Secondo voi, qual è l'icona del design made in Italy?
Qual è, secondo voi, il pezzo iconico che più di tutti rappresenta il design italiano? Per quale motivo? Siamo curiosi di leggere i vostri commenti e le vostre riflessioni.
Se avete la fortuna di averlo in casa condividetelo con noi qui sotto. Ecco due esempi che ci sono venuti in mente...
I Componibili – Kartell, design Anna Castelli Ferrieri, 1969
Lampada Tolomeo – Artemide, design Michele De Lucchi, 1987
Commenti (30)
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Qual è la vostra lampada da tavolo preferita?
(157) commentiLe nostre lampade Alone! :) Lampade dal design unico e irripetibile realizzate con gli sfridi di produzione dell'azienda a conduzione famigliare specializzata nello stampaggio a iniezione di componenti plastici per importanti aziende italiane. Il processo di produzione è artigianale e rende ogni luce un oggetto di design autentico e irripetibile. Ogni pezzo è numerato e firmato dall’architetto che ne ha ideato lo stile e la personalità. I prodotti finali hanno particolarità differenti, per colore, intrusioni, trama dello schermo e trasparenza, perché nati dalla scelta di utilizzare materiali non omogenei per risultati non replicabili. Proprio perché pezzi unici, ogni lampada è numerata e accompagnata da un certificato che ne attesta singolarità e autenticità. I temi dell'economia circolare, dell'ecosostenibilità e del green design sono i nostri punti di forza. Date un'occhiata al nostro profilo dixpari! ;)... mostra di piùsi può girare una scala?
(54) commenti@Lorenzo ci siamo capiti :) nessuno voleva criticare nessuno. Ti ringrazio del consiglio, in effetti è probabile che quando andrò a mettere mano a quella scala nell'ottica del fare il bagno in quel punto (non riesco ad immaginarne altri credimi), cambiare la scala tutta intera verrà da se. Non avendo però in programma un intervento radicale su tutta casa, tutto insieme, stavo ragionando cosa potevo modificare per step... ecco se facessi il piano casa sicuramente potrei modificare facilmente la parte in basso (anche con un ebanista, come suggeritomi) e rimandare a tempi migliori il secondo bagno con annessa modifica della scala nella parte alta. infine mi piacciono i gradini di questa scala e l'idea di "buttarli" mi dispiaceva un po', perciò stavo cercando una soluzione più conservativa. Comunque un fabbro in zona (prov di Roma) credo di conoscerlo e gli chiederò un sopralluogo, vi farò sapere visto che il post è stato discretamente seguito :) Quanto alla proposta globale, ho in realtà postato un mio progetto di sistemazione del piano terra in funzione del piano casa, senza particolare fortuna :) pur avendo chiesto un parere sulla mia proposta e non quindi un "carta bianca" che poteva essere più impegnativo e sfacciato. Forse non sarà stata abbastanza chiara e quindi anche i più volenterosi e disponibili avranno desistito. :) Magari ci riprovo. p.s. permettimi un'ultima banalissima considerazione: "Quanto vale questo per lei / cliente? Ecco: quel valore rappresenta il valore di mercato del nostro lavoro, che di questi tempi non sembra troppo accreditato rispetto ai più :)". Vale certamente molto, se non tutto, avendolo constato di persona che una scala può "farla" o "portartela" (soprattutto) chiunque (o quasi), mentre "progettarla" nel modo che più ci renderà felici di solito appartiene a chi ha la sensibilità studiata di interpretare il "bisogno del cliente" (cosa che può anche fare un fabbro, ma che più facilmente riuscirà al progettista)... purtroppo come hai accennato tu, sono veramente pochi (sempre più pochi) coloro che possono permettersi di pagare l'uno E l'altro...e così ci si affida al fabbro sperando che abbia "la grazia" di capire e darci quel quid in più che tutti vorremmo. Per dirla tutta, ho talmente chiaro l'importanza del "progetto" rispetto al "fare" che almeno le parti più semplici dell'ampliamento vorrei farle da me risparmiando lì per poter avere il progetto che desidero.... mostra di piùRecuperare bagno senza ristrutturarlo
(70) commentiMascia non ha parlato prima di tutto di budget, anche se tutti si tende ovviamente a risparmiare. Non sempre l'accontentarsi è la soluzione ottimale e duratura, altrimenti non ci sarebbe il detto "chi più spende, meno spende". Devo anche fortemente aggiungere che il fatto che i mobili di una azienda come la nostra siano considerati costosi, è una grande leggenda metropolitana. E' vero, ci sono mobili ricchi di intagli (ma quanti intagliatori bravi ci sono ormai?) di decori manuali (ma quanti decoratori professionali esistono ancora?), applicazione di foglia oro, o con forme particolari che magari hanno un prezzo un po' superiore. Vi voglio assolutamente anche ricordare che sono rigorosamente fatti in legno MASSELLO, mentre molto spesso il termine legno è abusato, e si pensa di spendere meno comprando legno, ma poi si scopre che si compra poco più che carta pressata, impiallacciato, MDF, poliuretano, etc etc Ma sinceramente abbiamo nelle ns collezioni tutti gli stili possibili ma anche varie fascie di prezzo. Non so sinceramente, considerando anche il tempo che abbiamo a disposizione per andare a cercare un buon falegname e un onesto marmista, quanto convenga acquistare qualcosa che ha un prezzo base basso, ma che deve essere rielaborato ed adattato alle ns esigenze con costi accessori che lievitano (costo del tempo incluso soprattutto se si lavora) Insomma, concludendo, cara Mascia se ci vuole mettere alla prova, ci contatti come Le ho detto prima, assolutamente senza impegno, poi prenderà la Sua decisione finale in massima libertà, vagliando tutte le opzioni possibili. Di nuovo buona giornata Paola... mostra di piùConsiglio colore divano
(38) commentiA me i senape e ocra delle precedenti foto non piacciono, non so se è la luce della foto o il bagno di colore ma non sono punti di colore caldo come si vede ora in giro. sulle ultime scelte quoto 1 e 5. Certo che levare un bianco per mettere un lino delicato e costoso.... non hai considerato aragosta/corallo che invece quest’anno andrà molto. Peccato, con il tavolo di tuo papà sarebbe stata una bella accoppiata!... mostra di più
PROWalter Bonanno lighting designer
8 anni faElena Saracino ha ringraziato Walter Bonanno lighting designer
PROHomeforSharing
8 anni fa
Leonora Sartori
8 anni fa
PROLiadesign
8 anni faUltima modifica: 8 anni faCe ne sono così tante, difficile dire. Partecipo con una che mi è molto cara (era la poltrona davanti alla tele a casa dei miei), e rappresenta uno dei primi esempi di design industriale in Italia: la poltrona Lady di Marco Zanuso, del 1951
Lo studio di Lia Lovisolo · Maggiori informazioniLa eleggerei ad icona perchè fu pioniera, nel 1951, nell'ultilizzo in campo d'arredamento di materiali provenienti dall'industria (la gommapiuma ed i nastri elastici di Pirelli, che fondò Arflex proprio per fare sperimentazione nel campo del design). Dopo Zanuso fu Achille Castiglioni grande fautore in Italia (fu preceduto da George Nelson e Isamo Noguchi) dell'uso di materiali militari nel design (il cocoon delle sue iconiche lampade Taraxacum, Viscontea e Gatto era (ed è tutt'ora) un materiale in ideato per proteggere le vettovaglie militari.
Al secondo posto metterei la radio TS 502 di Brionvega, del 1963 (oggi riedita in chiave tecnologicamente aggiornata, ma identica nel design), sempre di Zanuso, anch'essa tra i miei ricordi d'infanzia, perennemente accesa in cucina mentre mia mamma cucinava.
Wood & steel kitchen · Maggiori informazioniSia Lady che TS 502 sono nelle collezioni permanenti del MOMA, della Triennale di Milano e di molti altri musei del design.
Elena Saracino ha ringraziato LiadesignElena Saracino
8 anni fa- PRO
HomeforSharing
8 anni faUltima modifica: 8 anni fala chiavarina è bellissima, hai ragione, però forse non la definirei "pezzo iconico del design italiano".
Parlando di oggetti domestici mi vengono questi, si commentano da soli:
Elena Saracino ha ringraziato HomeforSharing - PRO
Liadesign
8 anni faL'interruttore rompitratta di Castiglioni, secondo me, batte la moka Bialetti, per lo meno in successo produttivo (fama non direi: quasi nessuno sa chi l'ha ideato) :P
Elena Saracino ha ringraziato Liadesign 
PROpaolo geom. erre - garden designer
8 anni fa
PROSabrina Sciama
8 anni fa
Servizio di posate, Caccia 90022A | Alessi · Maggiori informazioni
un altro bell'esempio è il servizio di posate Caccia di Alessi. Un progetto del 1938, firmato Luigi Caccia Dominioni, Livio e Pier Giacomo CastiglioniElena Saracino ha ringraziato Sabrina Sciama- PRO
Sabrina Sciama
8 anni fae cosa dire della Vanity Fair?
Residenza privata, Roma · Maggiori informazioniElena Saracino ha ringraziato Sabrina Sciama - PRO
Liadesign
8 anni faPensando alla tavola, anche i servizi di piatti Richard Ginori sono un caposaldo del made in Italy
ART OF TABLE · Maggiori informazioniElena Saracino ha ringraziato Liadesign 
PROArch. Carla Garbuglia
8 anni fa
Laura Molteni
8 anni faPer me, un qualsiasi oggetto dei fratelli Castiglioni. Ma data l'indecisione, dico tutt'altro: la lampada Falkland di Munari
I ♥ GRAY · Maggiori informazioni
suormariacristiana_f
8 anni fa- PRO
paolo geom. erre - garden designer
8 anni fa Leonora Sartori
8 anni fa- PRO
Liadesign
8 anni fa - PRO
Sabrina Sciama
8 anni faD'accordo con Lia: "datate" quanto basta per essere percepite come oggetto che si riconosce al primo sguardo, anche senza sapere da chi è disegnato o prodotto. Quindi anche un po' più recenti come per esempio il Moscardino (Compasso d'Oro 2001) o la serie Girotondo (1993)
Moscardino - Pandoramica · Maggiori informazioni
Vassoio rotondo, Girotondo KKGT | Alessi · Maggiori informazioni
CPR / Attic refurbishment and extension · Maggiori informazioni
... e non dimentichiamoci la Sacco (1968)Per il resto: viva il coraggio creativo... all'italiana
- PRO
paolo geom. erre - garden designer
8 anni fa 
ing_enuo
8 anni faUltima modifica: 8 anni fapunto di vista interessante quello di Lia.
Mi chiedo se non sia figlio anche del modo -o meglio, dei tempi- con cui compriamo l'arredamento.
Se compri dei pezzi singoli col passare del tempo (senza rinnegare in toto l'arredamento), allora si creerà uno stile più eclettico. Se allestisci casa una volta sola... sarà omogenea per 30 anni! Il fatto è che raramente traslochiamo; ancora meno cambiamo i mobili: quanti tra voi hanno traslocato più di tre volte da quando vivono da soli? E da quando siete una famiglia?
Tento un parallelismo con la moda: Benetton, Missoni e Disegual sono (stati) marchi ben riconoscibili, soprattutto per i colori. Ma Armani c'è stato, c'è e ci sarà. Colore vs linee pulite: cosa comprereste a parità di prezzo? e dovendo prendere un vestito solo?
Infine: se il gusto "moderno" si è fermato a questi pezzi (tutti ultra 50enni, vedi sotto) il problema è che da oltre 50 anni non capiamo "il moderno" -e non lo acquistiamo. (mi avessero detto a 20 anni che un giorno mi sarei riempito casa con dei mobili disegnati quando mio nonno era giovane, mi sarei fatto grasse risat; ed invece...)
... e stiam parlando di mobili.
Vogliamo parlare di tappeti? Qualcuno ha detto tappeti moderni?
- PRO
User
8 anni fa 
PROFonte del Rustico
8 anni faScelgo la Vespa per le Emozioni vissute! Nel Paese dove risiedo, Costigliole d'Asti Cuore delle Colline Astigiane, una nota Cantina ha raffigurato la Vespa attraverso una buona Bottiglia di Barbera d'Asti... Così ci si tuffa nei caldi ricordi del passato con un fresco Bicchiere di Vino! :-)
Piero
PRORAIMONDO MASU TEAM
8 anni fa
- PRO
paolo geom. erre - garden designer
7 anni fa 
PROPianeta
7 anni faPensate che questa magnifica sedia sia da considerarsi DESIGN ITALIANO?
Non occorre nemmeno nominare nome del designer chiaramente, il prodotto parla da se!
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paolo geom. erre - garden designer