caldaia a metano, stufa a pellet canalizzata o slit pompa di calore?

5 anni fa

buongiorno devo iniziare i lavori di ristrutturazione di un mini appartamento (cucina camera e bagno) che andrò a realizzare nei locali accessori a piano terra del mio immobile. sono indecisa sul riscaldamento. Con la caldaia a metano mi tolgo anche il problema dell'acqua calda oppure una stufa a pellet canalizzata .....o 2 split a pompa di calore e uno scaldabagno per l'acqua calda e un termoarredo elettrico in Bagno? Aiuto......grazie

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Ciao Maria Giovanna, il sistema di riscaldamento giusto dipende da vari fattori, tra cui il tipo di ristrutturazione che dovete fare, il budget che volete dedicargli, il modo in cui vivete la casa, nonché i gusti personali. Personalmente preferisco i sistemi radianti (a pavimento, a soffitto o a termosifoni); a casa mia uso il radiante a pavimento (sia a caldo che a freddo) per tutta una serie di ragioni (confort superiore, assenza di moti convettivi che muovono le polveri, grado di umidità ottimale, superfici perimetrali libere, etc). Nel tuo caso, visto l'attenzione che avete dedicato al resto della casa (così mi sembra di capire almeno) ti suggerisco proprio questo sistema. Potresti alimentarlo con un chiller (pompa di calore esterna) o in futuro se credi anche con una caldaia a condensazione (io l'ho installato proprio così, per poter scegliere come alimentarlo a seconda dei carichi elettrici collegati) o magari integrarlo con solare termico o fotovoltaico (se ne hai la possibilità di installazione). Non voglio scavalcare il vostro progettista, comunque, nel caso non lo aveste potremmo incontrarci a Cagliari senza impegno (da voi o nel mio studio) per una chiacchierata informativa. Buona serata
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Riscaldare anche il primo piano con stufa a pellet (con bocchette )
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Emanuele, non sono un termotecnico quindi la mia valutazione non è professionale, ho solo una esperienza empirica limitata a pochi casi, e non ho mai dovuto affrontare praticamente una casistica come la sua. Le canalizzazioni semplici vengono usate per riscaldare anche 100 mq, con sistemi diversi, per spinta o per aspirazione e diffusione tramite bocchette di ventilazione, quindi più stanze, ma di preferenza situate sullo stesso piano. Per distribuire il calore su più piani, la valvola di distribuzione della stufa dovrebbe essere più potente, e quindi, più rumorosa. La mia risposta quindi, puramente concettuale, e a cui un termotecnico saprebbe dare una equivalente tecnica e pratica, è: dipende dal sistema di canalizzazione, e anche questo dipende dal budget. Certo una idro stufa, magari con puffer (ma serve un vano dedicato, viste le dimensioni), abbinata a un sistema di riscaldamento a battiscopa, quindi non per convenzione ma per irraggiamento, e che produca anche l'acqua calda sanitaria, sarebbe l'ideale. La sua casa è riscaldata totalmente e soltanto grazie alle stufe a pellet che ha già in dotazione, o c'è anche un riscaldamento tradizionale con caldaia e termosifoni e le stufe sono solo di supporto? In quale zona climatica è la casa? PS Dia una occhiata a questo sistema, Comfort Air di MCZ, sembra interessante (poi chiedere un preventivo non costa nulla ;) ) https://www.mcz.it/it/scegli-il-tuo-calore/scaldare-piu-stanze/?__hstc=224887621.ba011f9755a61091b2908ab04499f85d.1583231470033.1583231470033.1583231470033.1&__hssc=224887621.3.1583231470034&__hsfp=4176231243
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riscaldamento in mansarda di montagna
Q
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Mi scusi ma rileggendo una sua frase mi è venuto un dubbio. Mi spiego: quando dice "avevo intenzione di installare 2 pannelli ......" cosa intende? Il dubbio che mi è venuto è il seguente. Sappia che il numero dei pannelli da installare viene fuori da un preciso calcolo che tiene conto di una plurarità di variabili (com'è isolata la casa, le trasmittanze che ciascun elemento che la compone ha, il luogo, le irradiazioni, il soleggiamento, che boiler metterà, da quanti litri ecc). In sostanza se sottodimensiona il numero dei pannelli, le conseguenze credo siano ovvie, se lo sovradimensiona, poi potrebbe doversi trovare nel caso in cui dovrà far fuoriscire l'acqua in eccesso. Vero è che la cosa può avvenire in maniera del tutto automatica, ma il concetto è che non ha molto senso sovradimensionare eccessivamente un impianto e non ha affatto senso sottodimensionarlo. Quindi, indipendentemente da se sia solare termico o termodinamico l'importante è che abbia un termotecnico che studi il tutto. Per completezza le do alcune altre indicazioni. Abbiamo già detto pannelli solari sul tetto (ma potrebbero stare anche altrove se non recano "fastidio"), poi le serve un posto dove installare il boiler (meglio se in luogo riscaldato anche tenendo presente che può tranquillamente nasconderlo all'interno di un contenitore in legno "armadio"), infine le tubazioni di collegamento pannelli-boiler (anch'esse sufficientemente isolate e decisamente meglio se disposte all'interno di locali riscaldati). Veniamo al generatore ed al boiler. Anche la potenza della pompa di calore invertibile così come almeno i litri di capienza del boiler devono essere calcolati (è lo stesso calcolo di prima). In commercio trova già prodotti precombinati oppure può scegliere la pompa di una marca ed il boiler di un'altra. La pompa poi è alimentata elettricamente, quelle di oggi consumano pochissimo ma potrebbe abbattere ancora di più i costi energetici con un impianto fotovoltaico o con un minieolico come giustamente suggerisce il collega Giacomo. Il tutto funziona bene con impianti termici a bassa entalpia (riscaldamento a pavimento, a parete, a soffito). Per il raffrescamento dovrà inserie un'ulteriore macchina per regolare l'umidità di casa. Cos'altro? Ah! Le volevo anche dire che esiste un altro sistema, in Italia (tranne che n Toscana per ovvi motivi) abbastanza bisfrattato ma davvero efficace che è la geotermia. Consiste, in parole comprensibili, in un certo numero, rigorosamente calcolato, di minipali infissi nel terreno (geotermia verticale) ed in grado, di prelevare il calore dal terreno trasmettendolo, attraverso un altro tipo di pompa, alla casa. Questo d'inverno. D'estate, invece, prende il calore dalla casa e lo trasmette al terreno. Anche questa pompa funziona elettricamente, in genere consuma di più del sistema di prima ed ovviamente può essere abbinata a fotovoltaico o eolico. Spero di averle dato tutte le indicazioni minime per una corretta scelta e soprattuto di non averla confusa: il mio intendo è solo quello di farle realizzare un impianto come si deve ma basta rivolgersi ad un bravo termotecnico ed è fatta.
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appartamento montagna no gas. consigli per riscaldare
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Come nel commento precedente non ci sono abbastanza informazioni per dare un consiglio che tenga conto di tutto. Tuttavia, delle soluzioni possono essere consigliate, ma rimangono delle soluzioni di carattere generale è relativamente facili da adattare e realizzare. Per il riscaldamento una stufa pellet canalizzata è sicuramente una soluzione efficace e flessibile. Per l’acqua calda dei sanitari si potrebbe optare per un boiler elettrico. Queste sue soluzioni sono indipendenti tra loro sia sotto il punto di vista della fonte di energia; pellet ed energia elettrica, che dal punto di vista impiantistica. Inoltre sono le più economiche per il costo di acquisto/installazione. La pompa di calore è un apparecchio molto efficiente, tuttavia i costi iniziali sono notevoli e con le basse temperature l’efficienza diminuisce. Buona scelta
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