9 Piante che Hanno Cambiato la Storia (e Anche la tua Colazione)
Alimentari, tessili, tintorie, usate in esperimenti scientifici. Sono centinaia e qui ne citiamo alcune
Dal grano al caffè, sono innumerevoli le piante che hanno scandito la storia dell’Umanità. Ognuna rappresenta una tappa biologica, economica e sociale. Interi meccanismi finanziari si sono generati sul commercio di piante o di prodotti da esse derivati, tanto che i biologi più avanguardisti interpretano l’evoluzione della storia umana come un complesso e affascinante sistema che le piante hanno usato per riprodursi e diffondersi.
Coffea arabica, il caffè
Senza caffè – si suol dire – non ci sarebbe stata la Rivoluzione Francese. La verità è che non ci sarebbero stati dei luoghi di riunione sociale e politica della Parigi illuminista, e più in là, infiniti conciliaboli di artisti delle avanguardie. La Borsa di Londra nacque in un caffè di Lombard Street e a metà degli anni Novanta, a Edimburgo, una madre single che andava avanti tra bollette e sussidi, scrisse su un tavolino di un caffè un libro intitolato Harry Potter e la pietra filosofale.
Come il tè, anche la coltivazione e il commercio del caffè sono spesso diventati una forma di prevaricazione, e questo ha indotto la nota catena Starbucks (che dovrebbe aprire a Milano nel 2017) ad acquistare caffè fair trade.
Senza caffè – si suol dire – non ci sarebbe stata la Rivoluzione Francese. La verità è che non ci sarebbero stati dei luoghi di riunione sociale e politica della Parigi illuminista, e più in là, infiniti conciliaboli di artisti delle avanguardie. La Borsa di Londra nacque in un caffè di Lombard Street e a metà degli anni Novanta, a Edimburgo, una madre single che andava avanti tra bollette e sussidi, scrisse su un tavolino di un caffè un libro intitolato Harry Potter e la pietra filosofale.
Come il tè, anche la coltivazione e il commercio del caffè sono spesso diventati una forma di prevaricazione, e questo ha indotto la nota catena Starbucks (che dovrebbe aprire a Milano nel 2017) ad acquistare caffè fair trade.
Le patate
Quando le patate arrivarono dal Nuovo Mondo si credeva che fossero velenose, tanto che i Borbone di Francia fecero realizzare piatti innovativi a base di patate per incoraggiarne il consumo. Nel 1840 era diventata la fonte di sostentamento principale per le classi contadine, specie in Irlanda, e quando la ruggine colpì pandemicamente l’isola, gli irlandesi si spostarono in massa verso gli Stati Uniti.
Le patate si coltivano in tutto il mondo, possono essere cucinate in mille modi, inoltre sono assai più caloriche di qualsiasi cereale e non richiedono operazioni di pulitura complesse. Questo le rende una delle piante basilari per l’alimentazione umana: lo sa bene Any Weir che fa sopravvivere il protagonista del romanzo L’uomo di Marte grazie a una dieta di sole patate.
Quando le patate arrivarono dal Nuovo Mondo si credeva che fossero velenose, tanto che i Borbone di Francia fecero realizzare piatti innovativi a base di patate per incoraggiarne il consumo. Nel 1840 era diventata la fonte di sostentamento principale per le classi contadine, specie in Irlanda, e quando la ruggine colpì pandemicamente l’isola, gli irlandesi si spostarono in massa verso gli Stati Uniti.
Le patate si coltivano in tutto il mondo, possono essere cucinate in mille modi, inoltre sono assai più caloriche di qualsiasi cereale e non richiedono operazioni di pulitura complesse. Questo le rende una delle piante basilari per l’alimentazione umana: lo sa bene Any Weir che fa sopravvivere il protagonista del romanzo L’uomo di Marte grazie a una dieta di sole patate.
Il mais
Dopo il riso e il grano, il mais è il terzo cereale consumato nel mondo: prima di sbarcare in Europa gli Inca, i Maya, i Toltechi e gli Aztechi vi avevano fondato sopra degli imperi.
Del mais si dice che potrebbe essere un combustibile pulito e a basso costo, e di certo sappiamo che fu il mais a spostare l’economia dalla Cina verso l’Occidente. Le sue origini sono antichissime e avvolte nella leggenda: non si conosce con esattezza il luogo dove è nato, né che legami genetici ci siano con le specie selvatiche.
Nei suoi celebri documentari il noto geologo Iain Stewart ha detto che sembra sia stato il mais a coltivare gli umani, e non il contrario.
Dopo il riso e il grano, il mais è il terzo cereale consumato nel mondo: prima di sbarcare in Europa gli Inca, i Maya, i Toltechi e gli Aztechi vi avevano fondato sopra degli imperi.
Del mais si dice che potrebbe essere un combustibile pulito e a basso costo, e di certo sappiamo che fu il mais a spostare l’economia dalla Cina verso l’Occidente. Le sue origini sono antichissime e avvolte nella leggenda: non si conosce con esattezza il luogo dove è nato, né che legami genetici ci siano con le specie selvatiche.
Nei suoi celebri documentari il noto geologo Iain Stewart ha detto che sembra sia stato il mais a coltivare gli umani, e non il contrario.
Il grano
Nessun’altra pianta ha modificato la storia umana come il grano. Il paesaggio agrario, gli insediamenti abitativi, le strutture per irrigare, macinare e trasportare semi e pane, sono letteralmente la nostra storia.
Il grano tenero (Triticum aestivum) è il cereale più coltivato dopo il riso, e rispetto ad altre specie di Triticum (come il farro) è più apprezzato per la minore quantità di fibre e quindi un maggiore apporto calorico e un sapore più gradevole.
Gli studiosi sono convinti che fu una delle prime piante ad essere coltivata dall’Uomo. Il grano era venerato già al tempo degli Egizi e nel corso dei millenni furono selezionate varietà facili da raccogliere e lavorare. Il pane, la pasta e i farineacei sono ancora alla base della nostra alimentazione, garantendoci – semplicemente – la vita.
Nessun’altra pianta ha modificato la storia umana come il grano. Il paesaggio agrario, gli insediamenti abitativi, le strutture per irrigare, macinare e trasportare semi e pane, sono letteralmente la nostra storia.
Il grano tenero (Triticum aestivum) è il cereale più coltivato dopo il riso, e rispetto ad altre specie di Triticum (come il farro) è più apprezzato per la minore quantità di fibre e quindi un maggiore apporto calorico e un sapore più gradevole.
Gli studiosi sono convinti che fu una delle prime piante ad essere coltivata dall’Uomo. Il grano era venerato già al tempo degli Egizi e nel corso dei millenni furono selezionate varietà facili da raccogliere e lavorare. Il pane, la pasta e i farineacei sono ancora alla base della nostra alimentazione, garantendoci – semplicemente – la vita.
L’olivo, oro liquido
Fu il generale romano Lucio Silla a distruggere gli uliveti centenari attorno ad Atene per ricavarne arieti da guerra. Ed era proprio sull’olio di oliva che si era basata gran parte della fiorente economia greca.
I cereali non crescono molto bene in Grecia per via del terreno arido, ma l’olivo sì. E quando fu necessario usare una moneta di scambio i greci adottarono l’olio d’oliva. Le attività artigianali correlate ne furono incredibilmente stimolate, con la produzione delle terrecotte su cui fonda la nostra cultura artistica.
L’olivo ha poi fortemente caratterizzato il paesaggio, seppure non sia originario dell’Italia (non si sa esattamente da dove provenga). Un valore artistico e culturale elevato quanto quello finanziario.
Fu il generale romano Lucio Silla a distruggere gli uliveti centenari attorno ad Atene per ricavarne arieti da guerra. Ed era proprio sull’olio di oliva che si era basata gran parte della fiorente economia greca.
I cereali non crescono molto bene in Grecia per via del terreno arido, ma l’olivo sì. E quando fu necessario usare una moneta di scambio i greci adottarono l’olio d’oliva. Le attività artigianali correlate ne furono incredibilmente stimolate, con la produzione delle terrecotte su cui fonda la nostra cultura artistica.
L’olivo ha poi fortemente caratterizzato il paesaggio, seppure non sia originario dell’Italia (non si sa esattamente da dove provenga). Un valore artistico e culturale elevato quanto quello finanziario.
Il cotone
Senza dubbio una delle piante più costose in termini di sofferenza, il cotone soppiantò il lino per i suoi prezzi contenuti, la maggiore vestibilità e facilità di tessitura. Un altro vantaggio rispetto a lino e lana era la capacità di assorbire molto meglio le tinture, quindi una resa di colore ricco e saturo.
Ebbe un ruolo decisivo nella Rivoluzione Industriale e attualmente è una delle piante non alimentari più importanti a livello globale. Si ricava dal Gossypium hirsutum (in foto G. barbadense), una pianta molto simile all’ibisco, e oggi la raccolta è meccanizzata, la lavorazione simile a quella della lana, ma molto più lenta.
Il cotone non è stato usato solo per vestire, ma anche per realizzare carta pregiata per acquerello.
I semi di cotone sono facilmente reperibili sul mercato, e i rami secchi, con la capsula avvolta nella bambagia, sono assai decorativi riuniti in mazzi.
Senza dubbio una delle piante più costose in termini di sofferenza, il cotone soppiantò il lino per i suoi prezzi contenuti, la maggiore vestibilità e facilità di tessitura. Un altro vantaggio rispetto a lino e lana era la capacità di assorbire molto meglio le tinture, quindi una resa di colore ricco e saturo.
Ebbe un ruolo decisivo nella Rivoluzione Industriale e attualmente è una delle piante non alimentari più importanti a livello globale. Si ricava dal Gossypium hirsutum (in foto G. barbadense), una pianta molto simile all’ibisco, e oggi la raccolta è meccanizzata, la lavorazione simile a quella della lana, ma molto più lenta.
Il cotone non è stato usato solo per vestire, ma anche per realizzare carta pregiata per acquerello.
I semi di cotone sono facilmente reperibili sul mercato, e i rami secchi, con la capsula avvolta nella bambagia, sono assai decorativi riuniti in mazzi.
Le felci
Chiudete gli occhi e pensate a 335 milioni di anni fa, durante il periodo Carbonifero, molto prima che i dinosauri calpestassero il suolo terrestre. Durante quell’era geologica si formarono le felci: erano gigantesche ma sono rimaste quasi immutate nel corso del tempo. Sono tra le piante più antiche che abitano la Terra: cadendo e marcendo, le foglie formarono una sorta di spessa lettiera vegetale che venne sepolta sotto fango e terriccio, e compresse da una terribile pressione, si trasformarono in carbone.
Fu il carbone a tenere accesi i fuochi e riscaldare le case durante l’epoca romana e il Medioevo. Fu il carbone a rendere l’Inghilterra un impero e gli Stati Uniti una superpotenza. È ancora il carbone ad alimentare i nostri barbecue per le grigliate estive.
Chiudete gli occhi e pensate a 335 milioni di anni fa, durante il periodo Carbonifero, molto prima che i dinosauri calpestassero il suolo terrestre. Durante quell’era geologica si formarono le felci: erano gigantesche ma sono rimaste quasi immutate nel corso del tempo. Sono tra le piante più antiche che abitano la Terra: cadendo e marcendo, le foglie formarono una sorta di spessa lettiera vegetale che venne sepolta sotto fango e terriccio, e compresse da una terribile pressione, si trasformarono in carbone.
Fu il carbone a tenere accesi i fuochi e riscaldare le case durante l’epoca romana e il Medioevo. Fu il carbone a rendere l’Inghilterra un impero e gli Stati Uniti una superpotenza. È ancora il carbone ad alimentare i nostri barbecue per le grigliate estive.
I piselli
Non quelli odorosi, ma quelli commestibili (Pisum sativum) furono la chiave che consentì a Gregor Mendel la definizione dell’ereditarietà dei caratteri genetici. Darwin aveva pubblicato L’origine delle specie sei anni prima, ma se questo fu osteggiato, Mendel non arrivò neanche a far conoscere il suo lavoro, che venne riscoperto molto dopo la sua morte.
Non quelli odorosi, ma quelli commestibili (Pisum sativum) furono la chiave che consentì a Gregor Mendel la definizione dell’ereditarietà dei caratteri genetici. Darwin aveva pubblicato L’origine delle specie sei anni prima, ma se questo fu osteggiato, Mendel non arrivò neanche a far conoscere il suo lavoro, che venne riscoperto molto dopo la sua morte.
Conosciuta da migliaia d’anni in Cina, la pianta del tè divenne nota in Occidente solo nel XVIII secolo. Data l’enorme richiesta nazionale di tè verde, i cinesi non erano affatto propensi a commerciarlo con gli inglesi, tanto che questi dovettero scambiarlo con metalli preziosi e infine con l’oppio, causando danni gravissimi. Lo scambio di tè tra la Cina e l’Occidente portò alla nascita della Compagnia delle Indie Orientali e pose basi alla finanza commerciale transnazionale moderna.
Il movimento compiuto dai raccoglitori di tè è così raffinato che non può essere imitato a mano. Il prezzo del tè non si alza per via del numero dei raccoglitori e dei salari bassi, perciò se siete amanti di questa bevanda provate con un’etichetta fair trade (prodotti provenienti dal commercio equo e solidale).