Le Case di Houzz: Quando l’Upcycling Diventa il Segreto per Arredare
Si chiama “Casa riciclata” non a caso. Questo edificio nell’Australia Occidentale è una meraviglia nel riuso creativo di vecchi oggetti
Armati di passione per la sostenibilità e l’upcycling (“l’arte” di ridare nuova vita a vecchi oggetti, n.d.r.), e ansiosi di mostrare i risultati che si possono raggiungere con la sperimentazione progettuale, Carla e Ben Karsakis hanno provato a costruire una casa usando più materiali riciclati possibile: l’hanno chiamata “Casa riciclata”.
Questa coppia di professionisti del design ha acquistato un terreno di 760 metri quadrati a Bedford, nell’Australia Occidentale, con l’idea di dividerlo per fruttare al massimo l’investimento. Nella parte anteriore della tenuta c’era una costruzione molto semplice degli anni ‘40 che la coppia ha ristrutturato e venduto per pagarsi una nuova casa ideata ex novo nella parte posteriore della proprietà. Nel risistemare la dimora, la coppia ha recuperato i materiali dei vecchi fabbricati esistenti assieme ad altri bellissimi oggetti trovati qua e là. Così facendo, ha riempito la nuova casa di vita e di calore… risparmiando!
Questa coppia di professionisti del design ha acquistato un terreno di 760 metri quadrati a Bedford, nell’Australia Occidentale, con l’idea di dividerlo per fruttare al massimo l’investimento. Nella parte anteriore della tenuta c’era una costruzione molto semplice degli anni ‘40 che la coppia ha ristrutturato e venduto per pagarsi una nuova casa ideata ex novo nella parte posteriore della proprietà. Nel risistemare la dimora, la coppia ha recuperato i materiali dei vecchi fabbricati esistenti assieme ad altri bellissimi oggetti trovati qua e là. Così facendo, ha riempito la nuova casa di vita e di calore… risparmiando!
Carla e Ben volevano che la loro casa ricordasse un po’ un magazzino e così hanno progettato uno spazio a pianta aperta fortemente caratterizzato da elementi come, ad esempio, la parete di mattoni a vista. Per sostenere quest’ultima, hanno recuperato una trave del West Toodyay Bridge. Anche se è una parte strutturale, i dadi e i bulloni ben visibili aggiungono al tutto un che di storico e di affascinante.
I mobili della cucina provengono da una casa che è stata demolita. I piani di appoggio, invece, arrivano da un ristorante.
L’isola ha davvero una forte personalità: è fatta con il legno di uno dei vari fabbricati che in precedenza si ergevano nella tenuta.
Alla ricerca di qualcosa da aggiungere alla parte posteriore dell’isola, Carla si è imbattuta in alcuni pezzi di vecchia latta pressata in un centro di raccolta. «C’erano dei fogli di questo materiale risalenti all’età vittoriana, tutti piegati e deformati. Mio padre, che è un falegname, li ha rimessi in forma e li ha attaccati con dei chiodi» racconta Carla.
L’isola ha davvero una forte personalità: è fatta con il legno di uno dei vari fabbricati che in precedenza si ergevano nella tenuta.
Alla ricerca di qualcosa da aggiungere alla parte posteriore dell’isola, Carla si è imbattuta in alcuni pezzi di vecchia latta pressata in un centro di raccolta. «C’erano dei fogli di questo materiale risalenti all’età vittoriana, tutti piegati e deformati. Mio padre, che è un falegname, li ha rimessi in forma e li ha attaccati con dei chiodi» racconta Carla.
Ciò che rende speciale questa cucina è la combinazione di materiali scelti su misura. Racconta Carla: «Ci piace da morire. Per noi vivere e ricevere qui [altre persone] è un piacere assoluto».
Un punto fondamentale del progetto era quello di mantenere uno sfondo sobrio. Carla voleva dare un senso di spazio e così ha tenuto aperte la zona giorno e ha mantenuto neutri sia i pavimenti, sia le pareti. Allo stesso tempo ha dato molto risalto ai vari elementi vintage utilizzati per arredare la casa.
La zona soggiorno si trova nella parte posteriore dell’open space. Carla ha pitturato la parete sul fondo di un colore più freddo per bilanciare la tonalità calda dei mattoni a vista e del legno. Il carattere di questa stanza è definito dalla tinta blu notte.
In una vecchia baracca per operai, demolita per fare spazio alla nuova costruzione, Carla e Ben hanno trovato un pezzo di legno e l’hanno usato per fabbricare una porta che funge come dispensa. Così facendo, tra l’altro, hanno conservato un pezzo di storia di questa terra.
Curiosamente, questa è la “terza vita” del pezzo di legno da cui è stata ricavata la porta, dato che anche il proprietario precedente l’aveva usato per farne una.
Curiosamente, questa è la “terza vita” del pezzo di legno da cui è stata ricavata la porta, dato che anche il proprietario precedente l’aveva usato per farne una.
Il vecchio tavolo da lavoro, riusato come toilette in bagno, è un altro dei ritrovamenti di una delle capanne della proprietà.
Le piastrelle spagnole del pavimento, trattate all’encausto, sono una delle particolarità della casa a cui Carla tiene maggiormente e anche tra quelle più costose. «Dopo molte ricerche ce le siamo procurate attraverso un sito spagnolo. Ci siamo dovuti fidare di questa azienda e sperare che le piastrelle arrivassero. Alla fine sono arrivate e, anche prese singolarmente, sono una vera opera d’arte».
Le piastrelle spagnole del pavimento, trattate all’encausto, sono una delle particolarità della casa a cui Carla tiene maggiormente e anche tra quelle più costose. «Dopo molte ricerche ce le siamo procurate attraverso un sito spagnolo. Ci siamo dovuti fidare di questa azienda e sperare che le piastrelle arrivassero. Alla fine sono arrivate e, anche prese singolarmente, sono una vera opera d’arte».
Dopo tutte le energie impiegate per la sistemazione del pavimento, Carla voleva mostrare in tutta la sua bellezza il bellissimo soffitto alto. In un centro di raccolta ha scoperto delle stupende piastrelle in ceramica da usare sulle pareti: un vero e proprio tesoro.
Spiega Carla: «Erano difettate e perciò destinate alla discarica. Sono di un bellissimo bianco grigiastro e, io e Ben, abbiamo usato un intonaco nero carbone-cioccolato per dare loro il giusto risalto». Lo spazio tra le piastrelle e il soffitto è stato pitturato con un grigio scuro tendente al marrone per esaltare ulteriormente il colore delle ceramiche.
La vasca con piedi ad artiglio è un pezzo d’antiquariato.
Spiega Carla: «Erano difettate e perciò destinate alla discarica. Sono di un bellissimo bianco grigiastro e, io e Ben, abbiamo usato un intonaco nero carbone-cioccolato per dare loro il giusto risalto». Lo spazio tra le piastrelle e il soffitto è stato pitturato con un grigio scuro tendente al marrone per esaltare ulteriormente il colore delle ceramiche.
La vasca con piedi ad artiglio è un pezzo d’antiquariato.
A prima vista la camera da letto sembra davvero molto semplice e l’effetto è voluto. La stessa parete della cucina, con mattoni a vista, è stata utilizzata per aggiungere un tocco di vivacità al muro di fronte al letto.
Lasciando esposti i mattoni su entrambi i lati della parete, i due coniugi hanno potuto sfruttarne al massimo l’accento brioso. Per quanto riguarda la camera, l’atmosfera è rimasta leggera, luminosa e calma.
Lasciando esposti i mattoni su entrambi i lati della parete, i due coniugi hanno potuto sfruttarne al massimo l’accento brioso. Per quanto riguarda la camera, l’atmosfera è rimasta leggera, luminosa e calma.
La semplice lampada a sospensione di stile industriale è uno dei tanti, eclettici, oggetti recuperati della casa. Carla e Ben sono stati ben attenti a non spendere troppo negli accessori dimostrando così che le occasioni in vendita possono avere lo stesso valore di oggetti nuovi.
La suocera di Carla ha trovato questa poltrona anni ‘50 sul marciapiede, aggiungendo così una nuova nota di allegria alla camera da letto.
I due padroni di casa potevano decidere se creare separatamente un bagno e uno spogliatoio ma, dato che intendevano fare un uso razionale dello spazio, alla fine hanno optato per la soluzione che riuniva le due zone in un unico e grande ambiente.
Nel ristrutturare l’edificio esistente Carla e Ben hanno trovato un sacco di giornali degli anni ‘50 sotto il pavimento di linoleum. Questi vecchi articoli hanno un grande valore affettivo per la coppia che li ha usati per farne dei fiori di carta in occasione del proprio matrimonio.
All’inizio li avevano messi sotto cornice ma poi Carla ha avuto l’idea di usarli per rivestire una parete un po’ speciale in onore della storia della casa e del loro amore. I toni caldi di questi fogli di giornale si percepiscono fino alla camera matrimoniale.
Il lavabo smaltato è stato uno dei primi acquisti della coppia. I due hanno poi trovato una credenza e l’hanno fatta trasformare dal falegname in una toilette.
Nel ristrutturare l’edificio esistente Carla e Ben hanno trovato un sacco di giornali degli anni ‘50 sotto il pavimento di linoleum. Questi vecchi articoli hanno un grande valore affettivo per la coppia che li ha usati per farne dei fiori di carta in occasione del proprio matrimonio.
All’inizio li avevano messi sotto cornice ma poi Carla ha avuto l’idea di usarli per rivestire una parete un po’ speciale in onore della storia della casa e del loro amore. I toni caldi di questi fogli di giornale si percepiscono fino alla camera matrimoniale.
Il lavabo smaltato è stato uno dei primi acquisti della coppia. I due hanno poi trovato una credenza e l’hanno fatta trasformare dal falegname in una toilette.
Carla, che è una patita di Art Déco, voleva che in casa ci fosse un tocco anche di questo stile e questa piccola credenza antica è il dettaglio perfetto che fa la differenza nella camera degli ospiti.
Carla ha dipinto questo murale in cortile proprio per esprimere il suo amore per il déco e l’illustrazione. «Volevo aggiungere una componente di colore alla zona esterna e allo stesso tempo dare continuità agli accenti azzurro-verde acqua che si trovano nel resto della casa. Così, alla fine, ho deciso di disegnare un pavone astratto».
Chi ci abita: Ben, Carla Karsakis e il loro cane Yoko, un incrocio tra un Rhodesian Ridge-back e un mastino. Carla è designer (Etica Studios); Ben è urbanista
Dove: Bedford, Australia Occidentale (nei dintorni di Perth)
Superficie: 145 metri quadrati, tre camere da letto, un bagno con lavanderia, un bagno e uno spogliatoio
Anche se sembra una costruzione ben conservata degli anni ‘40 o ‘50, quella di Ben e Carla è una villa nuovissima. È una casa piena di brio, grazie ai molti oggetti raccolti nei posti più disparati: te ne accorgi appena varchi la soglia. In effetti, la porta di ingresso stessa è stata recuperata da una casa demolita e la targhetta con la scritta “Uno”, che va a completare il numero civico, è stata trovata in una discarica.