Mood of the Day: Vivere in Stile Boho-Chic Parigino
Ovvero: sette lezioni di stile dai nostri vicini d’oltralpe
Che i parigini siano campioni in termini di stile già lo sappiamo. Basta passeggiare qualche minuto per le strade della Ville Lumière per rendersi conto di come le donne abbiano un fascino tutto loro, fatto di semplicità e di cura nei dettagli, che le rende eleganti e ricercate con estrema naturalezza. Un discorso simile può essere fatto per le loro case: un po’ come per gli abiti, i francesi non amano gli eccessi, adorano gli abbinamenti di colori poco vistosi, con un gusto che abbina vecchio e nuovo attraverso una sensibilità del tutto particolare. In due parole, uno stile “boho-chic”: boho deriva da bohémien, termine francese nato per indicare nel XIX secolo una categoria particolare di artisti caratterizzati da uno stile di vita anticonvenzionale, libero dalle costrizioni della società e votato all’arte. Chic è un termine, anch’esso francese, che significa elegante, raffinato, esclusivo.
Sbirciamo ora in alcune case parigine, per vedere come possiamo prendere spunto dai nostri “vicini”… anche se lo stile talvolta è innato!
Sbirciamo ora in alcune case parigine, per vedere come possiamo prendere spunto dai nostri “vicini”… anche se lo stile talvolta è innato!
Il colore vivace si limita a piccoli accenti su accessori e tessili, che vengono accostati con naturalezza ed eterogeneità. Difficile trovare in una casa parigina una parete completamente colorata in tonalità accese; molto più comune trovare degli abbinamenti quasi casuali di tessuti e pattern diversi su uno sfondo chiaro e neutro.
2. Il potere dei dettagli (e delle modanature)
La bellezza è il risultato della cura nei dettagli: niente di più vero quando si parla di case parigine.
Ne sono una testimonianza, ad esempio, le modanature in gesso presenti sui soffitti di certe case risalenti alla seconda metà dell’Ottocento, l’epoca haussmaniana, ovvero quel periodo storico in cui prese forma gran parte della Parigi che ammiriamo oggi. Pare infatti che il barone Haussmann durante il suo prefetto mise mano ad oltre il 60% della città, tra grandi boulevard rettilinei, palazzi medievali rimessi a nuovo, sistemi fognari e del gas.
Presto arrivò anche il periodo dell’Art Nouveau a lasciare il proprio segno nelle case dei Parigini, con i suoi tipici motivi decorativi curvilinei. Le modanature in gesso sono un tratto distintivo unico del passaggio di queste epoche storiche e oggi nella loro versione in total white arricchiscono gli interni decorandoli con discrezione e raffinatezza. Sulle pareti le modanature spesso si espandono in vere e proprie boiserie, ovvero motivi decorativi che ricoprono una parte o la parete intera.
La bellezza è il risultato della cura nei dettagli: niente di più vero quando si parla di case parigine.
Ne sono una testimonianza, ad esempio, le modanature in gesso presenti sui soffitti di certe case risalenti alla seconda metà dell’Ottocento, l’epoca haussmaniana, ovvero quel periodo storico in cui prese forma gran parte della Parigi che ammiriamo oggi. Pare infatti che il barone Haussmann durante il suo prefetto mise mano ad oltre il 60% della città, tra grandi boulevard rettilinei, palazzi medievali rimessi a nuovo, sistemi fognari e del gas.
Presto arrivò anche il periodo dell’Art Nouveau a lasciare il proprio segno nelle case dei Parigini, con i suoi tipici motivi decorativi curvilinei. Le modanature in gesso sono un tratto distintivo unico del passaggio di queste epoche storiche e oggi nella loro versione in total white arricchiscono gli interni decorandoli con discrezione e raffinatezza. Sulle pareti le modanature spesso si espandono in vere e proprie boiserie, ovvero motivi decorativi che ricoprono una parte o la parete intera.
3. La bellezza del legno
Il legno, nelle sue tonalità più naturali, è un altro protagonista delle case parigine. Si tratta di un legno dall’aspetto quasi grezzo, in essenze calde, proprio quello delle travi strutturali e delle campate dei sottotetti: non vengono nascoste da controsoffitti ma anzi sono lasciate con orgoglio a vista, e come dare contro a questa scelta?
Il legno, nelle sue tonalità più naturali, è un altro protagonista delle case parigine. Si tratta di un legno dall’aspetto quasi grezzo, in essenze calde, proprio quello delle travi strutturali e delle campate dei sottotetti: non vengono nascoste da controsoffitti ma anzi sono lasciate con orgoglio a vista, e come dare contro a questa scelta?
I pavimenti sono in parquet e anche qui l’irregolarità predomina rispetto a un look più patinato e regolare.
In gergo esiste anche una posa del pavimento in legno chiamata proprio alla francese (anche detta all’ungherese) che consiste in una posa a spina di pesce con un taglio delle teste dei listelli a 45°-60°.
Questo tipo ti pavimentazione, di grande effetto ottico, viene proposta anche da molte case produttrici italiane, ma va detto che si tratta di una posa più dispendiosa rispetto alla classica spina di pesce perché richiede una maggiore manodopera. È diventata infatti molto in voga negli ambienti di lusso, anche al di fuori della Francia.
In gergo esiste anche una posa del pavimento in legno chiamata proprio alla francese (anche detta all’ungherese) che consiste in una posa a spina di pesce con un taglio delle teste dei listelli a 45°-60°.
Questo tipo ti pavimentazione, di grande effetto ottico, viene proposta anche da molte case produttrici italiane, ma va detto che si tratta di una posa più dispendiosa rispetto alla classica spina di pesce perché richiede una maggiore manodopera. È diventata infatti molto in voga negli ambienti di lusso, anche al di fuori della Francia.
4. Il camino
Il camino è un vero must delle case parigine. Tipico elemento architettonico degli appartamenti dell’Ottocento, è oggi parte integrante di un arredo fatto di interessanti accostamenti tra vecchio e nuovo.
Negli appartamenti parigini troviamo soprattutto caminetti in stile Luigi XVI, detto anche camino Boudin, spesso in marmo dalle venature rosse, oppure in stile Luigi XV o Pompadour, sempre in marmo.
È una grande fortuna averne ancora uno in casa, visti i costi che questi camini hanno oggi sul mercato.
Il camino è un vero must delle case parigine. Tipico elemento architettonico degli appartamenti dell’Ottocento, è oggi parte integrante di un arredo fatto di interessanti accostamenti tra vecchio e nuovo.
Negli appartamenti parigini troviamo soprattutto caminetti in stile Luigi XVI, detto anche camino Boudin, spesso in marmo dalle venature rosse, oppure in stile Luigi XV o Pompadour, sempre in marmo.
È una grande fortuna averne ancora uno in casa, visti i costi che questi camini hanno oggi sul mercato.
5. Come in un bistrot
Creare un piccolo angolo a mo’ di trattoria parigina in casa propria?
Perché no, le persone del luogo lo fanno: con piccoli tavolini rotondi, tazze e stoviglie a vista e tovaglie in stile rustico.
Non dimentichiamo, inoltre, un elemento fondamentale di questo stile: le sedie Thonet, il modello da bistrot per eccellenza. Riconoscibili grazie all’inconfondibile schienale in legno curvato, talvolta anche con seduta in paglia intrecciata.
Fai da te: come dare una seconda vita a una vecchia sedia Thonet (in francese)
Creare un piccolo angolo a mo’ di trattoria parigina in casa propria?
Perché no, le persone del luogo lo fanno: con piccoli tavolini rotondi, tazze e stoviglie a vista e tovaglie in stile rustico.
Non dimentichiamo, inoltre, un elemento fondamentale di questo stile: le sedie Thonet, il modello da bistrot per eccellenza. Riconoscibili grazie all’inconfondibile schienale in legno curvato, talvolta anche con seduta in paglia intrecciata.
Fai da te: come dare una seconda vita a una vecchia sedia Thonet (in francese)
6. Piccolo è bello
Le case di Parigi sono di dimensioni davvero ridotte, come spesso accade nelle grandi metropoli.
Per questo motivo gli spazi sono sfruttati al massimo, nel caso delle abitazioni parigine anche grazie ad una riduzione al minimo degli ingombri degli arredi.
Sono molto diffusi ad esempio i cosiddetti letti alla francese, le cui dimensioni sono 140 x 200 cm, ovvero circa 20 cm in meno rispetto alla larghezza dei nostri classici letti matrimoniali. Pare sia solamente questione di abitudine e che si riesca a dormire comodamente in due anche in questi letti, provare per credere.
Per lo stesso motivo vengono spesso utilizzati piccoli tavolini rotondi (appunto i tavolini da bistrot citati al punto precedente), perché chiaramente un tavolino rotondo ha un ingombro minore rispetto ad un tavolo quadrato.
Le case di Parigi sono di dimensioni davvero ridotte, come spesso accade nelle grandi metropoli.
Per questo motivo gli spazi sono sfruttati al massimo, nel caso delle abitazioni parigine anche grazie ad una riduzione al minimo degli ingombri degli arredi.
Sono molto diffusi ad esempio i cosiddetti letti alla francese, le cui dimensioni sono 140 x 200 cm, ovvero circa 20 cm in meno rispetto alla larghezza dei nostri classici letti matrimoniali. Pare sia solamente questione di abitudine e che si riesca a dormire comodamente in due anche in questi letti, provare per credere.
Per lo stesso motivo vengono spesso utilizzati piccoli tavolini rotondi (appunto i tavolini da bistrot citati al punto precedente), perché chiaramente un tavolino rotondo ha un ingombro minore rispetto ad un tavolo quadrato.
7. Illuminazione soft
L’arte dei dettagli, del decorare casualmente ma non troppo, sta tutta in un’adeguata illuminazione.
Se osservate bene i soggiorni parigini hanno sempre molti punti di illuminazione diversi: combinano lampade da terra, da tavolo, da parete e lampadari a soffitto.
L’arte dei dettagli, del decorare casualmente ma non troppo, sta tutta in un’adeguata illuminazione.
Se osservate bene i soggiorni parigini hanno sempre molti punti di illuminazione diversi: combinano lampade da terra, da tavolo, da parete e lampadari a soffitto.
Spesso inoltre le lampade sono dotate di paralume: non per niente abat-jour letteralmente in francese significa proprio “smorza-luce”, termine che è entrato nell’uso comune a indicare le tipiche lampade da tavolo con paralume.
Anche applique è un altro termine francese entrato nell’uso comune italiano, ad indicare invece le lampade da parete. Dotate anch’esse di paralume, emettono una luce radente più soft rispetto a quella di una lampada da soffitto e sono spesso utilizzate negli interni parigini.
Anche applique è un altro termine francese entrato nell’uso comune italiano, ad indicare invece le lampade da parete. Dotate anch’esse di paralume, emettono una luce radente più soft rispetto a quella di una lampada da soffitto e sono spesso utilizzate negli interni parigini.
Cosa ne pensi? Quale caratteristica preferisci dell’atmosfera che si respira negli interni parigini?
Proprio come gli abiti indossati dai loro abitanti: le case parigine si vestono nei toni del beige, del cipria, del bianco latte. Interni ovattati e luminosi, che conciliano lo sguardo e riposano la mente.