Come Scegliere le Porte Interne
Irrinunciabili per necessità funzionali, le porte modificano l’aspetto di una stanza: come districarsi tra modelli e misure
Quale porta scegliere è sempre un piccolo dilemma: per ogni decisione presa ce n’è una lasciata, esattamente come nel film Sliding Doors (1988). Una porta può arredare una parete o sparire per lasciare spazio ad un arredo importante. L’essenziale è tenere conto della sua presenza, utilizzandola in modo lungimirante e consapevole, scegliendo bene il suo ruolo: lasciare passare lo sguardo, tenendo insieme uno spazio più ampio, o segnare il passaggio da un ambiente all’altro, impiegando diverse porte interne, garantendone la riservatezza?
La porta scorrevole invece è indicata soprattutto quando si ha poco spazio, poiché l’anta si apre senza ingombrare l’ambiente. Se è ad incasso, sparisce dentro la parete senza lasciare segno della propria presenza; in alternativa, può essere esterna, dando maggior carattere al muro vuoto.
Infine ci sono le porte interne a libro o quelle a soffietto, uno stratagemma interessante per mescolare la poca disponibilità di spazio con la sensazione di accedere ad un posto segreto.
Per gli ambienti più raccolti, come le stanze e gli studioli, va bene anche una da 70-75 cm.
Mentre per i locali di servizio come piccoli bagni, lavanderie e ripostigli si posso usare anche quelle da 60 cm, per sfruttare al meglio ogni centimetro disponibile.
Quando si opta per le porte scorrevoli si tenga sempre conto che oltre all’ingombro dell’anta chiusa, va considerato quello dell’anta aperta. La parete non utilizzabile in questo caso sarà più o meno il doppio dello spazio di passaggio.
Mentre per i locali di servizio come piccoli bagni, lavanderie e ripostigli si posso usare anche quelle da 60 cm, per sfruttare al meglio ogni centimetro disponibile.
Quando si opta per le porte scorrevoli si tenga sempre conto che oltre all’ingombro dell’anta chiusa, va considerato quello dell’anta aperta. La parete non utilizzabile in questo caso sarà più o meno il doppio dello spazio di passaggio.
Per quanto riguarda l’altezza, quella di riferimento è 210 cm. Raramente, e spesso per ragioni funzionali (come la presenza di un soffitto ribassato), si utilizzano porte più basse.
Consigliata, invece, la scelta di una porta a tutt’altezza nel caso in cui voleste segnare fortemente la sensazione di passaggio da un ambiente importante ad un altro: la sagoma più verticale slancia lo spazio e fa passare più luce.
Consigliata, invece, la scelta di una porta a tutt’altezza nel caso in cui voleste segnare fortemente la sensazione di passaggio da un ambiente importante ad un altro: la sagoma più verticale slancia lo spazio e fa passare più luce.
I materiali
La prima scelta è la tinta o l’essenza che meglio si abbina con i pavimenti e le pareti. Sparisce, tono su tono, legandosi all’atmosfera della stanza.
La prima scelta è la tinta o l’essenza che meglio si abbina con i pavimenti e le pareti. Sparisce, tono su tono, legandosi all’atmosfera della stanza.
Altra opzione è il vetro, trasparente o satinato, lascia passare la luce senza necessariamente vederci attraverso.
Se vi piace l’aspetto industriale incorniciatelo con un telaio metallico, meglio se con le cerniere o il binario marcatamente in vista.
Se vi piace l’aspetto industriale incorniciatelo con un telaio metallico, meglio se con le cerniere o il binario marcatamente in vista.
Un’altra idea potrebbe essere il riutilizzo di porte antiche o decontestualizzate, ricavate da un ambiente diverso e rese protagoniste delle pareti. Attenzione a sceglierla bene, potrebbe stancarvi facilmente.
I costi
A parità di materiale, forma e dimensione, la spesa cresce con il seguente ordine: porta a battente con cornice; porta a battente filo muro, a causa del telaio che viene incassato nella parete; scorrevole interna, per via del cassone inserito nel muro; scorrevole esterna, per il binario che spesso è un ingranaggio un più complesso.
Quelle a libro o a soffietto sono in genere le più economiche, ma molto dipende dalla ferramenta utilizzata e dal tipo di binario su cui i pannelli scorrono.
A parità di materiale, forma e dimensione, la spesa cresce con il seguente ordine: porta a battente con cornice; porta a battente filo muro, a causa del telaio che viene incassato nella parete; scorrevole interna, per via del cassone inserito nel muro; scorrevole esterna, per il binario che spesso è un ingranaggio un più complesso.
Quelle a libro o a soffietto sono in genere le più economiche, ma molto dipende dalla ferramenta utilizzata e dal tipo di binario su cui i pannelli scorrono.
Una nuova porta può modificare notevolmente la percezione dello spazio, con un piccolo cambiamento si può prospettare un’atmosfera fresca e diversa: colorata, pop, minimal, industriale, antica o neoromantica… Quindi se avete intenzione di rinnovare il vostro appartamento, non dimenticatevi delle porte!
Raccontateci: avete mai avuto la sensazione di aver perso un’occasione scegliendo la porta sbagliata?
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La porta più comune è senza dubbio quella a battente con l’anta che ruota, può essere con la cornice o a filo muro. La seconda, apparentemente senza telaio, può essere verniciata in tinta con la parete per “sparire” completamente.