Help ristrutturazione casa, vedete qualche errore clamoroso?

Peky

5 anni fa

Buongiorno.

Qualche esperto vede qualche errore clamoroso? Il progetto è fatto da me che nella vita faccio tutt'altro.....

Le esigenze erano:

soggiorno cucina open space
2 bagni
2 camere da letto matrimoniali
1 studio che all'occorrenza potrebbe diventare una terza camera da letto con letto singolo.

Allego planning.... grazie per i vostri consigli, Paola.

Risposta in evidenza

PRO

Arch. Claudia Baldi - MatStudio

5 anni fa

Franco2018, Beatrice L. ha ragione, le cifre non sono sicuramente folli.

E' molto difficile dare delle stime perché molto dipende da cosa devi fare, dal tipo si servizio che richiedi, dalla complessità dell'intervento anche dal punto di vista normativo.

Tanto per dare un ordine di grandezza puoi pensare ad un 10% del costo dell'intervento di ristrutturazione, che nel complesso dell'investimento (acquisto, notaio, agenzia, ristrutturazione, arredi....) rappresenta spesso ben meno del 5%.

Un professionista serio che ti consiglia nelle scelte e ti tutela nei confronti dei fornitori in alcuni casi ti può far risparmiare più di quanto spendi per la sua parcella.

Le cifre sono nettamente più basse poi se si chiede una consulenza solo su una cosa (la distribuzione, l'arredo....), magari anche on line. Ormai gli strumenti sono tali e tanti che non è davvero un problema lavorare a distanza.

Quindi, in definitiva, compri una casa dove devi vivere, passare un sacco di anni, la ristrutturi, spendi una barca di soldi e, per risparmiare il 5 o magari il 3% ti fai una cosa "brutta" e poco funzionale al posto di una magari bellissima. E ti fai pure venire l'esaurimento nervoso a seguirti i lavori da solo correndo come una matto in cantiere in pausa pranzo. Per me rimane un mistero....

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Commenti (19)

PRO
Arch Sara Pizzo - Studio 1881
5 anni fa
Errori clamorosi non ne vedo, tranquilla ;-)...qualcosa che poteva essere pensato con un pò di attenzione al dettaglio magari si.

Per esempio: mi convince poco l'isola con il punto fuochi così vicina alla porta di ingresso, l'eccessiva lunghezza dello studiolo e la necessità di ricorrere ad un armadio angolare per entrambe le camere (magari si poteva mettere ijn una la cabina armadio e nell'altra un armadio in linea).

Insomma ci lavorerei ancora un pò su, controllando bene anche gli spazi di manovra tra i sanitari.

Se poi ti interessa un aiutino professionale contattami in privato senza impegno, sarei lieta di aiutarti online ad ottimizzare i tuoi spazi.
Peky ha ringraziato Arch Sara Pizzo - Studio 1881
PRO
Arch. Claudia Baldi - MatStudio
5 anni fa
Dipende cosa intendi per clamoroso ;-)

quello che salta subito agli occhi a mio avvisto è sicuramente la cucina a ridosso della porta di ingesso. Quello lo cambierei senza dubbio.

Anche sui bagni ho un pochino di perplessità. Concordo che valga la pena di "affinare" un po' tutta la pianta, anche chiedendo una consulenza mirata solo a questa cosa.
Peky ha ringraziato Arch. Claudia Baldi - MatStudio
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(10) commenti
Sono certa che saprai rendere vibrante il tuo spazio abitativo. Dal tuo scritto colgo l'entusiasmo con cui affronterai questo percorso. Mi permetto solo di dirti che, anche se agirai in autonomia, alla base delle scelte oltre al cuore metti una piccola dose di freno. Prima di agire fai un piccolo progetto di base su cui muoverti così da non eccedere...che poi anche se fosse si fa sempre in tempo a togliere. Ma il progetto è prima di tutto evitare spreco...spreco di tempo, spreco di energie, spreco di denaro, spreco di materiale.... Quindi progetta, pondera e poi agisci con tutto l'entusiasmo che leggo. Solo un piccolo consiglio per gli infissi. Eviterei il nero ma prediligerei il bianco o un grigio chiaro, colori poi che utilizzerai anche per i battiscopa. Qualche spunto Dai un'occhiata a questi progetti https://www.houzz.it/hznb/projects/restyling-e-studio-colore-pj-vj~5842601 https://www.houzz.it/hznb/projects/terra-lavica-pj-vj~5550831 https://www.archilovers.com/projects/285528/sergio-fiorentino-studio.html https://www.houzz.it/hznb/projects/vivienda-muntaner-pj-vj~4854587 https://www.houzz.it/hznb/projects/tunisia-b-milano-i-90-mq-pj-vj~2798209 https://www.houzz.it/hznb/projects/casa-a-pj-vj~6124010 https://www.houzz.it/hznb/projects/decorazioni-pj-vj~3004042 http://www.massimoadario.com/progetto.php?id=71 Un'altro spunto su cui lavorare, considerato che in genere gli appartamenti con questa tipologia di pavimento sono in vecchi edifici, sono i soffitti. Se sono alti il colore potrebbe essere di interesse anche a soffitto. Inoltre studia molto bene l'illuminazione che puo fare la differenza sia a livello funzionale che d'effetto Scusa se mi sono un pò dilungata ma trovo questa tua avventura stimolante. Buon lavoro e rendici partecipi del risultato
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PRO
User
5 anni fa
Buongiorno Paola, esiste una sproporzione tra le differenti zone che sono state progettate. Quale, o quali, saranno le aree maggiormente vissute? Al di là dell'estetica e desiderare determinate cose che tanto affascinano (ad es. penisola, cabina armadio, etc) la questione imprescindibile è che la casa - sopratutto la prima casa - deve essere pratica, comoda e, ancor di più, deve poter essere vissuta :-))

In bocca al lupo!
Peky ha ringraziato User
Agnese PCR
5 anni fa
Ultima modifica: 5 anni fa
io non sono un pro e non riesco neanche a leggere bene tutti i dettagli della pianta, però se fosse casa mia noterei che:

1) l'ingresso mi sembra poco accessibile se qualcuno sta usando il bancone cucina con gli sgabelli

2) in una così bella casa grande, un bagno è senza bidet? e la lavanderia (con gli spazi per stendere, stirare?)

3) è una casa potenzialmente per 4/5 persone, ma non vedo una zona pranzo adeguata (non solo per i pasti di tutti i giorni, ma anche per invitare amici)

4) con un disimpegno così grande io preferirei avere gli armadi nel disimpegno invece che in camera da letto (la mia sensazione è che gli armadi se non racchiusi tra parete e parete o in nicchia hanno un effetto di monolite incombente poco piacevole, non so come spiegarmi)

Non so, avendo per le mani una così bella casa (grandi balconi, vetrate) io una passata da un pro la farei, anche perchè certi dettagli magari vincolanti (non so, tipo una porta non si può mettere in quel verso, oppure come disporre impianti termoidraulico elettrico e condizionamento rispetto all'arredo) se li scopri in corso d'opera ti costano carissimi.
Peky ha ringraziato Agnese PCR
Benedetta D.P.
5 anni fa
Ciao Paola! Complimenti per l’acquisto. Anche io sono alle prese con il progetto della mia prima casa e ti posso garantire che la consulenza di un professionista ti “rivoluziona” totalmente il concetto degli spazi.

Da casa mia, 100 mq calpestabili, grazie al mio architetto sono riuscita a ricavare cose incredibili a cui non sarei potuta arrivare mai da sola. Anche senza investire cifre folli, ti consiglio di affidarti ad un architetto per la fase fondamentale della progettazione. D’altronde proprio da questa fase dipende la conformazione della tua casa e su quella non si torna indietro.
Hai tra le mani un gioiello grezzo da cui potrai tirar fuori tantissimo!

Mi associo a tutti i commenti che mi hanno preceduto, ma soprattutto, direi di ripensare l’ingresso, perché è un vero peccato aprire la porta di casa e vedere come prima cosa i fornelli. Così come è un peccato sacrificare il piano snack con gli sgabelli che invece offrono una piacevole occasione conviviale.

In bocca al lupo per tutto. B.
Peky ha ringraziato Benedetta D.P.
Franco2018
5 anni fa
Ultima modifica: 5 anni fa
Beatrice L. ma di che cifre parliamo?

Alla fine il dilemma è sempre quello e la mancanza di un "tariffario" di riferimento non aiuto la professione a decollare (mentre potrebbe esserci lavoro per tutti, con una nazione fatta sopratutto di immobili da ristrutturare e desiderio diffuso di zero consumo di suolo)
Peky ha ringraziato Franco2018
PRO
Giusetta Cavolo architetto
5 anni fa
Spazi angusti e non calibrati, la cucina troppo a ridosso dell’ingresso. È una planimetria di parti giustapposte ma non organiche ne fluide e non sono minimamente considerati i percorsi. Credo che un professionista potrebbe fare molto.
Peky ha ringraziato Giusetta Cavolo architetto
PRO
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 anni fa
Cit: "Qualche esperto vede qualche errore clamoroso? Il progetto è fatto da me che nella vita faccio tutt'altro....."

Progetto su cosa? Com'è l'abitazione? È una realizzazione da zero o una ristrutturazione? È da costruire e il pensiero puó agire su tutto, oppure è giá costruita e vi sono elementi fisici e strutturali che costituiscono un vincolo determinante? Ci sono impianti giá realizzati che forzano il posizionamento di una cucina o di un bagno o qualunque posizione comporterebbe le stesse implicazioni tecnico-realizzative e dunque costi alla pari?

Nonostante sembri un suggerimento tendenzioso a favore della categoria, è un candido, evidente, lapalissiano dato di fatto: le conviene rivogersi ad un professionista, il quale non soltanto, come giá spiegato da altri, riuscirá a concepire soluzioni funzionali altrimenti inesplorate, ma soprattutto saprá concepirle interpretando le sue aspirazioni, i suoi desideri, le sue necessitá. Quella dell'architetto che impone una propria creativitá astratta dal baricentro del committente è una favola metropolitana.
Peky ha ringraziato Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
Peky
Autore originale
5 anni fa
Buongiorno a tutti, di professionisti ne abbiamo contattati ben due ma o non ci siamo fatti capire bene oppure non abbiamo scelto il professionista giusto e la pianta fatta da me è il risultato dell'unione dei due progetti (io temo che si siano fatti condizionare dalla disposizione esistente e per fare meno demolizioni possibili). E' una ristrutturazione quindi penso che la cucina non si possa spostare ed è una mansarda quindi ha dei vincoli dovuti al tetto e ai pilastri. Ringrazio tutti per i preziosi consigli e vedremo come procedere. Un caro saluto e buon lavoro.
PRO
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 anni fa
Io sono convinto che o avete proprio trovato il professionista sbagliato (puó succedere in tutti i settori, dunque non si puó escludere per principio), oppure, e mi permetto di pensare molto piú probabilmente, non vi siete fatti capire: il fatto che il professionista abbia cercato una soluzione cercando di effettuare meno demolizioni possibili, al di lá di tutto significa che ha cercato una soluzione a vostro vantaggio: la demolizione e l'interpolazione degli ambienti nella concretezza del cantiere non ha parametri di costi lineari come l'azione sulla carta dove spostare da qui a lí è esattamente la stessa cosa.

Io penso si possa scommettere sul fatto che il professionista che avete contattato, a fronte di una attribuzione di incarico concreta con l'obiettivo di raggiungere la migliore soluzione per voi, sia disponibilissimo a considerare ed analizzare tutte le variabili possibili in dipendenza dalle ricadute funzionali piú o meno valide di una certa scelta rispetto ai suoi benefici, alla presenza di vincoli tecnici (l'intenzione di "ristrutturare" non definisce di per sé la possibilitá di abbattere il pilastro di un edificio per liberare lo spazio per un soggiorno, per capirsi) alla vostra disponibilitá di spesa, e tutto il resto delle valutazioni complesse che concorrono alla redazione di un progetto che sia realmente tale.

Spero si capisca che, proprio in quanto analisi complessa, un progetto concreto non si puó sviluppare senza la giusta successione di azioni (di cui la prima è sempre il sopralluogo o quantomeno la descrizione molto esaustiva del reale, che non si puó ridurre ad una vaga piantina da agenzia immobiliare) e senza l'investimento di una quantitá di tempo.

Spesso in questa piattaforma si perde di vista il fatto che il piú modesto giardiniere viene retribuito 10€ per annaffiare le piante per un'ora, mentre (tra i professionisti ci si domanda spesso il perché) secondo un immaginario diffuso dovrebbe essere a costo zero riversare nel computer i dati metrici di una pianta, analizzare le implicazioni note e produrre una rappresentazione per quanto elementare o appena abbozzata di una qualsivoglia soluzione, che di ore ne impegna ben piú di una soltanto.

Non sará sicuramente stato il vostro caso, ma vi invito comunque a capire che se non si chiarisce in modo solido e concreto il valore del rapporto tra committenza e professionista, il secondo sará sempre indotto a proporre quanto di piú rapido e meno impegnativo possibile perché lo potrá affrontare solo come "approccio" per far capire come si potrebbe procedere tra tante strade, con il puro semplice e onesto scopo di raggiungere un impegno economico definito tra le parti prima di affrontare realmente nella sostanza lo sforzo necessario per costruire una "progettazione" che sia veramente espressione del nome.

Dall'altro lato, invece, il primo approccio viene sovente interpretato esso stesso come progetto, ovvero risultato finale, e spesso da questo si traggono giudizi definitivi sul professionista.

Non è colpa di una cattiva fede della committenza (esiste comunque anche quella): è colpa di un'abitudine di sistema all'acquisto del prodotto "da vetrina", giá nella sua veste definitiva, giudicato e scelto solo dopo averne verificato la soddisfazione; ma il progetto non è un prodotto da vetrina.

"Progettare" su misura per un committente come nel caso delle situazioni che si espongono qui, non puó avere queste caratteristiche, perché si tratta di una progettazione non standardizzata.

La progettazione di una sedia per un'azienda di produzione ha costi molto elevati e raggiunge il proprio risultato finale dopo mesi di gestazione: questi costi sono spalmati sulla vendita al dettaglio di decine di migliaia di esemplari, permettendo di proporre al cliente finale il prodotto da 300 euro che puó essere visto per come è da prima del suo acquisto, e acquistato a fronte della spesa solo dopo la certezza che quel prodotto soddisfi i nostri desideri (a volte neanche cosí riesce).

Il prodotto, quella sedia di cui parliamo, è peró la stessa e parte dallo stesso progetto per la signora Maria e per la signora Giovanna.

Quando la signora Maria e la signora Giovanna, invece, chiedono all'architetto il progetto per gli interni della propria abitazione, chiedono progettazioni singolari, specifiche, individuali: non sono azioni che il professionista puó standardizzare per raggiungere un "prodotto" del suo lavoro da rivendere per unitá: in pratica difficilmente l'architetto potrá produrre il progetto per gli interni di un appartamento e rivenderlo come pubblicazione a 10 euro per copia, tale che l'ipotetico cliente se lo acquista come un libro per ristrutturarsi casa.

Spero, con questa noiosa filippica, di aver dato un piccolo ulteriore contributo per educare la committenza a capire le dinamiche che governano il processo di progettazione, che é qualcosa di maledettamente serio, che per raggiungere la sua vera efficacia non puó essere minimizzato a due righe scambiate su internet su una non meglio definita piantina.

Non si puó considerarlo "il suggerimento gratuito di un amico di chat": quello non è "un progetto" e il professionista che lo suggerisce non è "un incapace": semplicemente non vi sta fornendo "un progetto": vi sta dicendo "signori, la vostra realtá e il vostro problema possono avere una soluzione; noi siamo in grado di fornirvela; la soluzione è complessa e consiste in un processo articolato di cui noi possiamo costituire una parte piú o meno estesa, dal controllo del tutto alla fornitura di una sola parte di esso; se siete seriamente disposti a perseguire il raggiungimento di questa soluzione raccogliamo gli elementi, definiamone i costi, e procediamo secondo quelle che sono le vostre disponibilitá ed i vostri desideri per quanto possibile".

Pensare che tutto questo possa essere sintetizzato in un'operazione a costo zero ricavata dalla lettura di quindici risposte di frequentatori di un forum, è qualcosa che oggettivamente non ci si dovrebbe aspettare nemmeno entrando in un negozio di casalinghi cinese: l'equivoco sta tutto lá.
Peky ha ringraziato Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
PRO
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 anni fa
Ultima modifica: 5 anni fa
Peraltro vede, Sig.ra Paola: lei solo nell'ultimo intervento specifica che si tratta di una mansarda, quindi probabilmente con delle altezze non abitabili che obbligano la distribuzione e il collocamento di certe funzioni...

Come pensa che tutto quello che le viene suggerito sulla sua pianta possa essere attendibile?!
dyliane
5 anni fa
un bagno di fianco all'altro. Farei una suite
Peky ha ringraziato dyliane
Peky
Autore originale
5 anni fa
Grazie Lorenzo per il suo tempo. Diciamo che la pubblicazione su questo sito di "appassionati" mi serviva per confrontarmi con il mio professionista che non è molto incline all'ascolto delle mie idee (per capirci è fortemente contrario alle due camere matrimoniali), ma non le spiego tutta la storia qui. La informo che il suo sito internet www.lop.it è ancora in costruzione, le auguro quindi un buon lavoro anche su questo fronte.
PRO
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 anni fa
Perchè "è contrario" alle 2 camere matrimoniali? Quale è la motivazione?
PRO
User
5 anni fa
Buongiorno Paola, valuti di contattare un professionista in grado di ascoltare le vostre esigenze (di spazio, vivibilità e budget) con il quale instaurare un dialogo e confronto. Un professionista in grado di accogliere ed elaborare quanto ricevuto (informazioni). Penso che questo sia il consiglio migliore che un Pro possa darle :-)
Peky ha ringraziato User
Peky
Autore originale
5 anni fa
Grazie a tutti per i preziosi consigli, ho provato a seguire le vostre indicazioni ed in effetti a mio avviso ora il progetto è migliore (premetto che il progetto precedente era una rielaborazione del progetto del mio professionista, cercando pero' di farci stare gli sgabelli nella cucina e la doppia camera matrimoniale, cose che lui non vuole fare perchè dice che non ci stanno).

Dopo l'ultimo colloquio credo proprio che cambierò professionista perché sembra che le mie esigenze e le mie idee non vengano ascoltate (e siamo solo alla definizione delle pareti), mi spiace solo di aver perso tempo e denaro. Un caro saluto a tutti e buon lavoro.
PRO
Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
5 anni fa
Paola, nella vita tutto può essere, compreso il fatto che il suo professionista sia un incapace e lei si renda esattamente e perfettamente conto di tutte le implicazioni che le sue scelte comportano. Buon lavoro a lei, ma soprattutto gli auguri che le motivazioni, le analisi, e le convinzioni del suo professionista, proprio perché così insistenti come ci racconta, non contengano dei motivi reali e validi per orientarla su scelte diverse da quelle che lei vorrebbe: in pratica gli auguri di non trovarsi un domani, a lavoro finito e investimento fatto, a dover scoprire che certe osservazioni o consigli sarebbe stato meglio seguirli.

In realtà ripeto: magari si è proprio messa nelle mani di un incapace, ma non vedo una sola ragione per cui un Architetto non dovrebbe assecondare il suo desiderio, soprattutto quando è così fermo, a meno che non ci siano delle motivazioni realmente concrete e sensate.
Peky ha ringraziato Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
PRO
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
5 anni fa
Gentile Paola, anche quest’ultimo progetto pone delle perplessità. Le andrebbe di postare il progetto del progettista che non la soddisfa spiegando cosa non la convince?

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