Houzz a Parigi: Una Vecchia Falegnameria Diventa un Loft di 57mq
Proprietaria e architetto si sono conosciute su Houzz e hanno lavorato per trasformare questo spazio industriale
Quando hanno cominciato a guardarsi in giro alla ricerca di una nuova casa a Montreuil, alle porte di Parigi, Florence Bouillot e Alisvey Portuondo Fuentes abitavano già nel quartiere. I due erano aperti a tutto, non avevano preconcetti. «Stavamo per comprare un appartamento nei dintorni, quando io mi sono imbattuta in un cartello di autorizzazione edilizia nella nostra stessa strada. Ho chiamato immediatamente l’agenzia che vendeva l’alloggio: il resto è avvenuto molto rapidamente e in un battibaleno siamo diventati proprietari di uno spazio vuoto dalla superficie di 47 metri quadrati», racconta Florence.
Il tempo, però, stringeva: la coppia aveva ormai venduto la casa dove viveva in precedenza, e aveva bisogno di trasferirsi il prima possibile in quella nuova. La sfida per Lynn Pennec, l’architetta incaricata del progetto, consisteva nel trasformare completamente, in soli quattro mesi, questo spazio tutto da inventare.
Il tempo, però, stringeva: la coppia aveva ormai venduto la casa dove viveva in precedenza, e aveva bisogno di trasferirsi il prima possibile in quella nuova. La sfida per Lynn Pennec, l’architetta incaricata del progetto, consisteva nel trasformare completamente, in soli quattro mesi, questo spazio tutto da inventare.
L’appartamento corrispondeva esattamente a ciò che Florence stava cercando, ma rimanevano da fare, comunque, alcuni interventi. «La piantina originale non era del tutto corretta, e questo durante i lavori ci ha un po’ sviato», spiega Lynn Pennec.
«Florence desiderava realizzare un loft dallo stile non troppo industrial. Quindi siamo partite con l’idea di un appartamento dall’atmosfera newyorkese, dove avrebbe potuto prevalere il bianco ma non senza qualche tocco di colore e, comunque, di calore», dice la progettista.
«Ho bombardato Lynn con un sacco di immagini per ispirarla, mentre lei ha cominciato a sottopormi foto tratte dagli Ideabook di Houzz per farmi capire ciò che stavo veramente cercando», spiega la padrona di casa.
Per guadagnare in superficie, sopra la stanza da bagno è stato costruito un soppalco (visibile in alto a destra nella foto), collegato alla camera con una passerella: in questo modo, l’appartamento ha guadagnato dieci metri quadrati.
«Ho bombardato Lynn con un sacco di immagini per ispirarla, mentre lei ha cominciato a sottopormi foto tratte dagli Ideabook di Houzz per farmi capire ciò che stavo veramente cercando», spiega la padrona di casa.
Per guadagnare in superficie, sopra la stanza da bagno è stato costruito un soppalco (visibile in alto a destra nella foto), collegato alla camera con una passerella: in questo modo, l’appartamento ha guadagnato dieci metri quadrati.
Prima. L’edificio, originariamente, ospitava una falegnameria, e prima ancora un garage. Lo spazio, suddiviso in quattro locali, era stato lasciato completamente vuoto. «Acqua e impianto elettrico c’erano, ma tutto il resto era da creare da zero: una pagina bianca da scrivere», spiega Florence.
Dopo. La porta di ingresso dell’appartamento si trova sotto la scala e dà direttamente sulla cucina, che è stata sistemata il più possibile vicino alle tubature per non sconvolgere troppo l’organizzazione dello spazio esistente.
«Lynn mi ha proposto di andare insieme a lei da Ikea una domenica mattina a comprare i mobili della cucina – già previsti nell’ambito del suo progetto – in modo da assicurarsi che ogni dettaglio fosse quello giusto», racconta la padrona di casa. I moduli bassi quindi sono standard, fatta eccezione per un solo elemento che è stato tagliato su misura per la stanza.
I contenitori in alto, invece, sono stati realizzati tutti ad hoc. «Non volevamo che fossero troppo alti e bloccassero il passaggio della luce che entra nella stanza grazie al vetrocemento soprastante la cucina», spiega la progettista.
Per rendere il più luminoso possibile l’ambiente della cucina e del soggiorno, Lynn ha suggerito di usare il vetro per la passerella, in modo da sfruttare al massimo la luce dei riflettori sistemati nel controsoffitto. «Senza l’aiuto di Lynn, mai mi sarei soffermata su tutte queste problematiche legate all’illuminazione», commenta Florence.
Cucina: Ikea
«Lynn mi ha proposto di andare insieme a lei da Ikea una domenica mattina a comprare i mobili della cucina – già previsti nell’ambito del suo progetto – in modo da assicurarsi che ogni dettaglio fosse quello giusto», racconta la padrona di casa. I moduli bassi quindi sono standard, fatta eccezione per un solo elemento che è stato tagliato su misura per la stanza.
I contenitori in alto, invece, sono stati realizzati tutti ad hoc. «Non volevamo che fossero troppo alti e bloccassero il passaggio della luce che entra nella stanza grazie al vetrocemento soprastante la cucina», spiega la progettista.
Per rendere il più luminoso possibile l’ambiente della cucina e del soggiorno, Lynn ha suggerito di usare il vetro per la passerella, in modo da sfruttare al massimo la luce dei riflettori sistemati nel controsoffitto. «Senza l’aiuto di Lynn, mai mi sarei soffermata su tutte queste problematiche legate all’illuminazione», commenta Florence.
Cucina: Ikea
Il paraschizzi è stato oggetto di parecchie discussioni tra architetto e committente. «Abbiamo preso in considerazione ogni possibile materiale e colore prima di decidere per questo tema a patchwork di finte cementine», spiega Lynn.
A partire dalla cappa fino al forno e al bancone da lavoro, Florence, per limitare la spesa complessiva della ristrutturazione, ha comprato gran parte degli elementi della cucina su Le Bon Coin, un sito francese di annunci.
Piastrelle del paraspruzzi: Equipe Cerámicas
A partire dalla cappa fino al forno e al bancone da lavoro, Florence, per limitare la spesa complessiva della ristrutturazione, ha comprato gran parte degli elementi della cucina su Le Bon Coin, un sito francese di annunci.
Piastrelle del paraspruzzi: Equipe Cerámicas
Prima. Le tubature si trovavano sul lato corto di questo appartamento a forma di “L”, così cucina e bagno hanno trovato qui la loro naturale disposizione.
L’altezza notevole del soffitto – di 4,10 metri – ha reso possibile la realizzazione di un soppalco in questa zona della stanza.
L’altezza notevole del soffitto – di 4,10 metri – ha reso possibile la realizzazione di un soppalco in questa zona della stanza.
Dopo. Due porte in stile industriale conducono rispettivamente in una toilette e in una stanza con cabina doccia. Lungo la “L” formata da cucina e stanze da bagno, il pavimento è rivestito con piastrelle grigie in finta terracotta che richiamano le tipiche “tomettes” del sud-est della Francia.
Il pavimento rivestito con piastrelle incornicia la zona pranzo, personalizzata con un tavolo dallo stile tutt’altro che convenzionale: «L’ho comprato da un amico la cui moglie è un’artista. Lo aveva messo in vendita, e io ne sono rimasta affascinata!».
Dietro il tavolo, a fianco della porta del bagno, è stato sistemato un frigorifero Smeg: è un piccolo regalo che la padrona di casa si è voluta fare. «Lo scopo non era quello di confonderlo nell’arredamento della cucina, ma metterlo bene in mostra», spiega Lynn.
Piastrelle del pavimento: Mate di 41zero42
Il pavimento rivestito con piastrelle incornicia la zona pranzo, personalizzata con un tavolo dallo stile tutt’altro che convenzionale: «L’ho comprato da un amico la cui moglie è un’artista. Lo aveva messo in vendita, e io ne sono rimasta affascinata!».
Dietro il tavolo, a fianco della porta del bagno, è stato sistemato un frigorifero Smeg: è un piccolo regalo che la padrona di casa si è voluta fare. «Lo scopo non era quello di confonderlo nell’arredamento della cucina, ma metterlo bene in mostra», spiega Lynn.
Piastrelle del pavimento: Mate di 41zero42
Dietro la porta troviamo una stanza da bagno di 3,80 metri quadrati. Le pareti sono rivestite con piastrelle del tipo “metrò di Parigi” in diverse nuance, dal color cipria della sezione dietro il lavabo, alla tonalità più chiara della doccia. Il lavabo è stato recuperato dal precedente appartamento di Florence, mentre il mobile è stato acquistato assieme agli arredi della cucina. Le ante nere riprendono la cornice dello specchio e la rubinetteria.
«Non è stato facile trovare un soffione della doccia delle giuste dimensioni, vista l’altezza ridotta del soffitto che si trova sotto il soppalco», spiega la progettista.
Soffione della doccia: Treemme
«Non è stato facile trovare un soffione della doccia delle giuste dimensioni, vista l’altezza ridotta del soffitto che si trova sotto il soppalco», spiega la progettista.
Soffione della doccia: Treemme
Prima. L’unica finestra del grande soggiorno era già stata prevista in origine dal costruttore dell’immobile.
Dopo. Oggi questa apertura porta luce direttamente dentro il soggiorno. Lynn e Florence hanno riflettuto a lungo sul colore da dare alle pareti della stanza. «Inizialmente Lynn voleva dipingerle di azzurro, ma secondo me questa tinta era troppo convenzionale. Così abbiamo considerato il rosso, il giallo, il cachi e il verde menta, finché un amico consulente del colore ci ha proposto questo verde», ricorda Florence. Il pavimento in rovere contribuisce a esaltare e valorizzare questa scelta cromatica.
Vernice: Seigneurie
Vernice: Seigneurie
Anche le tende, realizzate su misura, sono state oggetto di scambi di osservazioni tra padrona di casa e architetto. «Siamo andate a cercarle al mercato di Saint Pierre, qui a Parigi. Florence aveva trovato un tessuto con disegni di pappagalli, ma alla fine abbiamo scelto questo modello, il cui motivo riprende il verde della parete e i cui riflessi ben si combinano con il divano», dice Florence. La poltrona rosa, invece, avrà bisogno di un rivestimento nuovo, che si integri meglio in questo ambiente connotato da accenti per lo più verdi.
Alle spalle del divano, la rifinitura della parete richiama i mattoni a vista originali dei pilastri di fronte. «La ditta che ha eseguito i lavori ha dovuto togliere l’intonaco dai pilastri per evidenziarli», spiega Lynn.
Alle spalle del divano, la rifinitura della parete richiama i mattoni a vista originali dei pilastri di fronte. «La ditta che ha eseguito i lavori ha dovuto togliere l’intonaco dai pilastri per evidenziarli», spiega Lynn.
Il ventilatore da soffitto è un’idea dell’architetta: «Dovevamo far circolare l’aria nell’ambiente principale e creare una fonte di ventilazione». Le pale ricordano le ali di un aereo, in omaggio alla professione di Florence.
«Lo abbiamo trovato su un sito tedesco e abbiamo chiesto a un amico che parla bene la lingua di contattare il venditore prima e il servizio di assistenza dei clienti poi, perché alla consegna mancava un pezzo», dice la padrona di casa.
Ventilatore: Artemis, di Minka-Aire, da Vam; divano: La Redoute; radiatore: IRSAP
«Lo abbiamo trovato su un sito tedesco e abbiamo chiesto a un amico che parla bene la lingua di contattare il venditore prima e il servizio di assistenza dei clienti poi, perché alla consegna mancava un pezzo», dice la padrona di casa.
Ventilatore: Artemis, di Minka-Aire, da Vam; divano: La Redoute; radiatore: IRSAP
La scala disegnata da Lynn è l’elemento centrale che collega le diverse zone dell’appartamento. Oltre a offrire uno spazio contenitore per gli oggetti della cucina, del soggiorno e dell’ingresso, la struttura si estende lungo tutta la parete fino a convergere in un mobile per il televisore. «Volevo che questo elemento corresse per tutta la stanza senza appesantire troppo l’ambiente», dice la progettista, che per questo ha scelto di lasciare vuoto lo spazio sotto i primi tre gradini e di creare un’armadiatura meno profonda dei gradini stessi.
Accompagnata da un semplice corrimano lungo la parete, la scala sembra quasi fluttuare nell’aria. «Siamo una coppia senza figli, e l’assenza di una balaustra non è un problema per noi», spiega Florence.
Accompagnata da un semplice corrimano lungo la parete, la scala sembra quasi fluttuare nell’aria. «Siamo una coppia senza figli, e l’assenza di una balaustra non è un problema per noi», spiega Florence.
Realizzata in rovere e MDF laminato, la scala è stata fabbricata da Jose Reis de Matos, artigiano di Escaliers Zazou, azienda fondata da un architetto che si è specializzato nella creazione di scale e di arredi su misura. «Abbiamo avuto uno scambio di file 3D e di idee, e lui ci ha presentato diverse alternative. La bellezza di questa scala sta nel fatto che nel guardarla non si ha percezione di tutti i problemi che abbiamo dovuto risolvere, come, per esempio, il dover contemporaneamente costruire la passerella e il dover adeguare il quadro elettrico situato in uno degli armadi», commenta la progettista.
La scala forma un insieme armonioso con dei ripiani, in parte aperti e in parte provvisti di ante. La giustapposizione di spazi vuoti e chiusi fa sì che l’ambiente risulti arioso e non ingombro.
Lampada gialla: Made.com
La scala forma un insieme armonioso con dei ripiani, in parte aperti e in parte provvisti di ante. La giustapposizione di spazi vuoti e chiusi fa sì che l’ambiente risulti arioso e non ingombro.
Lampada gialla: Made.com
Florence non è una persona particolarmente affezionata agli oggetti, e ha venduto quasi tutti gli arredi e gli accessori del suo vecchio appartamento. Fa eccezione la statuetta di Corto Maltese, un oggetto che la accompagna da quando aveva 25 anni.
Originariamente, il livello superiore era composto da uno spazio di 16 metri quadrati al di sopra dell’ingresso cui non si poteva accedere. Oggi, questa zona ospita la camera matrimoniale e una seconda camera di 9 metri quadrati; le due stanze sono collegate dalla passerella.
Questo ballatoio, realizzato in vetro, permette alla luce di passare e richiama i mattoni di vetrocemento, elementi che fanno dialogare interno ed esterno. «La disposizione della passerella è stata studiata al millimetro, in modo da adattare efficacemente la struttura agli spazi esistenti. I pannelli vetrati dovevano essere perfettamente allineati al bancone della cucina, poiché la trave su cui poggiano funge da supporto anche per la cappa», spiega l’architetta.
Prima. La camera, come la stanza al piano inferiore, era vuota. Eccetto la posa della finestra, anche qui non era stato effettuato alcun intervento.
Dopo. Oggi, una parete è completamente occupata da un armadio realizzato su misura. Si tratta di un mobile proveniente da un grande negozio e riadattato alle dimensioni della stanza. «Volevo delle ante senza maniglie», racconta Florence, «ma abbiamo trovato queste che mi piacciono molto e si sposano bene con il pavimento».
In Francia, la cosiddetta “legge Carrez” disciplina il calcolo delle superfici abitabili degli alloggi, nelle quali non rientrano gli ambienti con soffitto con altezza inferiore a 1,80 metri. Per rispettare la norma, quindi, Florence e Lynn, hanno dovuto rinunciare a posare un pavimento in legno e hanno optato per un rivestimento in sughero naturale, che è meno spesso di un parquet ma è comunque in grado di offrire ottime prestazioni in termini di isolamento acustico e termico.
Pavimento in sughero: Carrelage Parquet 29; radiatore: IRSAP
In Francia, la cosiddetta “legge Carrez” disciplina il calcolo delle superfici abitabili degli alloggi, nelle quali non rientrano gli ambienti con soffitto con altezza inferiore a 1,80 metri. Per rispettare la norma, quindi, Florence e Lynn, hanno dovuto rinunciare a posare un pavimento in legno e hanno optato per un rivestimento in sughero naturale, che è meno spesso di un parquet ma è comunque in grado di offrire ottime prestazioni in termini di isolamento acustico e termico.
Pavimento in sughero: Carrelage Parquet 29; radiatore: IRSAP
Dato che il letto sta proprio sotto la finestra, non era possibile dotarlo di testata. L’arredo della camera è stato quindi arricchito con una carta da parati a disegni. «Anche su questo io e Lynn ci siamo confrontate a lungo», racconta Florence. «Alla fine abbiamo scelto questo modello in bianco e nero, che si presta a essere accostato a qualsiasi colore».
I comodini, realizzati da un artista del laboratorio di Montreuil Atelier Mlle Fraise, sono stati ricoperti con una lastra di rame, il cui tema è ripreso dai due paralumi.
Carta da parati: Farrow & Ball
I comodini, realizzati da un artista del laboratorio di Montreuil Atelier Mlle Fraise, sono stati ricoperti con una lastra di rame, il cui tema è ripreso dai due paralumi.
Carta da parati: Farrow & Ball
La sedia di fronte al letto è uno dei tanti acquisti effettuati da Florence nel negozio di Montreuil Les Tatas Flingueuses: «Ho avuto fortuna, perché non erano oggetti costosi, e la consegna è stata fatta in un giorno».
Sul lato opposto del soppalco, la camera degli ospiti, anche detta “l’acquario”, è stata progettata da zero. La stanza, ampia 9 metri quadrati, ospita un letto matrimoniale ed, essendo situata sopra la zona pranzo, non ruba troppa luce all’ambiente sottostante.
Delimitato da una grande parete in vetro, questo ambiente è pieno di luce anche se non ha finestre. «La vetrata è dotata di aperture per attenuare l’effetto “acquario”, così come di tendine a garanzia della privacy», spiega Lynn. Una delle pareti è rivestita con una finitura uguale a quella in finto mattone del soggiorno e valorizzata da lampade simili a quelle firmate Serge Mouille.
«Questo progetto ci ha costretto a fare i conti con molti vincoli, ma realizzarlo è stato un vero piacere, grazie alla perfetta intesa tra me e Lynn. Spesso io le mandavo delle email durante il fine settimana con scritto nell’Oggetto: “Da non leggere prima di lunedì mattina”… E lei mi rispondeva sempre all’istante!», ricorda Florence, che, grazie a questa felice collaborazione, ha potuto prendere possesso dell’appartamento dopo soli quattro mesi di lavori.
Lampade da parete: La Redoute
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
«Questo progetto ci ha costretto a fare i conti con molti vincoli, ma realizzarlo è stato un vero piacere, grazie alla perfetta intesa tra me e Lynn. Spesso io le mandavo delle email durante il fine settimana con scritto nell’Oggetto: “Da non leggere prima di lunedì mattina”… E lei mi rispondeva sempre all’istante!», ricorda Florence, che, grazie a questa felice collaborazione, ha potuto prendere possesso dell’appartamento dopo soli quattro mesi di lavori.
Lampade da parete: La Redoute
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Florence Bouillot (ritratta a sinistra nella foto con accanto la progettista Lynn Pennec), responsabile di cabina, e suo marito, Alisvey Portuondo Fuentes, percussionista
Dove: Montreuil, Francia
Superficie: 47 m² prima della ristrutturazione e 57 m² dopo l’aggiunta del soppalco
Budget: 70mila euro circa
Durata dei lavori: Quattro mesi
Progettista: Lynn Pennec, IF Rénovation
Impresa edile: Rochabat
Per la realizzazione dei lavori, Florence ha subito pensato di appoggiarsi ad Houzz: «Nel periodo in cui ero alla caccia di un appartamento, ho preso l’abitudine di consultare il Design Dilemma nella sezione Consigli del sito. A quel punto, ho deciso di lanciarmi e ho avviato una discussione per chiedere consiglio sulle possibili soluzioni da realizzare in questo spazio vuoto», spiega.
La progettista Lynn Pennec (a destra nella foto), sempre disponibile a condividere le proprie conoscenze, ha dato a Florence qualche indicazione. «Non avevo previsto di lavorare con un architetto, ma i problemi che questo spazio presentava, uniti ai preziosi consigli di Lynn, mi hanno convinto», racconta. La professionista le ha proposto tre soluzioni possibili e le due, prima di incontrarsi di persona, hanno avuto un lungo scambio su Houzz.