Hai la passioner per la musica? Hai una stanza dedicata?
Silvia F.
8 anni fa
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Commenti (11)
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Mi consigliate una soluzione per la cucina del mare??
(12) commentiCiao Marcella, Complimenti per lo stile con cui andrai ad arredare la casa! Ma attenta! Considera bene il progetto della cucina: i fuochi dovrebbero avere spazio su entrambi i lati, credo che fuochi e lavello debbano interporre una distanza minima di almeno 10-20 cm per far sì che il top, forato, non ceda ( ma forse sta al tipo di materiale scelto, quindi chiedi al rivenditore ). Trovo corretta la proposta di Home cucine& cucine: oltre ad avere più spazio contenitivo (per una casa più in ordine e quindi un aspetto meno pesante), e un piano di lavoro più comodo, secondo me la cappa è valorizzata se isolata su parete singola o affiancata,su entrambi i lati, da pensili per un aspetto armoniosamente 'bilanciato' della cucina. La leggerezza si ottiene con la linearità della struttura e la semplicità delle forme. Quindi colonna frigo stessa altezza pensili e collegata a questi che possono essere dotati di ante a vetro per ulteriore leggerezza. Ciao.... mostra di piùRaccontaci la tua passione creativa!
(2) commentiHa proprio ragione Showroom Le Porte, l'avevo data per scontato in quanto "necessaria" alla vita di tutti i giorni, ma so che ci sono molti appassionati che amano sperimentare per gli altri e per se stessi!... mostra di piùHai mai fatto controllare il tuo impianto elettrico? No????
(0) commentiImpianto elettrico: l'hai mai fatto controllare? Norme CEI 64-8 L’impianto elettrico è una componente tecnica fondamentale negli ambienti domestici e negli ambienti di lavoro. L’ impianto elettrico deve essere a norma per garantire a chi vi abita e/o lavora la sicurezza e il confort necessario. Per questo le norme che ne disciplinano costruzione e installazione sono rigide e attente all’aspetto sicurezza. L’esecuzione dell’impianto deve avvenire infatti solo da parte di imprese e/o tecnici qualificati abilitati dalla Camera di Commercio . Al termine dei lavori la ditta esecutrice deve rilasciare la DICHIARAZIONE DI CONFORMITA‘ del lavoro eseguito, in quanto è l’unica modalità per certificare e dimostrare che il circuito è a norma. La dichiarazione di conformità dell’ impianto elettrico è regolata dal Decreto Ministeriale 37/2008, secondo il quale un impianto per essere a norma deve avere: il quadro elettrico che contiene tra gli interrutori il salvavita, chiamato interrutore differenziale con la funzione di proteggere le persone e le abitazioni da incendi e scosse elettriche, perchè entra in funzione bloccando l’emissione di energia e l’interrutore magnetotermico, in cui la parte magnetica protegge le persone dal cortocircuito mentre la parte termica dalla sovraccorente. la messa a terra, è il dispositivo che consente di disperdere a terra l’energia elettrica che fuoriesce dall’impianto. prese elettriche e interrutori. circuiti elettrici. cavi conduttori di idonea sezione Il D.M. 37/2008 non impone di mettere a norma gli impianti esisitenti prima dello stesso decreto, ma regola le procedure da attuare sui nuovi impianti e su eventuali modifiche a quelli già esistenti. Gli impianti elettrici precedenti al D.M. 37/2008 devono essere conformi alle discipline che li regolavano, attraverso il DICO (certificato di conformità), nel caso in cui il proprietario lo avesse smarrito, può richiedere il DIRI (dichiarazione di rispondenza) che può essere rilasciato da un impiantista oppure da un tecnico di un’impresa abilitata. La nuova normativa sugli impianti elettrici è la Cei 64-8 ( Comitato Elettrotecnico Italiano) aggiornamento 8.1 pubblicata nel settembre del 2016 per gli impianti elettrici civili. Questo aggiornamento normativo individua alcuni parametri specifici per l’efficientamento energetico negli impianti elettrici a bassa tensione, sia per la progettazione di nuovi edifici che di risistemazione e riqualificazione energetica di edifici già esistenti. Vengono presi in considerazione quattro settori di intervento: abitazioni, edifici commerciali, edifici industriali e infrastrutture. Per quanto riguarda gli impianti elettrici a livello residenziale, viene introdotto il concetto di prestazioni minime obbligatorie, richiesti per ottenere la certificazione. La nuova norma introduce anche una nuova responsabilità, non solo per progettisti e tecnici installatori, ma anche per lo stesso utente finale. Il quale ha la facoltà di richiedere, prima dell’inizio dei lavori, uno specifico dimensionamento dell’impianto interno di tre livelli prestazionali. La messa a norma si traduce quindi di un Livello Base, di un Livello Standard e di un Livello Domotico. Questa classificazione degli impianti elettrici in tre livelli descrive ciò che gli utenti potranno scegliere nel momento in cui, rivolgendosi a un installatore qualificato decidano di installare un nuovo impianto oppure di rinnovarlo. Livello base (1) si traduce in un numero minimo di punti luce e punti presa e un numero minimo di circuiti installati, che variano a seconda della superficie della casa e ai differenti locali interessati. Livello standard (2) prevede il medesimo numero di punti luce e punti presa del livello base, con l’aggiunta di alcuni servizi ausiliari, quali il videocitofono, l’anti-intrusione e il sistema di controllo carichi.Quest’ultimo serve per ridurre i consumi energetici e ottimizzare l’uso di energia elettrica. Livello domotico (3) prevede un ulteriore aumento delle dotazioni rispetto al livello base e standard, deve poter gestire almeno 4 funzioni domotiche, come l’impianto di video sorveglianza, gestione della temperatura, automazione di serrande, remote control via mobile, impianto hi-fi diffuso, sistemazione rilevazione fumi e/o gas. In caso di ristrutturazione o manutenzione degli ambienti domestici e/o di lavoro è necessario : Verificare che l’impianto rispetti la normativa vigente la Cei 64-8, facendo eseguire controlli da tecnici abilitati almeno ogni 5 anni. Nel caso in cui, l’impianto avesse più di 15 anni, dopo la perizia del tecnico abilitato, ci fossero delle difformità rispetto alla norma, è obbligatorio provvedere alla sua messa in regola, rivolgendosi a tecnici certificati. Se invece l’impianto dovesse essere obsoleto, occorre realizzarne uno nuovo, sulla base delle normative di legge (Cei 64-8). La riparazione e la messa a norma degli impianti elettrici in singole unità e negli spazi condominiali, beneficia delle detrazioni fiscali del 50% (cifra massima detraibile è 96.000 euro) I due terzi della abitazioni italiane non rispettano le norme sulla sicurezza elettrica: il 13% sono esposte al rischio di incendio per motivi elettrici e nel 18% dei casi manca il differenziale elettrico obbligatorio per legge. Più della metà degli impianti, il 52%, rischia la fulminazione per componenti elettriche danneggiate o in cattivo stato (fonte LaStampa 2017) Una regolare manutenzione dell’impianto elettrico di casa, effettuato da personale abitilitato e certificato, è fondamentale in termini di sicurezza domestica e obbligatorio da un punto di vista legislativo. Per le richieste di sopralluoghi e verifiche del vostro impianto elettrico domestico da parte di tecnici abilitati e certificati, Automazione&Sicurezza , Vi invita a compilare il form nella sezione dedicata nel nostro sito oppure chiamandoci al numero 02/95300645.... mostra di piùHai Dubbi su Piante o Giardino? Chiedi alla Posta di Houzz!
(28) commentiCiao Cri, il problema più urgente sarebbe la copertura in amianto, ma fino ad ora non ne è stato fatto nulla per una serie di motivo. che non dipendono da me. Anche la rete è in comune con un altro condomino per cui al momento mi accontenterei di dipingere il muro e creare una struttura per l'edera. Mi piace molto la rosa rampicante e potrei metterla al posto del rosmarino rinsecchito (poveretto!). La foto risale all'autunno e, anche se non si nota, vi sono delle bordure: crochi, iris, oste, narcisi, gigli martagoni e agapanti (in vaso). In primavera qualche violetta, qualche giacinto qua e là, qualche tulipano e i mughetti (sono impossibili da eliminare), ma tutto un po' così. I vicini di strada sono come i tuoi e si lamentano perché le piante hanno le foglie e i fiori, peccato! A me la rete un po' schermata in estate non dispiace affatto, ma se avessi saputo che dava tutta 'sta noia l'avrei messa direttamente a rampicare sul muro del garage Detto questi, sarebbe meglio creare un'aiuola delimitando lo spazio o meglio lasciare al naturale? Il prato non è bellissimo, non uso diserbanti e gli dò acqua con lo spruzzo e non è efficace come l'impianto di irrigazione. Alla fine non è uno spazio che uso molto perché in estate è troppo assolato e pieno di zanzare: sigh! Anche il tempo sa dedicare non è tantissimo tra lavoro, famiglia e tutto il resto. Per fortuna non è enorme ed è più un'attività di relax e sperimentazione. Anche l'orto è semplificato: aglio, cipolle, peperoncini, pomodori, insalate, cavolfiori per semplificare e gustare prodotti che non hanno nulla a che vedere con quelli del supermercato (quando vengono e se vengono!). Perché per quello che è la mia poca esperienza a volte i raccolti e le fioriture sono mirabolanti e a volte è la miseria assoluta..... Buona giornata... mostra di piùSilvia F.
8 anni faSilvia F.
8 anni fa
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