Da Pro a Pro: Come Gestisci gli Aumenti di Prezzi con il Cliente?
Come districarsi tra caro materiali, clausole contrattuali, organizzazione del magazzino
A partire dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19 si sono registrati, a livello globale, aumenti notevoli dei prezzi delle materie prime, e di conseguenza dei materiali per l’edilizia. Ad oggi la contingenza del cosiddetto caro materiali non si placa, anzi è acuita dalla crisi energetica innescata dal conflitto Russia-Ucraina nonché dall’effetto distorcente del Superbonus al 110. Come gestire gli aumenti dei prezzi dei materiali con il cliente? Ecco le strategie possibili.
Attivare la clausola di revisione prezzi significa che, con aumenti superiori al 10% non prevedibili, la ditta può richiedere al cliente una revisione dei prezzi. Naturalmente occorre spiegare bene come funziona e ricordarsi che con riduzione superiori al 10% dei prezzi, il committente può richiedere la revisione a ribasso dell’importo contrattuale.
Quanto detto vale per i contratti tra privati mentre per gli appalti pubblici sono previste per normativa la possibilità di revisione prezzi in aumento o diminuzione sino alla concorrenza di 1/5 dell’importo contrattuale oltre alla possibilità, straordinaria, di richiedere in contributo speciale allo Stato per la contingenza attuale.
Come Proteggersi dall’ Aumento dei Costi di Ristrutturazione
Quanto detto vale per i contratti tra privati mentre per gli appalti pubblici sono previste per normativa la possibilità di revisione prezzi in aumento o diminuzione sino alla concorrenza di 1/5 dell’importo contrattuale oltre alla possibilità, straordinaria, di richiedere in contributo speciale allo Stato per la contingenza attuale.
Come Proteggersi dall’ Aumento dei Costi di Ristrutturazione
Se il caro materiali è troppo per il committente?
Se la ditta ha diritto, con la clausola di revisione dei prezzi, di richiedere un aumento dell’importo contrattuale, di contro, il committente ha diritto di attivare la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità. Anche in questo caso il fondamento è il Codice Civile, in particolare l’articolo 1467, che vale la pena citare nel contratto per scongiurare fraintendimenti. Per evitare di perdere la commessa è bene, quindi, chiedere la revisione prezzi là dove effettivamente vi è un costo maggiore per l’impresa e non quando il materiale è stato preventivamente acquistato, e poi immagazzinato, a un prezzo congruo rispetto al preventivo.
Se la ditta ha diritto, con la clausola di revisione dei prezzi, di richiedere un aumento dell’importo contrattuale, di contro, il committente ha diritto di attivare la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità. Anche in questo caso il fondamento è il Codice Civile, in particolare l’articolo 1467, che vale la pena citare nel contratto per scongiurare fraintendimenti. Per evitare di perdere la commessa è bene, quindi, chiedere la revisione prezzi là dove effettivamente vi è un costo maggiore per l’impresa e non quando il materiale è stato preventivamente acquistato, e poi immagazzinato, a un prezzo congruo rispetto al preventivo.
Se il caro materiali è troppo per la ditta?
Se il caro materiali pesa troppo all’impresa rispetto all’importo contrattuale, nel senso che vi è il rischio di lavorare a zero oppure addirittura in perdita, è possibile ricorre alla risoluzione contrattuale in eccezione di inadempimento (art. 1460 del Codice Civile). In pratica l’impresa rinuncia a completare il contratto a causa degli aumenti imprevedibili dei materiali, senza con ciò essere costretta a pagare penali o risarcimenti al committente. Indicare gli estremi normativi sul contratto e soprattutto essere trasparenti con la committenza è fondamentale per evitare di ricorrere in giudizio.
Se il caro materiali pesa troppo all’impresa rispetto all’importo contrattuale, nel senso che vi è il rischio di lavorare a zero oppure addirittura in perdita, è possibile ricorre alla risoluzione contrattuale in eccezione di inadempimento (art. 1460 del Codice Civile). In pratica l’impresa rinuncia a completare il contratto a causa degli aumenti imprevedibili dei materiali, senza con ciò essere costretta a pagare penali o risarcimenti al committente. Indicare gli estremi normativi sul contratto e soprattutto essere trasparenti con la committenza è fondamentale per evitare di ricorrere in giudizio.
Ampliare il magazzino
La gestione oculata del magazzino è importantissima in fase di aumento dei prezzi. Vale la pena investire tempo e magari dedicare una persona a ottimizzare le scorte, puntando sui materiali lavorati o semi lavorati che meglio si adattano ad essere utilizzati in più cantieri. Per esempio cemento, rete elettrosaldata, tondini in ferro, legname semilavorato, tubazioni in PVC. Non conviene, invece, fare scorta di materiali la cui scelta dipende dal committente come: piastrelle, porte, sanitari e rubinetterie.
La gestione oculata del magazzino è importantissima in fase di aumento dei prezzi. Vale la pena investire tempo e magari dedicare una persona a ottimizzare le scorte, puntando sui materiali lavorati o semi lavorati che meglio si adattano ad essere utilizzati in più cantieri. Per esempio cemento, rete elettrosaldata, tondini in ferro, legname semilavorato, tubazioni in PVC. Non conviene, invece, fare scorta di materiali la cui scelta dipende dal committente come: piastrelle, porte, sanitari e rubinetterie.
Preventivi a scadenza breve
Il preventivo, se non diversamente indicato, vale 180 giorni consecutivi. Dal momento che dal preventivo alla firma del contratto passa spesso del tempo, in questo momento di rincari rapidi ed improvvisi è meglio indicare scadenze più brevi del preventivo. Anche in questo caso è importante la coerenza con la realtà, perché una validità del preventivo troppo breve può indurre il potenziale committente a rivolgersi altrove.
Il preventivo, se non diversamente indicato, vale 180 giorni consecutivi. Dal momento che dal preventivo alla firma del contratto passa spesso del tempo, in questo momento di rincari rapidi ed improvvisi è meglio indicare scadenze più brevi del preventivo. Anche in questo caso è importante la coerenza con la realtà, perché una validità del preventivo troppo breve può indurre il potenziale committente a rivolgersi altrove.
Anticipo a copertura dei materiali
Prevedere, a livello contrattuale, un anticipo per l’acquisto dei materiali è ormai d’uso comune. Calcolare l’entità dell’acconto da richiedere dovrebbe invece dipendere da una analisi della tipologia delle opere da eseguire ed essere calcolato in modo veritiero sull’incidenza delle forniture di materiali rispetto alla manodopera e all’utile di impresa.
Prevedere, a livello contrattuale, un anticipo per l’acquisto dei materiali è ormai d’uso comune. Calcolare l’entità dell’acconto da richiedere dovrebbe invece dipendere da una analisi della tipologia delle opere da eseguire ed essere calcolato in modo veritiero sull’incidenza delle forniture di materiali rispetto alla manodopera e all’utile di impresa.
Dividere tra manodopera e forniture
Un’utile strategia per monitorare ed eventualmente aggiornare preventivi e prezzi contrattuali è quella di distinguere, a livello di computo metrico, tra manodopera e forniture dei materiali. La distinzione è facilmente realizzabile avvalendosi, per la redazione del computo metrico, dei prezzari ufficiali (es. Prezzari regionali, Bollettini delle Camere di Commercio, Prezzario DEI) perché indicano la percentuale di incidenza della manodopera per ogni singola voce.
Raccontaci la tua esperienza! Quali strategie gestionali hai adottato nella tua azienda in questo periodo di caro materiali?
Un’utile strategia per monitorare ed eventualmente aggiornare preventivi e prezzi contrattuali è quella di distinguere, a livello di computo metrico, tra manodopera e forniture dei materiali. La distinzione è facilmente realizzabile avvalendosi, per la redazione del computo metrico, dei prezzari ufficiali (es. Prezzari regionali, Bollettini delle Camere di Commercio, Prezzario DEI) perché indicano la percentuale di incidenza della manodopera per ogni singola voce.
Raccontaci la tua esperienza! Quali strategie gestionali hai adottato nella tua azienda in questo periodo di caro materiali?
A livello contrattuale è bene prevedere esplicitamente una clausola di revisione prezzi. Questa clausola trova il suo fondamento giuridico nell’articolo 1664 del Codice Civile che prevede, a seguito di variazioni imprevedibili dei prezzi in aumento (oppure in diminuzione) superiori a un decimo del prezzo complessivo convenuto di circostanze imprevedibili, la possibilità di richiedere la revisione dei prezzi.
Ricorda: un piano di lavoro condiviso e costantemente aggiornato aiuta professionista e cliente a non avere sorprese: il software gestionale Houzz Pro per professionisti della ristrutturazione permette questa funzionalità. Scopri di più!