Come recuperare un ulteriore locale
Marina
5 anni fa
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Commenti (13)
Silvia Cubeddu
5 anni faMarina
5 anni faDiscussioni simili
Costruzione di un'altana sul tetto
(3) commentiGrazie, buongiorno anche a te Giulia. Purtroppo una risposta esustiva alla tua domanda può dartela solo qualche pro che opera in zona. Io posso darti solo indicazioni di carattere generale. Dico questo perché non conosco il regolamento comunale edilizio del paesino in cui è l'immobile (i regolamenti edilizi variano da comune a comune e disciplinano puntualmente le varie zone dell'abitato e quindi non ho conoscenza di quello del tuo paese). Normalmente, tutte le aree di tutti i paesi, ormai hanno un piano urbanistico di secondo livello in cui vè scritto, zona per zona, suddivise in articoli, ciò che è possiblie fare e le relative norme da seguire e anche ciò che non si può fare. In alcune zone, come i centri storici, ci pul essere (non è detto che ci sia) anche un piano di terzo livello, come un piano di recupero, uno particolareggiato, insomma un piano che entrando più nel dettaglio, da ulteriori norme specifiche come le forme, i materiali, i colori. Questa è la situazione urbanistica, in generale dei vari Comuni italiani. Ne consegue che, urbanisticamente, può risponderti solo chi ha conoscenza della normativa (sempre urbanistica) del luogo. In linea di massima la tendenza dei piani è, per i centri storici, di estrema tutela: ciò che è consentito in altre zone, non è detto che lo sia nei centri storici e ciò che è consentito deve essere fatto con certi criteri. C'è poi, o meglio, potrebbe esserci (secondo me sicuramente c'è, dato il posto) una ulteriore cosa da verificare: sull'area potrebbe esserci un vincolo di carattere paesaggistico-ambientale e quindi, nell'ipotesi che l'altana sia urbanisticamente realizzabile, bisognerà ottenere pure il nulla osta paesaggistico-ambientale. C'è infine, da risolvere, dal punto di vista sismico, la questino dei maggioripesiche graverebbero sul tetto. In linea di massima, ciascuna regione italiana ha delegiferato in merito ad alcune cose definite opere minori: se l'altana rientra tra queste bene, altimenti, sempre nell'ipotesi che sia possibile realizzarla urbanisticamente e paesaggisticamente, disogna pure fare un deposito ai fini sismici, da cui si evinca il comportameto che la struttura esistente ha con l'aggravio dell'altana. Riepilogando quindi: 1. parlane con un tecnico locale; 2. con lui verifica se è possibile realizzarla dal punto di vista urbanistico e paesaggistico-ambientale; 3. se le risposte al punto due sono entrambe si, verifica, sempre con il tecnico locale, cosa fare ai fini sismici.... mostra di piùCercasi un'idea vincente!
(48) commentiCiao Hermann e scusami per il ritardo con cui ti rispondo, ma ultimamente sono abbastanza oberato da un po' di cosette. Quello che scrivi è quasi del tutto corretto, tranne che per il giunto sismico. Parto dalle vecchie NCT perché, con quelle, è più facile capire il concetto. Esso, nelle vecchie normative sismiche, era pari ad 1/100 dell'altezza dei fabbricati. A rigor di norma, si sarebbe dovuto calcolare variabile, al variare dell'altezza delle costruzioni. In realtà questa cosa del giunto variabile era ed è abbastanza bruttarella e quindi lo si faceva e si fa ancora costante, dimesionandolo rispetto al massimo spostamento possibile delle strutture. Il concetto, così come lo spiegano a noi nelle università è abbastanza semplice. Ci fanno l'esempio di un pendolo inverso. Un pendolo, ancorato al terreno, con una massa posta sulla sua sommità. Se immaginiamo di far oscillare questo pendolo, vedremo che i punti più prossimi al terreno si muovono meno, quelli più in alto decisamente di più ed il massimo spostamento si ha in sommità. Da qui quindi si capisce che le fondazioni potrebbero anche essere attaccate, in linea di massima, spesso, lo sono soprattutto per esigenze costruttive: non si può poggiare una parete o altro sul nulla, ci vuole sempre una fondazione. D'altra parte, tornando alle vecchie normative, 1/100 di 0 fa 0. Ma perché è importante il giunto sismico? Il concetto è il così chiamato "effetto martello". Supponiamo di avere due strutture, entrambe progettate ed eseguite nel rispetto di una qualsiasi normativa sismica, supponiamo che una sia in muratura portante, l'altra a telai di calcestruzzo cementizio armato. Quella in muratura, lasciando stare i concetti di concio sismico, nocciolo centrale d'inerzia ecc che sarebbero difficilmente comprensibili, reagisce al sisma tanto meglio, quanto meno si spostano i suo conci (diciamo così, anche se, non è proprio esattissimo). Quella a telai di cls armato, dissipa invece la forza sismica, oscillando. Ne consegue che se in un evento sismico potenziale, entrambe le strutture si comportano bene, quella in muratura si sposta decisamente meno di quella in cls armato e quest'ultima, oscillando, se non c'è l'opportuno giunto sismico, finisce per martellare sull'altra, arrecando danni ad entrambe le strutture. Ecco perché il giunto è importante ed ecco perché, al suo interno non ci può essere nulla. Bene, fin qui, le buone norme che chiudo dicendo che oggi il giunto non è più calcolato con quella semplice formuletta, ma con metodi più consoni al reale spostamento che una specifica struttura avrà in funzione di quello che chiamiamo "sisma atteso" (il probabile sisma che si potrebbe verificare, nell'esatta zona in cui sorge o sorgerà il fabbricato ed in funzione dei vari stati limite). In realtà cosa succede? Succede che c'è spesso, troppo spesso, la nostra discezionalità professionale. Succede che decidiamo di "attaccare" piccole strutture ad altre, perché ritenute insignificanti dal punto di vista sismico (è il caso del tuo esempio). Cioè, quando facciamo queste cose, riteniamo che, in presenza del sisma atteso, a cedere, se cede, sia la struttura aggiunta, che lo faccia senza arrecar danni e a volte lo facciamo seguire anche da frasi del tipo: "Si, tanto proprio qui deve arrivare il terremoto?" Altre volte, mettiamo nel giunto materiali "comprimibili", dimenticandoci che, prima di comprimersi, l'effetto martello lo fanno comunque, attenuato, ma sempre martellamento è. Ovvio che tutto ciò non corrisponde al buon costruire, ma spesso, troppo spesso, lo si fa, accettando dei rischi che comunque, spero, siano stati attentamente valutati da chi, queste operazioni le fa.... mostra di piùCome trovare un professionista che segua il mio progetto?
(41) commentiElisa Elisa, ripasssando di qui e rileggendo il quesito ( come trovare un professionista che segua il mio progetto?) mi accorgo di aver risposto solo per meta in modo esplicito, e per l'altra metà parzialmente e in modo implicito. Volendo chiosare ancora per meglio espilitare la seconda parta e cioè -come trovare- aggiungerei: qui si legge spesso -guardando i profili, verificando cio che ha fatto, ovvero ancora l'esperienza in prima fila. Certo questa è importante, ma una questione va precisato, oggi abbiamo a disposizione metodi esecutivi e materiali di cui si ha poca esperienza, materiali tecnologicamente avvanzati e performanti, tutti prodotti sperimentati, certificati, ma con ritotta applicazione soprattutto s piccola scala come puo essere la scala qui rappresentata. Prodotti insomma che richiedono il concerto sincrono di molte professionalita tecniche, teoriche e esecutive. Io spesso lamento, e di questo ho anche scritto, che per alcune tecniche manca la miniaturizzazione di scala, e quindi in un piccolo appartamente è necessario un progetto molto più dettagliato quasi una vera simulazione per verificare la coerenza o meglio il rapporto qualità-prezzo. Allora l'esperienza gioca ruolo limitato se non nell'esercizio dell'esecuzione plurale e non solistico dell'esecuzione. Poi che dire del non trascurare l'intera vita adi un manufatto edilizio e quindi la sua manutenzione futura?. 2) quindi come si fa a trovare? Condivido la scelta del predicato -trovare- in vece di - cercare- Ebbene mi viene in mente una espressione antica...bisogna mangiare insieme allo stesso tavolo....bisogna -saper respirare la stessa aria. Allora come trovare cio che può rispondere ai nostri bisogni se non incontrando il professionista e sentirne il passo per capire come sa muoversi nel vostro futuro porssimo? Infatti è di questo che si sta parlando, non del vostro gusto nel contemopranei , dei vostri bisogni nel contemporaneo , dei pseudo desiderio dell voler essere. No! la posta in gioco è la noiosa quotidianità di lunghi anni futuri, da dover vivere nel gioco costante del succedersi delle domande e delle risposte agite per trovarsi ancora davanti a domande. Quanti progetti non realizzati nella vita di ciascuno ci sono solo perche è cambiato il contesto e le condizioni? 3) un progetto deve poter pre consentire campiamenti e ricerca di rotta anche bruschi come puà essere il passaggio dall'adoloscenza alla maturità! Come trovare il nostro Futuro? ... per questo prima di tutto è necessaria la consapevolezza dell'essere Committente, prima che -cliente- !... mostra di piùModernizzare un soggiorno con pavimento in marmo rosa.. aiuto!
(20) commentiLinda, sì, non avevo approfondito l'aspetto dei battiscopa in legno, in mdf o in materiale sintetico (polimerico) che coprono altri zoccolini esistenti, in gres o marmo che siano. Servono sia a preservare l'eventuale zoccolino pregiato, se si vuole prima o poi riportare il pavimento che si copre allo scoperto, sia ad evitare lavori di rimozione che possono danneggiare i muri, obbligare a rasature, lavori costosi e noiosi insomma. Sono prodotti da varie aziende, non posso dire di conoscerli tutti, mi limito a segnalarne qualcuno a caso per dare l'idea, se può essere utile https://www.pavipro.it/battiscopa-in-pvc-o-polimeri-battiscopa-in-polimeri-ad-alta-densita-wallstylcf1?gclid=EAIaIQobChMIm_v42KDt8AIVloXVCh2UAwxmEAQYAiABEgKYWfD_BwE https://www.profilre.it/135-g-battiscopa-in-legno-o-mdf-coprizoccolo-coprimarmo Poi si approfondisce e si cerca quello più adatto al proprio caso e gusto. Aggiungo che se non si vuole rovinare lo zoccolino esistente si usa un nastro biadesivo apposito, e la colla va messa solo tra il bordo superiore del battiscopa coprimarmo e la parete.... mostra di piùSilvia Cubeddu
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5 anni faMarina
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silvia piccioni architetto