Le Case di Houzz
Prima e Dopo: Rivelare il Fascino Ottocentesco Nascosto Dietro le Mura
Storia e modernità convivono in un’architettura importante senza alterarne l’essenza con un tocco di personalizzazione attraverso gli arredi
L’immobile, ristrutturato dagli architetti Stefano Ercolani e Antonio Chessa, è un palazzetto risalente alla seconda metà dell’800, situato a Sorso in provincia di Sassari. L’edificio è caratterizzato da un imponente ingresso, primo e secondo piano ciascuno con specifiche caratteristiche: il piano nobile ha una pianta rettangolare e affaccia all’esterno su tre lati, qui erano presenti molti elementi di pregio che sono stati restaurati; invece il secondo piano, essendo un sottotetto, aveva uno scarso valore storico e architettonico, e ha offerto così maggiore libertà progettuale.
Le nuove aperture nelle murature esistenti, con tagli rettangolari, sono elementi dal forte carattere contemporaneo e si contrappongono visibilmente all’esistente. Il colore giallo canarino non era adeguato allo stile del restauro e appartenente a questo genere di architetture quindi, è stato sostituito con il bianco. Il soffitto, invece, è stato solo restaurato per conferirgli l’originale bellezza.
«Il pavimento in cementine non è stato sostituito poiché originale e in buone condizioni, ma ha subito un trattamento di pulitura e consolidante per mantenere lo stile ottocentesco. La sua forma geometrica si accosta bene agli elementi lineari moderni, il colore che passa dai neutri nero e beige all’acceso rosso, dona all’ambiente vivacità e, ove non presenti le pitture a secco, contrasta con il bianco candido delle pareti e dei soffitti.
La scelta del camino bifacciale, alimentato a legna, coincide con la volontà di mettere in comunicazione, fisica e visiva, più ambienti di per sé chiusi e definiti. In questo modo è possibile godere della vista del camino sia dalla sala che dall’ingresso», spiegano gli architetti.
Camino: Neptun di Ruegg
La scelta del camino bifacciale, alimentato a legna, coincide con la volontà di mettere in comunicazione, fisica e visiva, più ambienti di per sé chiusi e definiti. In questo modo è possibile godere della vista del camino sia dalla sala che dall’ingresso», spiegano gli architetti.
Camino: Neptun di Ruegg
Particolare delle pregiate pareti della zona studio riportate al loro originario splendore dopo un intervento specifico per l’asportazione degli strati superficiali.
Questa foto, precedente alla ristrutturazione, immortala le volte a padiglione decorate e gli infissi mantenuti originali.
«La nuova apertura, che collega la zona giorno con la zona notte, è stata realizzata di dimensioni volutamente differenti da quella esistente per sottolineare le modifiche apportate. Il battiscopa presente prima del restauro è stato eliminato perché successivo rispetto all’epoca del palazzo e non consono allo stile della ristrutturazione. In corrispondenza di quello rimosso, il muro è stato smaltato di rosso per valorizzare il pavimento d’epoca».
Gli arredi qui presenti e nel resto della casa, sono stati selezionati dal proprietario che li ha scelti durante dei viaggi in giro per il mondo.
L’ambiente dedicato a cabina armadio presenta un mobile a scomparti di provenienza indiana usato come scarpiera.
«Le pareti del bagno al primo piano hanno subito un primo trattamento di restauro attraverso la pulitura delle decorazioni e l’asportazione di parti incongrue, successivamente si è tentato di restituire la cromaticità originale alle decorazioni ed è stato applicato uno strato di resina trasparente al fine di garantire un’adeguata protezione e impermeabilizzazione. I sanitari di design arredano con discrezione così da evidenziare l’originalità delle pareti».
Sanitari: LFT Spazio di Simas; rubinetteria: MODO di Zazzeri
Sanitari: LFT Spazio di Simas; rubinetteria: MODO di Zazzeri
La scala dell’edificio è su archi rampanti, conferisce ampia importanza all’ingresso e al collegamento dei piani anche grazie alla presenza di materiali di pregio quali una pavimentazione a scacchiera in marmo di Carrara e bardiglio, ringhiera in ferro lavorato con corrimano in legno, e all’ultimo piano invece soglie in ardesia.
All’ultimo piano è stato possibile intervenire maggiormente date le condizioni in cui versava il sottotetto. La pavimentazione originale è stata mantenuta e ripristinata e sono stati realizzati quattro ambienti: una cucina che si affaccia sulla terrazza, una palestra con bagno e sauna, una zona relax e una camera per gli ospiti.
La cucina è illuminata da un’ampia vetrata, i colori del bianco per i pensili e del nero per i mobili base sono stati scelti perché neutri mentre, il paraschizzi in acciaio e il piano in okite, conferiscono un ulteriore tocco di moderno.
La resina posata nella zona palestra si pone in contrasto con il pavimento in cotto esistente, annerito e vissuto.
La resina posata nella zona palestra si pone in contrasto con il pavimento in cotto esistente, annerito e vissuto.
«Per creare la stessa continuità spaziale ricercata al primo piano, nel sottotetto sono state realizzate tre aperture circolari: una cucitura tra gli ambienti cucina, soggiorno e zona palestra», un intervento studiato ad hoc dagli architetti.
Il terrazzo era già presente allo stato iniziale e i lavori di ristrutturazione hanno interessato la ripavimentazione e l’apertura circolare che l’illumina l’ambiente fronte scala.
Scopri altre foto di terrazzi e balconi
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La Spa con sauna, palestra e bagno occupa una superficie di 18 m², è stata una richiesta specifica del committente poiché non necessitava di ulteriori camere da letto.
Le pareti del bagno sono in resina e smalto mentre il soffitto è stato tinteggiato di bianco.
Per creare un ambiente riservato e intimo sono stati scelti dei sanitari neri contrapposti ad uno scaldasalviette bianco.
Sanitari: Link di Ceramica Flaminia; sauna: Rigenera di Hafro
Serve aiuto? Anche tu stai ristrutturando casa e hai bisogno di un esperto? Trova su Houzz il professionista adatto a te!
Per creare un ambiente riservato e intimo sono stati scelti dei sanitari neri contrapposti ad uno scaldasalviette bianco.
Sanitari: Link di Ceramica Flaminia; sauna: Rigenera di Hafro
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: committente privato
Dove: Sorso, provincia di Sassari
Architetti: Stefano Ercolani e Antonio Chessa di Officina29Architetti
Superficie: Piano terra 19 m², primo piano 94 m², secondo piano 76 m²
Anno di costruzione: seconda metà dell’Ottocento
Anno di ristrutturazione: 2010-2011
Costo: 200-250 mila euro completa di arredi
Il particolare interessante: la presenza di pitture a secco testimonia l’appartenenza dei primi proprietari a una famiglia agiata
Raccontando come è nato il progetto, gli architetti Stefano Ercolani e Antonio Chessa, spiegano che «ll proprietario desiderava vivere in un palazzo storico pur godendo del comfort delle abitazioni moderne, lo scopo della ristrutturazione/restauro è stato quello di renderlo contemporaneo sia per l’abitabilità che per la fruibilità degli ambienti.
La dimora, essendo vissuta come prima casa, esprimeva la necessità di ammodernarla preservandone le sue connotazioni storiche, quindi al contempo sono state valorizzate le caratteristiche principali: pavimenti, soffitti, pitture murarie in modo da esaltare la connotazione tipica dei palazzi di quell’epoca. Il vincolo principale riguardava le facciate, che non sono state modificate».