Il CALORE di una CASA in LEGNO: si sente, si vede, ti avvolge

7 anni fa

Ultima modifica:7 anni fa

Da sempre l'uomo cerca la perfetta armonia tra se stesso e la natura.

Molto spesso gli spazi artificiali che ci circondano impediscono di rinnovare questo legame.

Tuttavia, quando si parla di benessere abitativo, quella che chiamiamo "casa" deve rispecchiare il massimo comfort e la sicurezza di cui ognuno quotidianamente necessita.

Ecco perché il legno, nel settore edilizio, si manifesta una vera scoperta:

Tanto naturale, quanto moderno, elegante, di design.

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Salve, La legge ormai (28/2011) prevede l'obbligatorietà' dell'impianto fotovoltaico e dei collettori solari di dimensioni che dipendono dalla dimensione dell'abitazione. L'esclusione si ha per comprovati motivi tecnici o se la concessione edilizia e' precedente all'entrata in vigore della legge. Sono da verificare eventuali varianti richieste dai regolamenti edilizi. Cio' detto la soluzione del riscaldamento a pavimento, secondo me, si sposa bene con un sistema di raffrescamento idronico con utilizzo di fan-coil. Utilizzare il riscaldamento a pavimento in inverno ed i fan-coil in estate. Il generatore sarebbe unico, una pompa di calore ARIA-ACQUA. E' chiaro che i fancoil potrebbero fare entrambe le cose, caldo e freddo, ma se si vuole godere del confort superiore del riscaldamento a pavimento che ben venga. La spesa sara, pero', maggiore. Escluderei, perche' non ho visto buone performance, il raffrescamento attraverso lo stesso sistema a pavimento che comporta troppi vincoli sull'utilizzo dell'abitazione (ventilazione forzata, deumidificazione controllata ecc..). Il sistema a pompa di calore potrebbe essere del tipo "splittato" con accumulo interno e capace di produrre anche Acqua Calda Sanitaria, a cui si puo' convenientemente integrare la capacita' solare dei collettori. Il fotovoltaico fornirebbe, insieme a collettori solrai, una buona frazione dell'energia richiesta dal sistema. Infine, valuterei la convenienza di escludere il gas naturale completamente, anche per la cottura, passando a sistemi elettrici (induzione). In questo modo si riduce il numero di utenze (e relativi costi fissi) e si utilizzano tutti apparecchi per i quali sono disponibili i sistemi di produzione di energia domestici (fotovoltaico e solare termico). Questo sistema e' realizzabile su vari gradi di implementazione e non richiede necessariamente di essere completato tutto in una volta. Per ulteriori approfondimenti sono a disposizione Saluti
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Ingresso nella zona living e corridoio che non c'è più ma... si vede.
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Ringrazio Veronica, Roberta, Lorenzo e Donatella. Le soluzioni prospettate sono di grande aiuto e mi pare di poter prendere spunto da tutte per risolvere il problema. Con i mobili l'effetto corridoio certo si attenuerà. Per quanto riguarda invece l'utilizzo delle pareti siamo un po' vincolati dalle tante finestre e dalla presenza dei termosifoni: anche per questo motivo tavolo e divano non sono appoggiati ai muri perimetrali. Mi soffermo sulla proposta di Donatella. L'idea mi piace, anche se mi spaventa un po' (per mia inesperienza). 1. La paretina a destra dell'ingresso ha uno spessore di 12 cm. I tre livelli di controsoffittatura (1, 2, 3 come li ho indicati in rosso nel tuo disegno) se fossero dello stesso spessore abbasserebbero il soffitto nella zona ingresso di 36 cm. Ci potrebbe stare, in quanto il soffitto è alto 2,90 cm. 2. Nella zona giorno-studiolo pensavamo a una libreria su tutta la parete con inserita una piccola scrivania. La presenza della controsoffittatura, come tu l'hai pensata, presuppone ora una libreria che si adatti ad essa, e quindi con altezze a scalare. Potrebbe essere o lo scalino di soli 12 cm tra un controsoffitto e l'altro è troppo poco accentuato per ottenere un effetto gradevole?? 3. Ho inserito alcune misure nel tuo disegno, per cercare di capire l'ampiezza dei tre controsoffitti in rapporto ad esse. Quindi, per le misure dei controsoffitti, pensavo: Controsoffito 3. 250x120 (sporgerebbe di 20 cm dalla perianetta a destra dell'ngresso). Controsoffitto 2. 350x140 (sporgerebbe di 20 cm rispetto al controsoffitto 3) Controsoffitto 1. 450x160 (sporgerebbe di 20 cm rispetto al controsoffitto 2) In questo modo il controsoffitto 1 terminerebbe a 1 metro dalla porta finestra, e corrisponderebbe alla linea mediana della stessa porta. La differenza in larghezza dei controsoffitti è di soli 20 cm ciascuno: ho un po' di timore nell'aumentarla perché non vorrei che tutta la struttura diventasse eccessiva rispetto alle proporzioni della stanza (830x550). È anche vero che con queste misure la quinta risulterebbe troppo vicina alla porta di ingresso (120cm). Si potrebbe secondo te spostarla del tutto fuori dalla struttura del soffitto, ad esempio a 220 cm dalla porta di ingresso?. Ciao e grazie del prezioso aiuto. Giorgio
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Io consiglio, come già fatto da una collega, i prodotti della orac https://www.oracdecoritalia.it/collezionioracdecor/#scegliere-orac-decor o similari. Non si tratta di semplice polistirolo (quello lo trovi nei grandi magazzini di bricolage), ma di polistirene e materiali compositi che sono molto più compatti e solidi. Esistono perfino dei battiscopa: io li ho utilizzati anche in uffici, dove magari l'attenzione non è sempre alta, e non ho mai avuto problemi. (V.foto sotto) Se sono solo cornici che intendi applicare al muro, va benissimo rivolgerti ad un bravo imbianchino, ma prima devi fare un progetto preciso e dettagliato. Il fai da te è sempre ammesso, solo a condizione di ottima manualità e taglierina a 45°! Al di là di quanto il tuo mobiliere dica, le boiserie e le cornici applicate a muro, che danno un po' l'idea delle classiche case francesi sono proprio la tendenza del momento! Io le adoro. Sull' web e su riviste qualificate di settore puoi trovare infiniti esempi. Ever green bianco su bianco, attualissime colorate. Non è obbligatoria la cornice a soffitto.
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