Prima e Dopo: Casa in Pietra Trasformata da una Striscia in Bambù
Una striscia centrale di bambù e cinque lucernari hanno trasformato una casa antiquata in una più leggera e luminosa
Nascosta tra le pareti di pietra tradizionali della Sierra de Guadarrama, questa casa degli anni Quaranta ospita interni flessibili e leggeri, costruiti partendo da un unico gesto: la realizzazione di una striscia centrale di legno di bambù che la attraversa. Si tratta di un “mobile di grandi dimensioni” che funge da ripostiglio e serve per la comunicazione verticale, con pannelli scorrevoli che uniscono o rendono indipendenti le diverse zone a seconda delle necessità. Scopri il prima e il dopo di questa ristrutturazione.
PRIMA. In questo scatto possiamo apprezzare lo stato originale degli esterni della casa, con facciate di pietra che gli architetti di arquipablos hanno dovuto mantenere identiche perché tutelate, conservando il tetto in ardesia e il granito con blocchi di pietra caratterizzati da un solco nella malta che fa molto “stile castello”.
Gli architetti commentano: «Abbiamo eseguito una completa ristrutturazione “da dentro”, svuotando l’interno, lasciando solo le pareti di pietra e il tetto».
Gli architetti commentano: «Abbiamo eseguito una completa ristrutturazione “da dentro”, svuotando l’interno, lasciando solo le pareti di pietra e il tetto».
PRIMA. L’interno nascondeva una casa buia, dall’estetica tipica della zona, con pareti massicce, stanze piccole, porte di legno e pomi di ferro forgiato.
Dopo aver svuotato tutto lo spazio, il volume interno è stato ampliato, scavando la parte bassa dell’edificio contro la montagna e dando luogo in questo modo a tre piani abitabili dove prima c’erano un garage, un piano abitabile e un solaio inutilizzato. Con la terra estratta è stato creato un giardino orizzontale orientato a sud.
Dopo aver svuotato tutto lo spazio, il volume interno è stato ampliato, scavando la parte bassa dell’edificio contro la montagna e dando luogo in questo modo a tre piani abitabili dove prima c’erano un garage, un piano abitabile e un solaio inutilizzato. Con la terra estratta è stato creato un giardino orizzontale orientato a sud.
«Il nostro primo obiettivo è stato quello di inondare di luce naturale un ambiente a priori molto buio», spiegano gli architetti. Davanti all’impossibilità di realizzare nuove aperture nella facciata, hanno optato per far entrare la luce attraverso cinque lucernari nella parte spiovente a sud del tetto.
Far arrivare la luce in tutti gli ambienti e creare una casa che potesse essere vissuta con tutto lo spazio interno aperto è stato il passaggio successivo che hanno dovuto affrontare. Per questo hanno costruito una striscia con tavole in bambù di 4 centimetri di spessore, che percorre la casa da est a ovest.
Vero o Falso: Il Bambù (e Perché è Davvero Sostenibile)
Vero o Falso: Il Bambù (e Perché è Davvero Sostenibile)
Due aperture in verticale ottenute con i lucernari del tetto attraversano tutta l’altezza della casa, distribuendo all’interno la luce zenitale, che cade con inclinazione diversa a seconda della stagione.
Gli spazi comuni (soggiorno, sala da pranzo e cucina) si trovano al piano terra, con accesso diretto al giardino.
Secondo l’estetica generale della casa, non sono stati utilizzati controsoffitti, lasciando la lastra di metallo a vista, pitturata di bianco.
Secondo l’estetica generale della casa, non sono stati utilizzati controsoffitti, lasciando la lastra di metallo a vista, pitturata di bianco.
Il primo piano comprende ciò che gli architetti chiamano “spazi privatizzabili”, che possono fungere da camere da letto o da aree di lavoro.
Un sistema di porte scorrevoli nasconde gli armadi, queste separano o uniscono gli ambienti a seconda che vengano aperte o chiuse, generando una relazione di viste e prospettive incrociate tra i diversi piani. «Grazie ai pannelli aperti, non ci si sente “chiusi” in una stanza ma si può percepire tutto lo spazio».
Un sistema di porte scorrevoli nasconde gli armadi, queste separano o uniscono gli ambienti a seconda che vengano aperte o chiuse, generando una relazione di viste e prospettive incrociate tra i diversi piani. «Grazie ai pannelli aperti, non ci si sente “chiusi” in una stanza ma si può percepire tutto lo spazio».
Dei pannelli in vetro uniscono visivamente i diversi ambienti.
PRIMA. Questa immagine mostra il processo di costruzione della spina dorsale di bambù che attraversa la casa.
PRIMA. Originariamente cupo e inutilizzato, il solaio è stato trasformato in uno spazio molto funzionale.
Non ha un utilizzo preciso: il piano più alto resta a disposizione delle necessità e dell’evoluzione della famiglia. «Si tratta di un ambiente che richiama l’attenzione dei più piccoli, i quali se ne sono già appropriati», raccontano gli architetti.
Questo livello è stato reso indipendente dal resto della casa mediante pannelli orizzontali di vetro che scorrono per coprire la parte superiore delle aperture della striscia di bambù, senza bloccare la luce proveniente dai lucernari. Una porta camuffata nel pianerottolo dell’ultima rampa chiude l’accesso alle scale.
E tu? Cosa ne pensi di questa soluzione architettonica? Ti piace il modo in cui hanno fatto entrare la luce naturale fino al piano terra? Aspettiamo i tuoi Commenti.
Nella nostra rubrica Prima e Dopo proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto della ristrutturazione sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: è la casa dei fine settimana di una famiglia con tre figli; il papà è cardiologo e ricercatore, la mamma ricercatrice nell’ambito dei miglioramenti genetici animali
Dove: Cercedilla, provincia di Madrid
Architetti: Pablo Fernández e Pablo Redondo di arquipablos