riscaldamento in mansarda di montagna

6 anni fa

buonasera a tutti, cerco idee per la ristrutturazione del mio appartamento. Abito in montagna in un appartamento in centro storico e attualmente le uniche fonti di riscaldamento sono una stufa a legna ed una stufa a pellet. Ristrutturerò l appartamento sfruttando anche il sottotetto dove ci sarà la zona giorno. Non so che riscaldamento adottare. Il metano forse sarebbe la soluzione più comoda però portare le tubazioni alla mia abitazione mi costerebbe parecchio. Per il gas non ho spazi. Qualcuno mi può dare dei suggerimenti? grazie

Risposta in evidenza

PRO

Architetto Michele Abbate

6 anni fa

Ultima modifica: 6 anni fa

Buonasera. Riscaldamento e raffrescamento a pavimento. Come generatore una pompa di calore invertibile aria-acqua. Potrebbe anche essere alimentata da un impianto fotovoltaico (anche installato in un secondo momento) e/o combinato con un impianto solare termico con accumulo. Con questo secondo sistema produrrebbe acqua calda che può anche essere portata in circolo nell'impianto a pavimento con conseguenti risparmi energetici. Meglio ancora se l'impianto solare, invece di essere termico è termodinamico. La differenza? Il termodinamico produce anche con temperature esterne bassissime, il termico no.

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Commenti (9)

marcy5971
Autore originale
6 anni fa
grazie per la risposta,

avevo già intenzione di installare due pannelli solari anche se l esposizione non sarà a sud, ma il termodinamico va sempre installato sul tetto?
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(8) commenti
Come nel commento precedente non ci sono abbastanza informazioni per dare un consiglio che tenga conto di tutto. Tuttavia, delle soluzioni possono essere consigliate, ma rimangono delle soluzioni di carattere generale è relativamente facili da adattare e realizzare. Per il riscaldamento una stufa pellet canalizzata è sicuramente una soluzione efficace e flessibile. Per l’acqua calda dei sanitari si potrebbe optare per un boiler elettrico. Queste sue soluzioni sono indipendenti tra loro sia sotto il punto di vista della fonte di energia; pellet ed energia elettrica, che dal punto di vista impiantistica. Inoltre sono le più economiche per il costo di acquisto/installazione. La pompa di calore è un apparecchio molto efficiente, tuttavia i costi iniziali sono notevoli e con le basse temperature l’efficienza diminuisce. Buona scelta
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direi che il problema dovrebbe essere analizzato un po' più nel dettaglio:altitudine località, normative x inquinamento ambientale, tipologia delle murature, coibentazione delle pareti, dei pavimenti del tetto, tipologia dei serramenti ecc. stufe a pellet? attenzione al rumore del ventilatore stufe a legna? altitudine e normative oltre che difficoltà di gestione a distanza forse un sistema combinato con pompe di calore, solare e caldaia a condensazione con combustibile gassoso GPL o altro potrebbe fare al caso suo anche per possibilità di gestione a distanza. -riscaldamento a pannelli (tempi un po' lunghi per andare a regime) ottimo sistema -termosifoni sistema non ottimale ma piu rapido per brevi periodi di vacanza. il miglio consiglio però e quello di affidarsi ad un tecnico per la progettazione architettonica e impiantistica le allego alcune foto di un nostro progetto realizzato a 1200 di altitudine
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Buongiorno Filippo, noi abbiamo installato dei riscaldamenti a pavimento Eurotherm fresati e in alcuni casi non avevamo lo spessore sufficiente per l'isolante. In questi casi abbiamo optato per posare un massetto specifico coibentante. Nel tuo caso, purtroppo è già stato realizzato il massetto. Ci sentiamo però di segnalarti che essendo un riscaldamento non annegato nel massetto stesso, ma a diretto contatto con la piastrella posata, la dispersione termica sarebbe minima. Noi approfondiremmo questo aspetto con il termotecnico, piuttosto che ipotizzare due tipologie di riscaldamento differenti. Buona giornata www.homemadearchitettura.com HOMEMADE IDEE D’ARCHITETTURA (@homaarchitettura) • Foto e video di Instagram
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Ciao linda, il camino fatto così, non scalda praticamente nulla. Se hai intenzione di chiuderlo e di fare montare un inserto, che sia a legna o a pellet, puoi far predisporre delle canaline che portino l'aria calda nelle varie stanze. Le differenze tra legna e pellet sono tantissime: per la legna devi pensare ad un posto dove stivarla, che sia anche abbastanza comodo perché dovrai comprarla, sistemarla e poi portarla man mano in casa, il camino andrà caricato più spesso (il mio, per esempio, ha un autonomia di un pario d'ore) ... però costa meno del pellet. Il pellet costa di più, ma puoi programmare l'accensione, non devi caricarlo frequentemente e se, in effetti, la casa non la vivi tantissimo, forse è la soluzione migliore.
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PRO
Architetto Michele Abbate
6 anni fa
Si. In pratica é un normale pannello solare termico ed in più c'è un compressore. Mi scusi ma non riesco a spiegarle il principio fisico senza utilizzare termini tecnici. Le allego però un link in cui si spiega il funzionamento.

https://www.abbassalebollette.it/impianti-di-riscaldamento/solare-termodinamico-funzionamento-prezzi-e-vantaggi/
marcy5971
Autore originale
6 anni fa
grazie, vedrò il link per capire di cosa si tratta
PRO
Architetto Michele Abbate
6 anni fa
Ma si figuri. Di niente
PRO
Giacomo Zanelli
6 anni fa
Al sistema suggerito dall'architetto Michele Abbate, sempre puntando sul rinnovabile, potrebbe anche aggiungere un piccolo sistema eolico .
Non ho capito se comunque abbandonerà la stufa a pallet, che mi sembra un'ottima opzione e soluzione.
marcy5971 ha ringraziato Giacomo Zanelli
PRO
Architetto Michele Abbate
6 anni fa
Mi scusi ma rileggendo una sua frase mi è venuto un dubbio. Mi spiego: quando dice "avevo intenzione di installare 2 pannelli ......" cosa intende? Il dubbio che mi è venuto è il seguente. Sappia che il numero dei pannelli da installare viene fuori da un preciso calcolo che tiene conto di una plurarità di variabili (com'è isolata la casa, le trasmittanze che ciascun elemento che la compone ha, il luogo, le irradiazioni, il soleggiamento, che boiler metterà, da quanti litri ecc). In sostanza se sottodimensiona il numero dei pannelli, le conseguenze credo siano ovvie, se lo sovradimensiona, poi potrebbe doversi trovare nel caso in cui dovrà far fuoriscire l'acqua in eccesso. Vero è che la cosa può avvenire in maniera del tutto automatica, ma il concetto è che non ha molto senso sovradimensionare eccessivamente un impianto e non ha affatto senso sottodimensionarlo. Quindi, indipendentemente da se sia solare termico o termodinamico l'importante è che abbia un termotecnico che studi il tutto. Per completezza le do alcune altre indicazioni. Abbiamo già detto pannelli solari sul tetto (ma potrebbero stare anche altrove se non recano "fastidio"), poi le serve un posto dove installare il boiler (meglio se in luogo riscaldato anche tenendo presente che può tranquillamente nasconderlo all'interno di un contenitore in legno "armadio"), infine le tubazioni di collegamento pannelli-boiler (anch'esse sufficientemente isolate e decisamente meglio se disposte all'interno di locali riscaldati). Veniamo al generatore ed al boiler. Anche la potenza della pompa di calore invertibile così come almeno i litri di capienza del boiler devono essere calcolati (è lo stesso calcolo di prima). In commercio trova già prodotti precombinati oppure può scegliere la pompa di una marca ed il boiler di un'altra. La pompa poi è alimentata elettricamente, quelle di oggi consumano pochissimo ma potrebbe abbattere ancora di più i costi energetici con un impianto fotovoltaico o con un minieolico come giustamente suggerisce il collega Giacomo. Il tutto funziona bene con impianti termici a bassa entalpia (riscaldamento a pavimento, a parete, a soffito). Per il raffrescamento dovrà inserie un'ulteriore macchina per regolare l'umidità di casa. Cos'altro? Ah! Le volevo anche dire che esiste un altro sistema, in Italia (tranne che n Toscana per ovvi motivi) abbastanza bisfrattato ma davvero efficace che è la geotermia. Consiste, in parole comprensibili, in un certo numero, rigorosamente calcolato, di minipali infissi nel terreno (geotermia verticale) ed in grado, di prelevare il calore dal terreno trasmettendolo, attraverso un altro tipo di pompa, alla casa. Questo d'inverno. D'estate, invece, prende il calore dalla casa e lo trasmette al terreno. Anche questa pompa funziona elettricamente, in genere consuma di più del sistema di prima ed ovviamente può essere abbinata a fotovoltaico o eolico. Spero di averle dato tutte le indicazioni minime per una corretta scelta e soprattuto di non averla confusa: il mio intendo è solo quello di farle realizzare un impianto come si deve ma basta rivolgersi ad un bravo termotecnico ed è fatta.
marcy5971 ha ringraziato Architetto Michele Abbate
marcy5971
Autore originale
6 anni fa
Vi ringrazio dei suggerimenti. Penso che manterrò una stufa a pellet comunque. Casa mia è in un centro storico dove le case sono tutte attaccate una all'altra e quindi non ho spazi esterni, quindi anche il geotermico credo non si possa fare. Ho parlato di due pannelli perchè essendo due piani di una cinquantina di metri l uno pensavo che isolando bene il tetto e cambiando gli infissi potessero bastare. Abitando a 1000 mt sul livello del mare non avrei il problema del raffrescamento, semmai mi preoccupa più riscaldare mentre le temperature scendono di parecchio sotto lo zero
PRO
Architetto Michele Abbate
6 anni fa
Allora termodinamico ed eventuale fotovoltaico. Il boiler ha grosso modo la stazza di un frigorifero. Nulla toglie che può utilizzare la pompa solo con la fornitura elettrica che già ha

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