Cani e Gatti ci Rendono Felici? L'Indagine Houzz sugli Animali in Casa
Italia ♡ Pets: difficile descrivere in altro modo i risultati dell'indagine internazionale di Houzz tra i proprietari di animali domestici
Sì, sì, e sì. La risposta è un plebiscito mondiale (almeno negli undici paesi in cui Houzz ha svolto l’indagine, dagli Usa al Giappone, passando per Russia, Italia e Australia).
Ma come si comportano le famiglie con i loro pet? Cosa sono disposte a fare in casa per assecondarli e restituire tutto l’amore che ricevono? Quanto e come spendono? I risultati dell’indagine internazionale di Houzz sugli animai domestici parla soprattutto di noi, esseri umani.
Ma come si comportano le famiglie con i loro pet? Cosa sono disposte a fare in casa per assecondarli e restituire tutto l’amore che ricevono? Quanto e come spendono? I risultati dell’indagine internazionale di Houzz sugli animai domestici parla soprattutto di noi, esseri umani.
Ma l’indagine racconta qualcosa in più proprio sugli italiani, che dai risultati appaiono come tra i maggiori amanti dei loro amici a quattro zampe nel mondo. In altre parole gli animali domestici sono a tutti gli effetti parte della famiglia, piezz’ ‘e còre, senza dubbio alcuno. Gli italiani spendono, acconsentono, coccolano, viziano e modificano casa per far posto all’amato animale. Ma partiamo dall’inizio.
«Senti un po’, mi potresti spiegare cos’hanno gli italiani con gli animali domestici?», chiede Mitchell Parker, uno degli editor di Houzz Usa. «In che senso?». «Guarda l’indagine. Siete ai primi posti quasi su tutto».
La guardo. Mitchell ha ragione. Gli italiani spendono di più, sono più permissivi verso il loro animali domestici e sono i più propensi a cambiare arredi e ambienti per far spazio al proprio animale.
Il 44% infatti dice di aver sensibilmente modificato casa propria per il proprio amico, contro il 27% dei francesi e il 35% negli USA.
La guardo. Mitchell ha ragione. Gli italiani spendono di più, sono più permissivi verso il loro animali domestici e sono i più propensi a cambiare arredi e ambienti per far spazio al proprio animale.
Il 44% infatti dice di aver sensibilmente modificato casa propria per il proprio amico, contro il 27% dei francesi e il 35% negli USA.
La veterinaria francese Valerie Dramard spiega che i francesi sono più severi con i propri animali perché non li considerano come veri e propri membri della famiglia o come esseri umani. Gli spagnoli del team di Houzz Spagna affermano che l’igiene nel loro paese è importantissima per cui è impensabile lasciar salire un cane o un gatto sul proprio letto. E in Italia?
Gli italiani che hanno creato aree apposite per cani e gatti, dalla cucce allo spazio riservato per la pappa, sono il 67% contro il 41% dei francesi. Quando si parla di far salire o meno i gatti sul letto, ecco che gli italiani tornano sul podio: lo consente il 39% degli italiani contro il 14% degli spagnoli.
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«Perché? – chiede Mitchell – devo spiegare questi dati».
Eh, già perché? Su una popolazione di 59 milioni di abitanti in Italia gli animali domestici sono 15 milioni (secondo l’indagine Zoomark) e una famiglia su due possiede un cane o un gatto. Ma non è un dato così diverso dagli altri paesi occidentali.
Luca Cantini, veterinario comportamentalista, crede che la maggiore disponibilità degli italiani a creare spazi abitativi per i loro animali derivi dalla loro particolare attenzione per l’arredamento tipico del nostro Paese. «La passione per gli animali si fonde con la passione per il design».
Eh, già perché? Su una popolazione di 59 milioni di abitanti in Italia gli animali domestici sono 15 milioni (secondo l’indagine Zoomark) e una famiglia su due possiede un cane o un gatto. Ma non è un dato così diverso dagli altri paesi occidentali.
Luca Cantini, veterinario comportamentalista, crede che la maggiore disponibilità degli italiani a creare spazi abitativi per i loro animali derivi dalla loro particolare attenzione per l’arredamento tipico del nostro Paese. «La passione per gli animali si fonde con la passione per il design».
Nono solo. C’entra anche l’enorme abbraccio avvolgente della classica famiglia italiana. Lo stesso diffuso amore strabordante e a tratti eccessivo (attenzione: quando ti aggancia non ti molla più) che porta le mamme italiane nella top ten delle migliori al mondo (almeno secondo un articolo del Wall Street Journal del 2012).
«Il motivo per cui l’uomo è attratto dagli animali e in particolare da tutto ciò che è cucciolo è dovuto al fatto che non solo siamo mammiferi, ma anche una specie che partorisce pochi cuccioli e quindi dedichiamo moltissimo tempo e attenzione alle cure parentali. Ecco perché tutto ciò che richiede protezione e cure ci attrae istintivamente. Gli animali domestici e in particolare il cane e il gatto ci donano gioia perché hanno caratteristiche infantili, sociali e relazionali per noi molto appaganti. Il rapporto con gli animali espresso da molte persone è vicino a quello che abbiamo con i bambini, non a caso molti di noi si rivolgono ai pet usando un linguaggio molto simile a quello usato con i bambini. Il cane e il gatto, essendo animali capaci di stringere relazioni sociali importanti anche con specie diverse dalla loro rappresentano per noi degli incredibili compagni di vita in famiglia, nei rapporti con gli altri e con il mondo esterno».
«Il motivo per cui l’uomo è attratto dagli animali e in particolare da tutto ciò che è cucciolo è dovuto al fatto che non solo siamo mammiferi, ma anche una specie che partorisce pochi cuccioli e quindi dedichiamo moltissimo tempo e attenzione alle cure parentali. Ecco perché tutto ciò che richiede protezione e cure ci attrae istintivamente. Gli animali domestici e in particolare il cane e il gatto ci donano gioia perché hanno caratteristiche infantili, sociali e relazionali per noi molto appaganti. Il rapporto con gli animali espresso da molte persone è vicino a quello che abbiamo con i bambini, non a caso molti di noi si rivolgono ai pet usando un linguaggio molto simile a quello usato con i bambini. Il cane e il gatto, essendo animali capaci di stringere relazioni sociali importanti anche con specie diverse dalla loro rappresentano per noi degli incredibili compagni di vita in famiglia, nei rapporti con gli altri e con il mondo esterno».
Secondo la psicologa italiana Giulia Borriello, «Gli animali da compagnia sono ritenuti presenze importanti, in grado di favorire una vita migliore: in questo senso, i pet vengono vissuti come un’area di spesa-investimento orientata al benessere, verso la quale si è poco disposti a rinunce. Chi sceglie di avere un cane o un gatto sceglie anche uno stile di vita piacevole, divertente, che aiuta a stare bene e rispetta la natura. La scelta è legata anche al benessere della famiglia e dei figli. Chi ha un cane o un gatto cerca uno stile di vita democratico e aperto. In un momento difficile come l’attuale, si ritiene che gli animali domestici aiutino davvero, nel senso che possono funzionare da soggetti che facilitano il superamento delle difficoltà».
Per scoprirne di più leggi questo Ideabook scritto da Giulia Boriello: Principi di Pet Therapy per Rendere la Casa a Misura di Cani o Gatti
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Franco Fassola, medico veterinario esperto di comportamento animale, crede che si provino gli stessi sentimenti verso le persone anche verso animali. «Non significa che un animale domestico sia considerato alla stregua di un umano, ma uno di famiglia sì. E come tale ha bisogno di spazi per sé, una cuccia e una zona per mangiare e bere. Amiamo condividere con i pet la cena e una passeggiata. Ci piace fare le cose insieme», appunto come con uno di famiglia.
Non è della stessa opinione il professor Herzog della Western Carolina University che afferma provocatoriamente che se fosse un cane preferirebbe essere un randagio tra la spazzatura a Mexico City piuttosto che un cane trattato coi guanti in un attico a Manhattan. «Quella non è vita da cani», afferma.
Secondo Luca Cantini le origini del cane risalgono a decine di migliaia di anni fa (certamente più di 20.000 anni fa). Il rapporto con l’uomo non solo appare fin da subito importante ma rappresenta un punto cardine per la nascita di questa specie animale: è proprio dall’avvicinamento ai villaggi dei lupi e all’adozione da parte dell’uomo di cuccioli orfani che nasce il cane. Il cane accompagna l’uomo fin da quando era nomade e cacciatore, contribuendo in questo modo allo sviluppo del suo percorso evolutivo. L’uomo da parte sua non solo ha addomesticato il canis lupus rendendolo familiaris, ma ha anche selezionato le varie tipologie da lavoro determinando la nascita delle diverse razze oggi riconosciute. Il cane di oggi è profondamente diverso dal suo antenato lupo e gli animali che vivono nelle nostre famiglie sono fortemente legati all’essere umano tanto da non poterne fare a meno. Lo dimostrano i cani randagi che pur vivendo ai margini degli agglomerati urbani stringono spesso relazioni con l’essere umano o comunque si spingono spesso all’interno dei centri abitati in cerca di cibo. Il lupo difficilmente lo fa perché è un animale selvatico a tutti gli effetti e quindi indipendente dall’uomo.
«Le origini del gatto sono invece relativamente più recenti essendo legate alla nascita dell’agricoltura: il gatto è fin da subito fondamentale per la protezione delle granaglie dai roditori. Pur avendo una socialità diversa da quella del cane questo felino è certamente in grado di stringere relazioni sociali importanti sia con i propri simili che con altre specie animali e in modo particolare con l’uomo. Basta pensare ai nostri gatti che riescono a relazionarsi e a stringere legami all’interno di colonie feline (là dove c’è abbondanza di risorse), ma anche all’interno delle nostre famiglie dove si creano delle vere e proprie relazioni sia con gli altri animali presenti (gatti ma anche cani) sia con l’uomo. Questo processo di affiliazione appare in forte crescita per la presenza sempre maggiore del gatto all’interno delle nostre famiglie e per la creazione delle varie razze feline molte delle quali appositamente selezionate per vivere a stretto contatto con noi».
Per il 79% degli italiani il peggior fastidio nell’avere un animale domestico è legato alla perdita dei peli. Ecco che allora ci si attrezza con spazzole, aree pulizia dedicate (come nella foto successiva) o strigliate sul balcone, oppure ci si rivolge ad una delle professioni nascenti degli ultimi anni, ossia il toelettatore professionale per cani, e sì, anche per gatti.
E ora a te la parola! Cosa ne pensi dei risultati ottenuti da questa indagine? Hai riadattato la tua casa per creare ambienti su misura per il tuoi amici a quattro zampe?
Lo afferma il 75% degli italiani intervistati, il 71% dei francesi fino al gioioso 90% degli americani. Il maggior beneficio dell’avere un animale domestico è il fatto che ci rende felici. E, secondo la psicologa Giulia Borriello, in momenti di crisi economica si torna ai valori essenziali, non ricchezza ma felicità.