La Perfezione Non Esiste. Parola di Esperti di Interior Design!
Inconfessabili verità di famosi designer e blogger sulle loro case… che vi faranno sentire meglio se pensate alla vostra
Desiderereste ardentemente raggiungere le vette di alcune delle stupende abitazioni che vedete su Houzz e sui vostri blog di design preferiti? Avete la sensazione che a casa vostra non riuscirete mai a ottenere uno stile così impeccabile? Ecco per voi un regalo. Questi famosi blogger di design ed esperti di arredamento britannici sono stati molto disponibili con noi e ci hanno rassicurato: le loro case in fotografia sembrano assolutamente perfette, ma la verità è che, ogni giorno, ciascuno di loro ha a che fare con gli stessi problemi di tutti noi.
«Viviamo qui da sette anni. E abbiamo già cambiato sei vasche da bagno»
Kate Watson-Smyth di Mad About the House è consulente di interior design, nonché personal shopper, giornalista e una premiata blogger. Vive a Londra.
«Ecco: questa magnifica vasca da bagno freestanding di fronte al camino incarna alla perfezione il mito del bagno di lusso. Quando ci siamo trasferiti in questa casa, mio marito ha deciso che avrebbe passato le domeniche pomeriggio sdraiato in vasca, guardando gli alberi fuori dalla finestra e ascoltando Radio 4 con un calice di vino in mano», ricorda Kate.
«Ad ogni modo, ciò che probabilmente non si capisce tanto dalla foto è che si tratta di una vasca corta: 150 centimetri contro gli abituali 170. Il motivo è che non c’era spazio a sufficienza per una vasca freestanding, per i sanitari e per una doccia separata. Questa è la prima cosa da tenere presente.
In secondo luogo, ci siamo presto fatti l’idea che ci sarebbe stata utile una valvola di troppo pieno. Ciò in realtà significava che, dato che la vasca era corta e lo scarico stava proprio nel mezzo (e non a lato) della vasca stessa, quando cercavi di sdraiarti (era comunque impossibile), ci finivi per battere contro e l’acqua cominciava a fuoriuscire… Questa storia ha due morali: o ti compri una vasca da bagno di lunghezza regolare o ti accerti subito che lo scarico è in fondo alla vasca. E non comprare mai una vasca con il troppo pieno!
Viviamo qui da sette anni. E abbiamo già cambiato sei vasche da bagno. Non credete mai a tutto ciò che vedete in foto».
Visita la casa di Kate
Kate Watson-Smyth di Mad About the House è consulente di interior design, nonché personal shopper, giornalista e una premiata blogger. Vive a Londra.
«Ecco: questa magnifica vasca da bagno freestanding di fronte al camino incarna alla perfezione il mito del bagno di lusso. Quando ci siamo trasferiti in questa casa, mio marito ha deciso che avrebbe passato le domeniche pomeriggio sdraiato in vasca, guardando gli alberi fuori dalla finestra e ascoltando Radio 4 con un calice di vino in mano», ricorda Kate.
«Ad ogni modo, ciò che probabilmente non si capisce tanto dalla foto è che si tratta di una vasca corta: 150 centimetri contro gli abituali 170. Il motivo è che non c’era spazio a sufficienza per una vasca freestanding, per i sanitari e per una doccia separata. Questa è la prima cosa da tenere presente.
In secondo luogo, ci siamo presto fatti l’idea che ci sarebbe stata utile una valvola di troppo pieno. Ciò in realtà significava che, dato che la vasca era corta e lo scarico stava proprio nel mezzo (e non a lato) della vasca stessa, quando cercavi di sdraiarti (era comunque impossibile), ci finivi per battere contro e l’acqua cominciava a fuoriuscire… Questa storia ha due morali: o ti compri una vasca da bagno di lunghezza regolare o ti accerti subito che lo scarico è in fondo alla vasca. E non comprare mai una vasca con il troppo pieno!
Viviamo qui da sette anni. E abbiamo già cambiato sei vasche da bagno. Non credete mai a tutto ciò che vedete in foto».
Visita la casa di Kate
«Due figlie adolescenti… fanno molta, molta confusione!»
Jessica Zoob, è un’artista e blogger che lavora in Sussex e che, tra le altre cose, ha vinto l’Elle Decoration British Design Award.
«Questa casa ha la stessa concezione di una barca, con un sacco di posti dove nascondere le cose. Oltre a ciò che si può vedere in foto (compresi i cassetti sotto la seduta in fondo), abbiamo armadi e divani con letti estraibili. Io ho anche voluto che ci fossero molti contenitori, e per una ragione precisa. Ho due figlie adolescenti, che fanno molta, molta confusione! Inoltre, ho progettato la casa in modo da poter ospitare quattordici persone: le ragazze adorano fare i pigiama party. Ecco, non sono del tutto certa che sia stata la migliore delle idee, specialmente la mattina dopo i grandi party…
È una casa dove regna l’allegria, ed è fondamentale avere un sacco di posti dove nascondere tutta la confusione delle ragazze… specie un minuto prima della realizzazione di un servizio fotografico!».
Tutte le foto di casa di Jessica
Jessica Zoob, è un’artista e blogger che lavora in Sussex e che, tra le altre cose, ha vinto l’Elle Decoration British Design Award.
«Questa casa ha la stessa concezione di una barca, con un sacco di posti dove nascondere le cose. Oltre a ciò che si può vedere in foto (compresi i cassetti sotto la seduta in fondo), abbiamo armadi e divani con letti estraibili. Io ho anche voluto che ci fossero molti contenitori, e per una ragione precisa. Ho due figlie adolescenti, che fanno molta, molta confusione! Inoltre, ho progettato la casa in modo da poter ospitare quattordici persone: le ragazze adorano fare i pigiama party. Ecco, non sono del tutto certa che sia stata la migliore delle idee, specialmente la mattina dopo i grandi party…
È una casa dove regna l’allegria, ed è fondamentale avere un sacco di posti dove nascondere tutta la confusione delle ragazze… specie un minuto prima della realizzazione di un servizio fotografico!».
Tutte le foto di casa di Jessica
«Io non sono in grado di far vivere (nel senso vero e proprio della parola) nessuna pianta al mondo»
Teri Muncey è una designer, illustratrice, stilista e artista di Londra. È autrice del blog The Lovely Drawer.
«La gente ci fa i complimenti per tutte le piante che abbiamo nel nostro nuovo soggiorno e per quanto sono belle e rigogliose. Quello che non si capisce, guardando questa foto, è che si tratta di piante finte: io non sono in grado di far vivere (nel senso vero e proprio della parola) nessuna pianta al mondo.
Ho provato e riprovato, ma ho dovuto accettare l’idea che potevo rompere il circolo vizioso soltanto cambiando strategia e optando per una via più semplice!
L’unica pianta vera in questa foto è quella alta, nascosta in un angolo della stanza e coperta da quella finta, bella verde, piazzata davanti. Ha così tante foglie marroni… e in più ci hanno detto che dentro è completamente marcia. Voi, in caso di dubbio, scegliete le piante finte».
My Houzz: A Casa di Teri Muncey, la Blogger di The Lovely Drawer
Teri Muncey è una designer, illustratrice, stilista e artista di Londra. È autrice del blog The Lovely Drawer.
«La gente ci fa i complimenti per tutte le piante che abbiamo nel nostro nuovo soggiorno e per quanto sono belle e rigogliose. Quello che non si capisce, guardando questa foto, è che si tratta di piante finte: io non sono in grado di far vivere (nel senso vero e proprio della parola) nessuna pianta al mondo.
Ho provato e riprovato, ma ho dovuto accettare l’idea che potevo rompere il circolo vizioso soltanto cambiando strategia e optando per una via più semplice!
L’unica pianta vera in questa foto è quella alta, nascosta in un angolo della stanza e coperta da quella finta, bella verde, piazzata davanti. Ha così tante foglie marroni… e in più ci hanno detto che dentro è completamente marcia. Voi, in caso di dubbio, scegliete le piante finte».
My Houzz: A Casa di Teri Muncey, la Blogger di The Lovely Drawer
«Ognuno di noi nella vita ha avuto a che fare con una “catastrofe da piastrelle”, o no?»
Egon Walesch è un premiato interior designer e blogger che vive tra la zona sud-est di Londra e l’Irlanda.
«Questa è la storia di una catastrofe da piastrelle (ognuno di noi nella vita ha avuto a che fare con “una catastrofe da piastrelle”, o no?). Magari non una vera e propria “catastrofe”, ma vi racconto un piccolo segreto. Quando progettavamo l’ampliamento della nostra veranda, abbiamo deciso di rivestire il pavimento che porta in giardino con deliziose piastrelle a encausto in diverse tonalità di grigio. Abbiamo dedicato molto tempo a capire come posare queste piastrelle, appositamente ordinate in Spagna, in modo da ottenere il motivo più elegante da vedere dall’interno della stanza…
Sfortunatamente, in fase di posa sono stati commessi alcuni errori, e, dopo pochi mesi, le piastrelle hanno cominciato a creparsi. L’impresa edile ha riconosciuto la propria responsabilità e si è impegnata a sostituirle: il lavoro implicava anche la rimozione dell’impianto di riscaldamento a pavimento e della gettata di malta. Avendo già vissuto in casa durante i lavori, non potevamo sopravvivere all’idea di trovarci di nuovo ad abitare in un cantiere, così abbiamo prenotato una bella vacanza e consegnato le chiavi all’impresa. Questa seconda volta il lavoro è stato fatto bene, e non abbiamo avuto problemi… L’unica cosa è che le piastrelle non sono state posizionate come in origine, e noi non eravamo presenti per dare istruzioni precise sul disegno che desideravamo fosse realizzato. Attualmente, così, il motivo più bello risulta quello che si vede dal giardino, e non viceversa! Non abbiamo avuto il coraggio di dirlo all’impresa. E non posso pensare di affrontare il lavoro una terza volta…».
Sfoglia le foto della casa di Egon
Egon Walesch è un premiato interior designer e blogger che vive tra la zona sud-est di Londra e l’Irlanda.
«Questa è la storia di una catastrofe da piastrelle (ognuno di noi nella vita ha avuto a che fare con “una catastrofe da piastrelle”, o no?). Magari non una vera e propria “catastrofe”, ma vi racconto un piccolo segreto. Quando progettavamo l’ampliamento della nostra veranda, abbiamo deciso di rivestire il pavimento che porta in giardino con deliziose piastrelle a encausto in diverse tonalità di grigio. Abbiamo dedicato molto tempo a capire come posare queste piastrelle, appositamente ordinate in Spagna, in modo da ottenere il motivo più elegante da vedere dall’interno della stanza…
Sfortunatamente, in fase di posa sono stati commessi alcuni errori, e, dopo pochi mesi, le piastrelle hanno cominciato a creparsi. L’impresa edile ha riconosciuto la propria responsabilità e si è impegnata a sostituirle: il lavoro implicava anche la rimozione dell’impianto di riscaldamento a pavimento e della gettata di malta. Avendo già vissuto in casa durante i lavori, non potevamo sopravvivere all’idea di trovarci di nuovo ad abitare in un cantiere, così abbiamo prenotato una bella vacanza e consegnato le chiavi all’impresa. Questa seconda volta il lavoro è stato fatto bene, e non abbiamo avuto problemi… L’unica cosa è che le piastrelle non sono state posizionate come in origine, e noi non eravamo presenti per dare istruzioni precise sul disegno che desideravamo fosse realizzato. Attualmente, così, il motivo più bello risulta quello che si vede dal giardino, e non viceversa! Non abbiamo avuto il coraggio di dirlo all’impresa. E non posso pensare di affrontare il lavoro una terza volta…».
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«Preparare questa stanza per il servizio fotografico è stato un tale stress che… stavamo quasi per lasciarci»
David White e Mark Russell di Forward Features sono due premiati blogger che si occupano di design e vivono a Londra.
«Questa foto è stata fatta con una montagna di vestiti ammassati dietro di noi in modo che non fossero visibili», confessa David White. Lo scatto doveva ritrarre il nostro nuovo appartamento di Peckham, il che ha comportato un lavoro di rimozione e sostituzione di vecchi mobili e accessori vari. Per la realizzazione del servizio fotografico dovevamo spostare anche un appendiabiti carico di pesanti cappotti… e naturalmente l’intero arnese è andato per terra. Con tutti i vestiti che non si vedono in foto. Stavamo quasi per lasciarci, è stato un vero stress!».
David White e Mark Russell di Forward Features sono due premiati blogger che si occupano di design e vivono a Londra.
«Questa foto è stata fatta con una montagna di vestiti ammassati dietro di noi in modo che non fossero visibili», confessa David White. Lo scatto doveva ritrarre il nostro nuovo appartamento di Peckham, il che ha comportato un lavoro di rimozione e sostituzione di vecchi mobili e accessori vari. Per la realizzazione del servizio fotografico dovevamo spostare anche un appendiabiti carico di pesanti cappotti… e naturalmente l’intero arnese è andato per terra. Con tutti i vestiti che non si vedono in foto. Stavamo quasi per lasciarci, è stato un vero stress!».
«La sensazione è quella di trovarsi in una stanza divisa a metà. Da una parte l’atmosfera è calma e serena, dall’altra…»
Caroline Rowland di Patchwork Harmony è una scrittrice, si occupa di editing di contenuti e immagini, ed è la fondatrice di 91 Magazine. Vive in Surrey.
«Quando ci siamo trasferiti qui, sei mesi fa, questa stanza aveva moquette blu scuro e pareti di un rosa bello carico. Ci siamo affrettati a dipingere le pareti di bianco e a pensare a qualcosa di diverso per il pavimento. La camera si è trasformata, ma siamo ancora in alto mare. La sensazione è quella di trovarsi in una stanza divisa a metà: se guardi verso il letto l’atmosfera è calma e serena, se guardi nella direzione opposta ci sono ancora scatoloni da aprire e vecchi mobili da dare in beneficienza, che non c’entrano nulla con il resto. Arriveremo presto a rendere l’altra metà altrettanto piena di serenità, spero…»
Guarda la sua casa
Caroline Rowland di Patchwork Harmony è una scrittrice, si occupa di editing di contenuti e immagini, ed è la fondatrice di 91 Magazine. Vive in Surrey.
«Quando ci siamo trasferiti qui, sei mesi fa, questa stanza aveva moquette blu scuro e pareti di un rosa bello carico. Ci siamo affrettati a dipingere le pareti di bianco e a pensare a qualcosa di diverso per il pavimento. La camera si è trasformata, ma siamo ancora in alto mare. La sensazione è quella di trovarsi in una stanza divisa a metà: se guardi verso il letto l’atmosfera è calma e serena, se guardi nella direzione opposta ci sono ancora scatoloni da aprire e vecchi mobili da dare in beneficienza, che non c’entrano nulla con il resto. Arriveremo presto a rendere l’altra metà altrettanto piena di serenità, spero…»
Guarda la sua casa
«Stiamo mettendo da parte i soldi per finire di sistemare il pavimento»
Karen Knox, che scrive di arredamento sul suo blog Making Spaces, è una consulente di design specializzata in progetti a budget ridotto. Vive a Leeds, in Inghilterra.
«Questo ambiente è stato riprogettato in occasione dell’ampliamento del nostro loft. Abbiamo rimosso una parete, e quello che era un ripostiglio è diventato questo angolo studio. La vecchia distribuzione degli spazi, però, si può ancora intuire, perché la stanza ha una moquette e la zona della scala ne ha un’altra. Nel punto dove c’era la porta, è visibile una crepa e le assi del pavimento sporgono un po’. Nella foto, è evidente, in basso a destra, il punto dove dobbiamo cambiare la moquette… Stiamo mettendo da parte i soldi per ricoprire il pavimento».
Karen Knox, che scrive di arredamento sul suo blog Making Spaces, è una consulente di design specializzata in progetti a budget ridotto. Vive a Leeds, in Inghilterra.
«Questo ambiente è stato riprogettato in occasione dell’ampliamento del nostro loft. Abbiamo rimosso una parete, e quello che era un ripostiglio è diventato questo angolo studio. La vecchia distribuzione degli spazi, però, si può ancora intuire, perché la stanza ha una moquette e la zona della scala ne ha un’altra. Nel punto dove c’era la porta, è visibile una crepa e le assi del pavimento sporgono un po’. Nella foto, è evidente, in basso a destra, il punto dove dobbiamo cambiare la moquette… Stiamo mettendo da parte i soldi per ricoprire il pavimento».
«Il mio ingresso… sembra completo e abbastanza “adulto”. La verità, però, è molto diversa!»
Sally Smith è una stylist e scrive di interior design sul suo blog Smith Home Style. Vive a Londra.
«La mia casa è un continuo work in progress e niente è mai veramente finito. Questo è il mio ingresso. Ho sempre amato profondamente queste piastrelle e la porta in stile edoardiano: guardando la foto, questo ambiente sembra completo e abbastanza “adulto”. La verità, però, è molto diversa!
Purtroppo abbiamo una porta di ingresso molto brutta e sciatta, che non abbiamo mai toccato e ci teniamo da quando siamo venuti a vivere qui (13 anni fa!), con la vernice che si stacca e alcuni pannelli in vetro rotti. Il giardino davanti a casa, se così possiamo chiamarlo, è un ammasso di cemento, ghiaia ed erbacce. Abbiamo un cancello in legno se possibile ancora più malconcio che non si chiude, e un vialetto che si allaga ogni volta che piove. Per non dire delle grondaie che perdono e gocciolano tutta la notte in caso di pioggia forte. E potrei andare avanti per ore…».
Condividete i vostri segreti: se faceste una foto della stanza o dell’angolo più bello di casa vostra, che cosa celerebbe quella foto così perfetta? Confessatelo nei Commenti qui sotto!
Sally Smith è una stylist e scrive di interior design sul suo blog Smith Home Style. Vive a Londra.
«La mia casa è un continuo work in progress e niente è mai veramente finito. Questo è il mio ingresso. Ho sempre amato profondamente queste piastrelle e la porta in stile edoardiano: guardando la foto, questo ambiente sembra completo e abbastanza “adulto”. La verità, però, è molto diversa!
Purtroppo abbiamo una porta di ingresso molto brutta e sciatta, che non abbiamo mai toccato e ci teniamo da quando siamo venuti a vivere qui (13 anni fa!), con la vernice che si stacca e alcuni pannelli in vetro rotti. Il giardino davanti a casa, se così possiamo chiamarlo, è un ammasso di cemento, ghiaia ed erbacce. Abbiamo un cancello in legno se possibile ancora più malconcio che non si chiude, e un vialetto che si allaga ogni volta che piove. Per non dire delle grondaie che perdono e gocciolano tutta la notte in caso di pioggia forte. E potrei andare avanti per ore…».
Condividete i vostri segreti: se faceste una foto della stanza o dell’angolo più bello di casa vostra, che cosa celerebbe quella foto così perfetta? Confessatelo nei Commenti qui sotto!
Charlotte Duckworth è una giornalista che scrive di arredamento per bambini sul blog Go To Your Room e abita in Surrey, in Inghilterra.
«Sapete che cosa non si vede nella foto? Il soffitto di questa stanza ha una superficie strollata degli anni Ottanta e presenta delle cavillature. Quando mi sono trasferita qui, ho fatto rasare il soffitto per coprire le fessure e la pittura sconnessa, così da dare al tutto una finitura omogenea», racconta Charlotte.
«Ero esausta: con una sola settimana a disposizione, avevo preparato l’appartamento tutto di corsa prima di trasferirmici. Mio padre era così ansioso di aiutarmi che un pomeriggio che mi ero presa di riposo da tutto quel lavoro sfiancante, si è introdotto di nascosto in casa e ha pitturato il soffitto per me. Sfortunatamente, però, l’intonaco non era completamente asciutto, così il soffitto ha cominciato a creparsi, finché non è caduto giù tutto. Siamo stati fino all’una di notte a raccogliere i calcinacci e a ripulire la stanza. Ma, la cosa peggiore è che l’intonaco era caduto sul mio nuovo pavimento appena dipinto, che si è tutto graffiato. L’insegnamento che ne ho tratto? Mai dipingere sull’intonaco finché non è asciutto al cento per cento! Dopo, naturalmente, non ho avuto il tempo di intonacare di nuovo il soffitto. Così gobbe e fessure sono ancora tutte lì!».
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