Le Case di Houzz
130 Metri Quadri Confortevoli a Manhattan Beach
Ecco come un progettista scelto su Houzz ha aiutato una famiglia a creare un’abitazione ritagliata sulle sue esigenze
Benvenuti in California. A Manhattan Beach, in un quartiere di ville di stile tradizionale, troviamo una casa a un piano dalle linee molto essenziali. La costruzione è poco appariscente, con un ingresso avvolto dagli alberi. L’ingombro relativamente ridotto, tuttavia, è l’espressione di una grande idea: una casa di “misura giusta” – una casa cioè che si adatta alle nostre esigenze, al nostro stile di vita e al nostro budget – può dare una sensazione di grande ariosità indipendentemente dalle sue dimensioni, e, per di più, può anche essere sostenibile dal punto di vista ambientale. La chiave è una progettazione intelligente. Nel caso di questa casa, a fare la differenza è stato l’intervento dell’architetto Anthony Laney.
In stretta collaborazione con i clienti, che lo hanno trovato su Houzz, Laney e il suo team dello studio di architettura Laney LA di Hermosa Beach hanno realizzato una casa elegante, efficiente e tagliata su misura per una famiglia di quattro persone. Scopriamo che cosa ha ispirato questo progetto elegante e contemporaneo, e come Laney ha reso funzionale questa casa di 130 metri quadrati.
In stretta collaborazione con i clienti, che lo hanno trovato su Houzz, Laney e il suo team dello studio di architettura Laney LA di Hermosa Beach hanno realizzato una casa elegante, efficiente e tagliata su misura per una famiglia di quattro persone. Scopriamo che cosa ha ispirato questo progetto elegante e contemporaneo, e come Laney ha reso funzionale questa casa di 130 metri quadrati.
Come si vede nella foto precedente, la porta d’ingresso non è visibile dalla strada. Alla casa si accede attraverso un cancello laterale a sinistra del garage e seguendo il percorso laterale nel cortile. Il percorso è visibile qui, lungo il vialetto di accesso (vedi la pianta alla fine dell’articolo).
La parte esterna della casa è composta da una combinazione di intonaco bianco liscio e pietra calcarea dalla texture molto consistente, il che significa che lo stucco copre leggermente la pietra. Questa tecnica, spiega Laney, aggiunge un tocco “antico” alle linee contemporanee di questa nuova costruzione. «Mi piace l’ambiguità», dice il professionista di questo effetto, che spinge i passanti a chiedersi: «È una casa vecchia? È una casa nuova? È una casa futuristica? È una casa antica?».
Di fatto, la casa è stata eretta su un lotto di 250 metri quadrati, ma è circondata da alberi piantati da tempo, che il team ha avuto cura di proteggere durante la costruzione.
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La parte esterna della casa è composta da una combinazione di intonaco bianco liscio e pietra calcarea dalla texture molto consistente, il che significa che lo stucco copre leggermente la pietra. Questa tecnica, spiega Laney, aggiunge un tocco “antico” alle linee contemporanee di questa nuova costruzione. «Mi piace l’ambiguità», dice il professionista di questo effetto, che spinge i passanti a chiedersi: «È una casa vecchia? È una casa nuova? È una casa futuristica? È una casa antica?».
Di fatto, la casa è stata eretta su un lotto di 250 metri quadrati, ma è circondata da alberi piantati da tempo, che il team ha avuto cura di proteggere durante la costruzione.
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Applique: Workstead
L’ingresso si trova alla fine del vialetto laterale, all’intersezione dei due volumi con tetto a due falde. Non ha una porta tradizionale, ma una porta olandese (con pannello inferiore in legno e pannello superiore in vetro), ritratta qui in primo piano.
«È molto insolito, per una casa piccola, dedicare un ambiente intero all’ingresso», ammette Laney, «ma qui abbiamo voluto abbinare unità grandi e generose a elementi più modesti». Una grande finestra ad arco contribuisce a creare un senso di grande ariosità nel momento in cui si varca la porta.
Questa soluzione elimina anche la necessità di un lungo corridoio interno che sprecherebbe molto spazio.
L’ingresso si trova alla fine del vialetto laterale, all’intersezione dei due volumi con tetto a due falde. Non ha una porta tradizionale, ma una porta olandese (con pannello inferiore in legno e pannello superiore in vetro), ritratta qui in primo piano.
«È molto insolito, per una casa piccola, dedicare un ambiente intero all’ingresso», ammette Laney, «ma qui abbiamo voluto abbinare unità grandi e generose a elementi più modesti». Una grande finestra ad arco contribuisce a creare un senso di grande ariosità nel momento in cui si varca la porta.
Questa soluzione elimina anche la necessità di un lungo corridoio interno che sprecherebbe molto spazio.
Vernice: Pure White, Sherwin-Williams; pavimenti: rovere europeo con patina grigia, Madera Surfaces
La struttura posteriore ospita la zona giorno, che comprende una cucina aperta, una sala da pranzo e un soggiorno, ritratti in questa foto.
Possiamo vedere come l’impressionante linea del tetto a due falde si traduca in soffitti spettacolarmente alti all’interno. I soffitti sono in hemlock, mentre il pavimento è in rovere bianco.
Quest’ultimo offre molto di più di quanto non sembri: mantiene la casa calda grazie al riscaldamento radiante idronico. I pannelli solari sul tetto in lamiera, molto isolato e a tenuta stagna, riscaldano l’acqua che è poi pompata, attraverso piccoli tubi, nel pavimento. L’impianto consuma poca energia, non produce né rumore né polvere, e distribuisce uniformemente il calore nelle zone effettivamente abitate. Tutto ciò rende questo sistema una scelta ecologica, soprattutto per una casa con soffitti alti.
«Se cammini a piedi nudi, senti il calore del parquet. Questo sistema è molto più efficiente perché non si riscaldano volumi enormi d’aria», spiega Laney.
La struttura posteriore ospita la zona giorno, che comprende una cucina aperta, una sala da pranzo e un soggiorno, ritratti in questa foto.
Possiamo vedere come l’impressionante linea del tetto a due falde si traduca in soffitti spettacolarmente alti all’interno. I soffitti sono in hemlock, mentre il pavimento è in rovere bianco.
Quest’ultimo offre molto di più di quanto non sembri: mantiene la casa calda grazie al riscaldamento radiante idronico. I pannelli solari sul tetto in lamiera, molto isolato e a tenuta stagna, riscaldano l’acqua che è poi pompata, attraverso piccoli tubi, nel pavimento. L’impianto consuma poca energia, non produce né rumore né polvere, e distribuisce uniformemente il calore nelle zone effettivamente abitate. Tutto ciò rende questo sistema una scelta ecologica, soprattutto per una casa con soffitti alti.
«Se cammini a piedi nudi, senti il calore del parquet. Questo sistema è molto più efficiente perché non si riscaldano volumi enormi d’aria», spiega Laney.
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Dal punto di vista dell’efficienza, rispetto a una grande casa costruita in modo convenzionale, per costruire e gestire una piccola casa è solitamente necessario impiegare meno materiali e risorse, rendendola fondamentalmente più efficiente. Laney e il suo team, però, si sono spinti ancora più in là, prevedendo nel progetto un gran numero di soluzioni all’insegna della sostenibilità.
Per esempio, oltre ai pavimenti riscaldati, gli ambienti principali della casa si affidano all’illuminazione naturale (grazie a finestre e ad altri elementi progettati per portare luce all’interno) piuttosto che all’illuminazione a incasso, mentre le tende alle finestre e gli alberi a foglia caduca contribuiscono a ridurre l’accumulo di calore.
In questa foto, sopra la porta d’ingresso, si vede un diffusore a fessura da 2,50 cm che fa parte di un impianto ERV (energy recovery ventilator, ventilatore a recupero energetico) e che Laney definisce “la parte più radicale del progetto”. Al posto dell’aria condizionata tradizionale, l’ERV deumidifica l’aria e preleva aria fresca dall’esterno e dalle aree più fredde della casa. L’aria fresca fuoriesce dal diffusore e scende nella stanza (maggiori informazioni sui sistemi sostenibili della casa sono date più avanti).
Per esempio, oltre ai pavimenti riscaldati, gli ambienti principali della casa si affidano all’illuminazione naturale (grazie a finestre e ad altri elementi progettati per portare luce all’interno) piuttosto che all’illuminazione a incasso, mentre le tende alle finestre e gli alberi a foglia caduca contribuiscono a ridurre l’accumulo di calore.
In questa foto, sopra la porta d’ingresso, si vede un diffusore a fessura da 2,50 cm che fa parte di un impianto ERV (energy recovery ventilator, ventilatore a recupero energetico) e che Laney definisce “la parte più radicale del progetto”. Al posto dell’aria condizionata tradizionale, l’ERV deumidifica l’aria e preleva aria fresca dall’esterno e dalle aree più fredde della casa. L’aria fresca fuoriesce dal diffusore e scende nella stanza (maggiori informazioni sui sistemi sostenibili della casa sono date più avanti).
Divano: Twist Custom; porte: Euroline
Questa è la vista opposta della stanza, che si apre sul cortile attraverso due coppie di porte finestra con cornice in acciaio.
«Tutte le altre case, o, almeno, quelle dei miei clienti, avevano una grande porta scorrevole o una porta a soffietto. Collegavano, tra virgolette, gli interni agli esterni», dice Laney. «Mi piace che questo cliente sia stato aperto a un approccio più classico. Mi sembra che abbia un’impronta più atemporale».
I ventilatori a soffitto, come quello ritratto qui, garantiscono la circolazione dell’aria in tutta la zona giorno.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
Questa è la vista opposta della stanza, che si apre sul cortile attraverso due coppie di porte finestra con cornice in acciaio.
«Tutte le altre case, o, almeno, quelle dei miei clienti, avevano una grande porta scorrevole o una porta a soffietto. Collegavano, tra virgolette, gli interni agli esterni», dice Laney. «Mi piace che questo cliente sia stato aperto a un approccio più classico. Mi sembra che abbia un’impronta più atemporale».
I ventilatori a soffitto, come quello ritratto qui, garantiscono la circolazione dell’aria in tutta la zona giorno.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
Guidato da Laney e da sua moglie Krista, il team di Laney LA si è occupato anche di tutta la progettazione degli interni della casa.
I clienti hanno partecipato a tutte le riunioni di progettazione e hanno “guidato la nave”, racconta Laney. Hanno dato loro le idee per le finestre e le porte con telaio in acciaio, per esempio.
I proprietari hanno scelto anche la lussuosa (ma vale la spesa) carta da parati de Gournay (in un disegno chiamato Amazonia, dipinto a mano su seta grigia Adams), che fa da quinta all’angolo bar ritratto nella foto.
I clienti hanno partecipato a tutte le riunioni di progettazione e hanno “guidato la nave”, racconta Laney. Hanno dato loro le idee per le finestre e le porte con telaio in acciaio, per esempio.
I proprietari hanno scelto anche la lussuosa (ma vale la spesa) carta da parati de Gournay (in un disegno chiamato Amazonia, dipinto a mano su seta grigia Adams), che fa da quinta all’angolo bar ritratto nella foto.
Pensati per utilizzare in modo efficiente lo spazio, gli scaffali e gli armadi a muro rappresentano elementi importanti del progetto.
Lo studio Laney LA ha progettato su misura il tavolino a tre gambe dell’angolo della colazione (realizzato da Board & Block) per fornire un facile accesso allo spazio contenitore nella panca. È avvitato al pavimento in modo da essere rimovibile ma non ribaltabile.
Completato dallo spazio per pranzare all’aperto, questo angolo sostituisce la formale sala da pranzo.
Lo studio Laney LA ha progettato su misura il tavolino a tre gambe dell’angolo della colazione (realizzato da Board & Block) per fornire un facile accesso allo spazio contenitore nella panca. È avvitato al pavimento in modo da essere rimovibile ma non ribaltabile.
Completato dallo spazio per pranzare all’aperto, questo angolo sostituisce la formale sala da pranzo.
Lampada a sospensione lineare per isola: Allied Maker
I mobili neri della cucina sono realizzati in Fenix, un materiale high-tech molto opaco, resistente alle impronte e ai graffi e non poroso.
«Dà una sensazione davvero inusuale, di velluto», dice Laney, che l’ha usato in molti dei suoi progetti. «È ottimo per le cucine».
La parte verticale dell’isola è in rovere bianco, mentre il bancone è in quarzite italiana Explosion Blue, dai motivi turbinosi ed espressivi.
I mobili neri della cucina sono realizzati in Fenix, un materiale high-tech molto opaco, resistente alle impronte e ai graffi e non poroso.
«Dà una sensazione davvero inusuale, di velluto», dice Laney, che l’ha usato in molti dei suoi progetti. «È ottimo per le cucine».
La parte verticale dell’isola è in rovere bianco, mentre il bancone è in quarzite italiana Explosion Blue, dai motivi turbinosi ed espressivi.
Questo piccolo angolo per la lettura, di fronte a quello della colazione, comprende un contenitore nascosto nella panca, oltre a un ampio davanzale in rovere bianco che funge da scaffale.
La finestra sopra il davanzale si apre sul cortile, che si può vedere anche in questa foto scattata dall’atrio.
Il cortile esposto a sud permette alla luce di penetrare in sala da pranzo e nella camera principale, che si trova nella struttura anteriore con tetto a capanna insieme agli altri ambienti della zona notte e al garage. In estate, un albero deciduo procura ombra.
Nella foto si possono vedere anche le porte finestre aperte della camera principale, sul lato destro del cortile.
Il cortile esposto a sud permette alla luce di penetrare in sala da pranzo e nella camera principale, che si trova nella struttura anteriore con tetto a capanna insieme agli altri ambienti della zona notte e al garage. In estate, un albero deciduo procura ombra.
Nella foto si possono vedere anche le porte finestre aperte della camera principale, sul lato destro del cortile.
Applique: Ravenhill Studio
La foto ritrae una vista dalla camera sul cortile inondato dal sole. Fate clic sulla foto per ingrandirla e osservate da vicino il bellissimo acciottolato portoghese in bianco e nero.
«In ciascuno dei cortili abbiamo disegnato diversi motivi in una varietà di forme geometriche», dice Laney, spiegando che questi, così come le pareti esterne in pietra calcarea, sono stati ispirati da un recente viaggio dei proprietari in Portogallo.
Sopra le porte finestre, possiamo vedere delle tende a rullo oscuranti telecomandate. Sopra le altre finestre, invece, le tende a rullo sono state incassate nel soffitto.
La foto ritrae una vista dalla camera sul cortile inondato dal sole. Fate clic sulla foto per ingrandirla e osservate da vicino il bellissimo acciottolato portoghese in bianco e nero.
«In ciascuno dei cortili abbiamo disegnato diversi motivi in una varietà di forme geometriche», dice Laney, spiegando che questi, così come le pareti esterne in pietra calcarea, sono stati ispirati da un recente viaggio dei proprietari in Portogallo.
Sopra le porte finestre, possiamo vedere delle tende a rullo oscuranti telecomandate. Sopra le altre finestre, invece, le tende a rullo sono state incassate nel soffitto.
In contrasto con la palette rilassante della camera matrimoniale, in bagno troviamo un mix giocoso di colori e motivi.
Le pareti sono coperte con la stessa carta da parati de Gournay Amazonia utilizzata nella nicchia dell’angolo bar, mentre il pavimento a spina di pesce è stato realizzato con cementine di Clé nel colore Federal Blue.
La porta si apre su un piccolo cortile privato protetto da alberi. Se si osserva la prima foto, si può notare il muretto che lo circonda a destra della porta del garage.
Le pareti sono coperte con la stessa carta da parati de Gournay Amazonia utilizzata nella nicchia dell’angolo bar, mentre il pavimento a spina di pesce è stato realizzato con cementine di Clé nel colore Federal Blue.
La porta si apre su un piccolo cortile privato protetto da alberi. Se si osserva la prima foto, si può notare il muretto che lo circonda a destra della porta del garage.
Forse il tocco più affascinante della casa è il soppalco a tutta altezza nella camera dei bambini, che si trova sopra un armadio a muro e a una scala con cassetti integrati. È abbastanza grande per un letto e, nel suo punto più alto, lo è abbastanza da permettere a un adulto di stare in piedi.
Le scandole in cedro grezzo e le persiane interne conferiscono a questo angolo un’atmosfera fiabesca. Una seconda finestra con persiane si affaccia sull’ingresso.
In questa foto non si vedono il letto a castello incorporato e il bagno annesso.
Le scandole in cedro grezzo e le persiane interne conferiscono a questo angolo un’atmosfera fiabesca. Una seconda finestra con persiane si affaccia sull’ingresso.
In questa foto non si vedono il letto a castello incorporato e il bagno annesso.
Il soppalco è lo spazio più estroso della casa, ma la piscina olimpionica è probabilmente la più invidiabile.
«I clienti ci hanno chiesto con una certa esitazione se era possibile avere una piscina olimpionica», racconta Laney. «È una parte importante dei loro rituali quotidiani». Quindi, pur non avendo mai visto una piscina olimpionica in questo quartiere, la risposta del professionista è stata: «Assolutamente sì. È una casa su misura. Tutto è possibile».
La piscina si estende in lunghezza dall’ingresso al cortile. Durante i lavori, le pareti in pietra di provenienza locale sono state accatastate con grande attenzione per proteggere le radici delle camelie in fiore che la circondano.
Tornate alla seconda foto e immaginate di voltarvi di 180 gradi. Questa sarebbe la vostra vista.
«I clienti ci hanno chiesto con una certa esitazione se era possibile avere una piscina olimpionica», racconta Laney. «È una parte importante dei loro rituali quotidiani». Quindi, pur non avendo mai visto una piscina olimpionica in questo quartiere, la risposta del professionista è stata: «Assolutamente sì. È una casa su misura. Tutto è possibile».
La piscina si estende in lunghezza dall’ingresso al cortile. Durante i lavori, le pareti in pietra di provenienza locale sono state accatastate con grande attenzione per proteggere le radici delle camelie in fiore che la circondano.
Tornate alla seconda foto e immaginate di voltarvi di 180 gradi. Questa sarebbe la vostra vista.
Oltre a essere utilizzata per l’esercizio quotidiano, la piscina è una componente dell’impianto di riscaldamento idronico della casa.
Sotto l’edificio, un impianto di scambio di calore – essenzialmente una caldaia – collega quattro sistemi: la pompa della piscina, il pavimento idronico, l’acqua calda solare (proveniente da pannelli solari situati sul versante sud del tetto a capanna) e l’acqua calda sanitaria. In questo modo, la piscina contribuisce alla massa termica del pavimento radiante che riscalda la casa, spiega Laney. Allo stesso tempo, il sistema ERV, descritto sopra, mantiene la casa fresca nei giorni caldi.
L’approccio verde è in linea con il manifesto dello studio: “creare un dialogo tra un’architettura duratura e il suo ambiente in evoluzione”. Laney, però, sottolinea che, più di molti altri progetti, questa casa contiene una grande quantità di idee. Il professionista riconosce all’impresa costruttrice, Denton Developments, il merito non soltanto di aver accolto le idee più innovative, ma anche di aver spinto ancora più in là la visione condivisa dal team dei progettisti e dai clienti.
«Abbiamo capito che la collaborazione a tre è stato ciò che ha reso speciale questo progetto», dice. «Perché la nostra voce può anche restare un po’ isolata».
Sotto l’edificio, un impianto di scambio di calore – essenzialmente una caldaia – collega quattro sistemi: la pompa della piscina, il pavimento idronico, l’acqua calda solare (proveniente da pannelli solari situati sul versante sud del tetto a capanna) e l’acqua calda sanitaria. In questo modo, la piscina contribuisce alla massa termica del pavimento radiante che riscalda la casa, spiega Laney. Allo stesso tempo, il sistema ERV, descritto sopra, mantiene la casa fresca nei giorni caldi.
L’approccio verde è in linea con il manifesto dello studio: “creare un dialogo tra un’architettura duratura e il suo ambiente in evoluzione”. Laney, però, sottolinea che, più di molti altri progetti, questa casa contiene una grande quantità di idee. Il professionista riconosce all’impresa costruttrice, Denton Developments, il merito non soltanto di aver accolto le idee più innovative, ma anche di aver spinto ancora più in là la visione condivisa dal team dei progettisti e dai clienti.
«Abbiamo capito che la collaborazione a tre è stato ciò che ha reso speciale questo progetto», dice. «Perché la nostra voce può anche restare un po’ isolata».
Anche la sezione di Los Angeles dell’American Institute of Architects ha ritenuto il progetto speciale, tanto che recentemente gli ha assegnato in premio un prestigioso Honor Award.
Altrettanto significativa è la reazione che sorge spontanea in questi ambienti.
«Molte persone hanno attraversato queste stanze e sono rimaste come a bocca aperta, perché colpite da un che di emotivo», dice Laney.
È la sensazione di trovarsi in una casa “giusta”.
Altrettanto significativa è la reazione che sorge spontanea in questi ambienti.
«Molte persone hanno attraversato queste stanze e sono rimaste come a bocca aperta, perché colpite da un che di emotivo», dice Laney.
È la sensazione di trovarsi in una casa “giusta”.
La planimetria della casa
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Una coppia con due figli
Dove: Manhattan Beach, in California
Superficie: 130 m², con 2 camere, 2 bagni e una toilette
Progettista: Laney LA
Contractor: Kevin Lang, Denton Developments
Contrariamente alla tendenza locale di “riempire” un lotto residenziale con la massima metratura possibile, i clienti erano interessati ad avere una casa sostenibile, non troppo grande e non troppo piccola, con un giardino “incolto” e una piscina olimpionica.
Parlavano la stessa lingua di Anthony Laney. «Penso che ci sia un crescente apprezzamento e la consapevolezza che “più grande” non sempre è sinonimo di migliore», sostiene il progettista. «Non credo che questo significhi che “più piccolo” vada sempre meglio, ma sono un grande fan della consapevolezza che deriva dalla critica e dal chiedersi quali dimensioni siano appropriate. Perché uno spazio piccolo può apparire generoso, mentre uno spazio grande può risultare sgraziato».
Inoltre, e forse inaspettatamente, mantenere la casa piccola ha dato a Laney una maggior flessibilità creativa.
«Ci siamo subito resi conto che le dimensioni di cui i clienti avevano bisogno non comportavano più di un piano», racconta l’architetto. È stata un’illuminazione: invece che essere limitati da soffitti piatti alti 3 metri, qui potevamo creare soffitti di grande altezza, alla ricerca di un effetto “cattedrale”, che avrebbero dato anche un’identità agli esterni dell’edificio. Sfruttare lo spazio verticale è il modo più efficiente per far sembrare e sentire più grande una casa piccola», spiega Laney.
Dopo aver armeggiato con modelli 3D, i progettisti sono approdati a questo progetto di 130 metri quadrati, con due camere, due bagni e una toilette, composto da due strutture con tetto a capanna che si intersecano.