Minigiardino Fai Da Te: Realizzare un Terrario per Piante da Interno
Passo dopo passo, tutte le indicazioni per una decorazione viva e verde, come piace a voi!
Quante volte avete desiderato una bella composizione di piante da interno, senza avere il coraggio di farne una voi stessi? Non parliamo di singole piante in vaso, ma di un vero e proprio piccolo giardino da curare e coccolare, realizzato con piantine da interno.
Potrebbe anche essere un regalo unico e irripetibile a qualcuno che condivide con voi la passione per il giardinaggio, ma siate sicuri che il vostro regalo sia compreso e apprezzato: non tutti sono capaci di avere a che fare con le piante, curarle e farle prosperare nonostante raccomandazioni e indicazioni. Non c’è niente di peggio che doversi riprendere il proprio regalo, così faticosamente realizzato, per cercare di salvare il salvabile.
Potrebbe anche essere un regalo unico e irripetibile a qualcuno che condivide con voi la passione per il giardinaggio, ma siate sicuri che il vostro regalo sia compreso e apprezzato: non tutti sono capaci di avere a che fare con le piante, curarle e farle prosperare nonostante raccomandazioni e indicazioni. Non c’è niente di peggio che doversi riprendere il proprio regalo, così faticosamente realizzato, per cercare di salvare il salvabile.
Le piante adatte
Tutte quelle con un apparato radicale minuto, quindi piccole radici, vanno bene. Potete prepararle da voi già a partire dalla fine dell’estate, per divisione di cespi più grandi, o potete acquistarle al vivaio o al garden center. In genere ci sono delle confezioni di cartone, in cui questi vasetti sono raggruppati.
Scegliete le piante da interno che più vi piacciono e che si adattano alla composizione che avete in mente, e se volete aggiungete un tocco di colore, come delle piantine da bacca (qui una Gaultheria procumbens) per un accenno festivo. Anche delle mini Poinsettia si adattano, ma correte il rischio di essere banali.
Se aggiungete delle piante da esterno, come della Campanula o Asparagus, felci, ecc., ricordate che queste potranno sopportare solo qualche settimana in un locale poco luminoso.
Tutte quelle con un apparato radicale minuto, quindi piccole radici, vanno bene. Potete prepararle da voi già a partire dalla fine dell’estate, per divisione di cespi più grandi, o potete acquistarle al vivaio o al garden center. In genere ci sono delle confezioni di cartone, in cui questi vasetti sono raggruppati.
Scegliete le piante da interno che più vi piacciono e che si adattano alla composizione che avete in mente, e se volete aggiungete un tocco di colore, come delle piantine da bacca (qui una Gaultheria procumbens) per un accenno festivo. Anche delle mini Poinsettia si adattano, ma correte il rischio di essere banali.
Se aggiungete delle piante da esterno, come della Campanula o Asparagus, felci, ecc., ricordate che queste potranno sopportare solo qualche settimana in un locale poco luminoso.
Occorrente
Inoltre usare un materiale trasparente consente di controllare il livello dell’acqua, e accertarsi che le radici delle piante non siano troppo a mollo. È questo il pericolo maggiore: far marcire le piante.
- Piantine da interno con il pane di terra più piccolo possibile
- Un vaso trasparente, possibilmente con bordi alti
- Drenaggio
- Terriccio di colore scuro (quello da semina va bene)
- Materiale inerte di colore chiaro
- A piacere sabbie e sassi colorati (si trovano facilmente in tutti i centri per il bricolage)
- Pinze o bacchette per maneggiare le piante spinose
- Radici, legni dalle strane forme, sassi particolari, persino miniature o qualsiasi altra decorazione vi piaccia
- Tubetti di colore in rilevo (facoltativi)
- Una mini-orchidea con il suo vaso
- Forbici
- Guanti (facoltativi)
Inoltre usare un materiale trasparente consente di controllare il livello dell’acqua, e accertarsi che le radici delle piante non siano troppo a mollo. È questo il pericolo maggiore: far marcire le piante.
Tenete le piante nelle confezioni e nei vasetti in cui le avete acquistate. Se alcune hanno coperture il plastica, non toglietele fino all’ultimo minuto.
I vasi possono essere di ogni forma e dimensione, purché si adattino allo stile di casa vostra. Se volete fare un regalo rimanete su dimensioni decisamente contenute, perché questi terrari sono piuttosto pesanti. Ai pollici verdi regalerete composizioni anche elaborate con piante da interno, mentre se volete fare un pensierino a chi non ha molta pratica con le piante, indirizzatevi su piante grasse, a ridotta necessità idrica. Ricordate che non ci sarà il foro di drenaggio, per cui l’acqua ristagnerà, e dovrà essere data con misura e solo a terriccio asciutto.
I vasi possono essere di ogni forma e dimensione, purché si adattino allo stile di casa vostra. Se volete fare un regalo rimanete su dimensioni decisamente contenute, perché questi terrari sono piuttosto pesanti. Ai pollici verdi regalerete composizioni anche elaborate con piante da interno, mentre se volete fare un pensierino a chi non ha molta pratica con le piante, indirizzatevi su piante grasse, a ridotta necessità idrica. Ricordate che non ci sarà il foro di drenaggio, per cui l’acqua ristagnerà, e dovrà essere data con misura e solo a terriccio asciutto.
Il terriccio
Per composizioni transitorie (due o tre mesi) non è indispensabile usare un terriccio di marca e costosisissimo, anche quello del discount va bene. Poiché gli apparati radicali cresceranno col tempo, queste hanno una durata limitata, perciò la terra non dovrà essere necessariamente ricca e umosa. L’importante però è che sia bella da vedere.
Se “avete fatto i compiti”, avrete un compost profumato, morbido e leggero, ma in caso siate ridotti all’ultimo minuto, usate un terriccio da semina, che è molto scuro e sottile, e quindi anche bello da vedere.
A seconda dei gusti e dell’effetto finale potete miscelarlo a materiali inerti di colore contrastante, come perlite, che avranno anche la funzione di alleggerirlo.
Per composizioni transitorie (due o tre mesi) non è indispensabile usare un terriccio di marca e costosisissimo, anche quello del discount va bene. Poiché gli apparati radicali cresceranno col tempo, queste hanno una durata limitata, perciò la terra non dovrà essere necessariamente ricca e umosa. L’importante però è che sia bella da vedere.
Se “avete fatto i compiti”, avrete un compost profumato, morbido e leggero, ma in caso siate ridotti all’ultimo minuto, usate un terriccio da semina, che è molto scuro e sottile, e quindi anche bello da vedere.
A seconda dei gusti e dell’effetto finale potete miscelarlo a materiali inerti di colore contrastante, come perlite, che avranno anche la funzione di alleggerirlo.
Sassi colorati
Se vi piacciono, i sassi e le sabbie colorate possono dare un tono davvero diverso alla vostra composizione.
Si possono usare colori in tema con la stagione o a seconda dei gusti. Sassi e sabbie hanno diverse gradazioni di colore, pezzature e anche grana della superficie. Io ho preferito lasciare tutto il più naturale possibile.
L’idea in più: uno strato di sassi colorati potrebbe segnalare la linea di “allerta acqua” per i neofiti: superata quella occorre inclinare il vaso per far defluire l’eccesso.
Se vi piacciono, i sassi e le sabbie colorate possono dare un tono davvero diverso alla vostra composizione.
Si possono usare colori in tema con la stagione o a seconda dei gusti. Sassi e sabbie hanno diverse gradazioni di colore, pezzature e anche grana della superficie. Io ho preferito lasciare tutto il più naturale possibile.
L’idea in più: uno strato di sassi colorati potrebbe segnalare la linea di “allerta acqua” per i neofiti: superata quella occorre inclinare il vaso per far defluire l’eccesso.
Altezza del drenaggio
Il drenaggio dovrò essere più alto possibile, perciò è sempre bene procurarsi vasi dai bordi alti, piuttosto che ciotole svasate. Inserite una pianta ancora in vaso, per vedere quanto spazio vi rimane in alto. Considerate che dovranno rimanere almeno due o tre centimetri liberi a partire dal bordo superiore.
Io ho usato dei sassi recuperati dal mare, si tratta di mattoni e laterizi levigati. Se trovate qualche piastrella, mettetela in evidenza appoggiandola al bordo esterno. Esiste una gran quantità di materiali alternativi, dai sassetti bianchi e tondeggianti, fino a quelli colorati, o grigi e piccoli, da acquistare nei negozi di acquariologia.
Potete usare anche biglie, pezzetti di legno o metallo, e persino pacciamatura di corteccia, o materiale plastico, come polistirolo. Non ponetevi limiti.
Il drenaggio dovrò essere più alto possibile, perciò è sempre bene procurarsi vasi dai bordi alti, piuttosto che ciotole svasate. Inserite una pianta ancora in vaso, per vedere quanto spazio vi rimane in alto. Considerate che dovranno rimanere almeno due o tre centimetri liberi a partire dal bordo superiore.
Io ho usato dei sassi recuperati dal mare, si tratta di mattoni e laterizi levigati. Se trovate qualche piastrella, mettetela in evidenza appoggiandola al bordo esterno. Esiste una gran quantità di materiali alternativi, dai sassetti bianchi e tondeggianti, fino a quelli colorati, o grigi e piccoli, da acquistare nei negozi di acquariologia.
Potete usare anche biglie, pezzetti di legno o metallo, e persino pacciamatura di corteccia, o materiale plastico, come polistirolo. Non ponetevi limiti.
Il colore del terriccio
Usando due colori contrastanti si ottiene un bell’effetto mélange. A questo punto potete mischiare sassi e sabbie colorate.
Usando due colori contrastanti si ottiene un bell’effetto mélange. A questo punto potete mischiare sassi e sabbie colorate.
Compattate con il dorso della mano. Come vedete lo spazio lasciato per il terriccio e il pane di radici delle piante è molto ampio. Non sovraffollate mai, altrimenti la composizione durerà meno.
Iniziate ad appoggiare le piante, partendo dagli elementi verticali, poi quelli espansi, e infine ricadenti.
Ruotate il vaso per vedere se vi soddisfa, ed eventualmente cambiate la disposizione delle piante.
Versate pian piano il terriccio all’interno, avendo cura di farlo scivolare contro i bordi. Tutta la superficie intorno si sporcherà, quindi fate l’operazione dove potete lavare bene, come un pot ghetto o un tavolo protetto da una cerata o da giornali.
Inserite altri elementi decorativi, come pezzi di legno recuperati dal mare e sassi, o qualunque decorazione vi piaccia e sia in tema.
Etichette fai da te
Potete scrivere il nome delle piante sui sassi piatti. Pennarelli colorati o con tubetti di colore glitter sono perfetti.
Potete scrivere il nome delle piante sui sassi piatti. Pennarelli colorati o con tubetti di colore glitter sono perfetti.
Aggiungere la mini orchidea
Ci vuole sempre un effetto speciale in un terrario di piante da interno. In questo caso una mini orchidea Phalaenopsis, che potete scegliere secondo il vostro gusto.
Ricordate però che l’orchidea non va interrata, ma solo appoggiata con il suo vaso all’interno della composizione, una volta finita. Questo perché le orchidee non sopporterebbero un terreno denso e un’annaffiatura tradizionale. I loro vasetti hanno una scanalatura che tiene il controvasetto di plastica trasparente sopraelevato per evitare che le radici rimangano immerse in acqua.
Ci vuole sempre un effetto speciale in un terrario di piante da interno. In questo caso una mini orchidea Phalaenopsis, che potete scegliere secondo il vostro gusto.
Ricordate però che l’orchidea non va interrata, ma solo appoggiata con il suo vaso all’interno della composizione, una volta finita. Questo perché le orchidee non sopporterebbero un terreno denso e un’annaffiatura tradizionale. I loro vasetti hanno una scanalatura che tiene il controvasetto di plastica trasparente sopraelevato per evitare che le radici rimangano immerse in acqua.
Ruotate l’orchidea in modo che sia ben esposta. Aprite un po’ il fogliame delle altre piante in modo che l’aspetto sia naturale. Portate verso il basso i rametti di piante ricadenti o striscianti.
Una volta finito potete esporre il vostro lavoro. Ricordate di dare acqua solo quando asciutto e spruzzare regolarmente le piante. Con l’annaffiatura ci sarà una naturale percolazione del terriccio sul drenaggio, non dovete preoccuparvene, al massimo aggiungerne un altro po’ se il livello dovesse scendere al di sotto del colletto delle piante.
L’orchidea deve essere annaffiata nel seguente modo: quando toccate la superficie del terriccio e la trovate moderatamente asciutta, togliete il vasetto di plastica e portatelo in bagno o in cucina, immergetelo in una ciotola d’acqua per una decina di minuti, poi fatelo sgocciolare bene. Rimettetelo nel portavaso, avendo cura di svuotarlo, se dovesse riempirsi.
Una volta che le piante sono cresciute troppo, “smontate” il vostro terrario rinvasando singolarmente ogni piantina in vasetti di terracotta, e ponendole in una zona tiepida e dove la luce sia filtrata.
Per altre soluzioni creative leggi Idea Décor: Piccole Piante in Vaso che Aggiungono un Tocco di Verde
L’orchidea deve essere annaffiata nel seguente modo: quando toccate la superficie del terriccio e la trovate moderatamente asciutta, togliete il vasetto di plastica e portatelo in bagno o in cucina, immergetelo in una ciotola d’acqua per una decina di minuti, poi fatelo sgocciolare bene. Rimettetelo nel portavaso, avendo cura di svuotarlo, se dovesse riempirsi.
Una volta che le piante sono cresciute troppo, “smontate” il vostro terrario rinvasando singolarmente ogni piantina in vasetti di terracotta, e ponendole in una zona tiepida e dove la luce sia filtrata.
Per altre soluzioni creative leggi Idea Décor: Piccole Piante in Vaso che Aggiungono un Tocco di Verde
Alternativa numero 1: effetto deserto
Per un regalo davvero poco convenzionale, fate la stessa cosa, ma in dimensioni ridotte. Prendete una bella cactacea, meglio se con una parte aerea ben sviluppata ma pane di terra ancora piccolo.
Versate il drenaggio e aiutatevi con delle bacchette cinesi per maneggiare la pianta – potete usare anche delle pinze da cucina, o una striscia di carta ottenuta da pagine di giornale piegate più volte.
Per un regalo davvero poco convenzionale, fate la stessa cosa, ma in dimensioni ridotte. Prendete una bella cactacea, meglio se con una parte aerea ben sviluppata ma pane di terra ancora piccolo.
Versate il drenaggio e aiutatevi con delle bacchette cinesi per maneggiare la pianta – potete usare anche delle pinze da cucina, o una striscia di carta ottenuta da pagine di giornale piegate più volte.
Uso delle bacchette: una deve essere fissa, tra pollice e anulare, l’altra mobile tra pollice, indice e medio.
Cercate di essere quanto più precisi possibile, centrando la pianta e mettendola in perfetto asse verticale.
Compattate il terreno con le bacchette e coprite con altri sassetti: effetto deserto garantito!
Alternativa numero 2: mini cactus
Vi servono sostanzialmente le stesse cose, ma un po’ più di coraggio, specie se la cactacea che avete scelto ha spine fastidiose.
Vi servono sostanzialmente le stesse cose, ma un po’ più di coraggio, specie se la cactacea che avete scelto ha spine fastidiose.
Estraetela dal vaso con le bacchette e afferratela saldamente dalle radici.
Riempite il contenitore e ricavate un alloggiamento per la pianta, compattando il terriccio verso i bordi del vasetto. Con le bacchette afferrate la piantina e poggiatela dentro l’incavo. Compattate il terriccio con i bastoncini.
Se il cactus scelto è lanuginoso o ha spine lunghe e fitte, in grado di trattenere il terriccio, non fate l’errore di posizionare prima la pianta e poi versare la terra, perché si impiglierebbe tra le spine, sporcando la piantina in modo irrimediabile.
Se il cactus scelto è lanuginoso o ha spine lunghe e fitte, in grado di trattenere il terriccio, non fate l’errore di posizionare prima la pianta e poi versare la terra, perché si impiglierebbe tra le spine, sporcando la piantina in modo irrimediabile.
E ora a te la parola! Hai creato il tuo terrario? Quali piante e decorazioni hai scelto? Mostraci una foto nei Commenti.
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Prendete elementi verticali, espansi e striscianti, in modo da dare volume alla composizione. Fatevi guidare dal vostro gusto e dallo stile della casa.