Le Tecniche per Moltiplicare le Piante
I modi più facili per riprodurre le nostre piante preferite e avere una giungla di vasetti in casa
Sognate una stanza verde, simile a un giungla urbana (o meglio, un po’ Jungalow?). La buona notizia è che per ottenerla basta poco, pochissimo: vasi e vasetti in abbondanza, un minimo di manualità e un pizzico di pazienza per attendere il risultato. A partire da una radice, un rametto, una foglia, si possono moltiplicare facilmente larga parte delle piante che coltiviamo in casa e sul balcone, come falangio, piante grasse, Pothos e aromatiche.
Pronti? Scopriamo le mosse giuste per ciascuna pianta e i segreti delle tecniche più semplici.
Pronti? Scopriamo le mosse giuste per ciascuna pianta e i segreti delle tecniche più semplici.
Talea
La talea è la tecnica che prevede di ottenere una nuova pianta, identica alla pianta madre, da un rametto asportato dalla pianta che si vuole moltiplicare. Più talee si preparano, maggiori saranno le probabilità di successo.
A seconda che si tratti di una talea di foglia, stelo o ramo legnoso si procede in modo leggermente diverso.
La talea è la tecnica che prevede di ottenere una nuova pianta, identica alla pianta madre, da un rametto asportato dalla pianta che si vuole moltiplicare. Più talee si preparano, maggiori saranno le probabilità di successo.
A seconda che si tratti di una talea di foglia, stelo o ramo legnoso si procede in modo leggermente diverso.
- Talee da steli. Si ottengono da germogli e rametti lunghi circa 15 cm, tagliati subito sotto a un nodo, cioè il punto di intersezione tra il ramo principale e la foglia o il germoglio. La parte asportata va interrata in un miscuglio di terriccio, sabbia e perlite, dopo aver tolto eventuali foglioline nella metà più bassa. Stimolate lo stelo a radicare tenendolo protetto in una serretta.
- Talee di foglia. Si effettuano prelevando una foglia intera con una porzione di gambo, oppure solo una parte di foglia, e mettendole nel terriccio per farle radicare. Le foglie più carnose, come ad esempio quelle delle succulente, vanno lasciate almeno un giorno all’aria, per produrre il cosiddetto callo sul bordo reciso; vanno poi interrate.
- Talee legnose. In questo caso i rametti asportati sono maturi, cioè hanno avuto tempo tutta l’estate per rafforzarsi e assumere forma legnosa. Si taglia il rametto, all’incirca dello spessore di una matita, subito sopra a un nodo, con un taglio obliquo rivolto verso il lato opposto della gemma sottostante. Per facilitare l’emissione delle radici si può usare un radicante in polvere, da distribuire in un velo sopra gli ultimi 2 cm di rametto, sulla parte tagliata, ma non è strettamente necessario. Se il rametto è lungo, si può dividere in porzioni, ognuna con una gemma, e si può interrare ciascun pezzo in un vasetto. La gemma va tenuta a filo del terriccio e sarà quello il punto da cui si svilupperanno i nuovi germogli.
- Talea in acqua. Alcune piante possono essere propagate con successo stimolandone la radicazione in acqua. Si procede tagliando un rametto apicale vigoroso e sano dalla pianta madre, facendo attenzione a fare un taglio netto. Si tolgono eventuali foglie nella parte bassa del rametto e lo si pone all’interno di un vaso riempito di argilla espansa, forato sul fondo. Sceglietelo trasparente in modo da poter controllare lo sviluppo delle radici.
Il contenitore con l’argilla va a sua volta inserito in un secondo vaso di diametro leggermente maggiore, senza foro, che andrà riempito d’acqua. Monitorate il livello di acqua e rabboccate quando il livello scende visibilmente. Dopo circa un mese e mezzo vedrete le radichette bianche farsi strada tra l’argilla, quando arriveranno a toccare il bordo del vaso potete trapiantare la nuova piantina in terra.
La talea in acqua è il metodo raccomandato per Pothos e Ficus benjamina.
La talea in acqua è il metodo raccomandato per Pothos e Ficus benjamina.
Divisione dei nuovi germogli
Alcune piante d’appartamento producono all’estremità dei propri steli vere e proprie piantine, che hanno esattamente lo stesso aspetto della pianta madre e presentano già un abbozzo di radici. Queste piantine possono essere staccate e rinvasate direttamente in un altro vaso, in terriccio sciolto e morbido, leggermente umido, per farle crescere autonomamente.
Questo metodo viene tipicamente utilizzato per separare i figlioletti pendenti del falangio (in alto a sinistra nella foto, nel vaso sospeso davanti alla finestra).
Alcune piante d’appartamento producono all’estremità dei propri steli vere e proprie piantine, che hanno esattamente lo stesso aspetto della pianta madre e presentano già un abbozzo di radici. Queste piantine possono essere staccate e rinvasate direttamente in un altro vaso, in terriccio sciolto e morbido, leggermente umido, per farle crescere autonomamente.
Questo metodo viene tipicamente utilizzato per separare i figlioletti pendenti del falangio (in alto a sinistra nella foto, nel vaso sospeso davanti alla finestra).
Divisione dei cespi
Nella divisione dei cespi non si fa altro che allargare la pianta madre da un unico, affollato cespo a più cespi più piccoli, che così potranno svilupparsi con più agio. Si estrae la pianta dalla terra, la si scuote con delicatezza per poter vedere l’apparato radicale; si individuano i singoli cespi e si dividono con le mani o con un coltellino, facendo attenzione a non strappare le rispettive radici. I nuovi cespi vanno rinvasati subito in terriccio sciolto e morbido ed innaffiati.
Con questa tecnica si possono moltiplicare facilmente molte piante aromatiche, tra cui menta, salvia, timo, melissa e rosmarino.
Nella divisione dei cespi non si fa altro che allargare la pianta madre da un unico, affollato cespo a più cespi più piccoli, che così potranno svilupparsi con più agio. Si estrae la pianta dalla terra, la si scuote con delicatezza per poter vedere l’apparato radicale; si individuano i singoli cespi e si dividono con le mani o con un coltellino, facendo attenzione a non strappare le rispettive radici. I nuovi cespi vanno rinvasati subito in terriccio sciolto e morbido ed innaffiati.
Con questa tecnica si possono moltiplicare facilmente molte piante aromatiche, tra cui menta, salvia, timo, melissa e rosmarino.
Consigli generali
Alcune indicazioni di base sono valide per tutti i metodi: utilizzate sempre materiale vigoroso e sano, mai rametti deboli, sfilacciati, molli. Eventuali boccioli o gemme fiorali vanno eliminate, in modo che la pianta concentri le energie nella radicazione.
Per tagliare utilizzate lame affilate e disinfettate alla fiamma. Il terriccio di radicazione invece va scelto tra i mix con drenaggio maggiore, come ad esempio quelli con sabbia e perlite. Se il clima è molto secco soccorrete la pianta con un sottovaso di argilla bagnata o con nebulizzazioni d’acqua a temperatura ambiente.
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Alcune indicazioni di base sono valide per tutti i metodi: utilizzate sempre materiale vigoroso e sano, mai rametti deboli, sfilacciati, molli. Eventuali boccioli o gemme fiorali vanno eliminate, in modo che la pianta concentri le energie nella radicazione.
Per tagliare utilizzate lame affilate e disinfettate alla fiamma. Il terriccio di radicazione invece va scelto tra i mix con drenaggio maggiore, come ad esempio quelli con sabbia e perlite. Se il clima è molto secco soccorrete la pianta con un sottovaso di argilla bagnata o con nebulizzazioni d’acqua a temperatura ambiente.
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Vediamo quindi una per una le tecniche più facili.