Architettura e design
Buongiorno Italia! I Nuovi Designer Italiani amano l'Autoproduzione
I designer-imprenditori e i maker che producono i pezzi tra stampanti 3D e piccole serie, riscoprono anche antiche tecniche di lavorazione
Cittadini del mondo – e del mercato globale – i designer italiani di “nuova generazione” (quelli nati intorno agli anni ‘80) viaggiano di pari passo con l’evoluzione digitale, promuovendo le loro creazioni sui social network e sulle piattaforme open source. Il loro modo di fare design si destreggia fra le nuove tecnologie, la comunicazione e la valorizzazione di quelle antiche tecniche artigianali che da sempre contraddistinguono la manifattura italiana.
Alessandro Mendini – che è di un’altra generazione, quella dei Maestri del design italiano – li definisce «autori di prodotti autoritratto e oggetti rebus» la cui «nuova operosità pragmatica è cosciente di giocare una carta molto grossa. Di vivere, cioè «la terremotazione totale della produzione, delle industrie titanic, delle macro-economie e delle loro scale di valori» (in Chiara Alessi, Dopo gli anni Zero. Il nuovo design italiano, Editori Laterza, 2014, pag 10).
Alessandro Mendini – che è di un’altra generazione, quella dei Maestri del design italiano – li definisce «autori di prodotti autoritratto e oggetti rebus» la cui «nuova operosità pragmatica è cosciente di giocare una carta molto grossa. Di vivere, cioè «la terremotazione totale della produzione, delle industrie titanic, delle macro-economie e delle loro scale di valori» (in Chiara Alessi, Dopo gli anni Zero. Il nuovo design italiano, Editori Laterza, 2014, pag 10).
Lavorare in rete
Si stanno diffondendo modalità di progetto che legano cultura e imprenditorialità – come fa Slow Wood – mettendo in relazione artigiani del legno e designer con l’intento di divulgare i valori del Made in Italy. Un vantaggio competitivo sia nella produzione di opere d’arte, sia nella realizzazione di progetti su misura.
Questi ultimi 20 anni online «raccontano la storia di una straordinaria esplosione di innovazione e imprenditorialità» spiega Anderson (pag. 18).
Tavolo e sedie Enn, design Setsu e Shinobu Ito, Slow Wood
Si stanno diffondendo modalità di progetto che legano cultura e imprenditorialità – come fa Slow Wood – mettendo in relazione artigiani del legno e designer con l’intento di divulgare i valori del Made in Italy. Un vantaggio competitivo sia nella produzione di opere d’arte, sia nella realizzazione di progetti su misura.
Questi ultimi 20 anni online «raccontano la storia di una straordinaria esplosione di innovazione e imprenditorialità» spiega Anderson (pag. 18).
Tavolo e sedie Enn, design Setsu e Shinobu Ito, Slow Wood
Fabrizio Demma
L’autoproduzione
Recuperando attività di famiglia o riscoprendo antiche tecniche di lavorazione, i nuovi
laboratori di design autoprodotto intendono «ridurre le distanze tra design di qualità, gesto artigianale e fruitore finale».
Sempre secondo Anderson, «l’energia e la creatività degli imprenditori e degli innovatori individuali possono reinventare la manifattura. E durante questo percorso creare posti di lavoro» (pag. 19).
BonJour, design Fabrizio Demma, realizzato con Modulo Legno e Marsia Studio Ceramiche
Recuperando attività di famiglia o riscoprendo antiche tecniche di lavorazione, i nuovi
laboratori di design autoprodotto intendono «ridurre le distanze tra design di qualità, gesto artigianale e fruitore finale».
Sempre secondo Anderson, «l’energia e la creatività degli imprenditori e degli innovatori individuali possono reinventare la manifattura. E durante questo percorso creare posti di lavoro» (pag. 19).
BonJour, design Fabrizio Demma, realizzato con Modulo Legno e Marsia Studio Ceramiche
WooD Light
Stili e lavorazioni del passato
Le nuove tecnologie possono passare dalla valorizzazione delle tradizioni manifatturiere e del mobile. Proprio come dodLAB, che riscopre e rinnova stili e lavorazioni del passato, dal Veneto alla Lombardia.
Se fino a pochi anni fa per produrre un oggetto era necessario trovare un produttore e seguire canali di distribuzione, attraverso il progetto digitale che comanda direttamente la macchina utensile, ora questi passaggi si possono saltare.
Le nuove tecnologie possono passare dalla valorizzazione delle tradizioni manifatturiere e del mobile. Proprio come dodLAB, che riscopre e rinnova stili e lavorazioni del passato, dal Veneto alla Lombardia.
Se fino a pochi anni fa per produrre un oggetto era necessario trovare un produttore e seguire canali di distribuzione, attraverso il progetto digitale che comanda direttamente la macchina utensile, ora questi passaggi si possono saltare.
Design democratico
Finalità di Lovli.it «è che tutti quelli che, come noi, sono cresciuti a pasta e design avessero un posto dove poter trovare il meglio del design senza per forza spendere un occhio della testa».
Perché come ribadisce Anderson «La bellezza del web è che ha reso democratici sia gli strumenti dell’invenzione sia quelli della produzione. Il percorso da inventore a imprenditore diventa sempre più breve, ma proprio per questo anche più pericoloso» (pag. 11).
Finalità di Lovli.it «è che tutti quelli che, come noi, sono cresciuti a pasta e design avessero un posto dove poter trovare il meglio del design senza per forza spendere un occhio della testa».
Perché come ribadisce Anderson «La bellezza del web è che ha reso democratici sia gli strumenti dell’invenzione sia quelli della produzione. Il percorso da inventore a imprenditore diventa sempre più breve, ma proprio per questo anche più pericoloso» (pag. 11).
City Cookies
Interdisciplinarietà
In molti casi i designer abbracciano più ambiti progettuali passando dal piccolo accessorio come questi stampi per biscotti di Ghigos, a progetti su scala decisamente maggiore come l’exhibit design o l’architettura, “salutando da vicino” l’arte.
Grazie al web si può essere «piccoli e al contempo globali, artigianali e innovativi, hi tech e low cost» (Anderson, pag. 20).
In molti casi i designer abbracciano più ambiti progettuali passando dal piccolo accessorio come questi stampi per biscotti di Ghigos, a progetti su scala decisamente maggiore come l’exhibit design o l’architettura, “salutando da vicino” l’arte.
Grazie al web si può essere «piccoli e al contempo globali, artigianali e innovativi, hi tech e low cost» (Anderson, pag. 20).
knitted sisal rug
Il fatto a mano
Chi intraprende la strada dell’autoproduzione è animato oltre che dal saper fare e dalla creatività, anche dalla volontà di reagire alle logiche del consumo di massa. Perché autoprodurre qualcosa non è semplice come comprarlo. E implica ritmi più umani, a partire dal materiale e dalle sue qualità.
Chi intraprende la strada dell’autoproduzione è animato oltre che dal saper fare e dalla creatività, anche dalla volontà di reagire alle logiche del consumo di massa. Perché autoprodurre qualcosa non è semplice come comprarlo. E implica ritmi più umani, a partire dal materiale e dalle sue qualità.
Do Not Disturb
Piccoli oggetti
La facilità di realizzazione portata dalle nuove tecnologie stimola l’invenzione di molti oggetti di piccole dimensioni, leggeri, ironici, evocativi. «La nostra filosofia progettuale – spiega Officina41 – si basa sul legame imprescindibile fra il lato fantasioso del design e la tecnica della realtà materica».
Ma attenzione a non farsi viziare dai risultati facili offerti dal web: non tutti quelli che hanno un’idea e un pc possono cambiare il mondo!
La facilità di realizzazione portata dalle nuove tecnologie stimola l’invenzione di molti oggetti di piccole dimensioni, leggeri, ironici, evocativi. «La nostra filosofia progettuale – spiega Officina41 – si basa sul legame imprescindibile fra il lato fantasioso del design e la tecnica della realtà materica».
Ma attenzione a non farsi viziare dai risultati facili offerti dal web: non tutti quelli che hanno un’idea e un pc possono cambiare il mondo!
Enòfila
Piccole invenzioni
Dalla volontà di creare nuovi usi e funzioni con materiali semplici e leggeri possono nascere oggetti ad alto tasso di poesia. Come quelli creati per Aliantedizioni: questo è entrato nella collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano.
Dalla volontà di creare nuovi usi e funzioni con materiali semplici e leggeri possono nascere oggetti ad alto tasso di poesia. Come quelli creati per Aliantedizioni: questo è entrato nella collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano.
ROLL
La bottega contemporanea
I nuovi laboratori sono la versione contemporanea della bottega artigiana in cui si realizzano, riparano e smontano oggetti. In questi luoghi si recupera una certa capacità di collaborare andata persa nella corsa allo sviluppo industriale fra gli anni ‘60 e i ‘90. Quello proposto da Incipit è «un percorso di apprendistato dove tutti collaborano alla riuscita di un progetto, supportando i giovani in tutti gli ambiti legati alla professione del designer».
Calendario perpetuo Roll, design Sovrappensiero
I nuovi laboratori sono la versione contemporanea della bottega artigiana in cui si realizzano, riparano e smontano oggetti. In questi luoghi si recupera una certa capacità di collaborare andata persa nella corsa allo sviluppo industriale fra gli anni ‘60 e i ‘90. Quello proposto da Incipit è «un percorso di apprendistato dove tutti collaborano alla riuscita di un progetto, supportando i giovani in tutti gli ambiti legati alla professione del designer».
Calendario perpetuo Roll, design Sovrappensiero
Calla Carafe
Rivisitazioni
Mai dare per scontata una forma acquisita: sarà sempre migliorabile. E così una caraffa dall’impugnatura generosa funziona anche da imbuto per l’inserimento delle bevande. E in più, la sua inclinazione impedirà l’eventuale ingresso di polvere o insetti. Anche il modo di impugnare l’oggetto cambia e può avvenire anche a mano aperta.
Mai dare per scontata una forma acquisita: sarà sempre migliorabile. E così una caraffa dall’impugnatura generosa funziona anche da imbuto per l’inserimento delle bevande. E in più, la sua inclinazione impedirà l’eventuale ingresso di polvere o insetti. Anche il modo di impugnare l’oggetto cambia e può avvenire anche a mano aperta.
LAMPADA A SOSPENSIONE 'ECOS' Ø 80cm
In 3D
Gli oggetti progettati e realizzati, come nel caso della collezione Ecos, con software 3D danno la possibilità di variare misure e tipologie di materiali.
In questi anni si sono moltiplicate in molte città le esperienze dei FabLab, laboratori che mettono a disposizione stampanti 3D, tagliatrici laser, plotter, frese in grado di lavorare cere, resine, legno, acrilici, Pvc.
Gli oggetti progettati e realizzati, come nel caso della collezione Ecos, con software 3D danno la possibilità di variare misure e tipologie di materiali.
In questi anni si sono moltiplicate in molte città le esperienze dei FabLab, laboratori che mettono a disposizione stampanti 3D, tagliatrici laser, plotter, frese in grado di lavorare cere, resine, legno, acrilici, Pvc.
Pezzi unici
In molti casi il confine fra pezzo di design (inteso come ripetibile e riproducibile) e pezzo unico (alla stregua di un’opera d’arte) è molto labile. Andrea Olivazzo sceglie di impiegare materiali, lamiere di alluminio anodizzato, esclusivamente Made in Italy.
In molti casi il confine fra pezzo di design (inteso come ripetibile e riproducibile) e pezzo unico (alla stregua di un’opera d’arte) è molto labile. Andrea Olivazzo sceglie di impiegare materiali, lamiere di alluminio anodizzato, esclusivamente Made in Italy.
Peer production, crowdsourcing, crowdfunding sono i trend nati in rete per finanziare e produrre singoli oggetti a costi accessibili. Proprio come nel caso del tavolo Netto, in vendita sulla piattaforma Formabilio, brand di design partecipato.
Secondo Chris Anderson - autore di Makers. Il Ritorno dei produttore, Rizzoli Etas, 2013 - si svilupperanno in futuro tante piccole fabbriche personali animate da “artigiani digitali” che soppianteranno la produzione di massa che ha caratterizzato il secolo scorso.