Mobile in Radica? Ecco Come Inserirlo fra Arredi Contemporanei
Storia, usi e interpretazioni di uno tra i materiali in stile più pregiati nella tradizione ebanista
Bello e ricercato o a volte un tantino pomposo? Il mobile in radica può apparire di difficile inserimento in un appartamento moderno. Eppure, il suo fascino mai mimetico, sinonimo nei secoli di eccellenza e ricerca artigianale, può essere efficacemente reinterpretato: procedendo con piccoli inserimenti mirati o, al contrario, giocando con contrasti iperbolici.
Radica, questa sconosciuta
Ma che cos’è esattamente la radica e perché è da sempre sinonimo di pregio e bellezza? Il nome stesso ci dà una pista importante per capire. La radica non è altro che la sezione del tronco di un albero che si trova vicino alla radice e che è caratterizzata dalla presenza di fibre legnose fortemente attorcigliate e con spiccate caratteristiche di compattezza e durezza.
L’impiego di questa tipologia di legno può essere molto eterogeneo: la radica di erice, ad esempio, è il legno privilegiato con cui realizzare le pipe (e di cui l’Italia vanta una tradizione eccellente). Nodi, venature e occhi di pernice (i “riccioletti” naturali che ne muovono la superficie nelle impiallacciature) si trasformano in un elemento decorativo dal grande potenziale anche per l’alto artigianato del mobile, che nel corso dei secoli ha sperimentato l’impiego della radica facendo la fortuna di credenze, sale da pranzo, cassettoni e tavolini.
Ma che cos’è esattamente la radica e perché è da sempre sinonimo di pregio e bellezza? Il nome stesso ci dà una pista importante per capire. La radica non è altro che la sezione del tronco di un albero che si trova vicino alla radice e che è caratterizzata dalla presenza di fibre legnose fortemente attorcigliate e con spiccate caratteristiche di compattezza e durezza.
L’impiego di questa tipologia di legno può essere molto eterogeneo: la radica di erice, ad esempio, è il legno privilegiato con cui realizzare le pipe (e di cui l’Italia vanta una tradizione eccellente). Nodi, venature e occhi di pernice (i “riccioletti” naturali che ne muovono la superficie nelle impiallacciature) si trasformano in un elemento decorativo dal grande potenziale anche per l’alto artigianato del mobile, che nel corso dei secoli ha sperimentato l’impiego della radica facendo la fortuna di credenze, sale da pranzo, cassettoni e tavolini.
Epoche e stili
Tra le tipologie di radica utilizzate, il noce è storicamente uno dei legni più pregiati e diffusi, anche se l’impiego di legni tropicali ha finito per allargare le potenzialità di utilizzo e le diverse rese estetiche.
L’impiego della radica fa la sua comparsa nel corso del Rinascimento, ma il grande boom e la forte sperimentazione è successiva: è stata l’Art Décò, infatti, a sublimare la radica in una nuova veste, sposando alle linee spiccatamente geometriche l’andamento irregolare dei suoi nodi.
Tra le tipologie di radica utilizzate, il noce è storicamente uno dei legni più pregiati e diffusi, anche se l’impiego di legni tropicali ha finito per allargare le potenzialità di utilizzo e le diverse rese estetiche.
L’impiego della radica fa la sua comparsa nel corso del Rinascimento, ma il grande boom e la forte sperimentazione è successiva: è stata l’Art Décò, infatti, a sublimare la radica in una nuova veste, sposando alle linee spiccatamente geometriche l’andamento irregolare dei suoi nodi.
Gli accostamenti giusti
Come dare risalto, ora che abbiamo letto la storia e conosciamo il valore e l’unicità di tali pezzi, a questo materiale lavorato con tanta maestria? Il consiglio migliore è sicuramente quello di non soffocare il mobile in radica con altri elementi, ma piuttosto di lasciargli aria e spazio collocandolo in un punto importante della casa, così da fare apprezzare la sua bellezza proprio con una posizione privilegiata.
Sarà opportuno alleggerire l’aspetto monumentale affiancando oggetti e complementi d’arredo eterogenei, così da conferire al mobile e all’ambiente un’aura vissuta e non “ingessata”.
Come dare risalto, ora che abbiamo letto la storia e conosciamo il valore e l’unicità di tali pezzi, a questo materiale lavorato con tanta maestria? Il consiglio migliore è sicuramente quello di non soffocare il mobile in radica con altri elementi, ma piuttosto di lasciargli aria e spazio collocandolo in un punto importante della casa, così da fare apprezzare la sua bellezza proprio con una posizione privilegiata.
Sarà opportuno alleggerire l’aspetto monumentale affiancando oggetti e complementi d’arredo eterogenei, così da conferire al mobile e all’ambiente un’aura vissuta e non “ingessata”.
Nuovo contemporaneo
Il bello dell’industria del mobile è che anche quando ti aspetti di avere già visto tutto una nuova soluzione è capace di stupirti per un accostamento realmente inedito. È il caso di questi pensili su disegno realizzati dall’azienda italiana Leardini 1964: in una cucina angolare che si distingue per pulizia e linearità, l’utilizzo di un mobile in radica cattura l’attenzione e si impone come soluzione decorativa non banale.
Il bello dell’industria del mobile è che anche quando ti aspetti di avere già visto tutto una nuova soluzione è capace di stupirti per un accostamento realmente inedito. È il caso di questi pensili su disegno realizzati dall’azienda italiana Leardini 1964: in una cucina angolare che si distingue per pulizia e linearità, l’utilizzo di un mobile in radica cattura l’attenzione e si impone come soluzione decorativa non banale.
Direzione kitsch
Infine, e questa è la parte più divertente, i mobili in radica non escludono cambi di stile, per l’appunto “radicali”. Il kitsch, non a caso, è il modo perfetto per ribaltare la presenza un po’ ingombrante di questi pezzi di arredo con una vera e propria operazione di sublimazione.
La chiave di volta? Sicuramente il contrasto: circondati da una carta da parati animalier (come in foto), da oggetti-icona dal look pop, da lampade minimaliste o da oggetti di arredo etnico, questi mobili riusciranno a trovare un nuovo tono, comunicando un inaspettato e sorprendente “effetto simpatia”.
Altro
Come Capire se un Mobile è Antico? L’Esperto Risponde
Infine, e questa è la parte più divertente, i mobili in radica non escludono cambi di stile, per l’appunto “radicali”. Il kitsch, non a caso, è il modo perfetto per ribaltare la presenza un po’ ingombrante di questi pezzi di arredo con una vera e propria operazione di sublimazione.
La chiave di volta? Sicuramente il contrasto: circondati da una carta da parati animalier (come in foto), da oggetti-icona dal look pop, da lampade minimaliste o da oggetti di arredo etnico, questi mobili riusciranno a trovare un nuovo tono, comunicando un inaspettato e sorprendente “effetto simpatia”.
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Come Capire se un Mobile è Antico? L’Esperto Risponde
Ci sono mobili della tradizione ebanista che sono un vero e proprio esempio di maestria e che sarebbe un peccato non utilizzare. Vediamo perché un mobile in radica è pregiato e perché, nonostante tutto, i suoi inserimenti e accostamenti sono assolutamente possibili.