Giardino a Bassa Manutenzione + Ecostostenibile: Si Può Fare?
La consapevolezza di un tragitto difficile verso una gestione agevole fa bene al giardino e al tuo portafoglio
Bassa manutenzione ed ecosostenibilità sono i due elementi oggi più richiesti ai progettisti di giardini. Spesso a queste richieste si associa un budget contenuto e – ovviamente – la bellezza, poiché nessuno vuole un giardino che non sia bello!
È un po’ troppo da chiedere? Innegabilmente sì. Per trovare un buon equilibrio tra spese, lavoro e basso impatto ambientale, occorre qualche rinuncia e di certo una progettazione molto accurata.
Il primo mito da sfatare è che la bassa manutenzione sia sinonimo di risparmio economico, spesso è vero l’esatto opposto!
A questo errore di fondo si accompagna l’idea che bassa manutenzione e basso impatto ecologico vadano a braccetto. In realtà poco tempo da dedicare al giardino spesso implica una maggiorazione delle spese e soluzioni veloci e dannose per l’ambiente, di risultato estetico discutibile.
Senza la pretesa di dire tutto, in questo articolo cercheremo di indicare le trappole da evitare e alcuni punti chiave della progettazione e realizzazione di un giardino ecologico e a bassa manutenzione.
È un po’ troppo da chiedere? Innegabilmente sì. Per trovare un buon equilibrio tra spese, lavoro e basso impatto ambientale, occorre qualche rinuncia e di certo una progettazione molto accurata.
Il primo mito da sfatare è che la bassa manutenzione sia sinonimo di risparmio economico, spesso è vero l’esatto opposto!
A questo errore di fondo si accompagna l’idea che bassa manutenzione e basso impatto ecologico vadano a braccetto. In realtà poco tempo da dedicare al giardino spesso implica una maggiorazione delle spese e soluzioni veloci e dannose per l’ambiente, di risultato estetico discutibile.
Senza la pretesa di dire tutto, in questo articolo cercheremo di indicare le trappole da evitare e alcuni punti chiave della progettazione e realizzazione di un giardino ecologico e a bassa manutenzione.
2. Non aspettarti risultati immediati
Convertire un giardino tradizionale in uno ecosostenibile e a bassa manutenzione implica anni di attività di modifiche, da scandire con attenzione a seconda delle mutate esigenze, aspetto ed equilibrio del giardino.
La tabella di marcia di partenza potrebbe subire pesanti oscillazioni in base alla risposta del giardino. Se alcune piante non si assestano o sono troppo esigenti, meglio abbandonare e cercane altre più adatte.
Nel frattempo non avere paura di usare ogni sistema semplice e non invasivo che consenta di temporeggiare. Un telo da ombra, ad esempio, può servire per qualche anno in attesa della crescita di rampicanti o cespugli, e poi essere rimosso. Ignorare il “brutto” (o meglio, di ciò che usualmente viene considerato tale) è una virtù nei primi anni di vita di ogni giardino, specie se di nuovo impianto.
Correre ad acquistare piante tappabuchi che moriranno o dovranno essere rimosse, potate o tagliate è ciò che bisogna evitare.
Convertire un giardino tradizionale in uno ecosostenibile e a bassa manutenzione implica anni di attività di modifiche, da scandire con attenzione a seconda delle mutate esigenze, aspetto ed equilibrio del giardino.
La tabella di marcia di partenza potrebbe subire pesanti oscillazioni in base alla risposta del giardino. Se alcune piante non si assestano o sono troppo esigenti, meglio abbandonare e cercane altre più adatte.
Nel frattempo non avere paura di usare ogni sistema semplice e non invasivo che consenta di temporeggiare. Un telo da ombra, ad esempio, può servire per qualche anno in attesa della crescita di rampicanti o cespugli, e poi essere rimosso. Ignorare il “brutto” (o meglio, di ciò che usualmente viene considerato tale) è una virtù nei primi anni di vita di ogni giardino, specie se di nuovo impianto.
Correre ad acquistare piante tappabuchi che moriranno o dovranno essere rimosse, potate o tagliate è ciò che bisogna evitare.
3. Dai al giardino quel che è del giardino
Se si riesce anche solo a restituire al giardino tutti gli scarti di potatura, gli sfalci, lo sfiorito e il terriccio vecchio o impoverito, si può considerare di aver già fatto davvero tanto.
Per ottenere un trinciato che sia compostabile o utilizzabile come pacciamatura (quindi più secco e legnoso) è necessario utilizzare un biotrituratore potente, a miscela.
Se hai alberi con tronchi di un certo diametro, o piante a foglia coriacea, come le palme, la necessità di un trituratore a miscela sarà chiarissima.
Questo implica inquinamento atmosferico e sonoro, per te e i tuoi vicini. Mettilo in conto, e se la somma dei valori è negativa, fai solo un compostaggio normale senza macchinario. Paradossalmente sarà più “eco” l’acquisto di terriccio, ammendanti e pacciamatura, purché garantiti.
I rami più grossi possono essere usati come combustibile, ma se non hai un camino, li puoi cedere a chi lo possiede.
Trova un designer del verde nella tua zona!
Se si riesce anche solo a restituire al giardino tutti gli scarti di potatura, gli sfalci, lo sfiorito e il terriccio vecchio o impoverito, si può considerare di aver già fatto davvero tanto.
Per ottenere un trinciato che sia compostabile o utilizzabile come pacciamatura (quindi più secco e legnoso) è necessario utilizzare un biotrituratore potente, a miscela.
Se hai alberi con tronchi di un certo diametro, o piante a foglia coriacea, come le palme, la necessità di un trituratore a miscela sarà chiarissima.
Questo implica inquinamento atmosferico e sonoro, per te e i tuoi vicini. Mettilo in conto, e se la somma dei valori è negativa, fai solo un compostaggio normale senza macchinario. Paradossalmente sarà più “eco” l’acquisto di terriccio, ammendanti e pacciamatura, purché garantiti.
I rami più grossi possono essere usati come combustibile, ma se non hai un camino, li puoi cedere a chi lo possiede.
Trova un designer del verde nella tua zona!
4. Ridurre lo spazio occupato da piante
Questo è sicuramente uno dei consigli più semplici, immediati e di facile applicazione, sia in fase di primo impianto che di modifiche di un giardino preesistente.
L’ideale è un pavimento in buon materiale da esterno, pietra locale o decking. La ghiaia è un ottimo sistema per capire che effetto fa una diminuzione del numero di piante e un aumento della superficie calpestabile. Diversamente dalla pavimentazione o dal decking, è facile da rimuovere o riconvertire. È quindi ottima in momenti di difficoltà o di modifiche, mentre diventa poco economica su superfici molto ampie.
Le superfici sono un elemento di grande impatto sull’ecosostenibilità e l’effetto finale del giardino, quindi vanno scelte con cura e investendo una buona percentuale del budget.
Quando si mira a ridurre l’impatto ambientale è molto importante una superficie non occlusiva, che consenta l’insediamento della microfauna, degli insetti, il deposito della lettiera di foglie e quindi una disponibilità di cibo per gli uccelli. In questo senso tutte le pavimentazioni, anche di pietra locale o di legno naturale, non sono indicate. La ghiaia è un buon compromesso.
Questo è sicuramente uno dei consigli più semplici, immediati e di facile applicazione, sia in fase di primo impianto che di modifiche di un giardino preesistente.
L’ideale è un pavimento in buon materiale da esterno, pietra locale o decking. La ghiaia è un ottimo sistema per capire che effetto fa una diminuzione del numero di piante e un aumento della superficie calpestabile. Diversamente dalla pavimentazione o dal decking, è facile da rimuovere o riconvertire. È quindi ottima in momenti di difficoltà o di modifiche, mentre diventa poco economica su superfici molto ampie.
Le superfici sono un elemento di grande impatto sull’ecosostenibilità e l’effetto finale del giardino, quindi vanno scelte con cura e investendo una buona percentuale del budget.
Quando si mira a ridurre l’impatto ambientale è molto importante una superficie non occlusiva, che consenta l’insediamento della microfauna, degli insetti, il deposito della lettiera di foglie e quindi una disponibilità di cibo per gli uccelli. In questo senso tutte le pavimentazioni, anche di pietra locale o di legno naturale, non sono indicate. La ghiaia è un buon compromesso.
5. Piscina, prato e senso di colpa
Molto spesso – quando si parla di ecosostenibilità – si viene sconsigliati all’uso della piscina, della ghiaia e del prato. In realtà l’impatto di questi elementi va valutato singolarmente, giardino per giardino. Anche il prato ben rasato, su modeste estensioni, non è antiecologico come spesso ci viene ripetuto. In modo particolare se la superficie è piana e può essere tosata con un robottino elettrico, e le pratiche di manutenzione vengono effettuate a mano e senza erbicidi, insetticidi o antifungini, anche se naturali. È fondamentale non usare il soffiatore per non diffondere patogeni e non distruggere il micro habitat degli insetti. Inoltre con una buona progettazione e scelta di piante, potrai spostare molte energie sul prato.
Anche l’uso del prato sintetico –da un punto di vista ecologico – non è un crimine. Se l’estensione è limitata e consente di abbassare il livello di manutenzione, spesa e tempo su una determinata zona, aumentando la fruibilità del giardino, il guadagno sarà per chi vive il giardino. Senza contare che le superfici di prato sintetico sono rimovibili.
La piscina è un altro elemento su cui si viene spesso messi in guardia quando si parla di bassa manutenzione.
Su questo c’è poco da fare: se si desidera una piscina ben tenuta, pulita e funzionale, ci deve essere una manutenzione da media ad alta. Se non sei pronto, usa intanto una piscina fuori terra per capire se sei in grado di gestirla.
Molto spesso – quando si parla di ecosostenibilità – si viene sconsigliati all’uso della piscina, della ghiaia e del prato. In realtà l’impatto di questi elementi va valutato singolarmente, giardino per giardino. Anche il prato ben rasato, su modeste estensioni, non è antiecologico come spesso ci viene ripetuto. In modo particolare se la superficie è piana e può essere tosata con un robottino elettrico, e le pratiche di manutenzione vengono effettuate a mano e senza erbicidi, insetticidi o antifungini, anche se naturali. È fondamentale non usare il soffiatore per non diffondere patogeni e non distruggere il micro habitat degli insetti. Inoltre con una buona progettazione e scelta di piante, potrai spostare molte energie sul prato.
Anche l’uso del prato sintetico –da un punto di vista ecologico – non è un crimine. Se l’estensione è limitata e consente di abbassare il livello di manutenzione, spesa e tempo su una determinata zona, aumentando la fruibilità del giardino, il guadagno sarà per chi vive il giardino. Senza contare che le superfici di prato sintetico sono rimovibili.
La piscina è un altro elemento su cui si viene spesso messi in guardia quando si parla di bassa manutenzione.
Su questo c’è poco da fare: se si desidera una piscina ben tenuta, pulita e funzionale, ci deve essere una manutenzione da media ad alta. Se non sei pronto, usa intanto una piscina fuori terra per capire se sei in grado di gestirla.
6. Utilizzare i contenitori
Mai abbastanza verranno decantate le virtù e i pregi dei contenitori.
Diminuendo le superfici adibite a giardino si possono comunque usare dei contenitori per piante, senza rinunciare né alle piante né alla pratica del giardinaggio. Usando il contenitore sarà limitato il consumo di acqua, il tempo da dedicare alle piante e altre voci di spesa, come concime e ammendanti. Inoltre ci si deve piegare un po’ di meno, e questo è un aiuto enorme per le persone anziane e per chi ha problemi di schiena o di ginocchia.
Il contenitore ospita volentieri il compost, terriccio per gli uccelli e per gli insetti (può anche occasionalmente diventare un rifugio per qualche riccio). Inoltre il contenitore consente di coltivare piante di esigenze diversissime una accanto all’altra: in un vaso possono stare piante acidofile, in un altro piante amanti del secco e sabbioso, in un altro piante che preferiscono terriccio morbido e umido.
Mai abbastanza verranno decantate le virtù e i pregi dei contenitori.
Diminuendo le superfici adibite a giardino si possono comunque usare dei contenitori per piante, senza rinunciare né alle piante né alla pratica del giardinaggio. Usando il contenitore sarà limitato il consumo di acqua, il tempo da dedicare alle piante e altre voci di spesa, come concime e ammendanti. Inoltre ci si deve piegare un po’ di meno, e questo è un aiuto enorme per le persone anziane e per chi ha problemi di schiena o di ginocchia.
Il contenitore ospita volentieri il compost, terriccio per gli uccelli e per gli insetti (può anche occasionalmente diventare un rifugio per qualche riccio). Inoltre il contenitore consente di coltivare piante di esigenze diversissime una accanto all’altra: in un vaso possono stare piante acidofile, in un altro piante amanti del secco e sabbioso, in un altro piante che preferiscono terriccio morbido e umido.
7. Usa gli arbusti, Luke!
Gli arbusti sono come la “Forza” in Guerre Stellari: una potenza nel giardino!
Naturalmente devi scegliere arbusti adatti al contesto e al terreno, alle condizioni di luce e allo spazio.
Hanno bisogno di acqua e irrigazioni costanti nei primi due o tre anni di impianto, dopo si arrangiano da soli e richiedono solo la messa in forma o la potatura. Se poi hai l’accortezza di scegliere arbusti che non amano molto le forbici, dovrai fare uno sfoltimento periodico dei rami secchi.
Con una certa attenzione si può avere un intero giardino fatto solo di arbusti, da bassi a quasi arborei, accompagnandoli con piante tolleranti agli strapazzi.
Guarda altre foto di giardini! Nella sezione Foto puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
Gli arbusti sono come la “Forza” in Guerre Stellari: una potenza nel giardino!
Naturalmente devi scegliere arbusti adatti al contesto e al terreno, alle condizioni di luce e allo spazio.
Hanno bisogno di acqua e irrigazioni costanti nei primi due o tre anni di impianto, dopo si arrangiano da soli e richiedono solo la messa in forma o la potatura. Se poi hai l’accortezza di scegliere arbusti che non amano molto le forbici, dovrai fare uno sfoltimento periodico dei rami secchi.
Con una certa attenzione si può avere un intero giardino fatto solo di arbusti, da bassi a quasi arborei, accompagnandoli con piante tolleranti agli strapazzi.
Guarda altre foto di giardini! Nella sezione Foto puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
8. Tappezzanti e coprisuolo
Gli arbusti legnosi sono indispensabili per dare verticalità, fioriture e movimento tridimensionale al giardino (indipendentemente dall’ecosostenibilità), e le piante tappezzanti sono una vera salvezza per coprire il terreno in modo rapido e con poca manutenzione.
Le piante tappezzanti e coprisuolo si adattano a una grandissima varietà di esigenze e situazioni, dal sole pieno di zone calde all’ombra più fitta di zone umide e fredde.
Non temere di averne usate troppe, se sono troppo vicine basterà sfoltire in un secondo momento o semplicemente lasciare che quelle più competitive “vincano”.
Le piante coprisuolo e tappezzanti possono davvero fare la differenza sul tempo da dedicare alla manutenzione.
Gli arbusti legnosi sono indispensabili per dare verticalità, fioriture e movimento tridimensionale al giardino (indipendentemente dall’ecosostenibilità), e le piante tappezzanti sono una vera salvezza per coprire il terreno in modo rapido e con poca manutenzione.
Le piante tappezzanti e coprisuolo si adattano a una grandissima varietà di esigenze e situazioni, dal sole pieno di zone calde all’ombra più fitta di zone umide e fredde.
Non temere di averne usate troppe, se sono troppo vicine basterà sfoltire in un secondo momento o semplicemente lasciare che quelle più competitive “vincano”.
Le piante coprisuolo e tappezzanti possono davvero fare la differenza sul tempo da dedicare alla manutenzione.
9. Scegliere le piante giuste
Questo consiglio che vale in tutte le situazioni e per ogni giardino, è un pilastro concettuale per quello ecosostenibile e a bassa manutenzione. Non a tutti può piacere l’idea di coltivare piante un po’ difficili o che necessitino di attenzioni maggiorate per via del clima.
Per trovare quelle che meglio si adattano al microclima del tuo giardino (e a te) osserva gli incolti, i giardini abbandonati o poco curati, il verde urbano lasciato a sé stesso. Le fiere sono indispensabili per conoscere le piante che meglio si adattano a condizioni di poche cure. Parla con i vivaisti e specifica bene ciò che ti serve. Consulta libri e il garden club locale, o gruppi social della tua zona.
Tieni a mente che la stessa pianta può essere a bassissima manutenzione in un determinato clima, a media o alta in altri climi.
Questo consiglio che vale in tutte le situazioni e per ogni giardino, è un pilastro concettuale per quello ecosostenibile e a bassa manutenzione. Non a tutti può piacere l’idea di coltivare piante un po’ difficili o che necessitino di attenzioni maggiorate per via del clima.
Per trovare quelle che meglio si adattano al microclima del tuo giardino (e a te) osserva gli incolti, i giardini abbandonati o poco curati, il verde urbano lasciato a sé stesso. Le fiere sono indispensabili per conoscere le piante che meglio si adattano a condizioni di poche cure. Parla con i vivaisti e specifica bene ciò che ti serve. Consulta libri e il garden club locale, o gruppi social della tua zona.
Tieni a mente che la stessa pianta può essere a bassissima manutenzione in un determinato clima, a media o alta in altri climi.
10. Limita le piante a alta manutenzione e con le spine
Potresti trovarti ad acquistare piante decisamente fuori misura per giardini semplici di città, con il risultato di doverle tagliare alla base ogni tot anni o di rischiare multe per danni a cavi del telefono o dell’elettricità.
Perciò è indispensabile conoscere molto bene genere, specie e cultivar della pianta che si sta acquistando e che problemi potrebbe dare per dimensioni, spine, richiesta idrica o altre variabili che cambiano da specie a specie e da cultivar a cultivar.
In generale le piante – pur belle – che hanno una forte cascola di semi, o con spine fastidiose o lunghe, o che si arrampicano in modo quasi inarrestabile, sono decisamente sconsigliate se volete mantenere bassa la manutenzione.
Potresti trovarti ad acquistare piante decisamente fuori misura per giardini semplici di città, con il risultato di doverle tagliare alla base ogni tot anni o di rischiare multe per danni a cavi del telefono o dell’elettricità.
Perciò è indispensabile conoscere molto bene genere, specie e cultivar della pianta che si sta acquistando e che problemi potrebbe dare per dimensioni, spine, richiesta idrica o altre variabili che cambiano da specie a specie e da cultivar a cultivar.
In generale le piante – pur belle – che hanno una forte cascola di semi, o con spine fastidiose o lunghe, o che si arrampicano in modo quasi inarrestabile, sono decisamente sconsigliate se volete mantenere bassa la manutenzione.
11. La manutenzione ordinaria non deve diventare straordinaria
Punto centrale alle voci “impegno” e “budget” c’è la manutenzione ordinaria.
Se non puoi occupartene per ragioni di salute o di tempo, sarà necessario affidarti a un’azienda competente, che non faccia solo potature indiscriminate e baccano con strumenti a motore, ma una vera manutenzione concepita su misura per il tuo giardino.
Comunissimo l’errore di pensare che basti togliere il grosso un paio di volte l’anno, spendendo una cifra non modesta, e poi poter gestire da sé. In realtà – se tempo o salute non ci sono amici – è meglio che l’impegno sia delegato a terzi e diluito lungo il corso dell’anno, consentendovi di spendere cifre più basse e diradare progressivamente gli interventi, senza arrivare a episodi di manutenzione straordinaria, poiché se qualcosa non va, nel corso di un anno si può rimediare prima che ci sia necessità di interventi drastici.
Punto centrale alle voci “impegno” e “budget” c’è la manutenzione ordinaria.
Se non puoi occupartene per ragioni di salute o di tempo, sarà necessario affidarti a un’azienda competente, che non faccia solo potature indiscriminate e baccano con strumenti a motore, ma una vera manutenzione concepita su misura per il tuo giardino.
Comunissimo l’errore di pensare che basti togliere il grosso un paio di volte l’anno, spendendo una cifra non modesta, e poi poter gestire da sé. In realtà – se tempo o salute non ci sono amici – è meglio che l’impegno sia delegato a terzi e diluito lungo il corso dell’anno, consentendovi di spendere cifre più basse e diradare progressivamente gli interventi, senza arrivare a episodi di manutenzione straordinaria, poiché se qualcosa non va, nel corso di un anno si può rimediare prima che ci sia necessità di interventi drastici.
12. Avere una riserva
Crearsi un piccolo “tesoretto” di piante è molto importante per risparmiare sugli acquisti. Se comprate una pianta, appena potete moltiplicatela, sia per averne di riserva, sia per regalarne ad amici e parenti.
Crearsi un piccolo “tesoretto” di piante è molto importante per risparmiare sugli acquisti. Se comprate una pianta, appena potete moltiplicatela, sia per averne di riserva, sia per regalarne ad amici e parenti.
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13. Non alterare ciò che è potenzialmente positivo
Diamo ormai per scontato che in case di nuova costruzione, in città o in zone molto urbanizzate e deteriorate da un punto di vista biovarietale, non ci siano presenze di piccoli animali che spesso popolavano i giardini dei nostri nonni, come ricci, tritoni, gechi, rane, fauna aviaria e insetti.
Se nel tuo giardino avvisti ricci, lucciole o altri animali che non sono nelle liste rosse della IUCN, ma vengono comunque considerate in diminuzione, non alterare troppo la situazione o cerca di compensare. Ad esempio, se hai un cane puoi creare un rifugio tra i sassi per il riccio o un percorso sicuro che lo attraversi. Attenzione agli antiparassitari dannosi per i gechi e per gli anfibi.
Diamo ormai per scontato che in case di nuova costruzione, in città o in zone molto urbanizzate e deteriorate da un punto di vista biovarietale, non ci siano presenze di piccoli animali che spesso popolavano i giardini dei nostri nonni, come ricci, tritoni, gechi, rane, fauna aviaria e insetti.
Se nel tuo giardino avvisti ricci, lucciole o altri animali che non sono nelle liste rosse della IUCN, ma vengono comunque considerate in diminuzione, non alterare troppo la situazione o cerca di compensare. Ad esempio, se hai un cane puoi creare un rifugio tra i sassi per il riccio o un percorso sicuro che lo attraversi. Attenzione agli antiparassitari dannosi per i gechi e per gli anfibi.
14. Il tuo giardino non è il mondo intero
Un giardino ha sempre un impatto ambientale, ecologico e paesaggistico. Pensa in modo realistico all’effetto del tuo giardino nell’ambiente circostante. Spesso un impatto negativo è dato da elementi come recinzioni, divisori, muri in calcestruzzo, rimozione di alberi e siepi. Paradossalmente anche l’entrata in scena di grandi alberi può non essere un fatto positivo.
Ma non dimenticare che l’elemento più incisivo è ciò che forse non hai visto: il cantiere di costruzione dell’edificio.
Tenendo a mente che non è in alcun modo possibile ripristinare uno stato naturalistico precedente, ciò a cui deve mirare l’ecosostenibilità in giardino è la significativa riduzione si un negativo impatto ambientale locale, non un impossibile azzeramento.
Non confondere “autocno” e “locale” con “positivo”. Moltissime piante provenienti da altre zone del mondo si adattano perfettamente alla enorme varietà dei climi italiani.
Tocca a te! Hai qualche esperienza da raccontarci? Scrivici nei Commenti!
Un giardino ha sempre un impatto ambientale, ecologico e paesaggistico. Pensa in modo realistico all’effetto del tuo giardino nell’ambiente circostante. Spesso un impatto negativo è dato da elementi come recinzioni, divisori, muri in calcestruzzo, rimozione di alberi e siepi. Paradossalmente anche l’entrata in scena di grandi alberi può non essere un fatto positivo.
Ma non dimenticare che l’elemento più incisivo è ciò che forse non hai visto: il cantiere di costruzione dell’edificio.
Tenendo a mente che non è in alcun modo possibile ripristinare uno stato naturalistico precedente, ciò a cui deve mirare l’ecosostenibilità in giardino è la significativa riduzione si un negativo impatto ambientale locale, non un impossibile azzeramento.
Non confondere “autocno” e “locale” con “positivo”. Moltissime piante provenienti da altre zone del mondo si adattano perfettamente alla enorme varietà dei climi italiani.
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Per ridurre l’impatto negativo del giardino sul paesaggio e sull’ambiente è indispensabile conoscere il proprio luogo. Non solo nel senso di “genius loci”, ma anche in senso naturalistico, botanico, climatico, faunistico, antropico.
È tutt’altro che semplice, ma è il primo indispensabile passo per riuscire a raggiungere un giardino davvero ecosostenibile e a bassa manutenzione.
Fondamentale conoscere nel dettaglio tutti punti critici del microclima del tuo giardino, in modo da evitare in partenza le piante che avrebbero problemi a vegetare in modo ottimale.
Considera sempre anche i giardini vicini (in cui non necessariamente viene praticata l’ecostenibilità) e gli edifici attorno, così come superfici asfaltate, strade e alberature comunali.
Evita piante sporchevoli, invadenti o con le spine a ridosso dei confini, perché necessitano di potature antropiche continue.
I muri raccolgono molto calore in estate, è un vantaggio in zone fredde – dove si può usare il muro per coltivare piante più delicate – ma uno svantaggio in zone calde, dove il muro andrà coperto con vegetazione fitta che possa creare un efficace isolamento termico estivo.
È molto importante capire come si muove l’acqua piovana e trarne il massimo vantaggio, incanalandola o raccogliendola (o qualora necessario, facendola defluire velocemente verso uno scolo sicuro).
Bordi invalicabili sono ostacolo per la fauna selvatica e possono aumentare la violenza del dilavamento, muri molto alti in genere causano piccoli mulinelli di vento.
Neanche a dirlo, sono da evitare erbicidi, disinfettanti, antifungini e insetticidi, anche se di origine naturale. Le potature drastiche sono da considerarsi extrema ratio, così come l’uso di macchinari a miscela.