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Unire l'ingresso alla sala

Karolina Fiori
7 anni fa
Ultima modifica:6 anni fa

Salve! Vorrei un consiglio su come rendere la sala della mia casa un tutt'uno con l'ingresso. Quest'ultimo infatti è troppo grande, in proporzione, rispetto alla sala. Ho pensato di dare continuità ai due ambienti (e farli sembrare un unico vano) facendo dipingere le pareti dello stesso colore, in foto sono ancora bianche, ma adesso le ho fatte fare verde salvia (naturalmente non tutte, ma solo due: quella del citofono nell'ingresso e quella in fondo dove si vedela porta aperta, che è della cucina. Adesso però ho qualche dubbio sull'arredamento; vorrei evitare la classica consolle nell'ingresso (perché fa molto ingresso, appunto) e mettere qualche mobiletto che richiami quelli della sala (che non è ancora arredata). Faccio bene? Potrei avere qualche suggerimento? Grazie.


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  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    7 anni fa
    Ultima modifica: 7 anni fa

    posso chiedere se Fiori ha qualche radice sarda?...detto questo comincio dallo stile. Se per stile intendi riconoscibilità e appartenenza, scegline uno ricco e appariscente, se invece intendi una linea guida che aiuta nelle scelte del quotidiano, allora direi: il tuo!. Non esistono, secondo me, gli stile al di fuori del proprio, così ti direi cerca un Autore/progettista che ti aiuti a trovarlo. Per le domande che mi competono invece ecco le risposte: (1) mobile per l'accoglienza, è quello che gli altri chiamano "contenitore". Si, è un mobile contenitore, ma non un generico mobile che contenga,bensì un mobile che custodisca ciò che il tuo ospite, e tu stessa, darai in custodia temporanea. Se hai abitudini particolari, come togliersi le scarpe e camminare scalzi, ad esempio, l'ospite troverà li il corredo necessario, potrà depositare oltre al soprabito , oggetti anche di valore e sarà certo dell'attenzione particolare che a essi sarà riservata . Sono i primi minimi gesti di ospitalità, egli riporrà le sui insicurezze, e sentendosi accolto, accetterà l'ospitalità con segno positivo. Il mobile non dovrà servire ad altro, aprendolo non si dovranno vedere altri oggetti riposti in deposito permanente. (2) il dono. il cervello diffida sempre del nuovo, egli non ha informazioni e li raccoglie in tempo reale. All'apertura della porta il cervello si mette in moto alla ricerca di informazioni che lo portino a scegliere in sicurezza così da attivare il sistema motorio per entrare. Quindi bisogna dare informazioni utili per la lettura dello spazio, e per rassicurare che entrando non si troveranno insidie di luminosità, ampiezza, e sicurezza. Non si devono sentire cattivi odori, e la luce deve essere sempre pronta a seguire l'ospite nelle sue azioni. In più l'ospite dovrà trovare un dono, qualcosa che il cervello potrà dover usare da marcatore, e sarà la prima cosa che egli cercherà qualora ritornasse in futuro.

    Evitare pareti vuote, specchi, quadri incombenti, o mobili ingombranti che ne limitino l'accesso, Nell'ingresso il vuoto, ma non l'Assenza di stimoli percettivi, è da preferirsi al pieno, al buio, al rumoroso, al ridondante e all'ostentazione.

    Commenti (10)

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