Houzz Logo Print
alessia_athanassopulo

Naturalità o perfezione?

Meglio un giardino perfetto o "naturalmente disordinato"? Voi cosa preferite?

Commenti (32)

  • dyliane
    4 anni fa

    perfezione naturale. Comunque questa foto che hai messo e' orribile

  • Discussioni simili

    Gres effetto legno: sì o no?

    Q

    (304) commenti
    Infatti non lo so se passi le giornate in cantiere..! 😉 Devo crederti sulla parola. E non ho neanche messo in dubbio ciò. Quindi anche questa volta ti stai sbagliando..! Io non sono convinto di nulla se non di quello che è reale...il convinto sembri tu Andrea che sai sempre tutto..! 😉 P.S. da quanto sei su Houzz le uniche foto che ho visto di un cantiere postato da te, sono state le foto di casa tua..! 🙂 Poi con grande rispetto quando avremo modo di essere tu impresa ed io direttore lavori vedrai e forse capirai se l’architetto sa, oppure ha bisogno di imparare da te..! 😉
    ... mostra di più

    Meglio Giardino o Terrazza?

    Q

    (213) commenti
    Terrazza coperta da un bel pergolato....sdraia, libro, bibita, sguardo che si perde verso il mare.....il mio sogno da sempre!
    ... mostra di più

    Meglio pvc o laminato ?

    Q

    (10) commenti
    La casa è per te? Se non è in affitto o non è da affittare ad altri, io ti sconsiglio di scegliere materiali così poveri per la tua abitazione. Se infatti cominci a valutare laminati di buona qualità o pvc con resa estetica almeno gradevole il prezzo sale notevolmente e ad essere sinceri non ne vale la pena. Prima di arrenderti, prova a farti fare un preventivo per un parquet. Oppure pulisci il marmo esistente e valorizzalo con finiture un po' più eleganti (battiscopa, porte e profili) e con bei tinteggi. Sarà sempre meglio della plastica!
    ... mostra di più

    A chi affidarsi per la cucina:Lube o Arrex?

    Q

    (2) commenti
    Si affidi al suo gusto.Il livello delle 2 marche è molto simile.Spesso mi capita che nostri clienti,a cui realiziamo noi la cucina,per una seconda cucina (Casa al mare ecc,) ci chiedano consiglio.Di solito consiglio Lube.
    ... mostra di più
  • Hermann
    4 anni fa

    Adoro i giardini all'inglese e non sopporto quelli all'italiana. Per me quindi niente è più bello di un tappeto di foglie multicolori sul prato in autunno, e amo sentirle scricchiolare sotto ai piedi quando ci cammino sopra.

  • PRO
    Alessia Athanassopulo architetto
    Autore originale
    4 anni fa

    Voleva essere proprio questo il senso della foto... :-)

  • vecchiosetter
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Io vado contro corrente, amo la natura, le piante...il mio giardino? Praticamente un bosco!

    p.s. Ho anche due pastori abruzzesi che scavano buche profonde un metro :-)))))

  • PRO
    Alessia Athanassopulo architetto
    Autore originale
    4 anni fa

    Non credo si tratti di andare controcorrente.. Credo che il giardino sia un po' lo specchio dell'animo di chi lo possiede, lo abita e se ne prende cura.

  • vecchiosetter
    4 anni fa

    A tal proposito, anche se un po’ off topic chiedo un parere: ho un cedro del libano alto ca 30 metri, inutile dire che sotto non cresce un filo d erba... suggerimenti?

  • vecchiosetter
    4 anni fa

    in effetti il mio giardino rispecchia l animo mio... e soprattutto degli abruzzesi che passano le giornate a creare profondi solchi molto naturali!

  • PRO
    Alessia Athanassopulo architetto
    Autore originale
    4 anni fa

    Potrebbe utilizzare delle piante tappezzanti da ombra tipo Vinca major, hedera helix, ophiopogon, liriope muscari... Piante adatte al sottobosco, con gradevoli piccole fioriture e molto adatte a mantenere un aspetto di naturalità..

  • PRO
    Lidia Zitara
    4 anni fa

    per quanto mi riguarda non c'è polarizzazione tra le opzioni che hai scritto, solo diversità stilistiche. Da sempre sostengo che il giardino non può essere perfetto, cioè "perfectum", finito, in senso latino, essendo un'opera d'arte che vive in quattro dimensioni. Tuttavia, cogliendo la domanda nella sua accezione comune, a me piace ogni stile, purché sia ben fatto. Gradisco maggiormente un giardino scomposto e poco ordinato, ma si tratta appunto di inclinazione personale. Per me il più bel giardino occidentale è il padiglione di Barcellona di Mies Van Der Rohe, anche se non c'è una pianta che sia una (fatto irrilevante nel giardino, a mio avviso). Il mondo dei giardini orientali, che sono forse la massima espressione della storia del giardino sul pianeta Terra, è incomprendibile agli occidentali, specie quando sono certi di conoscerli.

  • PRO
    Fonte del Rustico
    4 anni fa

    Come la Poesia improvvisata di un Prato Alpino di Montagna, non posso che abbracciare la Naturalità!

    Piero


    "Meraviglie esclusive" · Maggiori informazioni


  • stefaniasasso61
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    naturalità in che senso?... Abbandono .. o ... naturalità ad arte che richiede un giardiniere.o comunque chi ci si dedichi....?

  • Hermann
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Direi la seconda opzione, Stefania. Il giardino all' inglese ha come risultato l'apparente spontaneità ma ha dietro progettazione, cura e lavoro forse più di un giardino all'italiana. Se non si cura un terreno in cui ha già messo mano l'uomo, ovviamente si assisterà a un progressivo abbandono, o meglio, quello che noi riteniamo tale, esteticamente parlando: insorgenza di ortiche e altre "infestanti", che sono però, dal punto di vista della natura, interventi curativi che riequilibrano il terreno alterato dagli interventi umani precedenti. Dopo qualche anno la natura si riappropria del terreno, che riprende un aspetto naturale, trascuratamente naturale perché selvatico, ovviamente.

  • stefaniasasso61
    4 anni fa

    Allora confermo naturalità con il giardiniere ...

  • Hermann
    4 anni fa

    Idem ^_^ Per la natura "naturalmente" selvatica abbiamo boschi e foreste.

  • PRO
    Gardening 9010- giardini a basso consumo idrico
    4 anni fa

    non posso che spezzare una lancia verso il giardino naturale per la sua biodiversità' e sostenibilità' e per una varietà' di colori in tutte le stagioni e per il basso consumo idrico a confronto di un tappeto erboso.

    il giardino naturale usa maggiormente erbacee perenni che anno una sua stagionalità e il giardino non si presenta piu' statico come una siepe sempreverde o un tappeto erboso ci voglio pero' giardinieri specializzati che sanno gestire queste erbacee perenni .

  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    non c'è nulla di più difficile che conoscere la Natura, anche se di quella natura un po è rimasta nel nosro cervello, in quella parte delle azioni involontarie che per la maggior parte di noi ignora,anzi spesso subisce anche attraverso patologie di vario tipo...Per l'altra natura, quella che ci siamo costruiti , che ogni cultura si è costruita a propria immagine, quella sembra voler essere una superfetazione e ci trascina in dispute fino a scomodare parole impegnative come anima, bellezza, perfezione, ....Personalmente penso che noi subiamo la Natura, anche quando la rispettiamo pur modificandola a nostro vantaggio. Provate a percepire il senso dal racconto dei potatori, se ne trovano tanti in rete. Detto questo penso che per avvicinarsi coerentemente al progetto di un giardino , e la domanda dal mio punto di vista lo fa nella sua parte inziale ma sembra contraddirsi, almeno in parte, con il dualismo, -

    Naturalità o perfezione?-

    E' per me imprescindibile, non solo parlare di Naturalità , ma interrogarsi sul rapporto che vogliamo stabilire con essa. Nel padiglione di barcellona gli alberi vengono tenuti rigorosamente fuori, ma è portata dentro la più sublime delle metafore del naturale -l'acqua- confrontandola con quella che per allora, era l'emblema sublime della bellezza-il nudo femminile- La Naturalita in questo caso sta fuori ma -è posta- nel suo essere pensiero che ci contiene



    Se è inimmaginabile, infatti, per noi parlare di perfezione nella Natura, in quanto alla natura "non frega" della perfezione, per la naturalità le cose combiano, la perfezione nn è in se, ma nel rapporto con il nostro agire. Noi stessi siamo dentro e parte di quella "naturalità" e la modifichiamo anche solo con il nostro sguardo, perche è il nostro sguardo a crearla.

    Ma a quanto pare siamo anche inadatti a cio che abbiamo creato se i maggiori conflitti del nostro abitare sono proprio con la natura creata da noi , e non con quella che ci contiene che ormai non possiamo vedere e percepire.

  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Cito integralmente:

    Hermann

    ... Il giardino all' inglese ha come risultato l'apparente spontaneità ma ha dietro progettazione, cura e lavoro forse più di un giardino all'italiana. Se non si cura un terreno in cui ha già messo mano l'uomo, ovviamente si assisterà a un progressivo abbandono, o meglio, quello che noi riteniamo tale, esteticamente parlando: insorgenza di ortiche e altre "infestanti", che sono però, dal punto di vista della natura, interventi curativi che riequilibrano il terreno alterato dagli inteventi umani precedenti. Dopo qualche anno la natura si riappropria del terreno, che riprende un aspetto naturale, trascuratamente naturale perché selvatico, ovviamente.


    PS. la natura si riappropria anche di noi, figuriamoci se non lo fa con le cose che costruiamo. Alle volte mi viene da pensare che il "bosco verticale" non sia tanto nella logica de - la verdura fa bella l'architettura- ma nel voler "celare", l'azione impropria, sia cioè nel "diniego" postoa negazione dell'atto... come dire -tutto ciò che c'è dietro non l'ho voluto io-...Insomma chiarito che Naturalità altro non sia che il tentativo da parte del'uomo di governare la Natura, questa nn ci perdona se non la poniamo come parte preponderante di indeterminazione dentro le nostre azioni quotidiane

  • User
    4 anni fa

    A me piace la natura. Tutta. Anzi, mi correggo, a me piace il verde, possibilmente alberoso e non pratoso, ma mi accontento.

    Premesso che non c’è nulla di più studiato di un giardino all’inglese, che possiamo catalogare alla stregua del “finto spettinato” o ”nude make-up“ ...fatevi una seduta e dopo ore ne riparliamo...

    personalme ho - quasi - entrambe le situazioni:

    Il giardino davanti è a gusto rigoroso e schematico di mio marito, simmetrico, cromaticamente studiato, squadrato al limite del topiario.

    Il giardino dietro è ...abbandonato! Tappeto di fragole e che vanno dove vogliono e alberi che ogni tanto mi tocca controllare per la sicurezza dei vicini. Ma lo preferisco, è profumato, infangato, disordinato. Se potessi eliminare una categoria nel mondo sono i portatori di alberi! Soprattutto quelli comunali! ;-)))


    Per me il padiglione di Van Der Rohe, tappatevi le orecchie estimatori, non è un giardino. interessantissimo, per carità, ma è come dire che il golf è uno sport.

    L’uno è uno spazio esterno, l’altro è un gioco.

    Opinioni.

  • stefaniasasso61
    4 anni fa

    Eliminiamo pure i potatori di alberi e facciamoci entrare i rami dalle finestre.. Nina sei forte!!

  • Hermann
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    I potatori appaltati dai comuni sono massacratori di alberi. Mai capito come si possa potare un albero a marzo o aprile inoltrati, quando l'attività vegetativa è in piena ripresa dopo il riposo invernale. Evidentemente hanno tutto l'interesse a farli morire, per potersi aggiudicare anche l'appalto della piantumazione di nuovi alberi. Poveri alberi di città...

  • User
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Ehehe Stefania, detta così hai ragione, ma a Roma si assiste allo scempio delle “capitozzature a prescindere”. Pensa che in alcuni periodi dell’anno i pali della luce sono più attraenti degli alberi!

    e comunque, ti dirò, le fronde nella finestra sono molto fiabesche! ;-))

    e se ti entrano nella finestra potrebbe voler dire che il paesaggista che ha curato l’impianto del giardino ha sbagliato essenza rispetto alla distanza dell’edificio :- D :-D

  • ing_enuo
    4 anni fa

    @vecchiosetter io questa primavera proverò a piantare la convallaria (sia majalis -il mughetto- che japonica). Magari delle felci o delle Hosta? Ma le seconde, se non ho capito male, vengono cannibalizzate dalle lumache. Mi piacerebbe provare, nella parte più esterna (dell'ombra creata dalla chioma) delle piantine di mirtillo -così come le ho viste a Orticolario.

    In alternativa potresti provare anche l'edera, magari una screziata di bianco, o di rosso, giusto per dare un po' di colore/luminosità.

    E se prendessi una camelia di quelle che restano basse? o delle azalee?

  • Hermann
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    RAIMONDO MASU: "Alle volte mi viene da pensare che il "bosco verticale" non sia tanto nella logica de - la verdura fa bella l'architettura - ma nel voler "celare" l'azione impropria, sia cioè nel "diniego" posto a negazione dell'atto... come dire - tutto ciò che c'è dietro non l'ho voluto io -"
    Coloro che hanno frequentato le scuole elementari tanti anni fà, come me, ricorderanno il famoso "sussidiario". Uno dei ricordi indelebili legati a quel libro, finestra sul mondo e sul passato, fu l'illustrazione dei "giardini pensili di Babilonia" a corredo di una lezione di storia. Me ne innamorai, e li riprodussi in mille versioni, disegnandoli su carta, costruendo dei modelli 3D con tutto ciò che trovavo, mattoni, sabbia bagnata, modificandoli. Ora, pur capendo le necessità e motivazioni ecologiche dei "boschi verticali", di fronte ad architetture come quella di Boeri a Milano, o all'altro suo progetto, la Forest City di Liuzhou in Cina, provo un senso di estraneità, una impressione artificiosa che non ha nulla a che fare con ciò che mi trasmette la natura. Mi coinvolge maggiormente un semplice vaso di gerani su un ballatoio di legno in montagna. Preferisco il progetto "25 Verde" di Torino di Luciano Pia, più "selvaggio e Tarzanico", mi riporta alle avventure che fantasticavo leggendo Salgari.


    Torino, "25 VERDE", in foto



  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    4 anni fa

    Hermann, naturalmente mi riferivo ai potatori di alberi da frutto e da giardino...Gli alberi in città sono altra cosa...Anche tenendo conto che le grandi chiome possano creare difficolta in citta e che una potatura nei tempi e nei modi possa essere assimilata a una concimazione, direi che molto sia dovuto alla incapacita di una politica del verde ...cio che voglio dire, l'aspetto economico prevale, ma soprattutto prevalgono interessi che con il verde non collimano... ma tornando ai giardini privati, ai piccoli giardini a corredo di ville e villine pensate che sia come il vostro cane, pensate alle cure, ...gli date da mangiare comprando o preparando pasti coerenti, toelettatura, tagli, raccolta di deiezione, veterinari, sterilizzazioni...allora perche un giardino nn deve avere le stesse cure?

  • stefaniasasso61
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Io ho un abete proprio davanti alla cucina che era un piccolo albero di natale di 1 metro piantato dalla bimba che abitava prima di noi nell arco di pochi anni e' cresciuto a tal punto che abbiamo dovuto dire al giardiniere di potarlo lui, sono passati 18 anni ed arriva al piano di sopra gli alberi crescono e comunque vanno potati... Anche noi se vogliamo i capelli lunghi ogni tanto dobbiamo spuntarli se vogliamo farli crescere bene.. poi ci sara il parrucchiere piu bravo e quello meno bravo.. ma ci tocca andare ogni tanto.. Infatti wuando vado dal parrucchie dico sempre vado a sfrondarmi

  • ing_enuo
    4 anni fa

    @RAIMONDO MASU TEAM la Naturalità è difficile da riprodurre, sì (chiedere a qualsiasi regista, fotografo o attore).

    più in generale, per rispondere alla domanda originale, preferisco un giardino nel quale si apprezzi il tratto del progettista. Poi tra tutte le possibili realizzazioni prediligo quelle in cui il risultato non sia geometricamente ostentato: mi piace giocare un po' a rimpiattino con il progetto (almeno all'inizio), capire le idee di fondo, le tecniche di realizzazione, le linee scelte e quelle scartate, i vari punti focali... passeggiare e chiacchierare, magari sostare su una panca di ferro e ghisa (*) e confutare un'idea.

    Certo, le piante un po' arruffate, i bordi sfumati, ci danno l'impressione di una natura non controllata, agitata, quasi resistente al nostro tentativo di progettazione... ma spesso anche questa è una finzione, una concessione all'occhio pigro.

    (ma del resto permettere alle piccole infestanti di proliferare -rigorosamente negli spazi secondari-, ai rami fuori sagoma di fa capolino, non è una misurata concessione? non è pianificazione anch'essa? Del resto l'unica ragione per cui ho un maglione mimetico è la comodità di potermi sporcare senza che la patacca aggravi il disegno originale. Insomma si tratta di arrivare ad un compromesso tra pulizia delle forme e tempo per la manutenzione)


    (*) I riferimento è a "Il vero giardiniere non s'arrende", di P. Pejrone, pag.52 (ci sono arrivato stamattina, non vogliatemene se tra 4 pagine dirà il contrario... ancora non l'ho letto)

  • stefaniasasso61
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    E comunque vi sara capitato di aver il bell albero o la bella siepe che vi impedisce la visuale quando vi immettete con l auto in una strada e questo naturale o no non deve succedere

  • Hermann
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    D'accordissimo! Come anche poter camminare sui marciapiedi senza trovarsi in faccia rami di siepi e cespugli che sporgono dalle recinzioni.

  • stefaniasasso61
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Herman oggi me e lei non ci perdiamo un post!!!! Io aspetto il risultato di una risononanza..e houzz mi aiuta a vincere l ansia

  • stefaniasasso61
    4 anni fa

    Grazie

Italia
Personalizza la mia esperienza utilizzando cookie

Houzz utilizza cookie e tecnologie simili per personalizzare la mia esperienza, fornire contenuti per me rilevanti e migliorare i prodotti e i servizi di Houzz. Premendo su "Accetta", acconsento all'utilizzo dei cookie, descritto ulteriormente nell'Informativa sui cookie. Posso rifiutare i cookie non necessari cliccando su "Imposta le preferenze".