Tivoli house I ànemos
“Colui che non possiede la figura umana, e specialmente l’anatomia di essa non potrà mai intenderla”. Michelangelo.
Gli architetti del Rinascimento erano curiosi di fondere il proprio disegno sul corpo umano o piuttosto cercavano l’intesa tra esso e le correnti tradizionali del disegno.
L’uomo tende ad usare il proprio corpo per misurare ogni cosa, Il Modulor di Le Corbusier ne rappresenta il principale esempio.
Tivoli house fonda le sue radici su geometrie che richiamano la composizione umana, attraverso strumenti semplici, di facile lettura e metodi di rappresentazione chiari e decifrabili.
All’interno dello spazio il rapporto che intercorre tra organismo ed architettura si basa su concetti visibili e tangibili attraverso i sensi. Concetti quali pelle, forza, moto, animazione diventano le parole chiave di una casa che racchiude in se, nella sua interezza, nei suoi dettagli e nella sua luce l’essenza dell’uomo che la vive e le emozioni che ne prova.
La zona living; soggiorno, pranzo e cucina, interagisce con un’ ampia terrazza che proietta la vista verso il mare e slancia lo sguardo fino al golfo di Catania e oltre. Orizzonti sublimi per momenti rilassati o festaioli, incorniciati dal giardino delle essenze che ne stuzzica l’olfatto e ne amplifica le sensazioni di benessere. Valorizza l’abitazione e diventa l’elemento naturale e pregiato dell’architettura.
Un’area filtro accompagna alle camere da letto e ai bagni della casa. Il colore bianco e il colore nero si susseguono, le finiture lisce e quelle rugose si alternano come le pelli di figure che hanno vissuto vite diverse.
Rivestimenti in marmo bianco Cotone, per il bagno della zona giorno e Cnc nero in pietra d’avola per il bagno privato, le porte diventano pannelli spesso rati a tutt’altezza come fossero veri e propri sipari per scenari che si susseguono uno dopo l’altro passando di stanza in stanza.
Le strutture minimaliste dei letti e le boiserie decostruite delle pareti disegnano lo spazio all’interno delle stanze, attraverso l’uso di geometrie composte da linee perpendicolari che inquadrano le aree e definiscono degli spazi sulle pareti.
All’interno della camera da letto principale, le cabine armadio avvolgono l’uomo nelle sue trasformazioni, nei suoi cambiamenti, nell’esaltazione dei gusti, nelle scelte dei tessuti e negli abbinamenti differenti derivanti dall’umore giornaliero o dall’energia che la casa emette.
I mobili come scheletro, muscoli e pelle donano vibrazioni al tatto, le strutture possenti, gli interni ben suddivisi in scomparti utili e le finiture scanalate e laccate di bianco, definiscono gli spazi della casa e ne delineano i percorsi.
Le linee si susseguono e si confrontano in un alternanza di luci e di ombre definite dall’illuminazione; elementi puntuali sottolineano in modo netto e perentorio gli spazi e i mobili, l’illuminazione ambientale evidenzia gli incastri dei volumi in cartongesso che compongono vere e proprie sculture sui soffitti.
Architettura che comunica i valori vitali dello spirito e si presenta organica e strutturata come il corpo umano.
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