditta, pretendete che vi faccia un piano ben accurato su dove e come intendono fare le lavorazioni, sopratutto quelle più complesse. Se qualche lavorazione richiede una manovalanza specializzata, assicuratevi che questo vi venga garantito, per evitare spiacevoli sorprese a lavoro finito con eventuali ulteriori costi e sprechi. Chiedete di certificare il corretto smaltimento del materiale, e l’adeguata sicurezza degli operai.
Se vivete in condomini, assicuratevi che vengano rispettate tutte le regole condominiali: perché per vivere bene serve anche un buon rapporto di vicinato!
Raccontaci: hai ristrutturato (o costruito) la tua casa all’insegna della sostenibilità? Quali sono i tuoi consigli?
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Stop al Rumore: Come Insonorizzare Casa Tua
Meglio è organizzato il cantiere, più risparmio economico avrete. Ogni singolo passaggio deve essere ben pensato per evitare sprechi di materiali, di lavorazioni, di energia, di acqua e di tempo. Quando scegliete la ditta, pretendete che vi faccia un piano ben accurato su dove e come intendono fare le lavorazioni, sopratutto quelle più complesse. Se qualche lavorazione richiede una manovalanza specializzata, assicuratevi che questo vi venga garantito, per evitare spiacevoli sorprese a lavoro finito con eventuali ulteriori costi e sprechi. Chiedete di certificare il corretto smaltimento del materiale, e l’adeguata sicurezza degli operai.
Se vivete in condomini, assicuratevi che vengano rispettate tutte le regole condominiali: perché per vivere bene serve anche un buon rapporto di vicinato!
Raccontaci: hai ristrutturato (o costruito) la tua casa all’insegna della sostenibilità? Quali sono i tuoi consigli?
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La sostenibilità deve diventare una filosofia di vita, prima ancora di cimentarsi nella ristrutturazione della casa, e deve coinvolgere tutte, ma proprio tutte, le fasi della ristrutturazione.