Houzz per i Pro
Come Avere una Casa Felice e Altre 8 Cose Imparate a Designscape
Guarda cosa psicologi, neuroscienziati e designer pensano della casa del futuro. Dalla tre di giorni di eventi a Londra
Cosa fa di una casa un luogo sicuro e felice? Come rendere un layout aperto più funzionale? E cosa influenza le nostre scelte di arredo? Queste domande e molte altre sono tra i temi discussi quest’anno all’edizione virtuale di Designscape, l’evento organizzato dai creativi che hanno ideato fiere come Designjunction e Decorex.
Ecco una carrellata di idee e trend che sono emerse nei dibattiti e nelle conferenze sul tema del design di interni.
Ecco una carrellata di idee e trend che sono emerse nei dibattiti e nelle conferenze sul tema del design di interni.
La natura che ci nutre
La designer Natalia Miyar è assolutamente d’accordo sul focus sulla natura, e aggiunge che questo può influenzare la nostra scelta di materiali e colori.
«Quando mi viene chiesto da cosa prendo ispirazione, dico sempre che la natura è la mia fonte principale», spiega. «Le cromie naturali e le texture sono degli elementi che ci rendono connessi e felici. Madre Natura è il luogo che ci fa star bene per eccellenza».
Parlando di trend, colori e design, la psicologa Karen Haller ha spiegato che, la nostra società ci tende a portare lontano dalla natura, e per questo il nostro bisogno di riconnetterci con essa è aumentato. Per rispondere alla domanda sul design e la biofilia (un trend attuale che parla proprio del desiderio di riconettersi con la natura), Haller dice che «Si tratta in effetti un trend, ma non destinato a svanire, non è una cosa passeggera».
«Prima era solo un aspetto non essenziale, un’aggiunta al design, ora abbiamo capito che è invece un elemento fondamentale», concorda Susie Rumbold di Tessuto Interiors. «Direi davvero che non più un trend, ma una caratteristica nuova destinata a restare».
Per vedere più progetti di ogni progettista clicca sulle foto dell’articolo e segui il link che ti porta alla pagina su Houzz del professionista
La designer Natalia Miyar è assolutamente d’accordo sul focus sulla natura, e aggiunge che questo può influenzare la nostra scelta di materiali e colori.
«Quando mi viene chiesto da cosa prendo ispirazione, dico sempre che la natura è la mia fonte principale», spiega. «Le cromie naturali e le texture sono degli elementi che ci rendono connessi e felici. Madre Natura è il luogo che ci fa star bene per eccellenza».
Parlando di trend, colori e design, la psicologa Karen Haller ha spiegato che, la nostra società ci tende a portare lontano dalla natura, e per questo il nostro bisogno di riconnetterci con essa è aumentato. Per rispondere alla domanda sul design e la biofilia (un trend attuale che parla proprio del desiderio di riconettersi con la natura), Haller dice che «Si tratta in effetti un trend, ma non destinato a svanire, non è una cosa passeggera».
«Prima era solo un aspetto non essenziale, un’aggiunta al design, ora abbiamo capito che è invece un elemento fondamentale», concorda Susie Rumbold di Tessuto Interiors. «Direi davvero che non più un trend, ma una caratteristica nuova destinata a restare».
Per vedere più progetti di ogni progettista clicca sulle foto dell’articolo e segui il link che ti porta alla pagina su Houzz del professionista
Casa felice, casa in salute
Ovvero, come la nostra casa può aiutarci a stare meglio e in salute. Natalia Miyar afferma che le persone sono sempre più attente alla propria salute e questo si riflette nelle scelte di arredo.
«Vedo una diversa scelta dei materiali e arredi», spiega. «Le persone sono sempre più consapevoli dell’origine dei prodotti e della potenziale dannosità di pitture e tessuti».
Georgia Elliott-Smith di Element 4, che offre consulenze e supporto, parla anche di questo nella conferenza Un futuro sostenibile (A Sustainable Future). «Uscire dalla pandemia significa avere molto più consapevolezza dell’aria che respiriamo», afferma. «Stiamo facendo un grande lavoro per capire come migliorare i comportamenti personali e eliminare tossine. C’è molto a cui fare attenzione, non solo le pitture ma anche i solventi e i rivestimenti».
In una discussione su Il nuovo lusso (The New Luxury), l’architetta e interior designer Shalini Misra ha spiegato come la salute tra le mura domestiche sia un tema che sta molto a cuore alle generazioni più giovani. «La loro idea di lusso è diversa dal passato. Non si tratta di esibire, ma di creare un luogo domestico che faccia bene circondato dalla natura e che porti la natura in casa con molte piante!».
Ovvero, come la nostra casa può aiutarci a stare meglio e in salute. Natalia Miyar afferma che le persone sono sempre più attente alla propria salute e questo si riflette nelle scelte di arredo.
«Vedo una diversa scelta dei materiali e arredi», spiega. «Le persone sono sempre più consapevoli dell’origine dei prodotti e della potenziale dannosità di pitture e tessuti».
Georgia Elliott-Smith di Element 4, che offre consulenze e supporto, parla anche di questo nella conferenza Un futuro sostenibile (A Sustainable Future). «Uscire dalla pandemia significa avere molto più consapevolezza dell’aria che respiriamo», afferma. «Stiamo facendo un grande lavoro per capire come migliorare i comportamenti personali e eliminare tossine. C’è molto a cui fare attenzione, non solo le pitture ma anche i solventi e i rivestimenti».
In una discussione su Il nuovo lusso (The New Luxury), l’architetta e interior designer Shalini Misra ha spiegato come la salute tra le mura domestiche sia un tema che sta molto a cuore alle generazioni più giovani. «La loro idea di lusso è diversa dal passato. Non si tratta di esibire, ma di creare un luogo domestico che faccia bene circondato dalla natura e che porti la natura in casa con molte piante!».
Aperti a stanze chiuse!
«L’open-plan non è davvero per tutti», dice Natalia Miyar, parlando di come le famiglie hanno dovuto organizzarsi, lavorare, fare i compiti e giocare nello stesso spazio durante il lockdown.
«Stiamo assistendo ad un cambio», dice Susie Rumbold. «Le separazioni acustiche ad esempio saranno importanti nelle nostre case».
Susie prevede che useremo gli spazi domestici in modo multifunzionale e flessibile. «Non credo torneremo a usare le nostre case come prima, quindi i nostri spazi personali dovranno cambiare».
I progettisti, ha aggiunto, dovranno trovare soluzioni intelligenti per aiutarci a vivere le stanze in modo diverso in base all’ora del giorno. «Potrebbe essere una divisione fisica, come una porta interna o una soluzione per stivare le cose che permetta, finito il compito A, di mettere via tutto per passare all’attività B. Dovremmo essere ancora più intelligenti e scaltri per rispondere adeguatamente alle esigenze dei nostri clienti».
Vorresti avere più spazio per nascondere o stivare le cose? Trova i falegnami gusti per te su Houzz
«L’open-plan non è davvero per tutti», dice Natalia Miyar, parlando di come le famiglie hanno dovuto organizzarsi, lavorare, fare i compiti e giocare nello stesso spazio durante il lockdown.
«Stiamo assistendo ad un cambio», dice Susie Rumbold. «Le separazioni acustiche ad esempio saranno importanti nelle nostre case».
Susie prevede che useremo gli spazi domestici in modo multifunzionale e flessibile. «Non credo torneremo a usare le nostre case come prima, quindi i nostri spazi personali dovranno cambiare».
I progettisti, ha aggiunto, dovranno trovare soluzioni intelligenti per aiutarci a vivere le stanze in modo diverso in base all’ora del giorno. «Potrebbe essere una divisione fisica, come una porta interna o una soluzione per stivare le cose che permetta, finito il compito A, di mettere via tutto per passare all’attività B. Dovremmo essere ancora più intelligenti e scaltri per rispondere adeguatamente alle esigenze dei nostri clienti».
Vorresti avere più spazio per nascondere o stivare le cose? Trova i falegnami gusti per te su Houzz
Il tempo è la chiave di tutto
«Credo che le persone abbiano iniziato a vedere la loro casa come un luogo speciale», dice Karen Howes di Taylor Howes Designs durante il simposio Il nuovo Lusso. «I clienti mi telefonavo chiedendomi requisiti diversi per casa, rispetto a sei mesi fa», dice, citando come esempio la richiesta di arredi che siano duraturi e il bisogno di identificare una postazione dove stare da soli. «Il vero lusso è poter lavorare da casa in un ambiente piacevole, che ci faccia sentire bene più che avere un pezzo di design costoso», concorda Staffan Tollgard di Tollgard Design Group, che dice che la prima volta che vide l’abbandono del lusso nel senso di ostentazione di oggetti fu nel 2011, dopo la recessione e che ora è ancora più attuale».
«Lo spazio è un lusso, o no?», aggiunge Karen. «Tutti hanno bisogno di uno spazio dove stare soli. Il mio lusso assoluto è poter guardare la campagna e avere il tempo per farlo».
La moderatrice Helen Brocklebank ha condensato gli interventi in questa frase: «La sedia perfetta nello spazio perfetto con la vita perfetta».
«Credo che le persone abbiano iniziato a vedere la loro casa come un luogo speciale», dice Karen Howes di Taylor Howes Designs durante il simposio Il nuovo Lusso. «I clienti mi telefonavo chiedendomi requisiti diversi per casa, rispetto a sei mesi fa», dice, citando come esempio la richiesta di arredi che siano duraturi e il bisogno di identificare una postazione dove stare da soli. «Il vero lusso è poter lavorare da casa in un ambiente piacevole, che ci faccia sentire bene più che avere un pezzo di design costoso», concorda Staffan Tollgard di Tollgard Design Group, che dice che la prima volta che vide l’abbandono del lusso nel senso di ostentazione di oggetti fu nel 2011, dopo la recessione e che ora è ancora più attuale».
«Lo spazio è un lusso, o no?», aggiunge Karen. «Tutti hanno bisogno di uno spazio dove stare soli. Il mio lusso assoluto è poter guardare la campagna e avere il tempo per farlo».
La moderatrice Helen Brocklebank ha condensato gli interventi in questa frase: «La sedia perfetta nello spazio perfetto con la vita perfetta».
Le scrivanie di casa sono il nostro centro
Lavorare da casa è per certo un tema importante per molti. Il moderatore del panel Arte & scienza della casa (The Art & Science of the Home), Pip McCormac, ha chiesto ai suoi interlocutori cosa rende un home office un buon posto dove lavorare.
Il dottor Ranpura ha spiegato l’importanza di progettare la casa secondo le proprie esigenze sia di vita che di lavoro.
Per esempio, lui ama avere il tavolo al centro della casa così da vedere cosa succede attorno. Sua moglie, d’altro canto, ha due uffici, uno in casa per la parte amministrativa e un altro nella casetta in giardino. Essendo lei scrittrice, l’ufficio nel giardino è davvero più contemplativo.
Natalia Miyar sottolinea l’importanza di rendere gradevole l’ufficio in casa, cosa che spesso viene messa in secondo piano. «Qualsiasi sia lo spazio a disposizione, rendilo bello! A me piace essere rivolta verso il centro della stanza, ma si può guardare verso la finestra. Importante anche avere una sedia confortevole - ha senso investire soldi in questo!, perché è qui che ti siedi ogni giorno».
Lavorare da casa è per certo un tema importante per molti. Il moderatore del panel Arte & scienza della casa (The Art & Science of the Home), Pip McCormac, ha chiesto ai suoi interlocutori cosa rende un home office un buon posto dove lavorare.
Il dottor Ranpura ha spiegato l’importanza di progettare la casa secondo le proprie esigenze sia di vita che di lavoro.
Per esempio, lui ama avere il tavolo al centro della casa così da vedere cosa succede attorno. Sua moglie, d’altro canto, ha due uffici, uno in casa per la parte amministrativa e un altro nella casetta in giardino. Essendo lei scrittrice, l’ufficio nel giardino è davvero più contemplativo.
Natalia Miyar sottolinea l’importanza di rendere gradevole l’ufficio in casa, cosa che spesso viene messa in secondo piano. «Qualsiasi sia lo spazio a disposizione, rendilo bello! A me piace essere rivolta verso il centro della stanza, ma si può guardare verso la finestra. Importante anche avere una sedia confortevole - ha senso investire soldi in questo!, perché è qui che ti siedi ogni giorno».
I colori sono soggettivi
Una discussione interessante è nata parlando di colori soprattutto mentre ci si chiedeva se le palette cromatiche influenzino davvero l’ambiente domestico.
Karen Haller ha spiegato il suo approccio. «Inizio chiedendo come il cliente si vuole sentire nello spazio e come vuole usarlo. L’attività e in quello spazio determina la scelta dei colori. Sono i colori e influenzare gli atteggiamenti, non i trend».
Il dottore Ranpura ha detto che spesso i colori che ci piacciono sono influenzati dall’esterno.
«La relazione tra colori e sentimenti è culturale». Prendiamo il colore rosso come esempio: ha significati diversi in diverse culture e luoghi nel mondo.
«Colleghiamo il blu e il nero a sensazioni tristi o negative», ha spiegato, dicendo che questo infleunza a sua volta come ci sentiamo negli spazi con colori scuri.
Alla domanda se negli spazi scuri si tenda a sentirsi più tristi e depressi, il dottor ha risposto così. «Direi che dipende molto dalla persona, perché alcune persone in spazi molto chiari e aperti si sentono troppo esposti e si sentono ansiosi: questo è un sentimento negativo per loro. Alcuni si sentono meglio in piccoli spazi confortevoli e raccolti»
Che dire dei trend dei colori, come ci influenzano? «Le persone scelgono un colore perché è in voga in quel momento, solo come scelta di appartenenza», dice Karen.
Il dottor Ranpura è d’accordo e dice che fa parte dell’essere umano. «Siamo essere gregari, così i nostri pensieri sono contagiosi gli uni con gli altri», spiega, «Non ci basiamo solo sulla nostra esperienza, ma anche su quello che so che piace agli altri della mia tribù».
Una discussione interessante è nata parlando di colori soprattutto mentre ci si chiedeva se le palette cromatiche influenzino davvero l’ambiente domestico.
Karen Haller ha spiegato il suo approccio. «Inizio chiedendo come il cliente si vuole sentire nello spazio e come vuole usarlo. L’attività e in quello spazio determina la scelta dei colori. Sono i colori e influenzare gli atteggiamenti, non i trend».
Il dottore Ranpura ha detto che spesso i colori che ci piacciono sono influenzati dall’esterno.
«La relazione tra colori e sentimenti è culturale». Prendiamo il colore rosso come esempio: ha significati diversi in diverse culture e luoghi nel mondo.
«Colleghiamo il blu e il nero a sensazioni tristi o negative», ha spiegato, dicendo che questo infleunza a sua volta come ci sentiamo negli spazi con colori scuri.
Alla domanda se negli spazi scuri si tenda a sentirsi più tristi e depressi, il dottor ha risposto così. «Direi che dipende molto dalla persona, perché alcune persone in spazi molto chiari e aperti si sentono troppo esposti e si sentono ansiosi: questo è un sentimento negativo per loro. Alcuni si sentono meglio in piccoli spazi confortevoli e raccolti»
Che dire dei trend dei colori, come ci influenzano? «Le persone scelgono un colore perché è in voga in quel momento, solo come scelta di appartenenza», dice Karen.
Il dottor Ranpura è d’accordo e dice che fa parte dell’essere umano. «Siamo essere gregari, così i nostri pensieri sono contagiosi gli uni con gli altri», spiega, «Non ci basiamo solo sulla nostra esperienza, ma anche su quello che so che piace agli altri della mia tribù».
Niente rifiuti
Il tema della sostenibilità è stato affrontato nel dibattito Un futuro sostenibile (A Sustainable Future) e in Il nuovo lusso (The New Luxury).
Karen Howes ha raccontato come i clienti di alto livello stiano scegliendo sempre di più un design destinato a durare. Ha spiegato come i clienti preferiscano oggetti ben fatti pensati per essere longevi e che non amano buttare tutto e ripartire da zero. «Grazie a Dio stiamo assistendo ad un cambio vero e proprio in questo senso!».
I professionisti hanno anche parlato di come il vintage di buona qualità sia molto amato e di come in molti casi debbano aiutare i clienti a rivedere e migliorare quello che hanno e trarne il meglio, anche riguardo alla casa che possiedono.
Il tema della sostenibilità è stato affrontato nel dibattito Un futuro sostenibile (A Sustainable Future) e in Il nuovo lusso (The New Luxury).
Karen Howes ha raccontato come i clienti di alto livello stiano scegliendo sempre di più un design destinato a durare. Ha spiegato come i clienti preferiscano oggetti ben fatti pensati per essere longevi e che non amano buttare tutto e ripartire da zero. «Grazie a Dio stiamo assistendo ad un cambio vero e proprio in questo senso!».
I professionisti hanno anche parlato di come il vintage di buona qualità sia molto amato e di come in molti casi debbano aiutare i clienti a rivedere e migliorare quello che hanno e trarne il meglio, anche riguardo alla casa che possiedono.
Provare e riprovare: si fa così
Come affrontare la trasparenza nello scegliere prodotti etici per la casa?
Georgia Elliott-Smith ha incoraggiato i designer a spiegare i loro percorsi decisionali e progettuali. «Una della cose peggiori è il greenwash [un approccio superficiale e di facciata nei confronti dei temi ambientali]» ha detto. «Mi piacerebbe sentire dire ‘non siamo perfetti’. Stiamo tutti imparando a fare meglio strada facendo. Spesso le conoscenze cambiano e, se succede, è onesto dire che si sta cambiando direzione».
Nicola Lindsell di Boxx Creative è d’accordo: «Quando abbiamo capito che volevamo usare dei fornitori in linea coi nostri valori, li abbiamo incontrati tutti e fatto loro delle domande. Questo approccio può aprire un vaso di Pandora, ma vale la pena farlo: è stato un processo giusto e spesso i fornitori stessi volevano poi saperne di più».
Raccontaci!
Queste idee sono in linea con le tue idee sul design? Condividi questo modo di lavorare? Racconta il tuo punto di vista nei commenti!
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Nicola Lindsell di Boxx Creative è d’accordo: «Quando abbiamo capito che volevamo usare dei fornitori in linea coi nostri valori, li abbiamo incontrati tutti e fatto loro delle domande. Questo approccio può aprire un vaso di Pandora, ma vale la pena farlo: è stato un processo giusto e spesso i fornitori stessi volevano poi saperne di più».
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Come la casa influenza i nostro modo di essere e di comportarci?
Questo il tema del panel L’arte e la scienza della casa (The Art & Science of the Home). Il neuroscienziato Ash Ranpura ha spiegato come il nostro comportamento sia influenzato da tre fattori: motivazione, azione e ambiente. «L’ambiente che mi circonda modifica il mio modo di fare, influenza le mie scelte e come svolgo un compito», ha spiegato.
Partendo da questo presupposto, la prima cosa a cui pensare quando si progetta una stanza è cosa si dovrà fare in quello spazio e come ci si vuole sentire mentre si è lì. Una volta stabilito questo, il layout, gli arredi, i colori e i materiali sono delle scelte conseguenti.
«Sentirsi al sicuro e a proprio agio è la chiave di tutto», dice il dottor Ranpura.
Prendiamo la camera da letto come esempio: è un luogo rifugio, dove non vogliamo essere messi in allarme da potenziali pericoli. «Dobbiamo chiederci come vivremmo se fossimo nella natura e istintivamente questi sono i luoghi che ci fanno sentire bene».