Incentivi per Migliorare l’Efficienza Energetica: Il Conto Termico 2.0
È arrivato il momento di sostituire gli impianti energetici: come funziona il nuovo Conto Termico e perché conviene di più rispetto a prima
Il Conto Termico 2.0, introdotto con Decreto Interministeriale del 16 febbraio 2016 e operativo dal 31 maggio, contiene interessanti novità che lo rendono più conveniente rispetto al passato, anche per gli interventi sugli impianti delle nostre case. Se avete in mente di cambiare la caldaia o il boiler elettrico, date uno sguardo alle possibilità offerte da questo incentivo poiché potreste vedervi rimborsati, in poco tempo, parte dei costi sostenuti. Vediamo insieme quali sono gli interventi incentivati, il valore del bonus e le modalità di accesso ai contributi.
Attenzione però: i generatori nuovi devono essere ad alta efficienza. Il modo più semplice per essere sicuri che gli apparecchi installati rispettino i requisiti di legge è quello di sceglierli nel catalogo ufficiale del GSE dove pompe di calore e generatori a biomasse ad alta efficienza sono elencati per marche e modelli. Altre condizioni per l’ammissione a contributo nei lavori di sostituzione degli impianti sono che tutte le parti installate siano nuove, che la potenza nominale dei generatori nuovi non superi di oltre il 10% la potenza nominale dell’impianto da sostituire e che siano installate valvole termostatiche su tutti i corpi radianti.
Lavori di installazione pannelli solari
Il Conto Termico 2.0 incentiva anche l’installazione nelle nostre abitazioni di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria eventualmente dotati di tecnologia solar cooling che permette, tramite macchina frigorifera, la produzione di aria fresca per differenza di temperatura con l’acqua calda nei collettori solari. I vantaggi di questo nuovo sistema sono la riduzione del rumore, il risparmio energetico e l’eliminazione delle emissioni di CO2; l’incentivo permette di ovviare al problema di costi non bassissimi degli apparecchi domestici di solar cooling.
Il Conto Termico 2.0 incentiva anche l’installazione nelle nostre abitazioni di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria eventualmente dotati di tecnologia solar cooling che permette, tramite macchina frigorifera, la produzione di aria fresca per differenza di temperatura con l’acqua calda nei collettori solari. I vantaggi di questo nuovo sistema sono la riduzione del rumore, il risparmio energetico e l’eliminazione delle emissioni di CO2; l’incentivo permette di ovviare al problema di costi non bassissimi degli apparecchi domestici di solar cooling.
Quanto vale l’incentivo
Il Conto Termico 2.0 ha aumentato le percentuali di bonus per i piccoli interventi anche sino al 65% delle spese di demolizione e ricostruzione dell’impianto; copre inoltre il 50% delle spese per la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica e per l’eventuale diagnosi energetica. Il metodo di calcolo, un po’ complesso per i non addetti ai lavori, prevede un aumento dell’incentivo in funzione dell’efficienza del generatore di calore e dipende dalla zona climatica e dalla potenza nominale dell’impianto.
Il Conto Termico 2.0 ha aumentato le percentuali di bonus per i piccoli interventi anche sino al 65% delle spese di demolizione e ricostruzione dell’impianto; copre inoltre il 50% delle spese per la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica e per l’eventuale diagnosi energetica. Il metodo di calcolo, un po’ complesso per i non addetti ai lavori, prevede un aumento dell’incentivo in funzione dell’efficienza del generatore di calore e dipende dalla zona climatica e dalla potenza nominale dell’impianto.
Chi può richiedere l’incentivo
L’incentivo per impianti di piccole dimensioni può essere richiesto dalla singola persona fisica che ha sostenuto le spese ammesse ad incentivo o dal condominio, nel caso di impianti centralizzati, e dai titolari di reddito d’impresa, anche agraria. Sono inclusi tra i soggetti privati ammessi anche le cooperative sociali e le cooperative di abitazione. È possibile fare la richiesta direttamente o mediante un professionista delegato oppure, per i casi di interventi più complessi, tramite agenzie specializzate chiamate ESCO (Energy Service Company).
L’incentivo per impianti di piccole dimensioni può essere richiesto dalla singola persona fisica che ha sostenuto le spese ammesse ad incentivo o dal condominio, nel caso di impianti centralizzati, e dai titolari di reddito d’impresa, anche agraria. Sono inclusi tra i soggetti privati ammessi anche le cooperative sociali e le cooperative di abitazione. È possibile fare la richiesta direttamente o mediante un professionista delegato oppure, per i casi di interventi più complessi, tramite agenzie specializzate chiamate ESCO (Energy Service Company).
Come richiedere l’incentivo
L’incentivo è erogato dal Gestore Servizi Energetici (GSE) e si può fare richiesta direttamente online tramite il Portaltermico presente sul sito. Gli step da seguire sono la compilazione della domanda online, la stampa e firma della stessa e l’invio della scansione; il GSE, se la domanda è accoglibile, invia il contratto e, dopo la controfirma per accettazione, procede all’erogazione dell’incentivo secondo i tempi previsti per la tipologia di intervento.
L’incentivo è erogato dal Gestore Servizi Energetici (GSE) e si può fare richiesta direttamente online tramite il Portaltermico presente sul sito. Gli step da seguire sono la compilazione della domanda online, la stampa e firma della stessa e l’invio della scansione; il GSE, se la domanda è accoglibile, invia il contratto e, dopo la controfirma per accettazione, procede all’erogazione dell’incentivo secondo i tempi previsti per la tipologia di intervento.
Tempi di erogazione dell’incentivo
Una delle novità del Conto Termico 2.0 è la possibilità di vedersi rimborsati subito, in un’unica rata, gli importi sino a 5.000 euro; per importi superiori il rimborso avviene in due o cinque anni. Per le opere di installazione di impianti con potenza inferiore a 35 kW o per la realizzazione di impianti solari inferiori a 50 m² sono previste rate distribuite in due anni; superati tali limiti il rimborso avviene in rate nell’arco di cinque anni. Ricordatevi che la domanda deve essere inoltrata entro 60 giorni dalla data di fine dei lavori e che la conclusione dell’intervento deve avvenire entro 90 giorni dall’ultimo bonifico di pagamento.
Una delle novità del Conto Termico 2.0 è la possibilità di vedersi rimborsati subito, in un’unica rata, gli importi sino a 5.000 euro; per importi superiori il rimborso avviene in due o cinque anni. Per le opere di installazione di impianti con potenza inferiore a 35 kW o per la realizzazione di impianti solari inferiori a 50 m² sono previste rate distribuite in due anni; superati tali limiti il rimborso avviene in rate nell’arco di cinque anni. Ricordatevi che la domanda deve essere inoltrata entro 60 giorni dalla data di fine dei lavori e che la conclusione dell’intervento deve avvenire entro 90 giorni dall’ultimo bonifico di pagamento.
In sintesi
Il nuovo incentivo offre un accesso più facile ai privati direttamente tramite il portale online, ha percentuali più alte rispetto al passato per i piccoli interventi e soprattutto è più rapido nell’erogazione del bonus, con la possibilità di avare il rimborso in un’unica rata. È bene valutare con attenzione, magari con l’aiuto di un tecnico, se nel vostro caso è più conveniente accedere subito ai bonus del Conto Termico 2.0 o utilizzare invece le detrazioni fiscali il cui effetto però si realizza in dieci anni.
E voi? Raccontateci la vostra esperienza nell’investire in efficienza energetica.
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Il nuovo incentivo offre un accesso più facile ai privati direttamente tramite il portale online, ha percentuali più alte rispetto al passato per i piccoli interventi e soprattutto è più rapido nell’erogazione del bonus, con la possibilità di avare il rimborso in un’unica rata. È bene valutare con attenzione, magari con l’aiuto di un tecnico, se nel vostro caso è più conveniente accedere subito ai bonus del Conto Termico 2.0 o utilizzare invece le detrazioni fiscali il cui effetto però si realizza in dieci anni.
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Il Conto Termico 2.0 incentiva la sostituzione di generatori di calore tradizionali con pompe di calore, generatori a biomasse o sistemi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore. Le pompe di calore ammesse a contributo possono essere elettriche, a gas o geotermiche mentre per generatori a biomasse si intendo caldaie, stufe e termocamini alimentati a legna o pellet. Rientra in questa categoria di opere anche la sostituzione di boiler elettrici con pompe di calore.