Scegliere il Materasso Giusto in 8 Mosse, Spiegato dai Pro
Abbiamo intervistato tre professionisti su Houzz per capire come orientarsi nell’acquisto di un nuovo materasso
I fattori che influenzano il riposo sono vari e vanno dall’alimentazione allo stato d’animo, ma ce n’è uno costante: il materasso. Del resto dormire bene ci fa sentire bene, ci ricarica di energia e consente al nostro corpo di assorbire meglio lo stress fisico e psichico. Ecco perché se la mattina ci svegliamo stanchi, o con qualche doloretto sparso, forse è arrivato il momento di valutare la sostituzione del materasso, oppure la sua rigenerazione. Per orientarsi tra le varie tipologie, e sfatare alcuni miti, ecco alcuni consigli dei nostri professionisti.
Consigli professionali di:
Consigli professionali di:
- Mauro Acacia, commerciale di Beltalia (prov. Padova)
- Laura Oggioni, responsabile marketing di Oggioni (prov. Monza-Brianza)
- Martina Stracciari, commerciale della Casa del Materasso (Bologna)
L’evoluzione e i vantaggi del materasso a molle
«Il materasso a molle tradizionali e quello a molle indipendenti hanno in comune solo la presenza del filo d’acciaio», spiega Martina Stracciari. «Nel primo caso è unico e lega tra loro tutte le molle, producendo una rilevante rigidità del sostegno. L’evoluzione di questo modello sono le molle indipendenti, che sono inserite ciascuna in un sacchetto di carta, e i sacchetti sono incollati tra loro. Essendo, appunto, indipendenti e quindi libere di muoversi in autonomia, danno un sostegno più flessibile e “gentile”, assecondando meglio i movimenti naturali del corpo». Altro elemento da valutare è il numero di molle: per un sostegno maggiore occorre un numero maggiore di molle.
Vantaggio indiscusso in entrambi i casi è il notevole passaggio d’aria che le molle consentono all’interno del materasso. Sono i più adatti a chi apprezza un sostegno deciso ma al tempo stesso confortevole.
«Il materasso a molle tradizionali e quello a molle indipendenti hanno in comune solo la presenza del filo d’acciaio», spiega Martina Stracciari. «Nel primo caso è unico e lega tra loro tutte le molle, producendo una rilevante rigidità del sostegno. L’evoluzione di questo modello sono le molle indipendenti, che sono inserite ciascuna in un sacchetto di carta, e i sacchetti sono incollati tra loro. Essendo, appunto, indipendenti e quindi libere di muoversi in autonomia, danno un sostegno più flessibile e “gentile”, assecondando meglio i movimenti naturali del corpo». Altro elemento da valutare è il numero di molle: per un sostegno maggiore occorre un numero maggiore di molle.
Vantaggio indiscusso in entrambi i casi è il notevole passaggio d’aria che le molle consentono all’interno del materasso. Sono i più adatti a chi apprezza un sostegno deciso ma al tempo stesso confortevole.
L’alternativa alle molle? Dalla lana al lattice, il primato dei materiali naturali
Esistono anche delle alternative per chi non vuole del filo metallico all’interno – ad esempio perché ha una sensibilità particolare al campo magnetico, oppure per una semplice questione di abitudine e comfort – e sono i materassi privi di molle. In questo caso, per l’imbottitura, sono consigliabili i materiali naturali. La lana ha il vantaggio di poter essere rigenerata molte volte, in più è igroscopica: assorbe l’umidità e la disperde rapidamente, lasciando il corpo asciutto.
Esistono anche delle alternative per chi non vuole del filo metallico all’interno – ad esempio perché ha una sensibilità particolare al campo magnetico, oppure per una semplice questione di abitudine e comfort – e sono i materassi privi di molle. In questo caso, per l’imbottitura, sono consigliabili i materiali naturali. La lana ha il vantaggio di poter essere rigenerata molte volte, in più è igroscopica: assorbe l’umidità e la disperde rapidamente, lasciando il corpo asciutto.
Tra le gomme, il lattice autentico ha una qualità elastica ancora superiore alle gomme sintetiche, nonostante queste abbiano raggiunto livelli qualitativi molto elevati. Il memory foam ad esempio è una schiuma a base di poliuretano e deve il suo nome alla capacità di “memorizzare” le forme e il movimento del corpo.
Il pregio dei materassi privi di molle è la capacità di accogliere il corpo, quasi avvolgerlo, risultando meno “respingenti” delle molle, ma in generale anche meno traspiranti. Anche in questo caso, giocano un ruolo forte l’abitudine e la soggettività.
Il pregio dei materassi privi di molle è la capacità di accogliere il corpo, quasi avvolgerlo, risultando meno “respingenti” delle molle, ma in generale anche meno traspiranti. Anche in questo caso, giocano un ruolo forte l’abitudine e la soggettività.
LOVE FOR DETAILS
Il letto contenitore ha bisogno di un tipo particolare di materasso?
In questo caso, come spiega Laura Oggioni, «qualsiasi tipo di materasso può andar bene a patto che il contenitore sia ben aerato e consenta all’umidità di non ristagnare. Ed è fondamentale che il peso non superi i 45-50 chili per garantire il buon funzionamento del meccanismo di apertura».
In questo caso, come spiega Laura Oggioni, «qualsiasi tipo di materasso può andar bene a patto che il contenitore sia ben aerato e consenta all’umidità di non ristagnare. Ed è fondamentale che il peso non superi i 45-50 chili per garantire il buon funzionamento del meccanismo di apertura».
Fiji, news 2015
Il budget: non è detto che il materasso ideale sia il più costoso
Non è semplice individuare un costo di partenza per un buon materasso, proprio perché nella scelta conta molto la soggettività. Anche un materasso industriale a basso costo può essere perfetto per noi, se riusciamo a individuare il giusto grado di sostegno. Poi però occorre valutarne la durata.
Non è semplice individuare un costo di partenza per un buon materasso, proprio perché nella scelta conta molto la soggettività. Anche un materasso industriale a basso costo può essere perfetto per noi, se riusciamo a individuare il giusto grado di sostegno. Poi però occorre valutarne la durata.
Il vero lusso: Made in Italy e materiali innovativi
Si tratta di un settore che negli ultimi anni ha sperimentato e innovato, soprattutto in tema di materiali. Il valore aggiunto? «Un maggiore flusso d’aria e quindi una maggiore traspirazione – spiega Mauro Acacia – grazie a materiali che si termoregolano. Oppure sono lavabili, con ioni d’argento che garantiscono un’efficace azione battericida o realizzati in materiali naturali».
Si tratta di un settore che negli ultimi anni ha sperimentato e innovato, soprattutto in tema di materiali. Il valore aggiunto? «Un maggiore flusso d’aria e quindi una maggiore traspirazione – spiega Mauro Acacia – grazie a materiali che si termoregolano. Oppure sono lavabili, con ioni d’argento che garantiscono un’efficace azione battericida o realizzati in materiali naturali».
«Lo stesso discorso vale per i rivestimenti: devono garantire freschezza, traspirazione, naturalità, azione antibatterica o anti-invecchiamento o la possibilità di lavaggio ad altissime temperature mantenendo tutte le proprietà», continua Mauro Acacia. Si tratta di funzioni e caratteristiche aggiuntive, che vale la pena considerare se si hanno esigenze di comfort particolari, oppure problemi allergici.
Olivier
Quanto conta l’abbinamento con la rete?
«Le doghe devono essere elastiche e flessibili ma allo stesso tempo portanti e di sostegno», spiega Mauro Acacia.
«La rete a doghe – raccomanda Martina Stracciari – nel caso del matrimoniale deve avere una doppia tratta e non una stecca unica che attraversi tutta la larghezza ed è sempre meglio avere tante doghe piccole che non poche e larghe, per differenziare il più possibile l’appoggio».
«Le doghe devono essere elastiche e flessibili ma allo stesso tempo portanti e di sostegno», spiega Mauro Acacia.
«La rete a doghe – raccomanda Martina Stracciari – nel caso del matrimoniale deve avere una doppia tratta e non una stecca unica che attraversi tutta la larghezza ed è sempre meglio avere tante doghe piccole che non poche e larghe, per differenziare il più possibile l’appoggio».
Infine: il materasso ha davvero una data di scadenza?
Per concludere sfatiamo un mito: non è detto che dopo 8-10 anni il materasso sia da buttare. «Se vi si dorme bene non va cambiato, va piuttosto igienizzato», precisa Martina Stracciari. «A una persona che ha lo stesso materasso da 15 anni e ci dorme bene, consiglio di rigenerarlo, anziché sostituirlo. Si tratta di un lavoro che può fare un laboratorio artigianale, prelevando il materasso al mattino e riportandolo, pronto, alla sera. Viene aperto completamente, l’imbottitura viene igienizzata, si sostituisce il rivestimento e poi richiuso».
Con un costo economico e ambientale più contenuto.
Raccontaci: quale tipo di materasso hai scelto per il tuo letto? Lo consiglieresti? Condividi la tua esperienza con noi nei Commenti.
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I Pro e i Contro (che Non Ti Aspetti) di Rifare il Letto ogni Mattina
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Con un costo economico e ambientale più contenuto.
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Per cominciare è utile distinguere le due grandi categorie: materassi a molle (tradizionali e indipendenti) e materassi senza molle (lana, lattice, memory foam). Generalizzando possiamo dire che i primi danno un sostegno maggiore, i secondi sono più morbidi. Su quale tipo si adatti meglio a ciascuno di noi, i nostri professionisti non hanno dubbi: la scelta è soprattutto dettata dall’abitudine e dalla comodità. «In teoria chi pesa di più dovrebbe utilizzare un materasso più rigido e chi pesa meno un materasso più morbido – spiega Mauro Acacia – ma non sempre è così. L’unica cosa che conta alla fine è dormire bene e svegliarsi la mattina rigenerati».
In sostanza il primo problema da porsi riguarda il grado di rigidità, che varia a seconda della categoria (a molle o senza molle) e della sotto-categoria. Proviamo dunque a fare chiarezza su queste tipologie.