Bonus mobili e chiusura lavori

3 anni fa

Buongiorno a tutti,

spero possiate aiutarmi a risolvere un dubbio riguardante il Bonus mobili.

Ho aperto una SCIA (successivamente trasformatasi in CILA) nella primavera 2019, la chiusura lavori è stata comunicata ad aprile 2020. In questo arco temporale ho acquistato mobili per una cifra di poco superiore a 10.000 euro, portando gli acquisti in detrazione (nei limiti di 10.000 euro) nella dichiarazione 2020 (anno imposta 2019).

Nella guida dell'Agenzia delle Entrate è spiegato chiaramente a partire da quale momento l'acquisto di mobili può essere effettuato (solo dopo l'apertura lavori), ma non fino a quale momento.

Vorrei sapere: considerato che attualmente il Bonus mobili è stato portato a 16.000 euro, posso ancora effettuare acquisti per 6.000 euro? Oppure dopo la chiusura lavori non è più possibile? Esiste una circolare dell'Agenzia o altro che chiarisca questo punto?

Grazie a tutti per l'aiuto

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Commenti (13)

Rosmarino
Autore originale
3 anni fa
Buongiorno, nessuno riesce ad aiutarmi? :-)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Se ha le fatture con data dopo l’aggiornamento della agenzia delle d teste si può farlo. Ma se ha acquistato prima no.

P.S. poi le domandò: perché da scia poi ha fatto una cila e perché ha subito chiuso i lavori..?
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Scusa Enjoy ma tu leggi solo ciò che ti conviene leggere, addirittura lo sottolinei pure , ma sempre fino a dove ti conviene, poi ometti: questo è il problema. Nella circolare che hai citato, nella domanda, ad un certo punto c'è scritto: "Si chiede di conoscere se, in presenza di tutte le altre condizioni previste dalla norma, sia possibile fruire dell’agevolazione nel caso in cui l’ordinante del bonifico sia un soggetto diverso dal beneficiario della detrazione qualora il codice fiscale di quest’ultimo risulti correttamente indicato nella disposizione di pagamento". Ti ho fatto grassetto la parte che ti sfugge, poi la vediamo meglio. Sempre li, nella risposta, come giustamente hai riportato, senza farlo grassetto però, c'è scritto (copio dal tuo messaggio): "Ciò premesso, si ritiene che nell’ipotesi in cui l’ordinante sia un soggetto diverso dal soggetto indicato nel bonifico quale beneficiario della detrazione, la detrazione deve essere fruita da quest’ultimo,nel rispetto degli altri presupposti previsti dalle disposizioni richiamate, ritenendosi in tal modo soddisfatto il requisito richiesto dalla norma circa la titolarità del sostenimento della spesa". Anche qui ho tolto il grassetto alla parte che tu vedi e l'ho messo alla parte che non vuoi vedere. Quali sono questi presupposti o requisiti di cui si parla? Ma ovviamente quelli di cui al punto 1.1.2 della guida sul bonus ristrutturazioni o se preferisci le circolari AdE, parliamo della 29/E del 2013. In sostanza "il succo" è sempre quello: chi paga deve avere un diritto reale sull'immobile. Da qui la mia risposta di prima.
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Pero' la frase sopra riportata mi sembra chiara (post mio di partenza). Non so se e' presente anche quest'anno, ma la' sopra dice "intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2019". Se quest'anno sta scritto 2020 e hai una pratica edilizia partita prima, mi verrebbe da risponderti no. Ma meglio verificare con ADE. Dicono con calma ma rispondono :-)
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(31) commenti
No Francesco. Devi sostituire un componente essenziale dell'impianto termico esistente, cioè un generatore. Ad esempio si può togliere la caldaia esistente ed inserire un nuovo generatore come una PDC invertibile o un qualsiasi altro generatore a condizione che il nuovo generatore, tra l'altro, ti garantisca un risparmio energetico maggiore e dimostrato per potere avere il bonus. Infine ti segnalo che forse c'è un problema nella nuova casa. Le case nuove devono già essere conformi che quanto previsto dalla ex legge 10/91. il che significa, tra le altre cose, che le valvole dei radiatori, devono già essere termostatiche. Quindi se non lo sono, dovresti chiederti che razza di relazione legge 10 ti hanno fatto, viceversa, se lo sono già termostatiche (come credo sia), non otterresti alcun risparmio con la loro sostituzione e quindi saresti proprio fuori dallo spirito delle detrazioni per ecobonus e pertanto non potresti già usufruirne, oltre al fatto che le valvole non possono essere considerate come un componente essenziale dell'impianto termico, come un qualcosa cioè, senza del quale l'impianto non funzionerebbe.
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Rosmarino
Autore originale
3 anni fa
@Bartolomeo Fiorillo grazie. Perciò se acquisto da oggi in poi posso detrarre?

Inizialmente era una SCIA perché volevamo chiudere con veranda un balcone, sicuri di poterlo fare. Invece il Comune ha respinto la domanda, perché il progetto-tipo depositato dal condominio - probabilmente per una svista - non comprende la colonna di balconi dove c'è il nostro.

Non abbiamo fatto grandi lavori (spostato due porte e rifatto un bagno), perciò a fine 2019 i lavori erano pressoché conclusi.
PRO
Bartolomeo Fiorillo
3 anni fa
Quindi ha pagato due volte diritti di segreteria ed istruttoria..?

IL tecnico avrebbe potuto evitare tutto questo se avesse impostato la pratica diversamente. Ma ha presentato la pratica con il piano casa ed è stata respinta..?
PRO
Bartolomeo Fiorillo
3 anni fa
In merito alle sette azioni, le consiglio di parlare con il commercialista o chi le fa le dichiarazioni per meglio comprendere come fare. Perché è lui o lei che poi le deve fare la dichiarazione e portare in detrazione ciò che acquista.
vecchiosetter
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Io ritengo di no, la proroga del bonus mobili, fatta con la legge di Bilancio 2021 (l. n. 178/2020, art. 1, comma 58, lettera c) con L innalzamento dell importo massimo a 16000 e prorogato fino al 31 dicembre 2021, è specificato esser valevole solo per i lavori iniziati dopo il 1 gennaio 2020. Quindi a meno che non vi siano state ulteriori modifiche che io non conosco, non puoi.

Ti ho indicato i riferimenti normativi esatti perchè tu possa verificarlo.

È invece ininfluente il fatto di aver chiuso o no la cila
Rosmarino
Autore originale
3 anni fa
@Bartolomeo Fiorillo non conosco bene i dettagli :-) Il preventivo del geometra che ha fatto le pratiche è stato rispettato, perciò se abbiamo pagato doppi diritti non li ha aggiunti in fattura. Il geometra, prima di presentare la pratica, aveva verificato in Comune se esistesse il progetto-tipo e gli avevano detto di sì, che potevamo fare la veranda. Poi abbiamo presentato la pratica, hanno spulciato il progetto e visto che manca la nostra colonna di balconi. Una sciocchezza che nel Comune vicino non avrebbe creato alcun problema, ma il nostro è particolarmente ... biiiip...
Rosmarino
Autore originale
3 anni fa
@vecchiosetter grazie. Mi sembrava troppo bello per essere vero :-(
vecchiosetter
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Di nulla.. io ti ho risposto in base alla legge come è stata fatta, poi verifica sulle specifiche dell ade o del governo, non so se è stata cambiata, anche possibile dato che ogni giorno cambia qualcosa :-))).. ma non credo
PRO
Bartolomeo Fiorillo
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
lo immaginavo...Non ho scritto che secondo me lo avesse fatto un geometra, per non offendere la categoria, ma non avevo dubbi che fosse stato cos' purtroppo.

Per me ha sbagliato il geometra e vi ha comunicato quello che gli faceva più comodo in quanto lo avreste creduto. Lo so che forse sto facendo un processo all'intenzione, ma di solito io presento una pratica se sono sicuro di ottenere quello che chiedo.
Rosmarino
Autore originale
3 anni fa
Forse ha ragione, non saprei. Credo fosse in buona fede, anche l'amministratore di condominio e il capo-scala ci avevano detto che si poteva fare. Obiettivamente il nostro Comune è esageratamente pignolo, in altri posti la pratica sarebbe passata. Potremmo fare una integrazione al progetto-tipo e aggiungere la nostra colonna di balconi, ma questo comporterebbe una sanzione per tutti gli altri condomini che la veranda l'hanno fatta.
Rosmarino
Autore originale
3 anni fa
Niente, non posso acquistare altri mobili :-(((

Peccato, nel mio piccolo avrei fatto girare l'economia.....

"Ai contribuenti che fruiscono della detrazione di cui al comma 1, limitatamente agli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2020, è altresì riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le ulteriori spese documentate sostenute nell’anno 2021 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione di cui al presente comma, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 16.000 euro, considerato, per gli interventi effettuati nell’anno 2020 ovvero per quelli iniziati nel medesimo anno e proseguiti nel 2021, al netto delle spese sostenute nell’anno 2020 per le quali si è fruito della detrazione. Ai fini della fruizione della detrazione dall’imposta, le spese di cui al presente comma sono computate indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni di cui al comma 1"
vecchiosetter
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Esattamente come ti avevo scritto.

Ma in linea generale mi chiedo, realmente trovate così interessanti questi bonus, a tal punto che recuperare il 50% in 10 anni sia elemento sostanziale per comprare un mobile oppure no?

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