Le 8 Piante da Appartamento Facili Facili per i Negati del Verde
Le piante da appartamento belle e poco o niente esigenti che richiedono poche cure e che vi potete (quasi) dimenticare
Ci avete provato e riprovato, ma niente, il pollice verde proprio non l’avete? Non disperate, perché a portare in casa un po’ di allegria in verde ci pensano queste otto piante da appartamento indistruttibili: le accomuna la scarsa esigenza idrica, la capacità di adattamento a zone anche poco illuminate e la propensione ad essere lasciate a se stesse, con solo pochi e semplici accorgimenti.
Curarle è molto semplice: crescono in posizione molto luminosa, in un pugno di terriccio specifico per cactacee, in vasi piccoli posti lontano da correnti d’aria o fonti di calore quali termosifoni o stufe. Il loro nemico più temibile è l’umidità: spesso avvizziscono e muoiono per le troppe cure… e innaffiature!
Grazie alla loro naturale riserva idrica, accumulata dentro le foglie carnose, le succulente riescono a vivere anche in condizioni di aridità estrema. Si bagnano con poca acqua solo a terriccio completamente secco, mentre una somministrazione annuale di concime per cactacee basterà a tenerle in gran forma. Se ben curate vi ricompenseranno con strabilianti fiori dai colori vivaci!
Grazie alla loro naturale riserva idrica, accumulata dentro le foglie carnose, le succulente riescono a vivere anche in condizioni di aridità estrema. Si bagnano con poca acqua solo a terriccio completamente secco, mentre una somministrazione annuale di concime per cactacee basterà a tenerle in gran forma. Se ben curate vi ricompenseranno con strabilianti fiori dai colori vivaci!
2. Saintpaulia o violetta africana
La piccola violetta africana racconta una storia curiosa. Verso la fine dell’Ottocento, il barone Walter von Saint Paul-Illaire, baffuto e arcigno ufficiale coloniale tedesco inviato in Tanzania, durante una passeggiata sui Monti Usambara, scopre in una macchia un piccolo ciuffo di foglie verde scuro, con un cuore di fiori violetti. Si ferma, li guarda. Lui è lì, nella foschia, dentro la sua impettita uniforme, ma i suoi ricordi volano lontano, ai prati di Berlino della sua giovinezza, coperti di violette in primavera. In un impeto di tenerezza, raccoglie i semi e li manda a casa del padre, chiamando la pianta Saintpaulia, in suo onore.
La piccola violetta africana racconta una storia curiosa. Verso la fine dell’Ottocento, il barone Walter von Saint Paul-Illaire, baffuto e arcigno ufficiale coloniale tedesco inviato in Tanzania, durante una passeggiata sui Monti Usambara, scopre in una macchia un piccolo ciuffo di foglie verde scuro, con un cuore di fiori violetti. Si ferma, li guarda. Lui è lì, nella foschia, dentro la sua impettita uniforme, ma i suoi ricordi volano lontano, ai prati di Berlino della sua giovinezza, coperti di violette in primavera. In un impeto di tenerezza, raccoglie i semi e li manda a casa del padre, chiamando la pianta Saintpaulia, in suo onore.
Questa romantica piantina, resistente ma dall’aspetto romantico, prospera con poche pretese: un vaso piccolo, dato il suo apparato radicale ristretto; una posizione lontana da correnti e luminosa, ma non al sole diretto; innaffiature parche, solo per mantenere leggermente umido il terriccio – meglio se con l’aggiunta di sabbia -, senza farlo asciugare del tutto.
Bagnare immergendo il vaso in acqua e poi far drenare quella in eccesso, senza bagnare le foglie. La sua temperatura ideale è di circa 20 °C; sotto i 15 °C soffre.
Bagnare immergendo il vaso in acqua e poi far drenare quella in eccesso, senza bagnare le foglie. La sua temperatura ideale è di circa 20 °C; sotto i 15 °C soffre.
3. Sansevieria
Sansevieria trifasciata è la compagna perfetta per padroni di casa indaffarati e sempre di corsa: resiste praticamente a tutto. Si tratta di una rizomatosa perenne e sempreverde, dalle foglie erette, cuoiose, di forma ovale o a spada, molto attraenti con il loro motivo marmorizzato. Tra la fine dell’estate e l’autunno fiorisce con piccole spighe di fiori tubolari, profumati, tra il bianco e il verde.
Sansevieria trifasciata è la compagna perfetta per padroni di casa indaffarati e sempre di corsa: resiste praticamente a tutto. Si tratta di una rizomatosa perenne e sempreverde, dalle foglie erette, cuoiose, di forma ovale o a spada, molto attraenti con il loro motivo marmorizzato. Tra la fine dell’estate e l’autunno fiorisce con piccole spighe di fiori tubolari, profumati, tra il bianco e il verde.
Praticamente esente da malattie, la sansevieria cresce bene in terriccio sabbioso, in qualsiasi luogo luminoso, con la luce diretta schermata da una tenda leggera. Va rinvasata solo quando proprio il vaso rischia di rompersi. Da bagnare soltanto quando il terriccio è completamente asciutto fino a 4-5 cm di profondità.
4. Aloe vera, la farmacia in casa
Pianta non solo bella e di facile coltivazione, ma anche utile, ad Aloe barbadensis andrebbe sempre riservato un posto in casa, possibilmente lontano da correnti d’aria. Un vaso con terriccio da tenere più asciutto che umido è tutto quello che questa generosa pianta richiede.
Pianta non solo bella e di facile coltivazione, ma anche utile, ad Aloe barbadensis andrebbe sempre riservato un posto in casa, possibilmente lontano da correnti d’aria. Un vaso con terriccio da tenere più asciutto che umido è tutto quello che questa generosa pianta richiede.
In cambio avrete un rimedio casalingo pronto all’uso per piccoli tagli, escoriazioni o scottature: all’interno delle foglie infatti si trova un gel dalle proprietà emollienti e rigeneranti per la pelle, da estrarre da una porzione di foglia; non abbiate timore di ferirla, poiché la parte tagliata sulla pianta cicatrizzerà molto velocemente.
5. Zamioculcas, la bella africana
Il suo aspetto un po’ primitivo ricorda immediatamente i paesaggi africani, infatti è originaria della Tanzania: Zamioculcas zamiifolia è tra le piante da appartamento più resistenti in assoluto e grazie ai robusti rizomi sotterranei ad alta ritenzione idrica riesce a sopportare praticamente qualsiasi tipo di coltivazione, anche la più sbadata. Ha fusti carnosi sempreverdi da cui si dipanano le coppie di foglie, lucide, cerose e simmetriche.
Il suo aspetto un po’ primitivo ricorda immediatamente i paesaggi africani, infatti è originaria della Tanzania: Zamioculcas zamiifolia è tra le piante da appartamento più resistenti in assoluto e grazie ai robusti rizomi sotterranei ad alta ritenzione idrica riesce a sopportare praticamente qualsiasi tipo di coltivazione, anche la più sbadata. Ha fusti carnosi sempreverdi da cui si dipanano le coppie di foglie, lucide, cerose e simmetriche.
Cresce bene anche con poca luce, quindi è una buona scelta per stanze poco illuminate, come disimpegni, bagni o ingressi. In estate produce alla base delle foglie dei fiori tra il bianco e il verde, simili alle calle, seguiti da bacche bianche.
Piantata in terriccio molto drenante – si può mischiare al terriccio universale del terriccio per cactacee, in parti uguali – sopporta anche lunghi periodi all’asciutto, mentre le innaffiature frequenti la danneggiano.
Piantata in terriccio molto drenante – si può mischiare al terriccio universale del terriccio per cactacee, in parti uguali – sopporta anche lunghi periodi all’asciutto, mentre le innaffiature frequenti la danneggiano.
6. Kentia, la palma d’antan
Palma sempreverde amante dei luoghi ombrosi, Howea forsteriana o Kentia ricorda le atmosfere rarefatte dei salotti delle signore eleganti degli anni Venti del secolo scorso, in cui sonnecchiava l’immancabile levriero a pelo lungo.
Scenografica ed ingombrante, da sola basta a dare carattere tropicale alla stanza: può arrivare a toccare il soffitto e occupa facilmente anche 3 metri in larghezza.
Da innaffiare raramente in inverno e una volta ogni 15 giorni nel periodo di crescita vegetativa; un rinvaso ogni due anni con terriccio fresco e vaso leggermente più grande è tutto quello che richiede in fase giovanile, una volta assestata si trova a suo agio in vasi di circa 35 cm di diametro, con argilla espansa nel sottovaso e nebulizzazioni di acqua nel periodo invernale, quando i riscaldamenti domestici rendono l’aria più secca.
Palma sempreverde amante dei luoghi ombrosi, Howea forsteriana o Kentia ricorda le atmosfere rarefatte dei salotti delle signore eleganti degli anni Venti del secolo scorso, in cui sonnecchiava l’immancabile levriero a pelo lungo.
Scenografica ed ingombrante, da sola basta a dare carattere tropicale alla stanza: può arrivare a toccare il soffitto e occupa facilmente anche 3 metri in larghezza.
Da innaffiare raramente in inverno e una volta ogni 15 giorni nel periodo di crescita vegetativa; un rinvaso ogni due anni con terriccio fresco e vaso leggermente più grande è tutto quello che richiede in fase giovanile, una volta assestata si trova a suo agio in vasi di circa 35 cm di diametro, con argilla espansa nel sottovaso e nebulizzazioni di acqua nel periodo invernale, quando i riscaldamenti domestici rendono l’aria più secca.
7. Le cascate verdi del Pothos
Lo spazio per un cestino di Pothos (Epipremnum pinnatum ‘Aureum’ o Scindapsus aureus) si trova sempre, anche nella cucina o bagno più microscopici.
Versatile e robusto, il Pothos vegeta praticamente quasi in ogni ambiente, e se ben sistemato vive anche fino a vent’anni, raggiungendo lunghezze considerevoli e costruendo delle vere e proprie cascate verdi con le sue foglie verde brillante punteggiate e screziate di crema. Ama il terriccio umido ma ben drenato, in una posizione luminosa ma filtrata. Ogni tanto accorciate i racemi, la pianta risponderà infittendosi.
Lo spazio per un cestino di Pothos (Epipremnum pinnatum ‘Aureum’ o Scindapsus aureus) si trova sempre, anche nella cucina o bagno più microscopici.
Versatile e robusto, il Pothos vegeta praticamente quasi in ogni ambiente, e se ben sistemato vive anche fino a vent’anni, raggiungendo lunghezze considerevoli e costruendo delle vere e proprie cascate verdi con le sue foglie verde brillante punteggiate e screziate di crema. Ama il terriccio umido ma ben drenato, in una posizione luminosa ma filtrata. Ogni tanto accorciate i racemi, la pianta risponderà infittendosi.
8. Lo spettinato Falangio
Il Chlorophytum, sempreverde dal piacevole aspetto spettinato, è una pianta che ama la luce, anche diretta, purché venga protetta dalle scottature durante i grandi caldi: è proprio la luce abbondante a farle assumere la sua caratteristica screziatura bianca e crema. Sua abitudine è quella di formare getti più lunghi al termine dei quali si forma una nuova piantina (che si può usare per moltiplicarlo), perciò è molto bello vederlo appeso in cestini.
Il Chlorophytum, sempreverde dal piacevole aspetto spettinato, è una pianta che ama la luce, anche diretta, purché venga protetta dalle scottature durante i grandi caldi: è proprio la luce abbondante a farle assumere la sua caratteristica screziatura bianca e crema. Sua abitudine è quella di formare getti più lunghi al termine dei quali si forma una nuova piantina (che si può usare per moltiplicarlo), perciò è molto bello vederlo appeso in cestini.
A suo agio in qualsiasi ambiente dai 14 °C in su, teme solo le correnti d’aria; un paio di innaffiature alla settimana basteranno nel periodo estivo, altrimenti anche meno. Attenzione solo ad una cosa: i Chlorophytum crescono molto rapidamente, rinvasateli non appena le radici hanno raggiunto il bordo del vaso, altrimenti lo romperanno.
E tu? Quali sono le tue piante da interno preferite? Condividi preferenze e consigli nei Commenti.
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Seducenti per la loro grande variabilità nelle forme e nei colori, le cactacee o piante succulente riescono ad avvicinare al mondo del giardinaggio indoor anche il coltivatore più inesperto. Scegliete quelle che più vi piacciono tra le varietà con foglie glauche, tendenti al rosso-viola o verde chiaro brillante; con spine o senza, tonde e cicciotte o piatte e allungate, si possono anche riunire in composizioni fantasiose, sbizzarrendovi con vasi adatti allo stile della vostra casa.