Bonus condizionatori 2021 e il bisogno di un chiarimento
Cristina
2 anni fa
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Commenti (13)
Franco2018
2 anni faCristina
2 anni faDiscussioni simili
PERDITA BONUS MOBILI 2018
(64) commentiScusa Enjoy ma tu leggi solo ciò che ti conviene leggere, addirittura lo sottolinei pure , ma sempre fino a dove ti conviene, poi ometti: questo è il problema. Nella circolare che hai citato, nella domanda, ad un certo punto c'è scritto: "Si chiede di conoscere se, in presenza di tutte le altre condizioni previste dalla norma, sia possibile fruire dell’agevolazione nel caso in cui l’ordinante del bonifico sia un soggetto diverso dal beneficiario della detrazione qualora il codice fiscale di quest’ultimo risulti correttamente indicato nella disposizione di pagamento". Ti ho fatto grassetto la parte che ti sfugge, poi la vediamo meglio. Sempre li, nella risposta, come giustamente hai riportato, senza farlo grassetto però, c'è scritto (copio dal tuo messaggio): "Ciò premesso, si ritiene che nell’ipotesi in cui l’ordinante sia un soggetto diverso dal soggetto indicato nel bonifico quale beneficiario della detrazione, la detrazione deve essere fruita da quest’ultimo,nel rispetto degli altri presupposti previsti dalle disposizioni richiamate, ritenendosi in tal modo soddisfatto il requisito richiesto dalla norma circa la titolarità del sostenimento della spesa". Anche qui ho tolto il grassetto alla parte che tu vedi e l'ho messo alla parte che non vuoi vedere. Quali sono questi presupposti o requisiti di cui si parla? Ma ovviamente quelli di cui al punto 1.1.2 della guida sul bonus ristrutturazioni o se preferisci le circolari AdE, parliamo della 29/E del 2013. In sostanza "il succo" è sempre quello: chi paga deve avere un diritto reale sull'immobile. Da qui la mia risposta di prima.... mostra di piùNuovo impianto caldo/freddo per piccolo condominio del nord Italia
(10) commentiFranco, abito anche io, per ora, in un condominio con riscaldamento centralizzato. Un po' più recente del vostro, ma penso che la classe energetica e la zona climatica corrispondano. Esposizione est/ovest anche il nostro, senza ombreggiatura da parte di altri edifici limitrofi. Abbiamo sostituito la caldaia da circa due anni, passando ad una a condensazione, anzi, due caldaie, in cascata. Spesa molto più alta, più di 60 mila €, ma per 30 appartamenti di metrature maggiori dei vostri, 110 mq i più grandi, laterali, 75 mq quelli interni. Comprendeva anche la messa a norma del locale caldaia, la pulizia/lavaggio dell'impianto, tutte le pratiche di conformità e la parcella dell'ingegnere termotecnico per la diagnosi energetica. Per ora, a livello di consumi/costi, nonostante la contabilizzazione con termovalvole, non abbiamo notato grandi differenze. Ovvio, dipende anche dagli inverni. Tornando al vostro caso, per prendere una decisione a maggioranza (ovvero passare da impianto centralizzato a impianti autonomi) e per decidere tutti quanti di adottare lo stesso sistema, che vi permetterebbe di diminuire il costo di ogni singolo impianto autonomo, qualunque esso sia, acquistandone 10 insieme, vi conviene chiedere la consulenza di un ingegnere termotecnico. Intanto, informatevi se per legge, per passare dal vecchio impianto a uno nuovo, dovrete farvi calcolare il fabbisogno termico del condominio ("diagnosi energetica", obbligatoria solo se la potenza termica nominale dell'impianto è = o > a 100Kw). In ogni caso, il calcolo del fabbisogno energetico, anche qualora non fosse obbligatorio, vi permetterebbe di fare una scelta più informata e consapevole, e determinare quale tipo di impianto riscaldamente/raffreddamento sia più conveniente e adatto al vostro tipo di condominio in base a clima, classe energetica, ecc. L'ingegnere termotecnico dovrebbe poi essere invitato in assemblea condominiale a relazionare, a rispondere a tutti i dubbi, a consigliare le alternative più valide, in modo che poi voi possiate prendere una decisione senza sorprese.... mostra di piùHai Progettato con i Bonus Fiscali? Dicci Cosa ne Pensi e com'è Andata
(47) commentiOVviamente si dnigra quando si riesce a trovare ditte o altro che accettino, senza compromessi, la cessione del credito. Comincia ad essere un problema nel momento in cui quella cessione del credito ha un costo pagato con una percentuale degli stessi bonus o quando ti impongono l'uso di materiali che per quanto ottimi siano non hanno le stesse caratteristiche richieste dall'esecutivo concordato con la committenza. Io ad esempio, avrei, in sismabonus, una serie di casette del mio paese. Non salgo solo delle fatidiche due classi perché se mi fermassi li avrei comunque un indice di "sicurezza sismica" irrisorio. Decisamente migliorato, ma comunque irrisorio e già questo è per me un bel problema: che senso ha spendere dei soldi ed avere pure un apposito bonus se poi, anche salendo di due classi quelle case non reggono comunque, più di tanto, al sisma e magari vanno giù comunque? Così, nell'esecutivo concordato con la committenza, si è optato per il raggiungimento di valori decisamente più alti di sicurezza sismica e si è anche trovato chi ci fa la cessione del credito, tra l'altro di diverse unità, quindi parliamo di una bella somma. Peccato che sono mesi che quest'ultimo mette "paletti" di qua e di la, tanto poi, il progetto da depositare e che dice altro sarebbe a firma mia, il collaudatore non sarebbe lui e non sarebbe nemmeno la ditta che materialmete firmerà il deposito e nemmeno il proprietario è lui. Cioè, lui ci farebbe la cessione del credito a determinate condizioni non corrispondenti esattamente ai dettami del deposito tanto poi, in caso di problemi, non avendo ruoli determinati inmerito, in galera non va lui ma il progettista, il collaudatore, la ditta ed il propietario.... mostra di piùMettiamo il cappotto
(127) commentiA proposito delle verande ho sentito pareri contrastanti, probabilmente dovuti all'interpretazione dell'articolo 119 del Decreto Legge Rilancio. In effetti il comma 13-ter dell'articolo limita le asseverazioni dei tecnici incaricati e gli accertamenti eventuali da parte dello Sportello Unico dell'Edilizia esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dagli interventi asseverati. In pratica, l'abuso edilizio commesso sulla proprietà privata non inficia il diritto del condominio intero a beneficiare del Superbonus. Qui però entrano in gioco le interpretazioni: la veranda è un abuso commesso su una proprietà privata? La superficie piana del balcone è proprietà privata del singolo condomino, ma la facciata che la veranda chiude no, è parte comune condominiale. Ergo, se il professionista assevera lo stato legittimo dell'edificio nonostante l'esistenza di verande abusive non sanate o non rimosse, si assume anche la responsabilità, nel caso di un controllo da parte dello SUE o della Agenzia delle Entrate, della eventuale decadenza dei benefici del Superbonus. Ovvero paga la sua assicurazione, se copre questa evenienza, o di tasca sua, ma non penso sia automatico, il condominio dovrà intentargli causa civile.... mostra di piùCristina
2 anni faFranco2018
2 anni faCristina
2 anni faFranco2018
2 anni faCristina
2 anni faHermann
2 anni faUltima modifica: 2 anni faCristina
2 anni faHermann
2 anni faCristina
2 anni faCristina
2 anni fa
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Hermann