8 Nuovissimi Tecno-Gadget di cui Non Potrai Fare a Meno
Saranno questi i nuovi elettrodomestici indispensabili per la casa in futuro?
Dalla macchina che stira da sola al climatizzatore con Intelligenza Artificiale, la tecnologia è destinata a ricoprire un ruolo sempre più centrale nelle nostre case. I suoi obiettivi sono diversi: semplificarci la vita, darci più tempo libero e, perché no, anche farci risparmiare.
Se oggi il panorama della ‘casa 2.0’ è già stracolmo di soluzioni, che vanno dal riscaldamento all’illuminazione passando per cucina e pulizia, nel prossimo futuro la casa sarà sempre più connessa e intelligente, arrivando ad automatizzare molte operazioni che oggi richiedono tempo e fatica.
I robot per la pulizia dei pavimenti sono l’esempio più calzante, ma domani avremo le macchine che stirano da sé, i condizionatori che si autoregolano in funzione delle nostre preferenze, anche le macchine che trasformano i rifiuti domestici in composti organici per nutrire le piante e i pannelli solari che generano energia dalla pioggia.
Tutto ciò non è fantascienza. Anzi, alcune fra queste soluzioni sono già disponibili e per altre basterà aspettare un po’. Nella certezza che, una volta nelle nostre case, abbandonarle sarà praticamente impossibile.
Se oggi il panorama della ‘casa 2.0’ è già stracolmo di soluzioni, che vanno dal riscaldamento all’illuminazione passando per cucina e pulizia, nel prossimo futuro la casa sarà sempre più connessa e intelligente, arrivando ad automatizzare molte operazioni che oggi richiedono tempo e fatica.
I robot per la pulizia dei pavimenti sono l’esempio più calzante, ma domani avremo le macchine che stirano da sé, i condizionatori che si autoregolano in funzione delle nostre preferenze, anche le macchine che trasformano i rifiuti domestici in composti organici per nutrire le piante e i pannelli solari che generano energia dalla pioggia.
Tutto ciò non è fantascienza. Anzi, alcune fra queste soluzioni sono già disponibili e per altre basterà aspettare un po’. Nella certezza che, una volta nelle nostre case, abbandonarle sarà praticamente impossibile.
In foto: compostiera Zera dei WLabs (incubatore di Whirlpool Corp)
2. I rifiuti domestici diventeranno nutrimento per le piante
‘Zera’ è tecnicamente una compostiera: trasforma i rifiuti organici di casa in un ‘compost’ perfetto per nutrire le piante del giardino. Il suo funzionamento è ingegnoso: la macchina trita i rifiuti che produciamo ogni giorno e ne elimina del tutto gli odori; poi, previo uso di un additivo da acquistare dal produttore (Zera Additive, composto da fibra di cocco e bicarbonato di sodio), li trasforma in un ‘compost’ anch’esso inodore che possiamo usare per nutrire le piante di casa. Un’idea fantastica per eliminare il sacchetto dell’umido e trasformarlo in fertilizzante: chi lo usa risparmia e l’ambiente ringrazia. Il vantaggio rispetto alla media delle compostiere sono le dimensioni del dispositivo, che è decisamente compatto, e la rapidità d’azione: Zera impiega 24 ore per trattare gli scarti alimentari settimanali (medi) di una famiglia, circa 3,5 kg.
Chi lo comprerà: probabilmente i primi acquirenti saranno famiglie numerose in contesti extra urbani. Attenzione al costo: in questa prima fase sperimentale, il dispositivo è stato posizionato a 1.200 dollari.
Disponibile da: Zera è stato distribuito in USA in un lotto sperimentale di 1.000 unità. A seconda dei feedback ricevuti, l’azienda potrebbe decidere di estendere la distribuzione anche altrove.
2. I rifiuti domestici diventeranno nutrimento per le piante
‘Zera’ è tecnicamente una compostiera: trasforma i rifiuti organici di casa in un ‘compost’ perfetto per nutrire le piante del giardino. Il suo funzionamento è ingegnoso: la macchina trita i rifiuti che produciamo ogni giorno e ne elimina del tutto gli odori; poi, previo uso di un additivo da acquistare dal produttore (Zera Additive, composto da fibra di cocco e bicarbonato di sodio), li trasforma in un ‘compost’ anch’esso inodore che possiamo usare per nutrire le piante di casa. Un’idea fantastica per eliminare il sacchetto dell’umido e trasformarlo in fertilizzante: chi lo usa risparmia e l’ambiente ringrazia. Il vantaggio rispetto alla media delle compostiere sono le dimensioni del dispositivo, che è decisamente compatto, e la rapidità d’azione: Zera impiega 24 ore per trattare gli scarti alimentari settimanali (medi) di una famiglia, circa 3,5 kg.
Chi lo comprerà: probabilmente i primi acquirenti saranno famiglie numerose in contesti extra urbani. Attenzione al costo: in questa prima fase sperimentale, il dispositivo è stato posizionato a 1.200 dollari.
Disponibile da: Zera è stato distribuito in USA in un lotto sperimentale di 1.000 unità. A seconda dei feedback ricevuti, l’azienda potrebbe decidere di estendere la distribuzione anche altrove.
In foto: LG Styler di LG Electronics
3. Un armadio rinfrescherà gli indumenti eliminando odori e batteri
Lo Styler di LG non è un concetto nuovissimo (le sue prime apparizioni sono datate 2011), ma ogni anno l’azienda lo migliora e lo ripropone alle fiere tecnologiche più importanti come il CES di Las Vegas e l’IFA di Berlino. Il prodotto non è mai arrivato in Italia, ma chissà che il 2019 non sia la volta buona. L’armadio, dal look moderno e fortemente hi-tech, può ospitare pochi capi (3 o 4 al massimo) ed è pensato per dare loro una ‘rinfrescata’: toglie le grinze grazie al vapore ma soprattutto elimina gli odori e gli allergeni nell’arco di una manciata di minuti. Non serve, invece, per pulire le classiche macchie, sulle quali occorre agire con metodi più tradizionali. L’armadio è freestanding, è stretto e alto, ha un frontale molto hi-tech con tanto di display ed è ottimo in un locale lavanderia: le sue dimensioni sono di 44,5 cm x 185 cm x 58,5 cm (LxAxP).
Chi lo comprerà: chi vuole un’immagine sempre perfetta e chi soffre di allergie. Target ideale sono i classici businessman/woman.
Disponibile da: già disponibile in USA negli anni scorsi a 1.999 dollari di listino, non è ancora arrivato in Italia. L’ultima versione è stata presentata allo scorso CES di Las Vegas (gennaio) e non si può escludere un lancio internazionale durante l’anno.
3. Un armadio rinfrescherà gli indumenti eliminando odori e batteri
Lo Styler di LG non è un concetto nuovissimo (le sue prime apparizioni sono datate 2011), ma ogni anno l’azienda lo migliora e lo ripropone alle fiere tecnologiche più importanti come il CES di Las Vegas e l’IFA di Berlino. Il prodotto non è mai arrivato in Italia, ma chissà che il 2019 non sia la volta buona. L’armadio, dal look moderno e fortemente hi-tech, può ospitare pochi capi (3 o 4 al massimo) ed è pensato per dare loro una ‘rinfrescata’: toglie le grinze grazie al vapore ma soprattutto elimina gli odori e gli allergeni nell’arco di una manciata di minuti. Non serve, invece, per pulire le classiche macchie, sulle quali occorre agire con metodi più tradizionali. L’armadio è freestanding, è stretto e alto, ha un frontale molto hi-tech con tanto di display ed è ottimo in un locale lavanderia: le sue dimensioni sono di 44,5 cm x 185 cm x 58,5 cm (LxAxP).
Chi lo comprerà: chi vuole un’immagine sempre perfetta e chi soffre di allergie. Target ideale sono i classici businessman/woman.
Disponibile da: già disponibile in USA negli anni scorsi a 1.999 dollari di listino, non è ancora arrivato in Italia. L’ultima versione è stata presentata allo scorso CES di Las Vegas (gennaio) e non si può escludere un lancio internazionale durante l’anno.
In foto: Foldimate di Foldimate Inc.
4. Basteranno 4 minuti per piegare un cesto di bucato
Dopo anni di attesa, sta per arrivare sul mercato la prima macchina che piega automaticamente e con grande rapidità il bucato. L’aspetto, che negli anni è stato rivisto più volte, assomiglia quello di una stampante multifunzione da ufficio: non il massimo dell’eleganza. Ma qui l’obiettivo è l’efficienza: Foldimate (di Foldimate Inc) piega un intero carico di bucato in 4 minuti ed è possibile continuare a inserire capi nella macchina mentre questa è già in azione. Inizialmente era prevista una funzionalità di pseudo-stiratura, poi eliminata per rendere il prodotto più compatto.
Chi lo comprerà: famiglie numerose. Anche qui sarà determinante il prezzo di lancio. L’azienda punta a proporre il prodotto sul mercato americano a 980 dollari.
Disponibile da: l’obiettivo di Foldimate Inc è lanciare il suo mercato entro fine 2019.
4. Basteranno 4 minuti per piegare un cesto di bucato
Dopo anni di attesa, sta per arrivare sul mercato la prima macchina che piega automaticamente e con grande rapidità il bucato. L’aspetto, che negli anni è stato rivisto più volte, assomiglia quello di una stampante multifunzione da ufficio: non il massimo dell’eleganza. Ma qui l’obiettivo è l’efficienza: Foldimate (di Foldimate Inc) piega un intero carico di bucato in 4 minuti ed è possibile continuare a inserire capi nella macchina mentre questa è già in azione. Inizialmente era prevista una funzionalità di pseudo-stiratura, poi eliminata per rendere il prodotto più compatto.
Chi lo comprerà: famiglie numerose. Anche qui sarà determinante il prezzo di lancio. L’azienda punta a proporre il prodotto sul mercato americano a 980 dollari.
Disponibile da: l’obiettivo di Foldimate Inc è lanciare il suo mercato entro fine 2019.
5. I vetri rifletteranno il calore senza diventare opachi. Bollette felici
Qui parliamo di un’applicazione molto interessante che potrebbe vedere la luce nel prossimo futuro: una sottile pellicola trasparente applicabile a qualsiasi vetro e capace di riflettere fino al 70% del calore generato dai raggi solari. I vantaggi sono palesi: durante la stagione estiva, una pellicola del genere – le cui proprietà dovrebbero ‘attivarsi’ a partire da 32°C – permetterebbe un abbassamento naturale della temperatura degli ambienti di casa. La potenza del climatizzatore potrà essere ridotta così come la bolletta e le emissioni. Si stima una riduzione dei costi di energia nell’ordine del 10%. Il materiale si basa su microparticelle sferiche che, superata una certa temperatura, fanno fuoriuscire il proprio contenuto d’acqua e diventano visibili: ciò rende il vetro leggermente traslucido, da cui l’effetto di riflessione dei raggi e del calore.
Altro vantaggio: il materiale che permette tutto ciò potrà essere applicato anche su vetri comuni, quelli già presenti in casa.
Chi lo comprerà: chi abita in zone particolarmente calde. Non per niente è il risultato di un lavoro comune del MIT e dell’Università di Hong Kong, dove il caldo torrido è una costante.
Disponibile da: attualmente si tratta di una ricerca scientifica. Il team prevede di svolgere a breve numerosi altri test per perfezionare la tecnica. In caso di esito affermativo verranno definiti i passaggi per la commercializzazione.
Qui parliamo di un’applicazione molto interessante che potrebbe vedere la luce nel prossimo futuro: una sottile pellicola trasparente applicabile a qualsiasi vetro e capace di riflettere fino al 70% del calore generato dai raggi solari. I vantaggi sono palesi: durante la stagione estiva, una pellicola del genere – le cui proprietà dovrebbero ‘attivarsi’ a partire da 32°C – permetterebbe un abbassamento naturale della temperatura degli ambienti di casa. La potenza del climatizzatore potrà essere ridotta così come la bolletta e le emissioni. Si stima una riduzione dei costi di energia nell’ordine del 10%. Il materiale si basa su microparticelle sferiche che, superata una certa temperatura, fanno fuoriuscire il proprio contenuto d’acqua e diventano visibili: ciò rende il vetro leggermente traslucido, da cui l’effetto di riflessione dei raggi e del calore.
Altro vantaggio: il materiale che permette tutto ciò potrà essere applicato anche su vetri comuni, quelli già presenti in casa.
Chi lo comprerà: chi abita in zone particolarmente calde. Non per niente è il risultato di un lavoro comune del MIT e dell’Università di Hong Kong, dove il caldo torrido è una costante.
Disponibile da: attualmente si tratta di una ricerca scientifica. Il team prevede di svolgere a breve numerosi altri test per perfezionare la tecnica. In caso di esito affermativo verranno definiti i passaggi per la commercializzazione.
In foto: Ambi Climate 2 di Ambi Labs
6. Microclima domestico perfetto senza impostare la temperatura
Oggi sul climatizzatore bisogna impostare la temperatura. Ma c’è un’altra possibilità: dialogare con un piccolo dispositivo e comunicargli se il microclima della stanza sia piacevole o meno. Niente di più: lui controlla la temperatura, l’umidità, impatto termico dei raggi del sole, anche il movimento all’interno della stanza per trovare le condizioni ottimali sia d’inverno che in estate a seconda delle preferenza dei suoi utenti. Questo non è il futuro: dispositivi del genere sono già in commercio (tipo Ambi Climate 2 o Tado Smart AC Control) e sono compatibili con diversi climatizzatori già installati in casa.
Chi lo comprerà: chi vuole un microclima domestico perfetto, in estate ma anche d’inverno. Con un dispositivo del genere, il classico telecomando del condizionatore non servirà più.
Disponibile da: dispositivi di climatizzazione “smart” sono già disponibili nel mondo, Italia compresa. Per esempio, Ambi Climate 2 è proposto a 149 euro di listino.
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Oggi sul climatizzatore bisogna impostare la temperatura. Ma c’è un’altra possibilità: dialogare con un piccolo dispositivo e comunicargli se il microclima della stanza sia piacevole o meno. Niente di più: lui controlla la temperatura, l’umidità, impatto termico dei raggi del sole, anche il movimento all’interno della stanza per trovare le condizioni ottimali sia d’inverno che in estate a seconda delle preferenza dei suoi utenti. Questo non è il futuro: dispositivi del genere sono già in commercio (tipo Ambi Climate 2 o Tado Smart AC Control) e sono compatibili con diversi climatizzatori già installati in casa.
Chi lo comprerà: chi vuole un microclima domestico perfetto, in estate ma anche d’inverno. Con un dispositivo del genere, il classico telecomando del condizionatore non servirà più.
Disponibile da: dispositivi di climatizzazione “smart” sono già disponibili nel mondo, Italia compresa. Per esempio, Ambi Climate 2 è proposto a 149 euro di listino.
7. Energia elettrica dalla pioggia con i prossimi pannelli solari
Qui il concetto è quello delle celle solari ‘ibride’, in grado cioè di generare energia sia dai raggi solari, sia dalle gocce di pioggia. Mentre il fotovoltaico continua a generare consensi in Italia come in buona parte del mondo, un pannello ‘per tutte le stagioni’ come questo potrebbe fare la differenza: secondo il team di ricercatori, questo prodotto è capace di generare energia in tutte le condizioni diurne, aggiungendovi così anche le notti piovose. Il progetto è in fase di studio, ma potrebbe in futuro diventare uno standard.
Chi lo comprerà: chi sta meditando il passaggio al fotovoltaico e attende una soluzione ancor più efficiente delle attuali.
Disponibile da: per un prodotto commerciale bisognerà attendere un bel po’. Una stima attendibile è di circa 5 anni.
Qui il concetto è quello delle celle solari ‘ibride’, in grado cioè di generare energia sia dai raggi solari, sia dalle gocce di pioggia. Mentre il fotovoltaico continua a generare consensi in Italia come in buona parte del mondo, un pannello ‘per tutte le stagioni’ come questo potrebbe fare la differenza: secondo il team di ricercatori, questo prodotto è capace di generare energia in tutte le condizioni diurne, aggiungendovi così anche le notti piovose. Il progetto è in fase di studio, ma potrebbe in futuro diventare uno standard.
Chi lo comprerà: chi sta meditando il passaggio al fotovoltaico e attende una soluzione ancor più efficiente delle attuali.
Disponibile da: per un prodotto commerciale bisognerà attendere un bel po’. Una stima attendibile è di circa 5 anni.
In foto: Ford Noise-Canceling Kennel
8. La cuccia “insonorizzata” proteggerà i cani dai botti
I nostri amici a quattro zampe, si sa, soffrono i rumori troppo forti. Per proteggerli, Ford (sì, il marchio automotive) ha pensato a una cuccia che usa le stesse tecnologie delle sue auto per ridurre l’impatto dei rumori esterni. Non è una vera insonorizzazione ma un concetto analogo a quello delle cuffie a cancellazione del rumore, una tecnologia che si sta diffondendo anche negli auricolari. In pratica i sensori presenti nella cuccia esaminano il rumore esterno ed emettono un segnale “contrario” all’interno dell’abitacolo: il risultato, per chi è dentro la cuccia, è semplicemente il silenzio.
Chi lo comprerà: saranno interessati tutti coloro che hanno uno o più cani e vivono in ambienti particolarmente rumorosi.
Disponibile da: al momento è un prototipo, ma non è escluso il suo lancio sul mercato.
Hai trovato l’idea del futuro che fa per te? Scrivici nei Commenti!
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6 Elettrodomestici del Futuro che Rendono la Cucina Professionale
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Chi lo comprerà: saranno interessati tutti coloro che hanno uno o più cani e vivono in ambienti particolarmente rumorosi.
Disponibile da: al momento è un prototipo, ma non è escluso il suo lancio sul mercato.
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1. Ferro da stiro, addio: arriverà la stiratrice automatica
Tra le attività domestiche, stirare resta una delle più noiose; un male necessario, insomma. Ma se prodotti come Effie (brand della Quadron Technologies) prenderanno piede, stirare diventerà un lontano ricordo. Semplicissimo spiegare il meccanismo di funzionamento: si appendono fino a 12 capi uno di fianco all’altro e la macchina li tratta uno ad uno restituendoli stirati e profumati. Effie potrà gestire fino a 12 indumenti per volta, tra cui t-shirt, maglie, pantaloni, gonne, e anche asciugamani. Per quanto concerne i materiali, l’azienda dichiara di poter trattare i “più comuni”: poliestere, cotone, seta, viscosa e jeans. La tecnologia alla base dell’apparecchio, sulla quale l’azienda non si sbilancia in dettagli, consiste nel far passare sull’indumento un getto di calore e vapore, ‘dosato’ in modo tale da rimuovere la stragrande maggioranza delle pieghe senza rovinare i tessuti.
Chi lo comprerà: chiunque debba stirare ampi quantitativi di capi. Perfetto per famiglie numerose: se il prezzo di mercato sarà equo, si prevede una penetrazione molto ampia.
Disponibile da: la stiratrice automatica non è ancora disponibile sul mercato. Il lancio è previsto per dicembre 2019.